ISTRUZIONE OPERATIVA RICONDIZIONAMENTO FIBROSCOPI FLESSIBILI ED ACCESSORI

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1 E.O. OSPEDALI GALLIERA - GENOVA ISTRUZIONE OPERATIVA RICONDIZIONAMENTO FIBROSCOPI FLESSIBILI PREPARATO VERIFICATO APPROVATO M.Grazia Tagliafico M.Angela Picetti Giacomo Robello Francesca Taddeo Maria Ferretti Rosaria capasso C. Fraguglia M. Nelli G. Montecucco N. Cenderello P. Fabbri R. Tramalloni M M. 24/04/15 Rev 1 Modifica modulistica Pagina 1 di 7

2 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente istruzione ha lo scopo di fornire indicazioni sulle corrette modalità di ricondizionamento dei fibroscopi flessibili e relativi accessori, al fine di: Uniformare il comportamento di tutti gli operatori sanitari dell'ente addetti al ricondizionamento (reprocessing) dei Dispositivi Medici (D.M.); Garantire l'idoneo trattamento della strumentazione utilizzata; Prevenire il rischio infettivo correlato alle procedure endoscopiche; Prevenire il rischio infettivo/ chimico negli operatori addetti al ricondizionamento della strumentazione endoscopica flessibile e degli accessori. 2. DEFINIZIONI Biofilm: comunità di cellule batteriche racchiuse in una matrice polimerica prodotta dalle stesse cellule e aderente ad una superficie inerte o vitale. Aria medicale: aria prodotta ed utilizzata in ambito ospedaliero, in genere per compressione; sebbene non sterile, grazie all applicazione di sistemi di filtrazione, è priva di contaminazione batterica e prodotti tossici. Dispositivo di protezione individuale (DPI): qualsiasi mezzo destinato ad essere indossato e tenuto dall operatore allo scopo di proteggersi contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza e la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. Reprocessing: tutte le tappe necessarie cui sottoporre un dispositivo medico contaminato per essere riutilizzato con sicurezza; includono pulizia, test funzionale, confezionamento, etichettatura, disinfezione e sterilizzazione quando richiesta. Prodotto plurienzimatico: soluzione/formulazione detergente - disinfettante a base di tensioattivi, enzimi e altri principi attivi. Essa può contenere uno o più enzimi quali proteasi, amilasi e lipasi. Gli enzimi sono proteine dotate di attività biologica. La proteasi, ad esempio, è in grado di frazionare i residui proteici in sub-unità più piccole che sono maggiormente solubili. L amilasi catalizza la rottura dell amido mentre la lipasi rompe i residui grassi. ICPA : infezioni correlate alle pratiche assistenziali I.O fibrosc. fless. ultimo.doc Pagina 2 di 6

3 3. MODALITÀ OPERATIVE RISORSE MATERIALI: detergente/disinfettante plurienzimatico contenitore in plastica con coperchio (di misura adeguata al fibroscopio da trattare) scovoli di varie misure spazzoline con setole morbide compresse in tessuto non tessuto (TNT) e teli in cotone guanti viola in nitrile antitaglio guanti in lattice pistola ad acqua/siringa 100ml luer-lock acqua sterile/lavandino con rubinetto dotato di filtro antibatterico pistola aria compressa schermo facciale/occhiale di protezione e mascherina camice monouso idrorepellente o grembiule plastificato soluzione di cloro derivati per la disinfezione delle superfici di lavoro, del contenitore in plastica con coperchio e degli accessori di pulizia contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo Tester per la tenuta della guaina (manometro) L'operatore sanitario addetto al reprocessing del fibroscopio flessibile deve indossare sempre i DPI previsti per la procedura, mantenerli correttamente indossati durante le fasi di ricondizionamento, nonché fino al completamento delle fasi riguardanti il riordino dei materiali e delle superfici utilizzate. Un accurato lavaggio delle mani deve essere eseguito prima e dopo la procedura di reprocessing, anche se si sono indossati i guanti. I.O fibrosc. fless. ultimo.doc Pagina 3 di 6

4 TRATTAMENTO E TESTAGGIO DEL FIBROSCOPIO AZIONE MOTIVAZIONE MOTIVAZIONE Indossare i DPI adeguati alla procedura Proteggere l'operatore sanitario da possibili contaminazioni Procedura a carico dell'operatore addetto alla procedura endoscopica Immediatamente al termine dell'esame endoscopico, dopo aver spento il cavo fonte luce, pulire esternamente il fibroscopio con una compressa in TNT per rimuovere il materiale organico Immergere l'estremità distale del fibroscopio nella soluzione plurienzimatica ed aspirare con siringa da 100ml più volte la soluzione attraverso il canale di lavoro. Disconnettere lo strumento dalla fonte luminosa dopo aver spento la luce e posizionare il tappo di tenuta ; verificare la tenuta del fibroscopio connettendo l'apposito dispositivo (tester) secondo le modalità rilasciate dalla ditta produttrice eseguendo manovre di angolazione dello strumento, avendo cura di appoggiare lo spinotto di connessione alla fonte luce sopra ad un panno pulito. Evitare l'essiccazione del materiale organico sulla superficie del fibroscopio Evitare l'essiccazione o la formazione di biofilm all'interno dei canali di lavoro. Evidenziare eventuali forature/parti permeabili non evidenti della guaina esterna ed evitare la penetrazione di liquidi che provocano danni al fibroscopio. Procedura a carico dell'operatore addetto alla pulizia del DM Preparare la soluzione di detergente/disinfettante plurienzimatica rispettando le diluizioni riportate dal produttore del prodotto (25ml/5litri di acqua) Disconnettere e smontare i componenti del fibroscopio che sono asportabili (tappi raccordi, valvoline, etc.) e smaltire nell'apposito contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo eventuali parti monouso. Immergere e lasciare il fibroscopio e le parti risterilizzabili (tappi, raccordi, valvoline, etc) nella vaschetta contenente la soluzione plurienzimatica rispettando i tempi di contatto Pulire delicatamente con spazzolino a setole morbide le estremità distali, i tappi e le valvole smontate ponendo particolare attenzione a tutte le superfici irregolari delle parti staccabili ( zigrinature e/o fessure) che possono ospitare residui organici; spazzolare l'estremo distale dello strumento; pulire accuratamente le imboccature delle valvole e dei tappi dello strumento. Prevenire le ICPA e abbattere la carica batterica sui D.M. da trattare. Garantire la completa pulizia di parti che sono altrimenti difficili da trattare. Permettere di ammorbidire e diluire i residui organici e assicurare i tempi di contatto del dispositivo e accessori con la soluzione detergente/disinfettante. Facilitare la diluizione e il distacco dei residui organici. I.O fibrosc. fless. ultimo.doc Pagina 4 di 6

5 AZIONE MOTIVAZIONE Spazzolare i canali interni del fibroscopio con lo scovolino per almeno tre volte ed assicurarsi che questo fuoriesca dall'estremità opposta dello strumento; risciacquare ad ogni passaggio la parte distale dello scovolino sotto l'acqua corrente. Irrigare ripetutamente tutti i canali con acqua e detergente utilizzando una siringa da 100ml e con gli eventuali adattatori adeguati. Eseguire un accurato risciacquo con acqua corrente tiepida la parte esterna dello strumento e di tutte le componenti rimovibili. Effettuare un accurato risciacquo dei canali interni immettendovi ripetutamente l'acqua con la pistola ad acqua o con una siringa luer lock da 100ml e terminare i risciacqui dei canali di lavoro con acqua sterile (rubinetto con filtro antibatterico) MOTIVAZIONE Facilitare la diluizione e il distacco dei residui organici nelle parti interne e evitare la ricontaminazione retrograda. Assicurare la rimozione del materiale organico attraverso l'azione chimica del detergente e l'azione meccanica delle spazzole e degli scovolini Assicurare la rimozione del materiale organico all'interno dei canali, particolarmente critici. Permettere di rimuovere ogni traccia di detergente che può interferire con il successivo trattamento di sterilizzazione. Permettere di rimuovere ogni traccia di detergente che può interferire con il successivo trattamento di sterilizzazione. Asciugare con un panno morbido (che non rilasci pelucchi )l'esterno del fibroscopio, i tappi e le valvole ponendo particolare attenzione a tutte le superfici irregolari delle parti staccabili( zigrinature e/o fessure) che possono ospitare residui di umidità, nonché gli scovoli utilizzati per la detersione dei canali di lavoro. Asciugare accuratamente i canali operativi del fibroscopio con la pistola ad aria; la pressione max non deve superare gli 0,5 bar :applicare se necessario il riduttore di pressione alla pistola ad aria. Ricomporre correttamente il set (fibroscopio, tappi, rubinetti, valvole, scovoli di pulizia) ed inviare il fibroscopio alla Centrale di Sterilizzazione. Detergere e disinfettare il materiale utilizzato per la procedura sopra descritta (contenitore in plastica, spazzola, ) con sol. di cloro-derivato per ambiente al 3,3% di cloro attivo in sol. al 5% (50 ml fino a un litro di acqua fredda) risciacquare e lasciare asciugare in un luogo asciutto e pulito. Rimuovere i DPI e trattare quelli pluriuso secondo indicazioni riportate sul Prontuario degli Antisettici e Disinfettanti dell'ente ed eseguire l'igiene delle mani. Evitare la presenza di umidità che potrebbe inficiare la fase di sterilizzazione. Evitare la presenza di umidità che potrebbe inficiare la fase di sterilizzazione. Consentire la successiva fase di sterilizzazione del fibroscopio secondo le modalità riportate sulla scheda tecnica del dispositivo. Rendere l'ambiente igienicamente idoneo per le successive procedure. Ricondizionare adeguatamente i DPI riutilizzabili. Prevenire il rischio infettivo. I.O fibrosc. fless. ultimo.doc Pagina 5 di 6

6 4. RESPONSABILITA' Coordinatore infermieristico Infermiere Operatore Socio Sanitari (OSS) Verifica della corretta applicazione della procedura; Applicazione della procedura Applicazione della procedura sotto la supervisione dell' infermiere 5. RACCOMANDAZIONI: Eseguire sempre dopo ogni utilizzo il test di tenuta della guaina. Al termine delle procedure di ricondizionamento e prima di inviare il fibroscopio in Centrale di Sterilizzazione applicare la valvola di compensazione della pressione sul relativo attacco al fine di evitare la rottura della guaina del fibroscopio durante la fase di sterilizzazione. Da tale raccomandazione è escluso il broncoscopio in dotazione alla Endoscopia Digestiva (Olympus : BF-Q180). Non utilizzare acqua che non sia filtrata o sterile per il risciacquo finale del canale di lavoro poiché potrebbe contenere cloro e di conseguenza danneggiare il fibroscopio. 6. INDICATORI /MODALITA DI VERIFICA: N di schede di non conformità per fibroscopio / N fibroscopi consegnati alla Centrale di Sterilizzazione. Report test di controllo della tenuta della guaina. 7. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI: ANOTE/ANIGEA (Associazione Nazionale Operatori Tecniche Endoscopiche/Associazione Nazionale Infermieri di Gastroenterologia e Associati) Linee Guida: - Pulizia e disinfezione in endoscopia DECRETO LEGISLATIVO n 46 del 24/02/1997 Attuazione della Direttiva 93/42CEE. Concernente i dispositivi medici. MONGARDI M., BEDOSTI C., MORO M.L.;Reprocessing degli endoscopi. Indicazioni operative KARL STORZ - Manuale di pulizia, sterilizzazione e conservazione degli strumenti DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (G.U. n. 101 del 30 aprile 2008). P. FABBRI, C.FRAGUGLIA, F. FILAURO, N.CENDERELLO. Prontuario degli antisettici e disinfettanti - E.O. Ospedali Galliera 3 edizione I.O fibrosc. fless. ultimo.doc Pagina 6 di 6

7 8. ARCHIVIAZIONE MODIFICHE DOCUMENTO PREPARATO APPROVATO DISTRIBUITO A ARCHIVIATO DA TEMPO DI CONSERVAZIONE I.O fibrosc. fless. ultimo.doc Pagina 7 di 6

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