Processi infiammatori dell osso
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- Viviana Castelli
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1 Processi infiammatori dell osso Settici Osteomielite sequestro osseo Osteomielite ematogena sporadica Ascesso di Brodie Panosteite sclerosante Asettici Periostiti osteoperiostiti Osteite settica - osteomielite Processo infiammatorio a carattere suppurativo Iperemia e produzione di essudato infiammatorio Invasione del sistema canalicolare vascolare Ischemia da compressione con necrosi colliquativa Invasione dello spazio sottoperiostale Scollamento, deficit vascolare ed ulteriore necrosi Formazione di una capsula osteoconnettivale a finalità limitante Formazione del sequestro con la cassa da morto 1
2 Origine Fratture esposte Interventi chirurgici Ferite profonde che raggiungono il periostio Estensione di processi settici limitrofi Via ematogena Osteomielite Osteomielite: incidenza per distretti anatomici 2
3 Osteomielite ematogena Osso necrotico immerso nell essudato purulento Delimitazione con tessuto di granulazione Ulteriore strato esterno di osso neoformato Sarcofago o cassa da morto Fistola Sequestro osseo 3
4 Sequestro osseo Fistola da osteomielite mandibolare 4
5 Frattura esposta con osteomielite Osteomielite ematogena sporadica Colpisce gli animali giovani Condizioni particolari di vascolarizzazione dell osso in età evolutiva A. nutritizia Vasi endostali midollari (2/3 della corticale) Ascendenti Discendenti» Rami sempre più sottili fino alla metafisi Vasi periostali (1/3 corticale) Vasi epifisari 5
6 Osteomielite ematogena sporadica Osteomielite ematogena sporadica Origine degli emboli settici Tonsille Intestino Retrofaringe Ombelico Germi Stafilococchi, streptococchi, salmonelle, coli Ossa coinvolte Ossa lunghe, corpi vertebrali Evoluzione Possibile coinvolgimento articolare secondario 6
7 Ascesso di Brodie Osteite ematogena localizzata cronica Esito di infezione acuta vinta dai meccanismi di difesa dell ospite Cavità singola a contenuto essudatizio sterile Delimitata da osso sclerotico di nuova produzione Panosteite (eosinofilica) sclerosante Flogosi cronica ossea di sospetta origine metastatica dell età giovanile Associata ad eosinofilia ematica Colpiti prevalentemente i Past. Ted. (6-18 mesi) Febbre incostante, apatia, dolore alla palpazione dell osso coinvolto Interessato il midollo diafisario delle ossa lunghe maggiormente colpiti omero ed ulna Eziologia Sconosciuta Ipotesi infettiva abbandonata Negativa la prova d inoculo Probabili fattori genetici 7
8 Panosteite (eosinofilica) sclerosante Istologia Osteogenesi endostale Coinvolti gli spazi midollari Infiltrazione di cellule infiammatorie Fibrosi endostale Evoluzione Solitamente guarigione spontanea dopo il raggiungimento della maturità scheletrica Osteiti specifiche e granulomatose Actinomicosi Colpiti i bovini e talvolta i suini Infezione per impianto diretto Lesioni gengivali da foraggio e formazione di cavità ascessuali multiple orevalentemente a carico della mandibola Fistole cutanee e mucose 8
9 Osteiti specifiche e granulomatose Brucellosi Osteomieliti dei corpi vertebrali in bovini e suini Coccidioidomicosi Bovini Osteite granulomatosa Tubercolosi Ematogena in suini e bovini Spongiosa vertebrale e costale Piccoli ascessi confluenti Proliferazioni ossee periostali compensatorie Periostiti Acute Contusioni su ossa con scarsa ricopertura di tessuti molli Ematoma sottoperiostale Riassorbimento della parte liquida Formazione di noduli fibrosi od ossificati Croniche Stimoli contusivi lievi e ripetuti 9
10 Desmoperiostiti Periostiti da ipertensione legamentosa Produzioni di osso di tipo trabecolare o lamellare secondo linee di forza Osteofiti, entesofiti Formazione di piccoli ematomi secondari a piccole discontinuazioni dell inserzione Successiva ossificazione Schinella Desmoperiostite intermetacarpica Solitamente 6-7 cm sotto il carpo Interemetacarpica mediale (II-III) più frequente Per conformazione anatomica Cause Allenamenti precoci, terreni duri, difetti di appiombo (ginocchia a sedile spostamento laterale del metacarpeo principale) Formella Desmoperiostite interfalangea Alta: 1 interfalangea Bassa: 2 interfalangea Periarticolare Desmoperiostiti Da trazione sui legamenti Articolare Da trazione sulla capsula 10
11 Formella Desmoperiostiti Spavenio o sparagagno: Desmoperiostite cuneana intertarsica Mediale III metatarseo Osso centrale del tarso Possibile anchilosi intertarsica distale o tarsometatarsica Eziologia Difetti di appiombo Garreti a falce o vaccini 11
12 Corba plantare Desmoperiostiti Faccia posteriore del calcaneo Da interessamento del legamento plantare Da interessamento dei tendini flessori (corba tendinea) Predisposti i garretti a falce o vaccini Infiammazioni asettiche da eccesso di sollecitazione Osteoperiostite metacarpica simmetrica Fratture da stress della corticale craniale Colpiti i cavalli da sella per allenamenti intensi Ispessimento per osteogenesi endostale Rimaneggiamento della corticale Formazione di manicotti sottoperiostali e modificazione del profilo craniale dello stinco Osteoperiostiti 12
13 Osteoperiostite metacarpica simmetrica Sesamoidite prossimale Sono considerate due forme periostite da sovradistensione del legamento sospensore Lesioni sulla faccia abassiale Superficie incavata Fori vascolari ampliata Secondaria ad artrosi Lesioni degenerative su base ischemica Arteriosclerosi senile Subocclusioni vascolari su base trombotica Lesioni da migrazioni parassitarie 13
14 Navicolite Patogenesi Eccesso di pressione del flessore profondo sul navicolare Bursite reattiva Lesioni della cartilagine di scorrimentodel flessore profondo Lesione del tendine stesso con sfibratura e possibile rottura Iperemia dell osso: osteoporosi e possibile frattura Formazione di cavità osteoporotiche Modificazioni del profilo per comparsa di osteofiti Rimaneggiamento e modifiche della forma Lesioni traumatiche acute Ferite Contusioni Fratture Riparazione del tessuto osseo Patologia della riparazione del tessuto osseo Riparazioni patologiche dell osso 14
15 Ferite - Contusioni Ferite Da corpi vulneranti taglienti o acuminati in grado di raggiungere l osso Possibile per ossa superficiali Meno frequente nelle ossa profonde Ferite da arma da fuoco Complicanze Sepsi Contusioni Emorragie sottoperiostali Noduli reattivi Biomeccanica delle fratture Applicazione della forza su di un materiale Deformazione (sforzo) generazione di forze interne (stress) 15
16 Biomeccanica delle fratture Comportamento anisotropo dell osso Differente risposta alle modalità di carico Biomeccanica delle fratture Comportamento viscoelastico Differente risposta in rapporto alla diversa velocità di carico 16
17 Biomeccanica delle fratture Forze che possono agire sull osso Compressione: forze che tendono ad accorciare ed allargare l osso Stress minimo sul piano normale Linea di frattura non trasversa Propagazione obliqua lungo gli osteoni Esempi: corpi vertebrali, falangi degli equidi 17
18 Sesamoidite distale: navicolite Osteolisi su base ischemica dell osso navicolare associata ad iperostosi compensatoria Cause Difetti d appiombo Talloni bassi Iperestensione della III falange Sforzi propulsivi Concussione su terreno duro Errori di ferratura Abbassamento dei talloni in soggetti con pastorali dritti (spezzatura dell asse pastorale-falangeo) Frattura per compressione: falange del cavallo 18
19 Tensione: forza che produce allungamento Massima forza tensile sul piano perpendicolare Linea di frattura perpendicolare La capacità di resistenza si riduce all aumentare dell angolo d incidenza dell applicazione della forza Alta incidenza sulle apofisi Taglio: carico compressivo con tendenza alla deformazione angolare della struttura Esempio epicondilo laterale dell omero In fase di caduta l 80% del peso si scarica sul versante laterale 19
20 Flessione: tensione sulla parte convessa compressione sulla parte concava Asse neutro dell osso: asse centrale Massimo stress alla massima distanza dall asse neutro La frattura parte sulla parte convessa dell osso L osso resiste meglio alla compressione Fisionomia: solitamente trasversa o corto-obliqua Se combinata a forze compressive: frammento a cuneo o a farfalla Torsione: forza di rotazione intorno all asse longitudinale Stress maggiore nel punto di maggiore distanza dall asse neutro Sulla superficie dell osso Linea di frattura: propagazione lungo la linea di massimo stress tensile Fisionomia: spiroide 20
21 Classificazione delle fratture Fratture accidentali o traumatiche Da trauma violento Fratture patologiche Da azione meccanica modesta che agisce sull osso indebolito da patologie sistemiche o focali Classificazione delle fratture In relazione alla sede di applicazione della forza Dirette Trauma applicato sull osso che si frattura Indirette Trauma applicato su sede diversa con frattura di un osso lontano meno resistente in rapporto alla sua struttura o alla modalità di applicazione della forza 21
22 Classificazione delle fratture In relazione al tipo di discontinuazione Incomplete Si frattura una parte della compatta mentre la restante parte dell osso resta integra (fessure, incrinature, ff. a legno verde, impressioni) Complete Formazione di due o più monconi o frammenti Fratture da trauma funzionale Es.: fratture dei sesamoidi del cavallo Classificazione delle fratture Frattura a legno verde 22
23 Classificazione delle fratture Fessura Classificazione delle fratture Cavallo Fessura di prima falange Fessura di terza falnge 23
24 Classificazione delle fratture Trasversa Classificazione delle fratture Cavallo Frattura trasversa di navicolre 24
25 Classificazione delle fratture Obliqua o a becco di clarino Classificazione delle fratture Spiroide 25
26 Classificazione delle fratture Comminuta Classificazione delle fratture Multipla 26
27 Classificazione delle fratture Incuneata Classificazione delle fratture Epifisaria 27
28 Classificazione delle fratture Da avulsione Classificazione delle fratture Condiloidea 28
29 Classificazione delle fratture Intercondiloidea Focolaio di frattura Emorragia - ematoma Per lacerazione dei vasi osteali Ecchimosi primaria Sul punto di impatto della forza traumatica Ecchimosi secondaria Per superficializzazione dell infiltrato ematico Monconi principali Eventuali schegge o frammenti intermedi Linee di frattura Diverse per morfologia in rapporto alla tipologia di trauma causale 29
30 Complicanze delle fratture Dislocazione dei monconi Immediata Legata al traumatismo Differita Legata alla contrattura muscolare ed ai movimenti successivi dell animale Dislocazioni Ad latus: laterale (con accavallamento ) Compenetrazione Distanziamento Ad axim: deviazione dell asse Ad peripheriam: rotazione assiale Dislocazione di monconi Accavallamento Ad longitudinem cum cuntrationae Segmenti scheletrici con grossa copertura muscolare Femore, omero 30
31 Dislocazione dei monconi Compenetrazione Fratture incuneate Falangi del cavallo corpi vertebrali Dislocazione dei monconi Allontanamento Ad longitudinem cum distractionae Frattura delle tuberosità 31
32 Dislocazione dei monconi Ad peripheriam Rotazione assiale di un moncone rispetto all altro Complicanze delle fratture Lacerazione di vasi e nervi ad opera dei monconi Embolia grassosa (difficile segnalazione in veterinaria) Esposizione Lacerazione dei tessuti molli di copertura Classificazione in gradi 1 : osso che perfora i tessuti molli, ritorna sotto pelle e lascia una ferita di dimensione variabile 2 : la forza traumatica esterna provoca lesione dei tessuti sovrastanti l osso fino a determinare l esposizione temporanea o permanente 3 : la forza traumatica esterna provoca lesione e perdita di sostanza dei tessuti sovrastanti l osso determinando esposizione permanente (erma da fuoco, abrasioni profonde) Emorragia Sepsi 32
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