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1 La Griglia operativa che qui di seguito viene illustrata è solo indicativa al fine dell elaborazione di un curricolo disciplinare annuale con riferimento alle indicazioni provinciali per la definizione dei curricoli relativi alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado negli Istituti di lingua italiana della provincia di Bolzano (Deliberazione della Giunta Provinciale dd , n. 1928). Essa può essere utilizzata sia direttamente quale strumento idoneo che abilita il docente a progettare in situazione, sia come uno tra i modelli esistenti che possono facilitare l elaborazione, in modo mirato e creativo, di una propria griglia condivisa nell interrelazione con i colleghi dei diversi ambiti o di discipline. Isp. Marino Gandelli 1

2 GRIGLIA PER LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE ANNUALE LA LINFA CHE ALIMENTA E RENDE PERMANENTE OGNI RIFORMA SCOLASTICA TRILOGIA: COMPETENZA RELAZIONE RICERCA COMPETENZA: TUTTO CIO CHE UNO APPRENDE E INTERATTIVO INTERSOGGETTIVO RELAZIONE: A SCUOLA NON E CENTRALE L ADULTO/DOCENTE E NEPPURE L ALUNNO, MA LA RELAZIONE RICERCA: ESSERE UN ERETICO DEL SAPERE UFFICIALE PER IMMERGERSI NEL FLUSSO DELLA RICERCA L ABITO CULTURALE = PROFESSIONALITÀ L ABITO PEDAGOGICO = RELAZIONALITÀ ************ I TRE ABITI CHE QUALIFICANO UN DOCENTE L ABITO METODOLOGICO/DIDATTICO = STRATEGIE DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO ************** Isp. Marino Gandelli 2

3 GRIGLIA PER LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE ANNUALE Area/Ambito/Disciplina: Scuola: Descrizione della scuola: elementi significativi Ubicazione sul territorio tipologia alunni livello sociale interrelazioni docenti spazi e strumenti didattici coinvolgimento/partecipazione famiglie rapporti scuola territorio ulteriori elementi significativi Isp. Marino Gandelli 3

4 GRIGLIA PER LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE ANNUALE Area/Ambito/Disciplina: Scuola: PRIMO CICLO: scuola primaria scuola secondaria di 1 grado FINALITÀ GENERALI Isp. Marino Gandelli 4

5 GRIGLIA PER LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE ANNUALE Area/Ambito/Disciplina: Scuola: OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO Primo ciclo: Scuola primaria e Scuola secondaria di 1 grado - Secondo ciclo: sistema dei Licei e sistema dell Istruzione e Formazione Professionale (1) cfr. scheda n. 8 Isp. Marino Gandelli 5

6 GRIGLIA PER LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE ANNUALE Area/Ambito/Disciplina: Scuola: Classe: Sezioni: ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE (riportare il modello elaborato e applicato) ANALISI DELLA SITUAZIONE: (Elementi significativi scaturiti) Isp. Marino Gandelli 6

7 GRIGLIA PER LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE ANNUALE Area/Ambito/Disciplina: Scuola: Classe: Sezioni: ESIGENZE FORMATIVE DEDOTTE INTENZIONI: L INSEGNANTE SI PROPONE DI... Isp. Marino Gandelli 7

8 GRIGLIA PER LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE ANNUALE Area/Ambito/Disciplina: Scuola: Classe: Sezioni: NUCLEI TEMATICI COMPETENZE SPECIFICHE Isp. Marino Gandelli 8

9 GRIGLIA PER LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE ANNUALE Area/Ambito/Disciplina: Scuola: Classe: Sezioni: VERIFICHE: come VERIFICHE: quando e con chi BIBLIOGRAFIA: testo adottato altri testi strumenti particolari Isp. Marino Gandelli 9

10 GRIGLIA PER LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE ANNUALE Area/Ambito/Disciplina: Scuola: Classe: Sezioni: Nucleo tematico: Unità di apprendimento nr. titolo: Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze Abilità Sottotitoli Unità di Apprendimento (U.A) Collegamenti interdisciplinari Attività didattiche e strumenti Come valutare (2) (2) cfr. scheda n. 7 Eventuali interventi di recupero e di valorizzazione Isp. Marino Gandelli 10

11 LA VALUTAZIONE - Scheda Che cosa valutare Che cosa valutare Non è principalmente l'alunno oggetto della valutazione, bensì l'insegnamento. L'attività valutativa costituisce essenzialmente l'intelligenza didattica e va quindi integrata nel processo didattico. Altre funzioni, come la selezione e la certificazione degli studi conseguiti dall'alunno sono funzioni accessorie. La valutazione va effettuata in riferimento al modello didattico adottato: quello della "ricerca", quello della "didattica per obiettivi", quello della "didattica per concetti", ecc in ordine alle operazioni didattiche effettivamente compiute e non soltanto in base agli obiettivi previsti: a meno che, erroneamente, si ritenga che l'insegnamento sia la "causa" necessaria e sufficiente dell'apprendimento; ovvero che quest ultimo rappresenti l'esito scontato delle operazioni preventivate. accompagnando tutto il percorso nelle sue fasi salienti Se la valutazione si limitasse ad accertare semplicemente i "prodotti", cioè i risultati dell'apprendimento, senza identificare le operazioni intercorse fra insegnante e alunni, non si riuscirebbe a spiegare l'accaduto, successo o insuccesso che sia, tantomeno a stabilire come agire di conseguenza. Il che equivale vanificare il senso dell'attività valutativa Isp. Marino Gandelli 11

12 OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO - Scheda 8 - Obiettivi generali = mete, traguardi, punti di arrivo ai quali gli allievi e le allieve pervengono, avvalendosi di tutte le attività educative svolte dalla scuola. Essi concorrono a delineare il P.E.Cu.P. (= Profilo Educativo Culturale Professionale), si riferiscono alle dimensioni di sviluppo della persona umana (ambiti cognitivo, relazionale e affettivo,, motorio) e non rientrano in una sola disciplina di studio, ma si avvalgono di tutte per la loro progressiva realizzazione. VISIONE COMPLESSIVA Valorizzazione della persona Formazione all autostima Dovere di realizzarsi per sé e per gli altri Formazione alla competenza Formazione della persona ad essere soggetto della storia e del cambiamento sociale Valorizzazione della persona nello sviluppo di tutte le sue dimensioni e nella prospettiva dell educazione permanente VISIONE COMPLESSIVA Risposta agli influssi Capacitá di riflessione e di generalizzazione Capacità di porsi da punti di vista diversi Formazione alla coerenza come attitudine ad una costante verifica del proprio agire Sviluppo della capacità critico-selettiva Isp. Marino Gandelli 12

13 OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO - Scheda Capacitá di lettura e di decodificazione dei linguaggi Capacità di comunicare con tutti i codici Disponibilità mentale alla domanda e al dubbio Libertà da ogni tipo di condizionamento Conoscenza e accettazione dei ruoli sociali, maturazione di atteggiamenti attivi di collaborazione Coscienza progressiva della propria identità personale e culturale Formazione a saper realizzare modalità democratiche di convivenza Formazionealla libertà Formazione a rapporti di giustizia Educazione al rispetto degli altri Educazione alla tolleranza Educazione al dialogo Capacità operative Dominio degli strumenti di lavoro e di trasformazione della realtà Saper fare insieme Isp. Marino Gandelli 13

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