UFFICIO FAMIGLIA CONSULTA NAZIONALE DI PASTORALE FAMILIARE CEI
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- Fiora Barbieri
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1 UFFICIO FAMIGLIA CONSULTA NAZIONALE DI PASTORALE FAMILIARE CEI Roma, settembre 2008 Nei giorni settembre 2008 si è svolta, presso l Hotel CASCINA PALACE, in Via Attilio Benigni, 7 - Roma, la Consulta Nazionale CEI per la pastorale della famiglia, cui periodicamente prendo parte in rappresentanza dell USMI Nazionale che ringrazio per l opportunità di conoscere una realtà, quella della famiglia, definita da Benedetto XVI cellula vitale della società. Arrivo all Hotel Cascina Palace Don Sergio Nicolli, direttore nazionale per la pastorale della famiglia, dopo l accoglienza e la preghiera dell Ora Media, presenta i nuovi membri della Consulta che, sorprendentemente, risulta quasi al completo. Dà subito inizio ai diversi argomenti all ordine del giorno partendo dalla verifica sulla Settimana estiva di Boario Terme (21-25 giugno 08) Famiglia e Liturgia in cui viene sottolineato lo stretto rapporto di reciprocità che intercorre tra la Chiesa e la Liturgia. Anche la liturgia della famiglia e la liturgia della chiesa si richiamano a vicenda. La preghiera della Chiesa orienta la preghiera della famiglia ma si lascia anche ispirare dalle sue caratteristiche. Allo stesso tempo, mentre la preghiera in famiglia è condizione importante per partecipare alla preghiera della comunità, quest ultima orienta e si prolunga nella preghiera della famiglia. Presenza di esperti nel gruppo
2 Sandro Manzati, membro della consulta, presenta la sintesi ricavata dalle risposte dei partecipanti ad un questionario appositamente preparato. Alla domanda Cosa penso di portarmi a casa di questa settimana (per me, per la nostra coppia, per la nostra famiglia, per la nostra comunità diocesana o parrocchiale), una buona percentuale risponde di sentirsi cresciuta da un punto di vista culturale e spirituale, arricchita dalla condivisione di esperienze e dalla vita comunitaria. Alcuni ritengono di poter portare a casa spunti e proposte interessanti, entusiasmo e voglia di fare e di tradurre ciò che hanno ascoltato nella pastorale familiare. Altri precisano di aver avuto, grazie ad un nuovo approccio con la pastorale familiare, la grande possibilità di un confronto su una tematica nuova ed essere così consapevoli dell importanza della liturgia quotidiana in famiglia e del rapporto tra la famiglia e la liturgia, oggi ancora difficile da vedere attualizzata. Altri, ancora, ritengono di poter portare a casa la ricchezza delle relazioni, una preghiera viva che, in quanto contestualizzata, ha toccato la vita e sicuramente aiuterà a vivere la preghiera nella quotidianità. Sul primo piano (in basso) l avv. Sandro Manzati Don Sergio illustra il prossimo Convegno Nazionale (Sassone- Roma novembre 2008) che toccherà temi cruciali della vita familiare La Nullità Del Matrimonio: profili pastorali e che avrà come obiettivi quelli di: Aiutare gli operatori di pastorale familiare a conoscere meglio le situazioni che compromettono la validità del matrimonio e le condizioni che consentono l avvio di una causa di nullità matrimoniale. Aiutare i consulenti giuridici a conoscere le difficoltà, i problemi e le opportunità degli operatori della pastorale familiare in ordine alla validità del matrimonio Ricercare una migliore collaborazione nella diocesi tra la pastorale familiare e l ambito giuridico.
3 Enrica Tortalla, collaboratrice della consulta, presenta la bozza di programma del biennio di studi sulla Spiritualità coniugale e familiare ( ): La famiglia casa (via, cuore, grembo...) della vocazione che si articola in Chiamati e custoditi dall amore (I anno) e Chiamati all amore (II anno). La riflessione verte sul tema della vocazione come tale (ontologia della vocazione). Non di vocazione a, ma solo di vocazione della chiamata in sé per identificarne meglio la natura, avvalendosi di contributi della teologia, di figure bibliche (le varie chiamate), dell antropologia teologica e delle scienze umane (in particolare psicologia, pedagogia, sociologia). Nel secondo anno si rifletterà su come si concretizza e si evolve la vocazione all amore nelle diverse vocazioni. Particolare riferimento verrà fatto al tema della vocazione al matrimonio, come cioè questa può diventare matrice, campo base di ogni vocazione, vocazione delle vocazioni. Pietro Boffi, don Sergio, Ernrica Tortalla Pietro Boffi (CISF), membro della Consulta e del centro italiano studi famiglia, è invitato a fare il punto della situazione dell indagine sulla preparazione al matrimonio presentando le risposte ai questionari inviati agli Uffici diocesani. Il questionario aveva lo scopo di indagare sulla natura e la modalità di esecuzione dei percorsi di preparazione al matrimonio (come sono strutturati, di quanti incontri si compongono, quali i contenuti, chi tiene gli incontri ). Anche se si fa notare l assenteismo di alcune diocesi, c è soddisfazione per il numero dei questionari rientrati e per l impegno nel fornire utili indicazioni da tenere presenti per l impianto della settimana estiva (24-28 giugno 2009 in Calabria) dal tema Preparazione al matrimonio cristiano. Emerge con forza un mondo giovanile decisamente cambiato come cambiate sono le relazioni tra le generazioni. Si tratta di ripensare gli itinerari di preparazione al matrimonio, il metodo di accompagnamento, le nuove priorità e prospettive future; di compiere percorsi che permettano ai giovani di recepire una chiesa che consenta loro un ritorno a casa e non una chiesa agenzia di sacramenti che si accontenta di analfabeti di ritorno. Per questo occorrono percorsi che si accostino sempre
4 più ai temi fondamentali della teologia, che riguardano la relazione di coppia e il Matrimonio, e che assumano uno stile permanente di dialogo, di condivisione e di confronto che accompagni tutto il loro cammino di sposi. Prof. Pietro Boffi e i coniugi Tortalla Don Sergio invita a progettare il convegno dal tema La pastorale delle persone separate e divorziate. Il cambiamento di mentalità delle comunità cristiane di fronte alla realtà e all accoglienza dei separati è tale da indurre i membri della Consulta ad aprire un ampio e animato dibattito che si rivela, nonostante la complessità delle argomentazioni, propositivo e ricco di suggerimenti. Si fa notare che questa apprezzata sensibilità non va riservata solo ai non risposati, ma anche a quanti si trovano a vivere situazione di difficoltà e di disagio. Sono numerose le persone che vivono con fatica e dolore la separazione e il divorzio; alcune di loro vivono in seguito l esperienza di una nuova famiglia. Tutto ciò che si propone è rivolto anche a loro: essi fanno parte della comunità cristiana e meritano attenzione e accompagnamento.
5 Spazio alle Regioni: secondo la richiesta espressa dalla Consulta nella riunione dello scorso maggio, s inizia a dare spazio a 3 Regioni per raccontare brevemente la vita delle Consulte regionali (progetti, stile di lavoro, difficoltà, problemi aperti ). Queste le Regioni che riferiscono in questa riunione: Puglia, Lazio, Piemonte. Indubbiamente ne emerge un quadro complesso per le molteplici iniziative, per il lavoro in rete, per il coinvolgimento di persone, per la funzionalità delle vari strutture. Evidente è l entusiasmo, da parte degli operatori pastorali, il dinamismo e la creatività nella realizzazione di progetti insieme concordati. Ma, come per ogni cammino che si intraprende e attività che si voglia realizzare, non mancano difficoltà e sofferenze derivanti soprattutto dalla mancanza di Sacerdoti, di persone e mezzi indispensabili ad una sana progettualità, vitalità e funzionalità di ogni iniziativa che miri alla promozione e alla crescita della persona umana. Grande attenzione! Mi auguro che quanti leggeranno la presente relazione (Religiose, Religiosi e famiglie) possano approfittare di questa occasione formativa al fine di vivere con più consapevolezza la propria vocazione nelle proprie comunità, famiglie, e il proprio ministero nella società e nella Chiesa. Sr Emma Zordan, asc Responsabile Ufficio Famiglia - USMI nazionale _
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