Le sale di spettacolo sono ormai



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tecnologia Cesarina Bordone Sacerdote Giuseppe Elia Le sale di spettacolo: aspetti di progettazione acustica Si illustrano esigenze, scelte progettuali e di materiali di base per la costruzione o la ristrutturazione di sale di spettacolo, i parametri che ne definiscono il comportamento acustico e quelli che sintetizzano le proprietà dei materiali delle pareti e delle superfici interne Tempo di riverberazione consigliato secondo la destinazione in funzione del volume della sala. Nella pagina a fianco: coefficiente di assorbimento acustico di vari materiali in funzione della frequenza. Le sale di spettacolo sono ormai da molto tempo progettate ad hoc, specie se hanno dimensioni rilevanti, in molti casi specificamente per un dato tipo di rappresentazioni. Da più di un secolo si progettano diversamente i teatri destinati alla prosa, alla musica lirica o alle esecuzioni musicali (auditori),alle proiezioni cinematografiche, per non citare che qualche esempio di destinazione. L avvento dell elettroacustica e ancor più quello dell elettronica hanno consentito di indagare specificamente e sperimentalmente sulla diffusione e la propagazione del suono e di sintetizzare le qualità acustiche di un ambiente con appropriati parametri rilevabili sperimentalmente, affinché il giudizio di una sala non sia soltanto soggettivo. Fondamentale è in questo campo lo studio di A. Sabine, che all inizio del secolo formulò una teoria della propa- gazione del suono in ambienti chiusi, in base alla quale le caratteristiche acustiche di ogni ambiente possono essere sintetizzate nel tempo di riverberazione TR, o tempo che il livello di un suono interrotto bruscamente impiega a diminuire di 60 db. Questi studi, insieme con l introduzione di apparecchiature di misura via via più efficienti, hanno consentito di analizzare le sale esistenti, di raccoglierne dati e giudizi, di stabilire relazioni fra alcune caratteristiche (tempo di riverberazione, volume, numero di posti, dimensioni) per costituire una base di dati sperimentali di guida nella scelta dei valori progettuali di una sala. Raccolte di dati di tempo di riverberazione relativi a molte sale di varia destinazione, ma per lo più per esecuzioni musicali, hanno consentito di tracciare diagrammi di TR in funzione del volume della sala secondo la destinazione di questa (musica sinfonica, lirica, da camera, parola). Alcuni autori hanno approfondito le analisi di sale esistenti individuando altri parametri consigliabili in funzione essenzialmente del volume della sala. In un ambiente un tempo di riverberazione relativamente lungo comporta grande fusione del suono di tutte le sorgenti, un effetto che trasfigura i cori nelle grandi chiese con una specie di alone sonoro; in questo caso si ha maggiore difficoltà a distinguere il suono dei singoli strumenti da parte degli ascoltatori e minore intellegibilità della parola. Un tempo di riverberazione troppo breve può invece rendere l esecuzione musicale più difficile perché, lasciando in particolare evidenza i singoli strumenti, consente di distinguerne più facilmente anche le minime pecche e perché sia gli esecutori sia gli ascoltatori hanno bisogno di una certa fusione dei suoni; la nitidezza delle sale il cui TR è breve giova all intellegibilità della parola, ma può renderne la potenza insufficiente a raggiungere tutti gli ascoltatori con un livello adeguato. Altro parametro che può caratterizzare un ambiente di spettacolo è l andamento del livello sonoro nell area destinata al pubblico: in una buona sala questo parametro è relativamente costante. L esame dimensionale e della forma della sala e dei possibili cammini del suono, per alcuni effetti acustici già noti fin dall antichità, consentono di individuare possibili echi, concentrazioni sonore, che sono considerati difetti gravi di una sala. Studi più recenti, degli ultimi vent anni circa, si propongono di fornire al progettista dati più completi e rappresentativi della diffusione del suono in un ambiente: a tutt oggi però sono pochi gli esempi di sale costruite in base a questi criteri ed assurte a chiara fama, forse anche perché, come qualcuno afferma, l acustica di una sala è come il vino buono, che migliora col tempo: in effetti l uso di una sala richiede anche un adeguamento degli esecutori (come disposizione d animo degli stessi, orientamento degli strumenti) e dello stesso pubblico. ALTRE CARATTERISTICHE ACUSTI- CHE DI UNA SALA Il valore del tempo di riverberazione è sempre apparso un dato necessario, ma talvolta non sufficiente a rappresentare il comportamento acustico di una sala in modo rispondente al giudizio di esecutori ed ascoltatori, e per molti anni vari studiosi hanno cercato di individuare altri parametri per giustificare questi giudizi, anche allo scopo di poter esprimere valutazioni con metodi oggettivi. Soprattutto per le esecuzioni musicali, i giudizi soggettivi possono essere influenzati dall educazione musicale, dal gusto dell ascoltatore, oltre che dal tipo di musica o di esecuzione e di interpretazione; nel caso della parola la valutazione è fatta invece in base all intellegibilità, un dato più concreto, per misurare il quale esistono vari metodi, sviluppati e studiati in particolare per le comunicazioni via telefono o via radio, ma applicabili anche all ascolto diretto. Per le sale destinate essenzialmente o anche all ascolto della parola, è stato introdotto un indice di misura oggettiva, chiamato RASTI. Questo indice, correlabile con l intellegibilità della parola, si basa sulla deformazione che un segnale modulato (assimilato alla parola) subisce in un ambiente a causa del rumore presente in esso e/o del tempo di riverberazione. 130 COSTRUIRE IN LATERIZIO 62 131

SALA NUOVA Complesso polifunzionale del Teatro Sociale di Alba, con due sale accoppiate ad un unico palcoscenico e la possibilità di utilizzare l una o l altra sala o l insieme delle due. Pianta del complesso e (nella pagina a fianco) vista interna. PALCOSCENICO SALA G. BUSCA LICEO G. GOVONE REPERTI ARCHEOLOGICI TEATRO ALL APERTO La ricerca di nuovi parametri di misura e di valutazione si basa in gran parte sulla distinzione fra suono diretto, che si propaga dalla sorgente all ascoltatore senza incontrare alcun ostacolo legato alla presenza di superfici che possano rifletterlo o diffrangerlo, e quello che giunge allo stesso punto di ricezione dopo una o più riflessioni. Alcuni autori hanno attribuito particolare importanza alle prime riflessioni, in corrispondenza delle superfici più immediatamente vicine alle sorgenti, ed al rapporto fra i contributi energetici del suono diretto e del suono riflesso. Altro criterio seguito da alcuni autori è di attribuire particolare importanza all andamento iniziale del decremento del suono utilizzato per definire TR: si fondano su questo criterio i parametri denominati EDT (Early Delay Time) e C (Clarity). Un valore elevato di EDT corrisponde ad un ambiente più riverberante, nel quale il suono risulta più confuso e si ha pertanto minore Clarity. Altro parametro di valutazione del comportamento acustico di una sala è il LEF (Lateral Energy Fraction). Si ritiene che questo parametro possa rappresentare oggettivamente l ampiezza dello spazio sonoro del quale si ha percezione in una sala. Alcuni autori giudicano particolarmente importante questo parametro: esso può essere messo in relazione con i risultati di ricerche fatte su un buon numero di sale, allo scopo di determinare un eventuale legame fra la larghezza della sala e la sua qualità acustica. Il tempo di riverberazione di una sala non è costante con la frequenza del suono: alcuni autori cercano di sintetizzare questo andamento, che si potrebbe pensare come il colore della sala in quanto esprime una relazione fra i vari toni, con relazioni empiriche fra i TR di determinate frequenze. Una di queste relazioni porta alla definizione del cosiddetto Bass Ratio, BR. SCELTE PROGETTUALI SECONDO LA DESTINAZIONE DELL AMBIENTE Alla base della progettazione di una sala di spettacolo stanno vari tipi di scelta, che non sono soltanto di pertinenza dell acustico ma lo coinvolgono. Soltanto in alcuni casi felici la progettazione è affrontata di concerto da architetto ed acustico, per non citare che due dei responsabili che dovrebbero essere chiamati in causa per poter conseguire un prodotto soddisfacente. In questi casi l acustico può verificare la forma della sala fin dall inizio in modo da evitare difetti iniziali (echi, concentrazioni e focalizzazioni sonore) cui è sempre molto difficile, se non impossibile, ovviare in fasi successive. Dopo questa verifica, si procede alla scelta dell arredo essenzialmente per quanto concerne la sistemazione del pubblico, che è spesso l elemento assorbente preponderante nella sala. Sempre più si tende a scegliere poltrone che presentino praticamente lo stesso assorbimento acustico sia vuote sia occupate: questo consente di ottenere una sala il cui comportamento acustico non è influenzato dalla presenza del pubblico e che pertanto risponde allo stesso modo durante le prove, quando è praticamente vuota, e in varie condizioni di occupazione. Il soffitto ha il compito di portare il suono ai posti più lontani: pertanto se ne studia spesso la forma, assumendo che la superficie sia eminentemente riflettente. Per questo si utilizzano, per lo più nelle nuove costruzioni, pannelli che possono essere variamente sagomati e disposti. Se necessario, a causa della forma e della riverberazione, viene resa assorbente la parte terminale del soffitto verso il fondo della sala; in alcuni casi questo si abbassa molto sul pubblico e se reso acusticamente assorbente contribuisce ad evitare che questo si ritrovi in una cassa di effetto riverberante, nella quale risulta più rilevante e fastidioso il brusio che il pubblico comporta, a danno sia del pubblico che vi si trova immerso sia di quello più lontano, che percepisce questo rumore come un innalzamento del rumore di fondo. A sala di forma definita (si può dire che il soffitto fa parte della forma), tenuto conto dell assorbimento del pubblico, occorre provvedere a trattare le pareti della sala in modo che nel loro complesso apportino l assorbimento necessario in funzione della frequenza. In genere l assorbimento dovuto a poltrone e pubblico è importante alle frequenze medie e alte e un po carente alle basse; generalmente si evita di disporre l assorbimento acustico in prossimità del palcoscenico o comunque della sorgente sonora, per l importanza riconosciuta delle prime riflessioni e di quelle laterali in particolare. I materiali assorbenti fra i quali si opera la scelta, in base a criteri funzionali ma tenendo presenti anche le esigenze estetiche, si distinguono essenzialmente in: porosi, con assorbimento prevalente alle frequenze medie e alte; a risonanza, che risultano assorbenti in una gamma ristretta di frequenza. Alcuni trattamenti sono una combinazione di questi due tipi. L assorbimento per risonanza più comune è quello fornito da pannelli forati; i trattamenti a doghe agiscono anch essi come risonatori. Altre strutture che assorbono per risonanza in gamme definite di frequenza sono i pannelli vibranti costituiti da una superficie in grado di vibrare, di legno o di plastica pesante tesa su un intercapedine. Per tutte queste strutture la risonanza può essere molto stretta, il che comporta un assorbimento molto elevato ma limitato ad una gamma di frequenze molto ridotta. Riempiendo l intercapedine di materiale poroso o fibroso si modifica l assorbimento che 132 COSTRUIRE IN LATERIZIO 62 133

Curva NC utilizzata come limite per lo spettro di rumore degli impianti RCV destinati a sale di spettacolo. Nella pagina a fianco: cammini del suono in una sezione di una sala, che mettono in evidenza le riflessioni degli specchi al soffitto. viene ad essere meno elevato, ma esteso ad una gamma di frequenze più larga. Un problema a sé è quello delle sale cinematografiche che hanno esigenze particolari: il tempo di riverberazione dei suoni della colonna sonora è contenuto in questa, variato a seconda dell immagine, ed è compito della sala riprodurlo fedelmente, senza influenzarlo con caratteristiche rilevanti sue proprie. Le sale cinematografiche vengono progettate pertanto con un tempo di riverberazione ancora inferiore a quello consigliabile per la parola, lasciando all impianto cinematografico il compito di riprodurre l ambiente sonoro che il regista ha voluto, anche con effetti che nessuna esecuzione diretta potrebbe ottenere. Oggi si costruiscono molte sale di spettacolo, nuove o frutto del rimaneggiamento, del restauro o della riutilizzazione di sale esistenti. Accanto a progetti importanti, di sale di chiara fama e talvolta anche di proporzioni eccezionali, vi è una miriade di progetti di piccole sale che giustamente, ad imitazione di sale ben note, aspirano ad avere qualità acustiche adatte alla loro destinazione. In moltissimi casi, anche a causa dei costi di realizzazione, il committente non richiede una destinazione specifica, in funzione della quale si dovrebbero operare le prime scelte progettuali, ma intende destinare il suo locale a molti tipi di manifestazioni: musica classica, di piccoli e grandi complessi, talvolta anche lirica, prosa, musica leggera, proiezioni cinematografiche, conferenze e congressi. Le caratteristiche acustiche consigliabili per una sala di spettacolo dipendono dall uso al quale essa è destinata: è difficile stabilire dati acustici di progetto per un ambiente che ad esempio debba essere utilizzato per la musica sinfonica, per la quale occorre una buona fusione di tutti gli strumenti e per la parola, per la quale occorre una grande nitidezza: in genere si adottano in questi casi soluzioni di compromesso, con caratteristiche intermedie, accettabili, se non ottime, per le varie esigenze. Per queste sale è abbastanza diffuso l uso del parametro RASTI per la valutazione delle loro prestazioni nei confronti di segnali vocali. In caso di sale polifunzionali l ideale sarebbe di poter adeguare l ambiente alle esigenze acustiche della manifestazione volta per volta, disponendo per questo di mezzi opportuni. Sono state costruite sale divisibili, nelle quali strutture mobili consentono di utilizzare una sola parte, escludendo completamente il resto dell ambiente. In questo caso con il volume varia anche la capienza della sala. Un esempio molto particolare di questa soluzione è il Nuovo Complesso Teatrale di Alba, costituito da un piccolo teatro ottocentesco a palchi e da una sala moderna che hanno in comune il palcoscenico: i due ambienti possono essere utilizzati con- temporaneamente o alternativamente, separati dal complesso da uno dei due tagliafuoco che delimitano il palcoscenico, rispettivamente dalla sala vecchia e da quella nuova. Una soluzione per ridurre il volume di una sala, che può anche non intaccarne la capienza, fa ricorso ad un soffitto mobile, che abbassandosi consente di passare dalla spaziosità richiesta per alcune esecuzioni musicali alla dimensione ridotta utile per un valido sistema di diffusione della parola. Se la capienza è costante, gran parte dell assorbimento equivalente, quello dovuto al pubblico, si conserva al variare del volume ed il tempo di riverberazione si riduce circa proporzionalmente a questo. Si tratta però di una soluzione costosa, che richiede di movimentare automaticamente superfici piuttosto vaste, e viene pertanto adottata di rado. Esempi di soluzione di questo tipo sono alcune sale americane; anche l auditorio del Lingotto di Torino ha il soffitto che si abbassa senza ridurre la capienza della sala. Altro tipo di soluzione per influire sul tempo di riverberazione agisce sull assorbimento acustico delle pareti della sala, facendo ricorso a pannelli mobili alle superfici laterali o al soffitto. I pannelli alle pareti hanno generalmente due facce di assorbimento acustico diverso, che possono essere variamente orientate verso la sala; possono essere sostituiti da tende che possono essere tirate lungo le pareti. La soluzione a pannelli consente di scegliere fra assorbimenti più equilibrati in frequenza; quella a tende fornisce per lo più un assorbimento supplementare alle frequenze medie e alte. Una soluzione per ora adottata da pochi, perché solleva molte obiezioni, è quella di dotare la sala di un impianto di riverberazione artificiale: la sala viene allora progettata con il tempo di riverberazione minimo richiesto dagli usi ai quali è destinata, ad esempio per la parola, e si provvede con un complesso impianto ad aumentare l effetto di riverberazione in base a specifiche esigenze. In genere dovendo assumere dati di compromesso fra le varie esigenze di una sala polifunzionale ci si rivolge a valori di TR un po maggiori di quelli richiesti per la parola ma inadeguati per esecuzioni musicali: alla scopo di non ridurre l effetto di queste, chiamate ad operare in un ambiente un po sordo, si può anche agire sulla direttività del suono adottando per i complessi musicali, a volte anche secondo la loro grandezza, una shell adeguata: a volte questa è ridotta ad una specie di specchio acustico che si abbassa sugli esecutori sistemati sul palcoscenico e ne riflette il suono verso il pubblico; più spesso si tratta di un vero e proprio involucro che avvolge gli esecutori ai lati e sul fondo del palcoscenico, completato da una superficie riflettente che li sovrasta. 134 COSTRUIRE IN LATERIZIO 62 135

Modello matematico del Teatro alla Scala di Milano e distribuzione del livello sonoro in platea e nel vano del palcoscenico (modellizzazione-realizzazione da Modulo Uno). Modello matematico e distribuzione del livello sonoro nella sala saggi del Conservatorio di Novara (modellizzazione realizzata da Modulo Uno). SCELTE ARCHITETTONICHE E TECNOLOGICHE IN FUNZIONE DELLA COLLOCAZIONE Un esigenza fondamentale di tutte le sale di spettacolo è la silenziosità, che consente di apprezzare anche i più flebili suoni che la rappresentazione comporta. Per ottenere questa silenziosità occorre che la sala sia ben difesa: dai rumori prodotti all esterno dell edificio nel quale è collocata, dovuti essenzialmente al traffico delle strade circostanti o a specifiche sorgenti istallate in prossimità; dai rumori prodotti nell edificio che contiene la sala ma all esterno della medesima, dovuti essenzialmente agli impianti RCV ed idrosanitari o alla presenza di chi rimane fuori della sala durante la manifestazione (ritardatari, personale di servizio o di sorveglianza) o all uso di altri locali di varia destinazione nello stesso edificio (in particolare se questo è multisala); dai rumori immessi all interno della sala da parte degli impianti (per il condizionamento RCV, per la scenografia, per la illuminazione etc.). Si applicano a queste sale gli stessi concetti sull isolamento dai rumori della comune edilizia, con requisiti in genere più severi perché il rumore di fondo in esse soddisfi le esigenze fissate da vari autori. La norma UNI sulla rumorosità degli impianti RCV consiglia indicativamente un livello di rumore di fondo inferiore a 30 db(a) per gli ambienti di spettacolo; altri distinguono secondo la destinazione e indicano i livelli da non superare riportati nella tabella 1. Per l isolamento della sala dai rumori esterni ad essa, se la costruzione è nuova, la scelta dei muri perimetrali è praticamente immediata; se si tratta di un adattamento, occorre esaminare la struttura isolante attuale alla luce delle sorgenti sonore esistenti o prevedibili, per ovviare ad eventuali carenze di isolamento. Per lo più si tratta di aggiungere una controparete relativamente leggera, sufficientemente distanziata da quella esistente, e di riempire l intercapedine con materiale fibroso o poroso. Un problema particolare è costituito Tabella 1 Valori massimi ammissibili del rumore di fondo in sale di spettacolo. Destinazione della sala livello sonoro (db(a)) Curva NC concerto 25 NC 15 opera lirica 25 NC 15 prosa 30 NC 20 congressi 35 NC 25 registrazione sonora 25 NC 15 dalle aperture, che sono in genere il punto debole di una parete isolante: se non è possibile eliminarle, occorre provvedere degli infissi di isolamento adeguato, finestre e porte doppie, oppure, se la zona è particolarmente tranquilla, buoni infissi con vetri doppi stratificati. Per le porte d accesso alla sala, si dispone oggi di strutture di buon isolamento. L isolamento della sala deve essere preso in particolare considerazione poiché in genere essa viene collocata urbanisticamente in base a vari criteri non acustici, e talvolta non è neppure agevole disporla all interno dell edificio che la ospita in modo da migliorarne al massimo la condizione per quanto concerne la silenziosità. Oltre all isolamento dall esterno, occorre prevedere quello dai rumori creati dai vari servizi, nello stesso edificio della sala: per i servizi idrosanitari, si può curarne la dislocazione in modo che i rumori degli impianti non si trasmettano alla sala per via aerea o per via solida. Per questo occorre scegliere opportunamente gli apparecchi utilizzatori (esistono norme per la misura della loro rumorosità in laboratori specializzati) e curare istallazione ed impianti affinché risultino silenziosi; per gli impianti RCV può risultare rumorosa in particolare la trasmissione per via solida, se l istallazione non è adeguata; il rumore che viene trasmesso in sala dalle bocchette del condizionamento è tanto più ridotto quanto più silenziosi sono apparecchiature ed istallazione e più bassa la velocità dell aria. Spesso questo tipo di impianti può funzionare a più regimi, il che consente di utilizzare portate maggiori, e regimi anche leggermente più rumorosi, durante le pause dello spettacolo, limitando il funzionamento al regime più silenzioso durante la rappresentazione. Per tutto quanto viene installato, occorre tener presente l eventualità che possa produrre un rumore che sommandosi ad altri porterebbe il livello sonoro di fondo della sala al di sopra dei valori limite consigliati. SISTEMI DI PROGETTAZIONE Da sempre la progettazione avviene in gran parte su disegno: per l aspetto acustico essa richiede un accurato esame della propagazione per via geometrica, per verificare l orientamento delle superfici riflettenti, essenzialmente del boccascena e del soffitto, i quali devono portare il suono ai posti più lontani. Il primo esame è quello critico della forma della sala, che non deve favorire echi e concentrazioni sonore: per questo si controllano i cammini del suono, si calcolano le differenze tra cammino diretto e cammino riflesso. Ovviamente differenze di cammino rilevanti, che possono comportare echi, si verificano soltanto in sale di grandi dimensioni. L esame su disegno risulta molto la- 136 COSTRUIRE IN LATERIZIO 62 137

Nella pagina a fianco: risultati di alcune misure di diversi laboratori effettuate su pareti in laterizio. Caratteristiche fonoassorbenti di pannelli: influenza della densità del materiale impiegato e della forma superficiale. borioso e in genere si limita a considerare la propagazione del suono per via geometrica per alcune sezioni; per tenere conto del comportamento ondulatorio del suono si ricorre talvolta, specie in casi di particolare importanza, allo studio della sala su un modello analogico di gesso o di legno. Un grande progresso si è avuto di recente con il ricorso ai modelli matematici: appositi programmi di calcolo consentono di simulare la propagazione del suono in un ambiente chiuso del quale si è costruito il modello matematico. In questo caso il programma consente di calcolare i vari parametri oggi in uso per caratterizzare il comportamento di una sala: tempo di riverberazione, livello sonoro nell area del pubblico, tempo di riverberazione iniziale o EDT, nitidezza C ed altri assegnando alle varie superfici il rispettivo coefficiente di assorbimento acustico. Questo sistema di progettazione, molto duttile, consente anche di indagare su variazioni di comportamento che si possono avere disponendo i materiali acustici variamente sulle superfici della sala o modificandone i rispettivi coefficienti. Un tale esame, opportunamente affinato, può consentire anche di individuare effetti di focalizzazione e concentrazione sonora; un particolare uso della rappresentazione dei tempi di riverberazione a vari stadi del decremento può anche essere utilizzato per accertare la presenza di eventuali echi. Uno sviluppo recente di grande interesse è rappresentato dall auralizzazione, tecnica di supporto alla modellizzazione matematica per la ricostruzione virtuale di ambienti sonori. LA MISURA DELLE CARATTERISTI- CHE DI UNA SALA Il valore del tempo di riverberazione di un ambiente è funzione della frequenza ed ha generalmente andamento decrescente con questa: viene misurato collocando una sorgente sonora in punti occupati dalle sorgenti che la destinazione prevede, sul palcoscenico, nella fossa d orchestra, e registrando l andamento del livello sonoro quando la si interrompe. Questo andamento si presenta in genere rettilineo in un diagramma a scale lineari di livello sonoro in db in funzione del tempo. Le misure di tempo di riverberazione eseguite in varie fasi della costruzione consentono di individuare eventuali assorbimenti non previsti dei quali occorre tenere conto; tutte le misure, TR, livello sonoro ed altri parametri eventuali, consentono di verificare la validità delle scelte progettuali e sono prezioso conforto e guida per i progetti seguenti. LA MISURA DELLE CARATTERISTI- CHE ACUSTICHE DEI MATERIALI Si è detto delle esigenze di isolamento acustico di una sala, affinchè le manifestazioni in essa non vengano disturbate da suoni e rumori esterni, e di trattamento delle sue superfici con materiali che insieme all arredo modifichino le riflessioni e di conseguenza la diffusione del suono, portando le caratteristiche acustiche della sala alle qualità volute. Le proprietà dei materiali utilizzati per questi fini sono quantificabili e misurabili in laboratori specializzati per il rilievo di caratteristiche acustiche i cui dati sono indispensabili in fase progettuale. Il coefficiente di assorbimento acustico di un materiale o di una struttura è definito dal rapporto fra l energia acustica assorbita dall elemento in prova e l energia acustica su di esso incidente. Per quantificare l assorbimento acustico di oggetti dei quali non è facile definire la superficie (es. poltrone) si ricorre al concetto di assorbimento equivalente. La misura dell assorbimento in opera è concettualmente complessa e fa ricorso all intensimetria, una tecnica di misura relativamente recente. Il potere fonoisolante di una parete, di una porta, di una finestra viene misurato su un campione della struttura o dell elemento in questione sistemato a divisorio fra due ambienti riverberanti di caratteristiche acustiche definite da apposite norme. Specifiche norme consentono di effettuare la misura anche in opera: in questo caso il risultato è indicativo non solo dell efficienza della soluzione adottata, ma anche dell esistenza di eventuali perdite di isolamento da attribuire alla messa in opera od all esistenza di trasmissioni laterali della struttura nella quale il divisorio è inserito. I dati di potere fonoisolante e di assorbimento acustico sono funzione della frequenza del suono: per ragioni pratiche alcune norme tecniche suggeriscono di utilizzare un unico parametro, chiamato indice ed ottenuto dalla media ponderata dei valori di potere fonoisolante o di assorbimento. LA MISURA DELLA RUMOROSITÀ DEGLI IMPIANTI Si è detto della necessità di imporre a progettisti ed istallatori di rispettare limiti di rumorosità opportunamente stabiliti per gli impianti in genere e specificamente per quelli di condizionamento ed aerazione ed idrosanitari. Le misure di valutazione e collaudo degli impianti consistono essenzialmente nella determinazione del livello sonoro equivalente in vari punti della sala destinati al pubblico od agli esecutori tenendo presenti le vie di immissione di questi rumori, ad esempio le bocchette dell impianto RCV. E opportuno procedere non soltanto al rilievo del livello sonoro equivalente, ma anche a quello della composizione spettrale del rumore in esame, al fine di mettere in evidenza l esistenza di eventuali componenti tonali, particolarmente disturbanti; analogamente deve essere vista la presenza di componenti impulsive. 138 COSTRUIRE IN LATERIZIO 62 139