ACQUATICITA IN GRAVIDANZA

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PISCINE PANTANO

ACQUATICITA IN GRAVIDANZA CREARE UNO SPAZIO PERSONALE CHE LA PARTECIPANTE DEDICHERÀ A SE STESSA E AL SUO BAMBINO, NEL QUALE SI ALLONTANERÀ DALLA FRENESIA QUOTIDIANA, PER APPRENDERE TECNICHE DI RILASSAMENTO E TROVARE UN AUTOSTIMA PROPRIA, PER ARRIVARE AL MOMENTO DEL TRAVAGLIO E DEL PARTO CONSAPEVOLE CHE LEI STESSA È LA PROTAGONISTA DI QUEL MOMENTO.

CERTIFICATO MEDICO COSTUME

I INCONTRO Accoglienza del gruppo (a cerchio, come state ). Feed-back sull incontro precedente (domande, dubbi, proposte da parte delle partecipanti). Anatomia dell apparato riproduttivo con mappa anatomia e nomi da incollare. Descrizione anatomica e fisiologica del perineo. Modificazioni fisiologiche corporee presenti in gravidanza: disturbi in gravidanza (nausea e vomito, pirosi gastrica, stipsi, emorroidi, vene varicose, perdite vaginali, mal di schiena, disfunzioni della sinfisi pubica, sindrome del tunnel carpale). II INCONTRO Accoglienza del gruppo (a cerchio, come state ). Feed- back sull incontro precedente (domande, dubbi, chiarimenti). Mutamenti fisici e psicologici durante la gravidanza: stili di vita (lavoro, alimentazione, fumo, alcol,farmaci, attività fisica, sessuale, viaggi); aspetti psicologici (cambiamenti nella coppia, timori per il parto, paura del dolore, perdita di controllo emotivo, preoccupazioni per il bambino, cambiamenti, aspettative sociali). III INCONTRO Accoglienza del gruppo (a cerchio, come state ). Feed- back sull incontro precedente (domande, dubbi, chiarimenti). Il travaglio: il periodo prodromico, la valigia e la scelta del luogo dove partorire. IV INCONTRO Accoglienza del gruppo (a cerchio, come state ). Feed- back sull incontro precedente (domande, dubbi, chiarimenti). Il travaglio: il periodo dilatante e il dolore (le strategie per la fisiologica accoglienza del dolore: massaggi, respirazione, posizioni, ruolo della figura che sta accanto, sostiene e accompagna la partoriente).

NON SONO LEZIONI MA MOMENTI DI CONDIVISIONE E SCAMBIO RECIPROCO DI: DUBBI DOMANDE RIFLESSIONI CURIOSITA PENSIERI VICENDE ESPERIENZE

V INCONTRO Accoglienza del gruppo (a cerchio, come state ). Feed- back sull incontro precedente (domande, dubbi, chiarimenti). Il travaglio: il periodo espulsivo, il secondamento e le prime cure al neonato (procedure ostetriche, sostegno e precoce accoglienza del neonato). VI INCONTRO Accoglienza del gruppo (a cerchio, come state ). Feed- back sull incontro precedente (domande, dubbi, chiarimenti). Anatomia e fisiologia della mammella con mappa anatomia e nomi da incollare. Caratteristiche e funzione dell ossitocina, prolattina ed endorfine. Composizione e differenza tra colostro, latte maturo (primo e ultimo latte, latte materno al 2 anno di vita, latte vaccino). Cenni sull allattamento artificiale. La suzione. Dimostrazione visiva di una poppata (se possibile attraverso la partecipazione di donne volontarie, spesso dei corsi precedenti). VII INCONTRO Accoglienza del gruppo (a cerchio, come state ). Feed- back sull incontro precedente (domande, dubbi, chiarimenti). L allattamento e le eventuali difficoltà (ragadi, ingorghi, mastite, difficoltà di attacco, alimentazioni, miti da sfatare). Ritmi sonno veglia del neonato, accudimento e rapporto con eventuali altri figli. VIII INCONTRO Accoglienza del gruppo (a cerchio, come state ). Feed- back sull incontro precedente (domande, dubbi, chiarimenti). Caratteristiche e aspetti del proprio corpo dopo il parto: disagi fisici e emotivi. La coppia dopo il parto: sessualità e contraccezione.

IL PAVIMENTO PELVICO E IL PERINEO Il complesso di muscoli che sostiene tutti gli organi all interno della cavità pelvica (inclusi utero, vescica e retto) forma il pavimento pelvico. Sono muscoli particolarmente importanti per la salute della donna, a prescindere dall età e dal fatto di essere incinta. La posizione eretta propria dell essere umano li sottopone ad una tensione maggiore durante la gravidanza. Il perineo è il tessuto attorno alla vagina e l ano. Subito prima della nascita del bambino comincia a gonfiarsi, le pareti si stirano e lentamente si aprono per lasciare passare la testa del bambino.

. Massaggiare regolarmene il perineo,può aiutare a rendere i tessuti più flessibili ed elastici. Non è necessario massaggiare fin dall inizio della gravidanza l'area perineale. È sufficiente iniziare circa sei settimane prima della data prevista del parto. E possibile utilizzare un olio naturale (di oliva o di germogli di grano o di iperico o mandorle dolci). Si esegue appoggiando una gamba sul bordo della vasca o sulla sedia. Si infila inizialmente nella vagina un dito oleato e successivamente due o tre, e massaggia formando una U e applicando una leggera pressione per 5-10 minuti in direzione dell intestino. Una volta al giorno è sufficiente. Con questo facile esercizio inoltre si può allenare il perineo: distesi con la schiena sul divano o sul letto, a gambe divaricate, ginocchia piegate e con la pianta dei piedi appoggiata, si stringono i muscoli come se si dovesse trattenere la pipì e poi si rilascia. Eseguire più volte al giorno. Attenzione: anche quando si allena il perineo con regolarità non c è garanzia che regga alla pressione durante il parto. Infatti, non esistono evidenze scientifiche o studi sufficienti che dimostrino la sua efficacia, ma molte ostetriche lo consigliano lo stesso.

ESERCIZI DI RILASSAMENTO

LAVORO: LA TUTELA DELLA GRAVIDANZA RAPPRESENTA UN DIRITTO DELLA DONNA LAVORATRICE E UN OBBLIGO DEL DATORE DI LAVORO. LE VARIE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE SPECIFICHE IN MATERIA SONO CONTENUTE NEL D.LGS. 151/2001 TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE IN MATERIA DI TUTELA E SOSTEGNO DELLA MATERNITÀ E PATERNITÀ A NORMA DELL ART. 15 DELLA LEGGE 8/3/2000 N. 53. IL RESTO, IN PARTE RIGUARDANTE LA TUTELA DELLA SALUTE, HA MANTENUTO INALTERATO IL QUADRO PREVISTO DALLA PRECEDENTE NORMATIVA L. 1204/71. IL D.LGS 81/2008 PONE NORME SULLA TUTELA DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO (IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE AZIENDALE VALUTA UNA POSSIBILE ESISTENZA DEL RISCHIO E SUGGERISCE AL DATORE DI LAVORO LE SOLUZIONI PER CONTROLLARLO).

Alimentazione: fornire informazioni circa l alimentazione da seguire in gravidanza è efficace nell incrementare l apporto calorico e proteico, senza ricadute risultate su esiti rilevanti materno o fetoneonatali. La crescita del bambino dipende dal nutrimento che riceve dentro l utero. Un aumento di peso di 10-13 chilogrammi durante la gravidanza è nella norma.

DURANTE LA PARTE TEORICA E GLI INCONTRI AL CONSULTORIO, IL PARTNER O LA PERSONA CHE ACCOMPAGNERA LA PARTORIENTE POTRANNO PARTECIPARE.

GIULIANA MIELI IL BAMBINO NON E UN ELETTRODOMESTICO Gli affetti che contano per crescere, curare, educare Saggi Universale Economica Feltrinelli Lasciate tranquilli quelli che nascono. Lasciate spazio perché possano vivere. Non preparate già tutto pensato. Non leggete a tutti gli stessi libri. Lasciate che siano loro a scoprire l alba, a dare un nome ai loro baci. PABLO NERUDA la gravidanza è, fra i tanti mutamenti della vita, quello forse più marcato da un intensa pregnanza affettiva: è infatti un passaggio centrale dell esistenza, che segna, sia per l uomo che per la donna, la fine di un epoca, quella in cui si è stati figli, e connota attraverso l evento biologico della maternità, sia fisicamente che emotivamente, il passaggio alla responsabilità genitoriale. [ ] Amo pensare al parto proprio come a una danza, a un susseguirsi di abbracci e di abbandoni, al ripetersi di una separazione provata e riprovata, poi definitiva: straordinaria questa comunicazione segreta fra il bambino e la mamma, questa sincronia del sentire e del muoversi ritmicamente per mano verso l avventura del cambiamento. [ ] Nell abilità della donna a tollerare il perché possa svolgere il suo ruolo di guida nel ritmo della nascita.[ ] Se quindi il dolore del parto è ascrivibile fisicamente alla distensione e compressione dei tessuti, la sua giustificazione è più complessa. Si tratta infatti del dolore di una rinuncia che chiude un epoca di onnipotente possesso e che lascia spazio, per il proprio figlio, all incontro con la vita: la madre ci sarà ancora e in una funzione importantissima, ma non più unica, non più totalizzante.[ ] dolore entrano in gioco una serie di E infatti questo, in una nascita fattori assolutamente personali: fisiologica, l unico momento in cui il l indole, la storia passata, la neonato, sospinto dolcemente e consapevolezza, la fiducia di sé e della lentamente verso l uscita, sembra vita, la qualità affettiva avvertire il panico di un istante: basta dell accompagnamento familiare e la infatti che si senta di nuovo avvolto, modalità dell assistenza. La soglia del circondato, abbracciato e stretto in un dolore non è uguale per tutti e cambia contenimento rinnovato perché si nelle varie circostanze. Certamente non serve combattere il dolore come fosse un nemico: piuttosto un compagno di viaggio che va capito e lasciato agire, come sa ben fare il sapere e la competenza ostetrica, tranquillizzi immediatamente.[ ]

Stringere, coccolare, stare insieme, è una grande ricetta per consolare anche quando l altro è malato, triste, disperato, grande o piccolo che sia: la condivisione è magica nella vita per poter superare ogni genere di asperità. Bisogna ricordarselo quando il bambino piange infastidito o preoccupato da qualsiasi novità: stringere affettuosamente consola perché suggerisce presenza, condivisione, partecipazione.[ ] Il bambino si ricongiunge al seno per ripristinare il legame con la madre, sospeso con il taglio del cordone ombelicale. Prima e più della fame, lo lega alla madre un bisogno affettivo di sicurezza.[ ] Raccomando sempre alle donne di essere disponibili, di rispondere al pianto, di non imporre al bambino un distacco troppo violento per paura di viziarlo.[ ] La cura deve essere messa nel conto insieme alla vita. La cura deve essere messa nel conto insieme alla vita. Ci vorrà molto tempo, almeno tre mesi, perché il bambino capisca di essere separato e possa fidarsi di questa separazione.[ ] Durante e attraverso l allattamento il bambino scopre di essere in due.[ ] Il padre non è importante soltanto per il suo contributo genetico, è essenziale per il suo ruolo nell emancipazione del bambino dalla dipendenza. [ ] sarà la prima scoperta di un altro cui potersi riferire con fiducia, sarà l ampliamento di un ambito di certezza entro il quale muoversi. [ ] Dolore e piacere dunque si rincorrono, si equilibrano: considerare il parto soltanto una brutale esperienza di dolore è il segno di una incapacità a comprendere la profondità e la complessità emotiva di questo straordinario evento. [ ] Quanto più il bambino è accudito con attenzione come nell utero che contiene ma non comprime -, tanto più si convince precocemente che quella presenza straordinaria che gli ha dato la vita e di cui, solo, si fida è ancora con lui, che c è anche se comunica con lui in un modo diverso; quanto più è tranquillo e certo di questa presenza, tanto più cresce sereno, felice delle lente nuove acquisizioni che lo emancipano gradualmente ma non lo privano della sicurezza di base legata a quel contatto. Non cresce perché costretto, ma perché può.

Fumo: è necessario fornire informazioni circa gli effetti su madre e feto derivanti dall abitudine al fumo. La nicotina, passando nel sangue materno, arriva fino al feto e interferisce con il buon funzionamento placentare, facendo contrarre i vasi capillari della placenta stessa e impedendo all ossigeno e alle sostanze nutritive di giungere al bambino normalmente. Alcuni studi hanno dimostrato che i bambini nati da madri fumatrici avevano un peso inferiore rispetto a quelli nati da madri non fumatrici.

Alcol: le limitazioni degli studi disponibili non consentono di definire un valore soglia entro il quale il consumo di alcol in gravidanza possa essere considerato non dannoso per la salute materna e del bambino. Tuttavia, sono ben descritti gli effetti teratogeni dell esposizioni a consumi elevati di alcol in gravidanza. La tossicità dell alcol giunge alla placenta e di conseguenza provoca danni a livello neurologico sul feto.

Farmaci: i farmaci possono avere effetti dannosi sul feto in qualsiasi epoca della gravidanza. Quindi, il ricorso ai farmaci in gravidanza, compresi quelli da banco, convenzionali, prodotti erboristici o omeopatici, deve avvenire in caso di effettiva necessità, poiché solo di un numero esiguo di essi è stata provata la sicurezza in gravidanza.

Attività fisica: è il buon senso ad indicare che i cambiamenti fisici e morfologici che si verificano in gravidanza possono interferire con la capacità della donna di impegnarsi in alcune forme di attività fisica, e che sia da evitare un attività fisica che comporti un eccessivo impegno, il rischio di traumi addominali o cadute o impatto fisico.

Viaggi: da precisare è la necessità di non affrontare viaggi in aereo a lunga percorrenza, perché associati a un rischio aumentato di trombosi venosa, ma è un rischio rivolto a tutta la popolazione, in gravidanza non è chiaro se ci sia un incremento di questo rischio. L utilizzo di calze elastiche è risultato un intervento efficace. Per qualsiasi viaggio a lunga percorrenza e con qualsiasi mezzo, la stanchezza che ne può derivare può essere pericolosa. Gli studi disponibili raccomandano l importanza di utilizzare la cintura di sicurezza e di indossarla nel modo corretto, risulta efficace per ridurre le conseguenze di un incidente stradale.

Attività sessuale: non è associata ad eventi avversi nel corso della gravidanza; infatti studi hanno dimostrato che avere avuto rapporti sessuali 1 o 2 volte a settimana, tra le 23 24 settimane di gestazione ha portato ad una minor incidenza di parti prematuri; tale incidenza si riduce ulteriormente se i rapporti sessuali sono 3 o 4 a settimana. Molte donne hanno rivelato che la gravidanza ha dato loro modo di conoscere meglio il loro corpo e hanno notato un miglioramento nell intesa sessuale con il proprio compagno. A termine di gravidanza, spesso, la coppia ha paura di danneggiare il bambino, in realtà la struttura anatomica che lo avvolge lo rende estraneo alla cosa. Oltre il termine di gravidanza il rapporto sessuale è stato dimostrato essere un buon metodo naturale all induzione al travaglio di parto.

Il travaglio ed il parto, come la gravidanza e il puerperio, sono contraddistinti da fasi identiche per tutte le donne, ad eccezione del vissuto emotivo-comportamentale delle partorienti e della singolarità dei tempi che possono variare in conseguenza al vissuto emotivo stesso. Ma a cosa servono il travaglio e il parto?non solo a far nascere un bambino. Sono momenti di passaggio dalla gravidanza alla vita normale, attraverso la separazione dal corpo del neonato. Tramite la nascita di un figlio, la donna incrementa la sua forza interiore prendendo coscienza di sé e ciò necessita di tempi lunghi per approfondire ed elaborare questa esperienza.

RISPARMIO ENERGETICO. ALIMENTAZIONE LEGGERA. BAGNO O DOCCIA CALSA. SPERIMENTARE LE VARIE POSIZIONI.

Il periodo podromico è una fase importante per la coppia, più facile da vivere nel proprio ambiente familiare; non sono necessarie corse veloci in ospedale (senza la presenza di situazioni patologiche). Tuttavia, il pronto soccorso ostetrico è attivo nelle 24 ore.

Il periodo dilatante. E una fase che può essere divisa in: 1 periodo del travaglio attivo (da 1 a 5 cm di dilatazione) 1 transizione: si realizza quando la dilatazione è sui 5 cm; il travaglio può rallentare, le contrazioni si fanno più quiete e la donna può addirittura dormire un po per acquistare di nuovo energia o farsi una doccia o avere bisogno di dormire.

2 periodo del travaglio attivo (da 6 a 10 cm di dilatazione): è decisamente il periodo più impegnativo. 2 transizione: al termine della dilatazione (dilatazione completa che non corrisponde quasi mai con l inizio del periodo espulsivo), si ha, nella maggior parte dei casi, una pausa fisiologica delle contrazioni uterine

E un esperienza influenzata da: storia e convinzioni personali; storia della propria nascita, vissuta e raccontata; esperienze personali: menarca, sessualità, primi rapporti, altre gravidanze e parti storia e stato attuale di salute (considerando la relazione tra aspetti fisici, emozionali e ambientali); stato emotivo del momento; esperienze di dolore in genere e strategie adottate; vissuto della gravidanza; aspettative degli altri; esperienze traumatiche: abusi, separazioni, interventi chirurgici; convinzioni culturali, religiose, etniche. Il dolore segnala alla donna che cosa sta succedendo e la introduce a cercare per sé e per il bambino un ambiente sicuro, protetto e a chiedere il sostegno di qualcuno. E un meccanismo di conservazione e l intensificarsi delle sensazioni segnala anche l andamento e l avvicinamento al momento della nascita. Segnala il passaggio di stato che la donna sta compiendo. Prepara il terreno a una profonda perdita del sé per poter accogliere un altro ruolo, l offerta incondizionata della maternità. Se vissuto bene, il dolore aumenta la stima di sé, produce un forte senso di conquista.

Il dolore può essere affrontato con serenità perché la donna, se sa ascoltare e accogliere le sensazioni del proprio corpo, mette in atto una serie di strumenti istintivi, capaci di far vivere travaglio e parto. Rilassamento, massaggio e respirazione sono strategie valide e importanti nel periodo del travaglio.

DALLA GESTIONE NATURALE DEL DOLORE DEL TRAVAGLIO A QUELLA FARMACOLOGICA LA PARTO ANALGESIA O EPIDURALE DEVE ESSERE CONSIDERATO UN ATTO MEDICO CON I SUOI RISCHI, MA ANCHE UN METODO PER QUELLE DONNE IN CUI LA GESTIONE NATURALE DEL DOLORE IN TRAVAGLIO NON È SUFFICIENTE.

A questo proposito anche nella nostra Asl aretina è possibile usufruire della tecnica di analgesia epidurale continua, che consente di controllare efficacemente il dolore partorendo comunque in modo naturale e spontaneo. Questa tecnica inoltre è preferibile in situazioni ostetriche specifiche, come nel travaglio indotto, nei parti gemellari ed in altre situazioni cliniche in cui sia necessario il rilasciamento dei muscoli pelvici per favorire la discesa del feto e le manovre di estrazione. Esistono poi situazioni cliniche in cui l'analgesia epidurale può essere richiesta dal ginecologo quando, dopo la visita, si prospettano particolari patologie. Dove: La futura madre che intende partorire senza dolore o che, per indicazione del medico o ginecologo, deve ricorrere alla partoanalgesia potrà farlo ma solo partorendo ad Arezzo all'ospedale San Donato reparto Ostetricia - Ginecologia. L'Azienda USL8 ha scelto di centralizzare questa attività ad Arezzo poichè la partoanalgesia richiede la presenza di un medico anestesista, formato ad hoc e dedicato a questa procedura in un turno di 24h, senza interferire con le altre attività rianimatologiche e di sala operatoria; inoltre, vista l'onerosità di questo servizio, si è tenuto conto del volume di richieste e concentrarle, così da giustificare l'impiego di risorse di personale specializzato e di strutture dedicate. Modalità di accesso: Per accedere alla Partoanalgesia, la donna in gravidanza deve intraprendere un percorso che inizia con la partecipazione ad uno degli incontri con gli operatori del Punto Nascita di Arezzo (Ginecologo, Ostetrica, Pediatra e Anestesista) che si tengono l'ultimo giovedi del mese in orario 16:00 18:00 presso l'auditorium dell'ospedale aretino, nel corso del quale verrà illustrato la tecnica della Partoanalgesia e consegnato un questionario clinico da compilare. Successivamente, dietro richiesta del proprio medico curante o ginecologo, la futura madre, potrà rivolgersi al Cup per prenotare una visita anestesiologica nel periodo intorno alla 36a settimana di gravidanza, portando con sè il questionario clinico compilato. Il percorso Partoanalgesia (corso di informazione, visita anestesiologica, peridurale) si effettua ad Arezzo per chiunque ne faccia richiesta ed è esente da ticket.

Periodo esplusivo: questo periodo è detto anche di separazione e si divide in una fase di accelerazione e una di decelerazione. Questa fase ha inizio quando i premiti sono spontanei e la parte fetale comprime il fornice posteriore. Il secondamento: l espulsione della placenta e degli annessi fetali definisce la conclusione del parto. Anche per questa fase è essenziale un ambiente che mantenga il silenzio, la concentrazione e la tensione che generano nel corpo vasocostrizione e facilitano il distacco della placenta. Il tempo del secondamento è strettamente legato alla fase di riconoscimento e di accoglimento del bambino, in ogni caso entro le due ore dal parto.

Caratteristiche e funzioni dell ossitocina, prolattina ed endorfine: OSSITOCINA: viene anche definito l ormone dell amore, in quando esso è coinvolto in tutti i meccanismi della riproduzione (ovulazione e mestruazione, sessualità ed orgasmo, gravidanza, travaglio e parto, allattamento). Caratteristiche: ormone endogeno, autoprodotto; attiva il comportamento materno e il bonding; stimola le contrazioni uterine; riduce l ansia e promuove la calma; riduce la percezione del dolore; responsabile della fuoriuscita del latte, agendo prima o durante la poppata. Stimolato da: stimolazione di alcune parti del corpo (utero, vagina, genitali, capezzoli con la suzione), contatto pelle a pelle, vicinanza e sguardo, improvvisa produzione di adrenalina poco prima della fase espulsiva; è un ormone che può essere ridotto da scomodità, imbarazzo, giudizio, farmaci e anestetici. PROLATTINA: è un ormone prodotto dall ipofisi, con alti livelli di notte (importanza delle poppate notturne nei primi giorni dopo la nascita). Caratteristiche: inibita dal fumo, sopprime l ovulazione, favorisce senso di relax. Stimolato: dalla suzione del bambino, attraverso impulsi sensoriali dal capezzolo. Viene secreto dopo la poppata per produrre altro latte. ENDORFINE: sono oppiacei naturali, endogeni, un ormone anti-stress che aumentano dopo la 12 settimana di gravidanza, ma soprattutto in travaglio, si riducono dopo alcuni giorni dal parto. Caratteristiche: benessere, sentirsi bene, moderazione del dolore, moderazione dello stress, altera le percezioni del tempo e spazio, riduce le inibizioni, aiuta a concentrarsi internamente, dà euforia dopo la nascita. Stimolato: impegno fisico, progressione del travaglio, ossitocina, stimoli sensoriali piacevoli (tocco, musica), ridere. Possono essere ridotte dall adrenalina, farmaci e anestetici.

Composizione del colostro: nei primi giorni dopo il parto la ghiandola mammaria secerne COLOSTRO, liquido denso e giallastro o di colore chiaro. Caratteristiche: ricco di anticorpi (per proteggere da infezioni ed allergie), ricco di globuli bianchi (per proteggere dalle infezioni), lassativo (per favorire l eliminazione del meconio e ridurre l ittero fisiologico), presenta fattori di crescita (per maturare l intestino più rapidamente, prevenire le allergie e le intolleranze), ricco di vit. A (per la prevenzione di infezioni e alcune malattie degli occhi).

IL GIUSTO ATTACCO E LE POSIZIONI

POSSIAMO ANCHE USARE

http://www.regione.toscana.it/regione/export/rt/sito- RT/Contenuti/sezioni/salute/salute_donne/rubriche/piani_progetti/vi sualizza_asset.html_730231035.html http://www.regione.toscana.it/regione/export/rt/sito- RT/Contenuti/sezioni/salute/salute_donne/rubriche/cosa_fare_per/vi sualizza_asset.html_1946639740.html http://www.lllitalia.org/ http://www.usl8.toscana.it/images/stories/camp agna_il_latte_materno.pdf

1. CONTROLLARE L ATTACCO. 2. MASSAGGIARE E TENERE CALDO IL SENO. 3. CAMBIARE POSIZIONE IN CUI SI ALLATTA. 4. SVUOTARE DOPO AVER MASSAGGIATO IL SENO INGORGATO.

USARE I RIMEDI COME NELL INGORGO. CON FEBBRE ALTA CONSULTARE IL MEDICO PER TERAPIA ANTIBIOTICA.

Il periodo di 6 settimane dopo il parto prende il nome di puerperio. Esso è caratterizzato da: Perdite di sangue abbondanti, di color rosso vivo, per due giorni dopo il parto, dette lochiazioni, talvolta accompagnate dalla fuoriuscita di coaguli. Col passare dei giorni, si fanno meno abbondanti fino ad acquistare un colore più roseo e poi giallastro. Nel corso del primo mese, per giorni le perdite scompaiono, per poi talvolta ricomparire di color rosso ma di scarsa quantità. Intorno al 10 giorno l utero è regredito sotto il pube. Ciò viene favorito dall allattamento al seno che stimola le contrazioni e riduce il volume dell addome, mentre il movimento ristabilirà il tono muscolare. Un eventuale stitichezza per i primi tre giorni è fisiologica e cessa quando l intestino è tornato alla sua posizione originaria. Il puerperio è un periodo che necessita di un accurata igiene (detersione dei genitali accurata in presenza di eventuali punti più volte al giorno con una accurata asciugatura della zona; preferibili docce al bagno), alimentazione sana ed equilibrata, riposo, ogni volta che il bambino ve lo consente. Intorno al 30 40 giorno dal parto può comparire il capoparto alle donne che non allattano al seno; per le donne che allattano può comparire oppure esserci alla fine dell allattamento o qualche mese dopo la fine di questo. Dopo 40 gg circa dal parto, è necessario un controllo ostetrico e l eventuale scelta di un contraccettivo.

In molte donne il desiderio sessuale ritorna lentamente dopo il parto. Tutto ciò per una diversa concentrazione di ormoni presenti dopo il parto, quelli coinvolti nella lattazione e perché il proprio corpo ha necessità di riprendersi dalla profondità e complessità del parto. La differenza nell atteggiamento verso il sesso dipenderà, nella maggior parte dei casi, dalle condizioni del perineo e dall esperienza del parto stesso. Anche per questo aspetto è indispensabile un concreto dialogo aperto nella coppia che possa equilibrare l intimità, senza creare disagi o differenze non comprese reciprocamente.

L allattamento al seno tende a ridurre la fertilità ma non è un metodo contraccettivo efficace. La scelta del metodo contraccettivo deve tenere presente alcune modifiche avvenute dopo il parto(per es. per chi usava il diaframma, dopo il parto sarà necessaria una misura diversa), condizioni presenti dopo il parto (per es. l uso della spirale non è possibile nell immediato dopo parto, finché l utero non sia ritornato alle dimensioni originarie), allattamento al seno (es. chi usava la pillola non potrà ricominciare con quella precedente alla gravidanza, ma iniziare una pillola compatibile con l allattamento, quella basata solo su progesterone).

Fisiologicamente, molte donne hanno bisogno di tempo, per separarsi dall immagine del bambino che hanno portato dentro di sé, prima di poter entrare in contatto con il bambino reale che hanno partorito. L attacco precoce, che generalmente, avviene nell immediato dopo parto, favorisce un rapido processo d intesa tra madre e bambino. Subito dopo il parto, molte donne avvertono la sensazione di sentirsi perennemente su di giri e euforiche, infatti spesso ciò si associa all incapacità di addormentarsi. A un certo punto, durante i primi cinque giorni dal parto, può essere avvertito un drastico calo dell umore ed un improvviso senso di depressione, accompagnato alla facilità di abbandonarsi al pianto. Sono degli balzi di umore fisiologici come il sentirsi come su di un altalena di emozioni, a volte contrastanti tra di loro.

Per ogni difficoltà eventuale che madre e padre incontrino nei primi mesi dal parto è necessario non aver riguardo a chiedere aiuto perché, anche se tutte le sensazioni e le reazioni sono parte di un adattamento fisiologico alla nuova vita, tutto può essere superato con più facilità con un supporto idoneo che non confonda, ma realmente sostenga.

Nessuna cosa nasce né perisce, ma da cose esistenti ogni cosa si compone e si separa. Anassagora, Frammenti, V sec. a.e.c