Regione Siciliana Assessorato della Salute Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico Servizio 5 Qualità Governo Clinico e sicurezza dei pazienti La valutazione della qualità delle strutture ospedaliere secondo la prospettiva del cittadino: Criteri per la predisposizione dei piani di miglioramento Il presente documento contiene i criteri per la predisposizione dei piani di miglioramento sugli item non soddisfatti previsti dal SUB OBIETTIVO 3.2 - La valutazione della qualità delle Strutture ospedaliere secondo la prospettiva del cittadino - nell ambito degli obiettivi 2014-2015 delle Aziende sanitarie siciliane allegato al contratto di lavoro. Documento condiviso nell ambito del Gruppo di lavoro Regionale rappresentato da Assessorato della Salute, Aziende Sanitarie, Comitati Consultivi Aziendali e Cittadinanzattiva. 1
Sommario 1. Premessa... 3 2. Scopo del documento... 5 3. Quali attori coinvolgere nei piani di miglioramento... 5 3.1 Referente dell obiettivo 3.2... 5 3.2 Equipe Miste Paritetiche... 5 3.3 Direzione Aziendale... 6 4. Criteri di priorità... 6 5. Schema per i piani di miglioramento... 7 2
1. Premessa La nostra Regione ha aderito alla Ricerca Corrente 2012 La valutazione della qualità delle strutture ospedaliere secondo la prospettiva del cittadino, promossa dall Agenzia Nazionale dei Servizi Sanitari Regionali (Agenas), finanziata dal Ministero della Salute, con l obiettivo di realizzare una valutazione partecipata del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero della Regione, attraverso una metodologia che, con il supporto di Cittadinanzattiva, è già stata sperimentata con successo nel 2011 e nel 2012 in 16 Regioni e 54 strutture ospedaliere (compreso la Regione Sicilia). Il percorso ha un duplice valore: contribuire alla costruzione del più ampio Sistema nazionale per la valutazione dell assistenza sanitaria e favorire la partecipazione competente, attiva e consapevole dei cittadini. Dopo aver partecipato alla precedente fase di sperimentazione, la Regione Siciliana ha partecipato alla ulteriore fase di rilevazione, con il coinvolgimento di tutte le Aziende Sanitarie. Al fine di condurre il progetto e avviare il processo di rilevazione la Regione ha 1) istituito un gruppo di lavoro regionale (rappresentato da Assessorato della Salute, Comitati Consultivi Aziendali, Cittadinanzattiva, Aziende Sanitarie) 2) chiesto a ciascuna azienda sanitaria di istituire equipe di valutazione miste e paritetiche composte da: 1. almeno quattro operatori aziendali (individuati tra URP, Ufficio Qualità, Facility Manager; Referenti Aziendali CCA, ecc.); è stata anche firmata una dichiarazione di impegno da parte dei referenti aziendali. 2. almeno quattro cittadini disponibili a partecipare all iniziativa; l adesione dei cittadini è stata raccolta tramite i Comitati Consultivi Aziendali, tramite la rete dell Audit Civico oppure, ancora, tramite la richiesta alle associazioni con le quali l azienda intrattiene formali rapporti di collaborazione (protocolli d intesa, associazioni con sede presso i locali aziendali, ecc.). E stata firmata una dichiarazione di impegno dei referenti civici. Il 27 febbraio 2014, presso il Cefpas, è stata organizzata una giornata di formazione rivolta agli operatori e ai cittadini individuati, che ha riguardato la metodologia e il processo di rilevazione incentrato sull uso di una Checklist e sulla visita nei Presidi Ospedalieri da parte delle équipes locali composte pariteticamente dai suddetti operatori e cittadini. Oltre alla giornata formativa (8 ore), agli operatori ed ai cittadini referenti è stato richiesto un impegno stimato in 4-6 giorni di lavoro nell arco dei 2 mesi successivi necessari a completare il processo di rilevazione: raccolta della documentazione richiesta dalla checklist, visita della 3
struttura, validazione della checklist compilata e trasmissione dei dati ad Agenas tramite piattaforma informatica. La nostra Regione ha anche deciso di inserire inoltre uno specifico obiettivo ai direttori generali (nell ambito dell obiettivo 3: progetti di miglioramento organizzativo). Il totale coinvolgimento delle strutture e l assegnazione dell obiettivo ai direttori generali costituisce l elemento di novità nel panorama nazionale (con particolare riferimento alla valutazione del grado di umanizzazione e alla partecipazione civica nell intero processo di valutazione). Il progetto si sviluppa su un arco di tempo triennale. Per ciascun anno di attività saranno evidenziati gli obiettivi annuali declinati a livello trimestrale. Per il 2014 (31/12) le aziende dovranno realizzare la valutazione di tutte le strutture di ricovero dell Azienda Sanitaria secondo la checklist e la metodologia prevista dal progetto. L indicatore per la valutazione dell anno 2014 prevede la realizzazione completa della prima valutazione partecipata del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero utilizzando gli strumenti e la metodologia del progetto di ricerca corrente Agenas. La matrice della struttura di valutazione scompone progressivamente il concetto di umanizzazione, da un livello più generale a un livello più dettagliato, fino all individuazione dei singoli item. Complessivamente la valutazione comprende 4 aree, 12 sub- aree, 29 criteri di valutazione e 144 item. Le aree oggetto di valutazione sono: 1. Processi assistenziali e organizzativi orientati al rispetto e alla specificità della persona; 2. accessibilità fisica, vivibilità e confort dei luoghi di cura; 3. accesso alle informazioni, semplificazione e trasparenza; 4. cura della relazione con il paziente/cittadino; Per l attribuzione del SI la valutazione partecipata del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero dovrà essere: 1. Aderente alla metodologia del progetto; 2. Completa: la checklist deve essere compilata in tutte le sue parti (aree, sub- aree, criteri di valutazione, item, diario di bordo); 3. Accurata: la checklist deve essere compilata accuratamente in tutte le sue parti 4. Globale: la checklist deve essere compilata in tutte le strutture di ricovero presenti nell azienda; nei casi in cui ci sia una struttura di ricovero che riunisce più strutture (stabilimenti), deve essere compilata una Checklist per ogni sub- struttura o stabilimento 4
che partecipa alla rilevazione. Gli ospedali a padiglioni sono considerati come un unica struttura di ricovero; 5. Condivisa (con i Direttori delle UU.OO. coinvolte). Per il 2015 le Aziende dovranno, a fronte del processo realizzato l anno precedente, produrre e attuare il piano di miglioramento organizzativo. Per l attribuzione del SI le aziende sanitarie dovranno realizzare il piano di miglioramento sugli item non soddisfatti. 2. Scopo del documento Lo scopo del presente documento è quello di fornire alle aziende sanitarie i criteri per la definizione dei piano di miglioramento al fine di favorire il raggiungimento dell obiettivo dei direttori generali. 3. Quali attori coinvolgere nei piani di miglioramento 3.1 Referente dell obiettivo 3.2 La Direzione deve comunicare il nominativo del referente dell obiettivo 3.2 che curerà la gestione complessiva del processo di intesa con il presidente del Comitato Consultivo 3.2 Equipe Miste Paritetiche La Direzione deve coinvolgere le equipe miste (componenti aziendali e di parte civica) che hanno già svolto la I valutazione per la redazione del Piano di miglioramento per l umanizzazione delle strutture ospedaliere, previsto nel sub obiettivo 3.2. E appropriato includere nella definizione del piano di miglioramento i direttori e gli operatori dei Servizi/Strutture valutate, ed oggetto d intervento, in quanto la condivisione rafforza il conseguimento di risultato. E appropriato includere altresì i responsabili dei settori amministrativi da coinvolgere eventualmente per la realizzazione dei Piani di Miglioramento 5
3.3 Direzione Aziendale La Direzione Aziendale (Generale, Sanitaria, Amministrativa), di intesa con il Collegio di Direzione, assegna le responsabilità nelle azioni di miglioramento indicate nel Piano, approva e adotta con atto formale il piano medesimo. Il piano approvato dovrà essere attuato entro l anno 2015. Nell anno 2016 le equipe miste effettueranno la seconda valutazione per verificare l effettiva realizzazione degli interventi attuati. Nel corso dell anno 2015, durante gli incontri per il monitoraggio del sistema obiettivi dei direttori generali, la Direzione Generale presenterà lo stato di attuazione del piano di miglioramento al Servizio competente dell Assessorato. 4. Criteri di priorità Al fine di individuare le priorità di intervento sarà opportuno assegnare per ogni item valutato un punteggio (da 1 a 10) sulle seguenti dimensioni: 1. Rilevanza del problema: contribuiscono alla rilevanza del problema fattori quali il livello di urgenza, la probabilità di un effetto negativo o danno potenziale in caso di mancato superamento della criticità, il livello di condivisione delle criticità a livello metropolitano (per le aree metropolitane), eventuali altri fattori. 2. Risorse: costi e tempi necessari per il superamento delle criticità. 10" Risorse" (cos5,"tempo"necessario)" poche" molte" 9" 8" 7" 6" 5" 4" 3" 2" 1" Priorita"4" Priorita"3" Priorita"2" Priorita"1" 0" 0" 1" 2" 3" 4" 5" 6" 7" 8" 9" 10" bassa" alta" Rilevanza"del"problema"(urgenza,"probabilità"danno"potenziale,)" Livelli di priorità individuati sulla base dei punteggi assegnati ad ogni item 6
Priorità 1 Priorità 2 Priorità 3 Priorità 4 alta rilevanza, poche risorse necessarie alta rilevanza, molte risorse necessarie bassa rilevanza, poche risorse necessarie bassa rilevanza, molte risorse necessarie 5. Schema per i piani di miglioramento Azione 1: Codice priorità (1,2, 3, 4) Descrizione dell azione Responsabile dell azione Indicatore di risultato (misurabile) Risultato atteso Giorno della misura Periodicità misura Cronoprogramma 7