IN CIFRE 2014 La competitività del sistema imprenditoriale piemontese Riccardo Masoero Country Development Plans Territorial & Sectorial Intelligence
DINAMICA DEL PIL Dinamica del PIL italiano e dei principali paesi europei, 2007-2015 tasso di variazione tendenziale, valori % Nel periodo 2007-2012 l'economia italiana ha sperimentato forti difficoltà e le prospettive di crescita nel medio termine sono alquanto contenute, anche rispetto ai principali paesi europei 2 Elaborazioni Territorial & Sectorial Intelligence su dati Prometeia, aggiornati a maggio 2014 Dati sottostanti: valori concatenati, base = 2005 I dati per il 2014 e il 2015 sono previsioni di Prometeia
DINAMICA DEL PIL Dinamica del PIL del Piemonte e dell'italia, 2007-2012 numero indice, 2007=100 Tra il 2007 e il 2012 si osserva una forte caduta del PIL regionale, che perde oltre 8 punti percentuali rispetto al periodo pre-crisi. 3 Elaborazioni Territorial & Sectorial Intelligence su dati Piemonte in cifre Annuario statistico regionale, varie edizioni Dati sottostanti: valori concatenati, base = 2005
IL CAMPIONE DI IMPRESE ANALIZZATO In questo documento vengono presentati i risultati di uno studio svolto da Territorial & Sectorial Intelligence UniCredit sulla competitività delle imprese italiane nelle regioni in cui operano Sono stati analizzati in particolare la performance e la solidità delle imprese, nonché la dinamica degli investimenti Il campione utilizzato è un'estrazione da Centrale Bilanci (Ce.Bi.) di imprese con le seguenti caratteristiche: fatturato di almeno 500.000 storico di 7 anni di bilanci non consolidati depositati dal 2006 al 2012 divisione in due raggruppamenti: o PMI (imprese con fatturato fino a 250 Mio ) o GRANDI IMPRESE (imprese con fatturato >250 Mio ) Complessivamente sono stati analizzati i bilanci di circa 318.000 imprese per un valore della produzione di oltre 2.400 Mld (80% del valore della produzione nazionale) 18% 66% 4
COMPOSIZIONE DEL CAMPIONE ITALIA NUMERO IMPRESE FATTURATI SOGLIE FATTURATO GRANDI IMPRESE 0,1% 39% > 250 Mio 33% 58% 0,5-250 Mio PMI 67% 3% < 0,5 Mio fuori campione 5
COMPOSIZIONE DEL CAMPIONE NUMERO IMPRESE FATTURATI SOGLIE FATTURATO GRANDI IMPRESE 0,1% 39% > 250 Mio 38% 59% 0,5-250 Mio PMI 62% 2% < 0,5 Mio fuori campione 6
DINAMICA DEL CAMPIONE 2007-2012 NUMERO IMPRESE var.% 2007-2012 ITALIA FATTURATI var.% 2007-2012 SOGLIE FATTURATO GRANDI IMPRESE -8,5% +5,8% > 250 Mio PMI -11,8% -12,3% 0,5-250 Mio -1,1% -1,3% < 0,5 Mio fuori campione 7
DINAMICA DEL CAMPIONE 2007-2012 NUMERO IMPRESE var.% 2007-2012 FATTURATI var.% 2007-2012 SOGLIE FATTURATO GRANDI IMPRESE -9,5% -14,0% > 250 Mio PMI -7,0% -10,9% 0,5-250 Mio +6,5% +8,3% < 0,5 Mio fuori campione 8
CONFRONTO 2007-2012 SINTESI DEI RISULTATI ITALIA IMPRESE CON RICAVI > 0,5 Mio 2007 2012 360.922 (7% delle imprese attive) NUMERO DI IMPRESE 318.237 (6% delle imprese attive) -11,8% 2.639 Mrd RICAVI TOTALI 2.487 Mrd -5,8% 4,38 RATING MEDIO 4,59-4,8 % + 40% (R. 4) - 56% (R.> 4) INCIDENZA IMPRESE SOLIDE* DINAMICA NUOVI INVESTIMENTI 45% (R. 4) + 54% (R.> 4) - 4% (R. = n.d.) 1% (R. = n.d.) +5,0% -1,5% +11,6% -6,6% 9 * Imprese solide: rating Ce.Bi. 1-4 (su una scala da 1 a 9)
CONFRONTO 2007-2012 SINTESI DEI RISULTATI IMPRESE CON RICAVI > 0,5 Mio 2007 2012 20.035 (5% delle imprese attive) NUMERO DI IMPRESE 18.635 (5% delle imprese attive) -7,0% 203 Mrd RICAVI TOTALI 179 Mrd -12,1% 3,91 RATING MEDIO 4,65-18,9 % + 46% (R. 4) - 51% (R.> 4) INCIDENZA IMPRESE SOLIDE* DINAMICA NUOVI INVESTIMENTI 49% (R. 4) + 50% (R.> 4) - 3% (R. = n.d.) 1% (R. = n.d.) +3,0% -1,8% +6,1% -4,8% 10 * Imprese solide: rating Ce.Bi. 1-4 (su una scala da 1 a 9)
RICAVI: CONFRONTO 2007-2012 PMI REGIONI RICAVI VAR. % 2007 2012 10,9% 10,9% LIGURIA 7,0% VALLE D'AOSTA 13,6% LOMBARDIA 8,6% VENETO 8,8% TRENTINO ALTO ADIGE 0,6% FRIULI VENEZIA GIULIA 14,3% EMILIA ROMAGNA 13,8% TOSCANA 11,0% UMBRIA 10,4% MARCHE 20,7% LAZIO 11,4% ABRUZZO 8,6% MOLISE 15,8% SARDEGNA 12,6% CAMPANIA 11,8% PUGLIA 7,1% BASILICATA 19,4% CALABRIA 19,0% SICILIA 9,2% ITALIA 12,3% Manifattura -10,8% Macchinari -13,9% Metallo -19,2% Comp. Auto -13,7% Commercio -13,9% Costruzioni -24,9% Dinamica dei ricavi, 2007-2012 tasso di variazione Tasso di variazione dei ricavi tra il 2007 e il 2012 > 0% tra 0% e -10% < -10% 11
RICAVI: CONFRONTO 2007-2012 GRANDI IMPRESE 12 REGIONI RICAVI VAR. % 2007 2012 14,0% 14,0% LIGURIA 10,2% VALLE D'AOSTA 11,0% LOMBARDIA 9,3% VENETO 13,6% TRENTINO ALTO ADIGE 47,6% FRIULI VENEZIA GIULIA 3,2% EMILIA ROMAGNA 34,8% TOSCANA 40,7% UMBRIA 5,2% MARCHE 4,7% LAZIO 32,1% ABRUZZO 9,3% MOLISE n.d. SARDEGNA 51,2% CAMPANIA 0,0% PUGLIA 30,4% BASILICATA n.d. CALABRIA n.d. SICILIA 41,0% ITALIA 5,8% Manifattura -9,2% Automotive -10,7% Macchinari +13,7% Alimentari +22,1% Commercio -6,8% Telco +0,7% Dinamica dei ricavi, 2007-2012 tasso di variazione Tasso di variazione dei ricavi tra il 2007 e il 2012 > 0% tra 0% e -10% < -10% n.d.
SOLIDITÀ: CONFRONTO 2007-2012 PMI SOLIDITÀ REGIONI VALORE AL 2007 VAR. % 2007-2012 4,2-3,9% -3,9% LIGURIA 4,6-3,7% VALLE D'AOSTA 4,4 2,2% LOMBARDIA 4,3-1,1% VENETO 4,4 0,7% TRENTINO ALTO ADIGE 4,2-1,7% FRIULI VENEZIA GIULIA 4,5-1,1% EMILIA ROMAGNA 4,3-3,5% TOSCANA 4,5-0,9% UMBRIA 4,7 1,2% MARCHE 4,6-1,9% LAZIO 4,8-1,4% ABRUZZO 4,6-2,1% MOLISE 4,7-6,4% SARDEGNA 4,8-0,2% CAMPANIA 4,6-0,5% PUGLIA 4,7-4,1% BASILICATA 5,0 4,8% CALABRIA 4,8 0,6% SICILIA 4,6-5,6% ITALIA 4,4-1,9% Manifattura -4,7% Macchinari -4,5% Metallo -3,4% Comp. Auto -16,4% Commercio +1,7% Costruzioni -16,3% Dinamica della solidità, 2007-2012 tasso di variazione Tasso di variazione della solidità tra il 2007 e il 2012 > 0% tra 0% e -2% < -2% 13 La solidità è calcolata come media dei Rating Centrale Bilanci delle imprese della regione ponderata per i ricavi netti delle stesse. Il Rating oscilla su una scala compresa tra 1 e 4 (rating migliori) e 5 e 9 (rating peggiori)
SOLIDITÀ: CONFRONTO 2007-2012 GRANDI IMPRESE SOLIDITÀ REGIONI VALORE AL 2007 VAR. % 2007-2012 3,4 3,4-46,3% -46,3% LIGURIA 4,2-20,4% VALLE D'AOSTA 5,0-26,3% LOMBARDIA 4,5 3,3% VENETO 3,9 4,6% TRENTINO ALTO ADIGE 4,3 12,6% FRIULI VENEZIA GIULIA 4,4-6,1% EMILIA ROMAGNA 4,4 2,3% TOSCANA 4,6 3,0% UMBRIA 2,9-41,1% MARCHE 3,7 1,7% LAZIO 4,6-10,6% ABRUZZO 4,2-2,4% MOLISE 4,0 n.d. SARDEGNA 1,8-158,9% CAMPANIA 5,0-12,7% PUGLIA 3,5-75,4% BASILICATA 3,6 n.d. CALABRIA 3,0 n.d. SICILIA 2,4-52,8% ITALIA 4,3-9,4% Manifattura -70,6% Automotive -136,1% Macchinari -31,2% Alimentari +21,1% Commercio -20,2% Telco (n.c.) Dinamica della solidità, 2007-2012 tasso di variazione Tasso di variazione della solidità tra il 2007 e il 2012 > 0% tra 0% e -2% < -2% n.d. 14 La solidità è calcolata come media dei Rating Centrale Bilanci delle imprese della regione ponderata per i ricavi netti delle stesse. Il Rating oscilla su una scala compresa tra 1 e 4 (rating migliori) e 5 e 9 (rating peggiori)
DINAMICA DEI NUOVI INVESTIMENTI Dinamica dei nuovi investimenti in Piemonte e in Italia, 2007-2012 tasso di variazione tendenziale, valori % All'importante incremento di immobilizzazioni materiali e immateriali del 2008 è seguito un trend discendente che ha azzerato i nuovi investimenti dal 2010 al 2012. 15
16 NUOVI INVESTIMENTI: CONFRONTO 2008-2012 REGIONI NUOVI INVESTIMENTI VAR. % 2008 2012 23,6% 23,6% LIGURIA 26,6% VALLE D'AOSTA 9,8% LOMBARDIA 27,8% VENETO 34,3% TRENTINO ALTO ADIGE 24,7% FRIULI VENEZIA GIULIA 23,9% EMILIA ROMAGNA 28,4% TOSCANA 30,0% UMBRIA 47,7% MARCHE 21,9% LAZIO 46,2% ABRUZZO 34,6% MOLISE 37,5% SARDEGNA 28,7% CAMPANIA 22,7% PUGLIA 32,1% BASILICATA 12,2% CALABRIA 29,4% SICILIA 26,3% ITALIA 30,2% Manifattura -0,2% Macchinari -4,7% Metallo -5,0% Comp. Auto -11,7% Commercio -12,9% Costruzioni +4,8% PMI Dinamica dei nuovi investimenti, 2008-2012 tasso di variazione Tasso di variazione dei nuovi investimenti tra il 2008 e il 2012 > -25% tra -25% e -30% < -30%
17 NUOVI INVESTIMENTI: CONFRONTO 2008-2012 REGIONI NUOVI INVESTIMENTI VAR. % 2008 2012 16,4% 16,4% LIGURIA 13,8% VALLE D'AOSTA 22,4% LOMBARDIA 4,3% VENETO 7,5% TRENTINO ALTO ADIGE 10,0% FRIULI VENEZIA GIULIA 20,5% EMILIA ROMAGNA 7,7% TOSCANA 6,5% UMBRIA 23,9% MARCHE 57,7% LAZIO 1,3% ABRUZZO 13,1% MOLISE n.d. SARDEGNA 121,9% CAMPANIA 28,9% PUGLIA 54,4% BASILICATA n.d. CALABRIA n.d. SICILIA 18,8% ITALIA 2,9% Manifattura -9,2% Automotive -12,0% Macchinari +5,9% Alimentari +24,8% Commercio -5,8% Telco -20,0% GRANDI IMPRESE Dinamica dei nuovi investimenti, 2008-2012 tasso di variazione Tasso di variazione dei nuovi investimenti tra il 2008 e il 2012 > -25% tra -25% e -30% < -30% n.d.
IL SISTEMA PRODUTTIVO ITALIANO MAPPA DELLE IMPRESE NEL 2012 PMI MATURE CHAMPIONS + 43% delle imprese 44% del fatturato 47% delle imprese 46% del fatturato 6% delle imprese 10% del fatturato 6% delle imprese 10% del fatturato SOLIDITÀ EBITDA margin 8,5% PFN/EBITDA 2,1 EBITDA margin 8,6% PFN/EBITDA 1,4 EBITDA margin 10,1% PFN/EBITDA 1,8 EBITDA margin 9,6% PFN/EBITDA 4,3 44% delle imprese 35% del fatturato 40% delle imprese 33% del fatturato 7% delle imprese 11% del fatturato 7% delle imprese 10% del fatturato - EBITDA margin 2,5% PFN/EBITDA 11,1 EBITDA margin 2,8% PFN/EBITDA 9,9 EBITDA margin 5,0% PFN/EBITDA 9,7 EBITDA margin 7,5% PFN/EBITDA 11,2 18 TURNAROUND Cagr Fatturato < 10% CRESCITA Cagr Fatturato >=10% N.B. Su un totale di 318 mila imprese del campione questa parte di analisi è stata effettuata sulle 201mila imprese (63%) rimaste "vive" per tutto il periodo 2007 12 EMERGENTI
IL SISTEMA PRODUTTIVO ITALIANO MAPPA DELLE IMPRESE NEL 2012 GRANDI IMPRESE MATURE CHAMPIONS + 47% delle imprese 38% del fatturato 49% delle imprese 39% del fatturato 8% delle imprese 9% del fatturato 2% delle imprese* 1% del fatturato SOLIDITÀ EBITDA margin 6,4% PFN/EBITDA 4,2 EBITDA margin 17,8% PFN/EBITDA 1,1 EBITDA margin 4,8% PFN/EBITDA 3,1 EBITDA margin 11,2% PFN/EBITDA 8,4 38% delle imprese 34% del fatturato 47% delle imprese 57% del fatturato 7% delle imprese 19% del fatturato 2% delle imprese* 2% del fatturato - EBITDA margin 9,5% PFN/EBITDA 7,4 EBITDA margin -2,4% PFN/EBITDA - EBITDA margin 5,5% PFN/EBITDA 3,0 EBITDA margin 60,5% PFN/EBITDA 1,8 19 TURNAROUND Cagr Fatturato < 10% CRESCITA Cagr Fatturato >=10% N.B. Su un totale di 318 mila imprese del campione questa parte di analisi è stata effettuata sulle 201mila imprese (63%) rimaste "vive" per tutto il periodo 2007 12 * Il dato si riferisce a 1 sola impresa EMERGENTI
CONCLUSIONI La crisi si è portata via una fetta di economia italiana ( e piemontese) riduzione del numero di imprese ( con un calo minore del nazionale per le PMI piemontesi) diminuzione dei ricavi ( per il Piemonte più pesante che a livello nazionale) significativa contrazione del livello di investimenti ( meno marcata in Piemonte che in Italia) peggioramento della solidità media delle imprese ( in Piemonte ben più pesante che sul nazionale) La crisi ha fatto pulizia nonostante il peggioramento della solidità media, la quota di imprese più solide (quelle con i rating migliori) è cresciuta in Piemonte, pur in un contesto diffuso di crisi, alcuni settori - come quello dei Macchinari e quello dell'alimentare - hanno evidenziato livelli di fatturato e di investimenti in controtendenza se oltre l'80% delle imprese nazionali ( e piemontesi) nel periodo osservato ha dimostrato forti difficoltà a crescere, vi è una parte del tessuto produttivo - c.d. imprese CHAMPIONS (6% per numero, 10% per fatturati) con livelli di crescita, profittabilità e solidità ben superiori alle medie In questi anni si sono giocate delle partite importanti per il futuro del Paese ( e del Piemonte) la partita Nord contro Sud del Paese c'è stata solo in parte la vera partita si è giocata tra Grandi Imprese e PMI e soprattutto tra diversi modelli di business 20