Proposta di attività di educazione socio-emotiva SUPSI / DFA Progetto Chiamale Emozioni Jone Galli. Lo scialle magico PAURA

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Transcript:

Jone Galli Lo scialle magico PAURA Esprimere, in forma ludica ed espressiva, le proprie emozioni riguardo il tema della paura. 20-30 minuti Lo scialle magico, I. Mylo e M.J. Sacré, Ed. Arka Uno scialle, foulard o pareo (impacchettato) Necessario per disegnare Si racconta ai bambini la storia di Mara che grazie allo scialle magico è riuscita a superare le sue paure. Lo scialle è impacchettato e prima di scartare il regalo si può farne ipotizzare ai bambini il contenuto. Al termine della storia si propone ai bambini un gioco. Al centro del cerchio c è lo scialle, chi vuole può andare a prenderlo ed esprimere una sua paura usando la formula: Se avessi lo scialle magico lo userei per non avere più paura di Poi si può chiedere ai bambini di disegnare loro stessi che grazie allo scialle combattono una loro paura. Es. Jone che accarezza un grosso cane mentre indossa lo scialle. Nessuna

Jone Galli Il corvo solo AMICIZIA Dopo aver ascoltato empaticamente (mettendosi nei panni del personaggio) una storia, esplicitare le proprie strategie nel fare amicizia con gli altri. 20-30 minuti Corvo, L. Timmers, Ed. Clavis Testo della Canzone dell amicizia (di Paola Verzasconi) Il docente racconta ai bambini la storia del Corvo che non riusciva a farsi degli amici sottolineando, con l aiuto delle immagini, i tratti che ci permettono di capire che il corvo è triste (occhi, becco, schiena), stupito, felice. Al termine della storia il docente pone loro delle domande per verificare la comprensione e stimolare la discussione. - Perché Corvo non riusciva a farsi degli amici? - Cosa fa per piacere agli uccellini? La sua idea funziona? Perché? - Alla fine come fa a diventare amico degli uccellini? - Voi come fate per stringere amicizia con gli altri? breve drammatizzazione da parte di volontari. - Quali sono cose importanti per stringere amicizia? (gentilezza, sorriso, giocare insieme, ) Per riassumere e ricordare bene come si fa a stringere amicizia impariamo una canzone sull amicizia accompagnati da suono della chitarra! Nessuna

CANZONE DELL AMICIZIA (Testo di Paola Verzasconi) Per fare amicizia ci vuole poco, basta un bambino dal cuore aperto, basta un sorriso che ci incoraggi, una carezza che ci consoli. Per fare amicizia ci vuole poco, ci vuole un gioco, ci vuole un canto, per fare amicizia ci vuole poco.

Jone Galli Sto bene a scuola! VISSUTO SCOLASTICO Ricordare il primo giorno di scuola e l emozione provata, fare un primo bilancio sulla propria esperienza (ciò che piace/non piace). 30-40 minuti Una papera nello zaino, S. Ghioni, Ed. Arka Una papera peluche e uno zaino Necessario per disegnare 6-7 anni Il docente legge la storia di Mirko con l ausilio di una piccola papera e dello zaino per poi discutere di cosa significa iniziare la scuola. Durante e dopo il racconto il docente pone delle domande per stimolare la riflessione e favorire la comprensione: - Mirko aveva voglia di iniziare ad andare a scuola? Perché? - Perché Mirko porta a scuola la papera? - Come si sente Mirko quando ha la papera con sé? - In cosa la papera aiuta Mirko? Come? Dopodiché si chiede ai bambini di prendersi un momento per ricordare il primo giorno di scuola e come si sono sentiti (dando anche una breve spiegazione). La piccola papera Maya passa di mano in mano regolando il turno di parola, tutti dicono la loro. (Naturalmente questa parte dell attività si presta se viene proposta all inizio dell anno scolastico.) Poi viene chiesto al gruppo di esplicitare qualcosa della scuola che non piace. Non tutti sono obbligati a parlare. Infine il docente chiede ai bambini di pensare al momento della giornata a scuola che piace di più, nel quale si sentono bene. Le risposte non vengono socializzate, bensì si propone ad ognuno di disegnare il suo momento. Nessuna

Lorenza Kyburz Tutti sanno disegnare FIDUCIA IN SE STESSI Riflettere sulle emozioni che si provano quando si pensa di non riuscire a fare qualcosa e quando si scopre di esserne capaci. Ca. 45 minuti - Il Punto di Peter H. Reynolds, Ed. ape junior Necessario per disegnare Il libro parla di una bambina, Vashti, che è convinta di non essere capace di disegnare, ma con l aiuto della maestra scopre che tutti ne sono capaci, anzi di essere una brava disegnatrice. Alla fine può mostrare al pubblico i suoi disegni, che piacciono a tutti, e lei stessa aiuta un altro bambino che dice di non saper disegnare a superare la sua difficoltà. Mentre si racconta si chiede ai bambini cosa pensano di ciò che ascoltano ( come pensate si sia sentita Vashti? Da cosa si vede? Ecc). Alla fine della storia si instaura una discussione sul fatto di essere o non essere capaci di fare qualcosa, e dei sentimenti legati a queste situazioni. Per esempio chiedendo ai bambini se anche a loro è capitato di non riuscire a fare qualcosa e di spiegare com è andata, come si sono sentiti, che strategia hanno usato per cambiare le cose, se qualcuno li ha aiutati, ecc. Chiusura: ognuno disegna una situazione in cui è riuscito/a a fare qualcosa. Alla fine chi vuole può presentare il suo disegno ai compagni. Se la discussione è durata parecchio, e si ha l impressione che il tema sia stato recepito bene, si può decidere di saltare la presentazione dei disegni.

Lorenza Kyburz Litigare è bello? LITIGARE FARE PACE Collegare il litigio e il fare pace con le emozioni (felicità, rabbia, tristezza ). Ca. 45 minuti - Il litigio di Claude Boujon, Ed. Babalibri Necessario per disegnare È la storia di due coniglietti vicini di casa, il signor Bruno e il signor Bigio, che un giorno si mettono a litigare finché cominciano a picchiarsi. L arrivo di una volpe affamata farà loro realizzare che l unione fa la forza e che è più bello essere amici. Mentre si racconta si può chiedere ai bambini cosa pensano di ciò che ascoltano ( come pensate si sia sentito il signor Bruno / il signor Bigio? Pensate che il signor Bruno fosse arrabbiato? Perché? Voi come vi sentireste se qualcuno dicesse a voi ciò che il signro Bigio ha detto al signor Bruno? Ecc.). Alla fine della storia si instaura una discussione chiedendo ai bambini di raccontare una situazione in cui hanno litigato con qualcuno e fatto la pace. Com è andata, come si sono sentiti, cosa vuol dire fare la pace, ecc. Si può anche chiedere ai bambini di mimare un bambino arrabbiato o contento, mentre raccontano dei diversi momenti (litigio pace). Chiusura: ognuno disegna una situazione in cui ha litigato con qualcuno e poi fatto pace. Alla fine chi vuole può presentare il suo disegno. Se la discussione è durata parecchio, e si ha l impressione che il tema sia stato recepito bene, si può decidere di saltare la presentazione dei disegni.

Lorenza Kyburz Che rabbia! RABBIA Riflettere su cosa succede quando ci si arrabbia e sulle conseguenze. Ca. 45 minuti - Che rabbia di Mireille d Allancé, Ed. Babalibri Necessario per disegnare È la storia di Roberto, un bambino che dopo una giornataccia si arrabbia così tanto che la rabbia esce dal suo corpo sotto forma di mostro rosso, che comincia a rompere tutto in camera sua. All inizio il bambino è contento, ma poi si accorge che il mostro sta rompendo tutti i suoi giocattoli e così lo ferma: il mostro gli ha fatto capire che quello non è il modo migliore per esprimere questa emozione. Mentre si racconta si può chiedere ai bambini cosa pensano di ciò che ascoltano ( Secondo voi come si sente Roberto? E il papà? Ecc.). Alla fine della storia si instaura una discussione chiedendo ai bambini di raccontare una situazione in cui si sono arrabbiati, come si è conclusa, come si sono sentiti, ecc. Chiusura: ognuno disegna una situazione in cui si è arrabbiato molto. Alla fine chi vuole può presentare il suo disegno. Se la discussione è durata parecchio, e si ha l impressione che il tema sia stato recepito bene, si può decidere di saltare la presentazione dei disegni.