REGIONE ABRUZZO PROVINCIA DI TERAMO

Documenti analoghi
REGIONE ABRUZZO PROVINCIA DI TERAMO

Determinazione del rischio idraulico residuo dovuto al canale Calcinara.

Relazione di compatibilità Idraulica Art.10 L.R. 23 Novembre COMPRENSORIO ASCOLI EST 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA Le aree

INDICE 1. PREMESSA INQUADRAMENTO GENERALE DEL CORSO D ACQUA DESCRIZIONE DELL INTERVENTO CALCOLI IDRAULICI...

NODO CRITICO: SL01 Robassomero

PROGETTAZIONE PRELIMINARE DEGLI INTERVENTI PER LA MESSA IN SICUREZZA IDRAULICA DELL'ABITATO DI PONTREMOLI IN PROVINCIA DI MASSA CARRARA

Progetto esecutivo SISTEMAZIONE IDRAULICA DEL RIO ARDENZA E PRINCIPALI AFFLUENTI STRALCIO 4 Relazione Generale

INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

PROGETTAZIONE DI FATTIBILITA TECNICO-ECONOMICA DI UNA VASCA DI LAMINAZIONE DELLE PIENE DEL TORRENTE TROBBIA IN COMUNE DI GESSATE (MI)

PROVINCIA DI SAVONA PIANO DI BACINO STRALCIO SUL RISCHIO IDROGEOLOGICO

1. Generalità Descrizione dello stato di fatto Descrizione opere in progetto Verifiche di compatibilità idraulica...

Opere di protezione e di mitigazione dei rischi idrogeologici nella Regione Sardegna Ing. Alberto Piras Direttore del Servizio Opere Idriche e

7. Il Piano di Assetto idrogeologico Le fasce fluviali

INTERVENTI DI RIORDINO IDRAULICO E MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO NEL CENTRO ABITATO DI BULTEI (SS)

Elenco dei Corpi d'opera:

1. PREMESSA VALUTAZIONI IDRAULICHE LUNGO IL F. MAGRA... 10

PREMESSA. 2 AREA D'INDAGINE. 2 IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO IDROLOGICO. 3 VERIFICA IDRAULICA DEL TRATTO FLUVIALE POSTO A MONTE DI VIA DEL MADONNINO.

Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Tronto Il Segretario Generale

INTERVENTI TECNICI/IDRAULICI DI PARTICOLARE COMPLESSITA NEL RETICOLO DI COMPETENZA

ALLEGATO 3. Analisi Idraulica del fiume Olona in territorio comunale di Pogliano Milanese

Relazione di compatibilità Idraulica Art.10 L.R. 23 Novembre COMPRENSORIO VALLE CUPA 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA Il Compr

Nel seguito, puntualmente, si forniscono le risposte alle richieste esplicitate dall Autorità di Bacino della Puglia.

Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Tronto

Interventi di riordino idraulico e riqualificazione del fiume Olona nel tratto urbano Rho - Pero

RISCHI: SISMICO, IDRAULICO E IDROGEOLOGICO NELL APPENNINO ROMAGNOLO

COMUNE DI MASSA PROVINCIA DI MASSA CARRARA STUDIO DELLA PERICOLOSITA' IDRAULICA NEL COMUNE DI MASSA INTEGRAZIONE RELAZIONE IDROLOGICA E IDRAULICA

LIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA

VERIFICHE IDRAULICHE. P R O V I N C I A D I S A V O N A Settore Difesa del Suolo e Tutela Ambientale Servizio Piani di Bacino e Lavori Idraulici

1 PREMESSA. Quadrilatero Marche-Umbria Maxilotto 1 1 Sublotto 2.1

Nodo idraulico di Ivrea INDICE

COMUNE DI MESSINA COSTRUZIONE DELLA PIATTAFORMA LOGISTICA INTERMODALE DI TREMESTIERI CON ANNESSO SCALO PORTUALE

PROVE SU MODELLO FISICO DELLA CASSA DI ESPANSIONE SUL TORRENTE PARMA

Schema di Progetto di Variante al PAI

INT_ANI_PRA_TOS_1 COMUNE/I PREVALENTE/I: ROMA REGIONE: LAZIO

1. Contenuti Modifica V1: Limitata modifica dell Alveo Attivo del T. Samoggia. Comune di San Giovanni in Persiceto. Tavole 2.10 e 2.11.

ANALISI DEL COMPORTAMENTO DI ARGINI FLUVIALI. Sede Protezione Civile - Ponte San Nicolò

Nota di approfondimento della Relazione di Compatibilità Idraulica

Strumenti di intervento e opere necessarie per la riduzione del rischio

FASCE DI INONDABILITÀ 200 <T < =500 fascia C. 50 <T < =200 fascia B. T < =50 fascia A E0 R 0 R 1 R 1

OPERE DI BONIFICA E SISTEMAZIONE DI CORSI D ACQUA

INDICE 1 INTRODUZIONE VERIFICHE IDRAULICHE DIMENSIONAMENTO DELLE OPERE DI PROGETTO ELENCO TAVOLE... 6

CONSULENZA SPECIALISTICA

Approccio modellistico integrato per la gestione delle cave del Consorzio per la Valorizzazione del Travertino a Guidonia

Progetto di Piano per la valutazione e la gestione del rischio di alluvioni

- Ponte della strada litoranea: è stato oggetto di adeguamento nell ambito degli interventi successivi agli eventi di piena del 2012.

DI GEOLOGIA. Via Cesarini Martignano (TRENTO) GEOLOGICHE applicate

SCHEMA DI PROGETTO DI VARIANTE AL PAI. Torrente Seveso

Progetto di Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI) Interventi sulla rete idrografica e sui versanti

COMUNE DI POGGIO A CAIANO

La cassa d espansione a monte di Torino sul Fiume Dora Riparia. A.I.Po - Ing. Gianluca Zanichelli

SCHEDA PER IL CENSIMENTO DELLE CONOIDI

2) La tolleranza a sopportare le conseguenze di una situazione di rischio è sempre più ridotta e

SOMMARIO. Dott. Ing. Silvia LUCIA

SERVIZIO IDRAULICA Schede e elenco relativi agli interventi di manutenzione ordinaria

Autorità di Bacino del Fiume Tevere. Scheda Tecnica Interventi P.S. 5. Codice ABT : TEVERE 13 (TE 13);

La presente relazione è stata redatta in risposta alle integrazioni richieste dalla conferenza dei servizi del 14 novembre 2014.

RELAZIONE IDRAULICA 1. Generalità

COMUNE DI SANTO STEFANO DI CAMASTRA

NOTE INTEGRATIVE ALLA RELAZIONE GEOLOGICA

INDICE RELAZIONE IDROLOGICA ED IDRAULICA DETERMINAZIONE DELLA PORTATA DI PIENA DI PROGETTO 2 VERIFICHE IDRAULICHE DELLE SEZIONI 6

Gemellaggi per l Internalizzazionel Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) 06 novembre 2007

Circolare P.C.M. 13 dicembre 1995, n. DSTN/2/22806 ALLEGATO

RELAZIONE IDRAULICA TORRENTE GARZA PK A.C

COMUNE DI SOLBIATE OLONA COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL P.G.T.

COMUNE DI CIVITELLA DI ROMAGNA AREA ESTRATTIVA "S. MARTINO" AMBITO 1

Fonteneto d Agogna (NO) Proposta di modifica delle fasce P.A.I. Elab. B1 Relazione idraulica e geomorfologica

AUTORITÀ DI BACINO REGIONALE SINISTRA SELE TORRENTE FIUMICELLO

Progetto Definitivo Ottobre 2013

REGIONE PIEMONTE OSSERVAZIONI PERVENUTE. Osservazione n. 1 CASSANO SPINOLA. Numero protocollo Regione 6863 / Data

Il contributo dell Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli Le mappe di pericolosità dei corpi idrici naturali

Relazione di compatibilità idraulica. All. 2

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

Documentazione conoscitiva

Fotografia 1 Attraversamento della strada statale 24 sopra al torrente Vangeirone.

13 ottobre 2016 Sala 5 Regione Emilia-Romagna Viale Silvani 6 - Bologna. Conferenza programmatica

RELAZIONE IDRAULICA 1. PREMESSA

Relazione di adeguamento dei dati di pericolosità idraulica alla Variante al PS ed al nuovo Regolamento Urbanistico del Comune di Empoli.

RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE PRINCIPI E BUONE PRATICHE PER INTEGRARE TUTELA AMBIENTALE, GESTIONE DEI RISCHI IDROGEOLOGICI E SVILUPPO LOCALE

CONSORZIO DI BONIFICA PRATICA DI MARE ISTRUZIONI PER LA RICHIESTA DI PARERE IDRAULICO

Relazione di sintesi. Progettazione interna ex art.90 D.Lgs. 163/2006

INTERVENTI URGENTI PER LA SICUREZZA E PER IL RIPRISTINO DI INFRASTRUTTURE PER OPERE PUBBLICHE DANNEGGIATE DALL'ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2013

Relazione tecnico-illustrativa

1. PREMESSA 2 2. CARATTERISTICHE IDROLOGICHE CORSI D ACQUA 5 3. STATO DI FATTO 6 4. CARATTERISTICHE IDRAULICHE DI PORTATA TRATTI TOMBATI 7

STUDIO IDRAULICO - LOC. CAMPONOCE

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI PISTOIA COMUNE DI PISTOIA

METODOLOGIE PER LA MAPPATURA DELLE AREE SOGGETTE A RISCHIO DI INONDAZIONE

BRIGLIA ESISTENTE COMPLETAMENTE DISTRUTTA

workshop IL VALORE DELLO SPAZIO FLUVIALE Pavia, 16 giugno 2017

Committente: Provincia di Livorno Estremi dell affidamento: Contratto rep. N del

-nel PON METRO con operazioni di mobilità sostenibile lungo l asse viario che costeggia il Torrente Bisagno (OT4);

STUDIO IDROGEOLOGICO A SCALA DI SOTTOBACINO IDROGRAFICO DELLA VALLE TROMPIA

Castel San Giovanni (PC) Relazione di compatibilità idraulica

Piano per la valutazione e la gestione del rischio di alluvioni. Area a rischio significativo di alluvione ARS Distrettuali 2. Schede monografiche

Piano per la valutazione e la gestione del rischio di alluvioni. Area a rischio significativo di alluvione ARS Distrettuali 2. Schede monografiche

La GOLENA. Il rischio idrogeologico fluviale

ALTO SEVESO Naturale ed Urbano: sicurezza idraulica, riqualificazione fluviale e interventi integrati multi-obiettivo

PREMESSA.2 PROPOSTA PROGETTUALE.4 INQUADRAMENTO TERRITORIALE.6 DESCRIZIONE DELL INTERVENTO.7 QUADRO ECONOMICO.9 CRONOPROGRAMMA.10 SICUREZZA.

PROGETTO PRELIMINARE

Specifica tecnica delle attività Studio di fattibilità della sistemazione idraulica dei corsi d acqua del bacino del fiume Po

TOSCANA - CASSE DI ESPANSIONE DI FIGLINE (LOTTO RESTONE)

Transcript:

REGIONE ABRUZZO PROVINCIA DI TERAMO PROGETTO DEFINITIVO DESCRIZIONE RELAZIONE DI COMPATIBILITA' IDRAULICA DATA MODIFICHE SCALA PROTOCOLLO ELABORATO - RI02A IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ARCH. DANILO CRESCIA

SOMMARIO 1 PREMESSA 2 2 DOCUMENTI CORRELATI 2 3 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI 3 3.1 TRATTO 1... 4 3.2 TRATTO 2... 5 3.3 TRATTO 3 OPERA A... 5 3.4 TRATTO 3 OPERA C... 6 3.5 TRATTO 3 OPERA D... 6 4 VERIFICHE DI COMPATIBILITA IDRAULICA 7 4.1 TRATTO 1... 7 4.2 TRATTO 2... 8 4.3 TRATTO 3 OPERA A... 8 4.4 TRATTO 3 OPERA C... 9 4.5 TRATTO 3 OPERA D... 9

1 PREMESSA La presente relazione ha come obiettivo la valutazione ed il raffronto tra il rischio idraulico relativo al Fiume Vomano alle attuali condizioni e quanto invece ne deriva dal processo di mitigazione idraulica cui risulta oggetto. Le zone d intervento sono state complessivamente suddivise in: 1. Tratto 1: In corrispondenza della foce, a monte del ponte sulla S.S. n 16, fino in prossimità del viadotto della A14, nei territori comunali di Roseto degli Abruzzi e Pineto. In tale regione gli interventi sono mirati alla riqualificazione degli argini disposti in destra idraulica. 2. Tratto 2: In sponda destra del fiume Vomano, retrostante la Z.I. in località Scerne di Pineto fino al mare, nel territorio comunale di Pineto. In tale regione è previsto il ripristino/progettazione di una canalizzazione tale da permettere lo smaltimento autonomo, in caso di piena, delle portate in ingresso al fiume attraverso la rete idraulica esistente. 3. Tratto 3: Interventi puntuali individuati nel tratto di asta fluviale compreso tra il viadotto della A14 e in prossimità del ponte sulla S.P.23 Castelnuovo, nei territori comunali di Morro d Oro, Notaresco, Atri, Castellalto e Cellino Attanasio. Tali interventi sono mirati alla riduzione del rischio idraulico associato all esondazione del Vomano in prossimità di aree antropizzate (Opera A,D), riduzione dei fenomeni erosivi associati al Vomano (Opera C). Le conclusioni dello studio mirano alla valutazione di: Valutazione della capacità di deflusso Ante e Post Operam Valutazione della capacità di laminazione Ante e Post Operam Valutazione dei fenomeni erosivi Post 2 DOCUMENTI CORRELATI

Al presente documento si correlano: 1. Relazione tecnica degli interventi realizzati e relativi allegati delle simulazioni idrauliche di riferimento. Di seguito l elenco di riferimento. a. RI01A_RELAZIONE IDROLOGICA ED IDRAULICA.doc b. ALLEGATO TRATTO 1 c. ALLEGATO TRATTO 2 d. ALLEGATO TRATTO 3 OPERA A e. ALLEGATO TRATTO 3 OPERA C f. ALLEGATO TRATTO 3 OPERA D 2. Elaborati grafici relativi alle planimetrie di esondazione, profili di rigurgito e sezioni di inserimento. Di seguito l elenco di riferimento. a. PP03\04\05A_PLANIMETRIA VOMANO TRATTO 1_AREA ESONDAZIONE_TAV1\TAV2\TAV3 b. PP01\02A_PLANIMETRIA CANALE TRATTO 2_TAV 1\TAV2 c. PP06A_PLANIMETRIA VOMANO TRATTO 3_OPERA A d. PP08A_PLANIMETRIA VOMANO TRATTO 3_OPERA C e. PP09A_PLANIMETRIA VOMANO TRATTO 3_OPERA D f. SZ01_VOMANO TRATTO 1_SEZIONI TRASVERSALI g. SZ01_VOMANO TRATTO 2_SEZIONI TRASVERSALI h. CO01_COROGRAFIA GENERALE 3 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI

Gli interventi realizzati lungo il fiume Vomano hanno come obiettivo la riduzione del rischio idraulico associato al manifestarsi di eventi estremi, tanto rispetto ad aree caratterizzate da un assegnato grado di antropizzazione (Tratto 1-2 e Tratto 3 Opera A,D) quanto rispetto a regioni di alveo sottoposte ad importanti processi erosivi (Tratto 3 Opera C). I paragrafi di seguito proposti espongono una breve descrizione degli interventi. L inquadramento delle opere è presente nell elaborato CO01_COROGRAFIA GENERALE. 3.1 TRATTO 1 La regione in esame è disposta in prossimità della foce del Vomano e risulta caratterizzata pendenza longitudinale media inferiore a 1.0% e velocità di deflusso comprese tra i 3-5m/s. Tali condizioni comportano il propagarsi di onde di piena con tiranti idrici importanti (3-5 m per periodi di ritorno di 200 anni). La conformazione delle aree golenali permette di operare le seguenti distinzioni: 1. Destra idrografica: in tale regione è presente un argine golenale disposto a difesa dell area antropizzata servita dalla S.P.27 a (zona Industriale Scerne). Il rischio idraulico relativo ad un eventuale sormonto/cedimento del rilevato arginale è da considerarsi unitario. 2. Sinistra idrografica: in tale regione è presente (parzialmente) un argine golenale delimitato esternamente da un area di laminazione naturale del corso d acqua. Il rischio idraulico relativo ad un eventuale sormonto/cedimento del rilevato arginale è da considerarsi ridotto. Considerato quanto appena esposto, gli interventi, localizzati esclusivamente in destra idraulica, sono mirati a garantire le arginature da fenomeni di sormonto rispetto ad onde si piena duecentennali.

3.2 TRATTO 2 Gli interventi relativi a tale regione sono mirati al miglioramento delle condizioni di deflusso relative alla vasta rete di canalizzazioni disposta in destra idrografica della parte Terminale del fiume Vomano, nonché alla riduzione dei fenomeni di esondazione inerenti detti fossi. Allo stato attuale è stato osservato che la rete idraulica in esame presenta le sezioni terminali di sbocco disposte a quote inferiori rispetto a quelle di deflusso del Vomano. In tali condizioni, il verificarsi concomitante di eventi meteorici importanti ed elevati tiranti idrici del fiume, comporta il manifestarsi di fenomeni di rigurgito dei fossi idraulici in ingresso, con conseguente allagamento delle aree d intorno. Al fine di ridurre l entità delle portate arrivo al Vomano, sì è deciso il ripristino di un fosso esistente (attualmente dislocato in destra idrografica parallelo al fiume) e la progettazione dei due tratti terminali, di monte e di valle, che permettano, rispettivamente, l intercettazione delle portate della rete idrografica e lo sbocco diretto a mare. Al fine di ridurre il manifestarsi di improvvise onde di rigurgito lungo le canalizzazioni in ingresso in alveo, sono state predisposte lungo i fossi una serie di valvole di non ritorno a chiusura automatica (clapet). Gli interventi in esame prevedono, oltre alla valutazione delle dimensioni più idonee del fosso di smaltimento delle portate in arrivo, la progettazione di una serie di opere di attraversamento idraulico, tra le quali spiccano per importanza quelle inerenti la Ferrovia e S.S. Adriatica, nonché la realizzazione di una scala idraulica necessaria per coprire aree caratterizzate da importanti dislivelli. Le verifiche sono state realizzate per una piena duecentennale. 3.3 TRATTO 3 OPERA A L intervento in esame è mirato alla messa in sicurezza della zona artigianale disposta a monte del ponte della S.P.23 in sinistra idrografica. Attualmente tali aree non risultano protette rispetto a fenomeni di esondazione del Vomano se non che per una breve porzione, in prossimità del ponte, ove risulta presente un argine golenale.

La protezione da fenomeni di esondazione del corso d acqua è realizzata a mezzo di un argine in terra che si muova parallelamente all area indicata, raccordandosi a valle con la sponda esistente, a monte con la strada che costeggia i fabbricati. Le verifiche sono realizzate per periodi di ritorno di 200 anni. 3.4 TRATTO 3 OPERA C L intervento in esame è realizzato in zona Atri ove i fenomeni erosivi hanno comportato un progressivo abbassamento del letto del corso d acqua, con aumento della velocità media di scorrimento. L approfondimento di fondo alveo, oltre a rappresentare un problema per la stabilità delle sponde e delle infrastrutture che intersecano l alveo del fiume, è strettamente connesso con l aumento della pericolosità idraulica nel tratto terminale, in quanto ha reso pensili le golene laterali boscate utili alla laminazione delle piene. Le verifiche sono realizzate per periodi di ritorno di 200 anni. 3.5 TRATTO 3 OPERA D L intervento in esame è realizzato subito a monte della A14 in destra idrografica, ove l onda di piena comporta, contemporaneamente, il manifestarsi di tiranti idrici tali da mettere a rischio le aree produttive a margine della sponda destra del Vomano (cava) e l erosione del piede del rilevato arginale.. La risoluzione alla problematica appena esposta è ottenuta mediante la realizzazione di un argine di protezione in gabbioni in rete metallica, disposto su 3 file per un altezza complessiva di 3.0m. Alla testa dell argine è previsto un raccordo al terreno esistente mediante rilevato protetto con geogriglia inerbita. Le verifiche sono realizzate per periodi di ritorno di 200 anni.

4 VERIFICHE DI COMPATIBILITA IDRAULICA I seguenti paragrafi riportano le verifiche di compatibilità idraulica secondo quando richiesto dal Piano Stralcio di Bacino per l Assetto Idrogeologico ed in ragione dei risultati delle simulazioni idrauliche realizzate. Le verifiche realizzate vertono sui seguenti punti: Valutazione della capacità di deflusso Ante e Post Operam. La capacità di deflusso risulta correlata direttamente alle caratteristiche geometriche, trasversali e longitudinali, del fiume e ai parametri atti a descrivere la resistenza idraulica offerta dal mezzo materiale che costituisce il letto di scorrimento del corso d acqua. Valutazione della capacità di laminazione Ante e Post Operam. Tale verifica mira alla verifica delle aree di libera espansione del fiume Vomano raffrontate prima e dopo l inserimento degli elementi progettuali. Valutazione dei fenomeni erosivi. Tale verifica è mirata alla valutazione degli effetti che le opere hanno rispetto al trasporto solido naturale del Vomano 4.1 TRATTO 1 L intervento in tale regione comporta la riqualificazione degli argini esistenti in destra idraulica, conservando di fatto la geometria longitudinale e trasversale dell alveo esistente. In tali condizioni la sezione di deflusso viene semplicemente mantenuta entro gli argini naturalmente preposti ad accogliere l onda di piena come da condizioni Ante Operam. La capacità di deflusso in condizioni Post Operam, dunque, risulta preservata rispetto a quanto già presente.

L assenza di interventi in sinistra idraulica (interessata localmente da fenomeni di sormonto dell argine esistente) permette il mantenimento delle attuali condizioni di laminazione del Vomano. Il ripristino, infine, dei rilevati arginali in destra idraulica garantisce una maggiore stabilità degli stessi rispetto al verificarsi di fenomeni di erosione, soprattutto in ragione di cedimenti attribuibili allo scalzamento al piede del rilevato. L invarianza geometrica della sezione media di deflusso, del profilo longitudinale e della scabrezza permette di confermare il mantenimento dell equilibrio di trasporto solido rispetto alle condizioni Ante-operam. 4.2 TRATTO 2 La riduzione dell esigua portata in arrivo attualmente dalla rete idraulica disposta nel Tratto 2 risulta marginale rispetto a considerazioni relative alla capacità di deflusso del Vomano. Tuttavia il miglioramento del potere di smaltimento del sistema di fossi in esame garantisce anche la riduzione dei fenomeni di rischio legati all esondazione delle aree prossime all immissione degli stessi nel fiume. La limitazione delle superfici di contributo alle sezioni di chiusura dei fossi permette, con elevata probabilità, il pieno contenimento della residua onda di rigurgito. In tali condizioni è potenzialmente evitabile l allagamento di aree prossime al piede del rilevato arginale esterno rispetto all alveo, migliorando così la risposta in termini di stabilità dello stesso. 4.3 TRATTO 3 OPERA A La progettazione dell argine in esame permette in pieno contenimento dell onda di piena con periodo di ritorno duecentennale, annullando di fatto il rischio per le attività antropiche della zona (planimetria delle aree inondate). Tale condizione conduce al contempo ad un miglioramento della capacità idraulica del corso d acqua, imponendo all onda di piena il passaggio attraverso la regione golenale dell alveo caratterizzata da scabrezza media inferiore rispetto all esterno. In termini di laminazione si osserva il recupero della parte di territorio occupato in condizioni Anteoperam dalla piena e la conseguente riduzione delle velocità di deflusso

L intervento realizzato non comporta variazioni specifiche rispetto alla capacità di trasporto solido. Allo stesso modo l onda di piena recupera le medesime pozioni plano-altimentriche riscontrate in Anteoperam, lasciando invariate le condizioni presenti a valle dell intervento. 4.4 TRATTO 3 OPERA C L intervento in esame permette la riduzione della velocità media di attraversamento per una tratta complessiva di circa 40.0m compresa tra le progressive 1+561 1+600. Il ripristino mediante riprofilatura delle quota di fondo alveo e l aumento della scabrezza media del corso d acqua, ottenuto mediante la realizzazione di fondo alveo di massi sciolti di grandi dimensioni, provoca un rallentamento complessivo della corrente che, nel tratto in esame, riduce la propria velocità da una media di 4.0m/s a 3.5m/s. Tali condizioni risultano migliorative rispetto ai fenomeni localizzati di erosione, pur senza influire sulla stabilità propria delle sezioni disposte a valle ove le velocità ritornano sui valori simulati in Ante-operam. In termini di capacità di deflusso, la presenza della riprofilatura comporta il manifestarsi di un locale profilo di rigurgito compreso tra le sezioni 1+561-1+600. 4.5 TRATTO 3 OPERA D Come è possibile osservare dalla planimetria di esondazione, l intervento permette il miglioramento della capacità di deflusso dell onda di piena (progressive 0+100.00 0+300.00) che nel tratto indicato riduce la dimensione del perimetro bagnato. Tale condizione si riflette positivamente anche rispetto alle aree laminate. La presenza di un sistema di protezione costituito da gabbioni in rete metallica permette la riduzione dell impatto erosivo dell onda di piena al piede del rilevato arginale, garantendo le regioni limitrofe all alveo in destra idrografica da eventuali esondazioni dovute ad un cedimento dell esistente.

.