FOCUS SU: «PERFORMANCE E METODI DI VALUTAZIONE DELLE SOCIETA PUBBLICHE DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI URBANI»

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FOCUS SU: «PERFORMANCE E METODI DI VALUTAZIONE DELLE SOCIETA PUBBLICHE DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI URBANI» Arezzo, 21 settembre 2018

Performance delle Società Pubbliche PERFORMANCE SOCIETA PUBBLICHE Valutazione della «performance non finanziaria» Valutazione della «performance economico finanziaria» Metodi di valutazione D. Lgs. 175/16 e D. Lgs.254/16 Rapporti con ambiente, territorio, cliente; assetto organizzativo; personale e parti sociali; condizioni di svolgimento processo produttivo; attitudine all innovazione; etica aziendale e trasparenza. Indici Solidità; liquidità; redditività; efficienza. Flussi Cash flow; autofinanziamento; copertura; indebitamento. Metodo misto patrimoniale reddituale; metodo dei multipli di mercato. 2

Testo Unico in materia di Società Pubbliche D. Lgs. 175/2016 Le società a controllo pubblico predispongono specifici programmi di valutazione del rischio di crisi aziendale e ne informano l'assemblea nell'ambito della relazione di cui al comma 4. Fatte salve le funzioni degli organi di controllo previsti a norma di legge e di statuto, le società a controllo pubblico valutano l'opportunità di integrare, in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche organizzative nonché dell'attività svolta, gli strumenti di governo societario con i seguenti: a) regolamenti interni volti a garantire la conformità dell'attività della società alle norme di tutela della concorrenza, comprese quelle in materia di concorrenza sleale, nonche' alle norme di tutela dellaproprietà industrialeo intellettuale; b) un ufficio di controllo interno strutturato secondo criteri di adeguatezza rispetto alla dimensione e alla complessità dell'impresa sociale, che collabora con l'organo di controllo statutario, riscontrando tempestivamente le richieste da questo provenienti, e trasmette periodicamente all'organo di controllo statutario relazioni sulla regolarità e l'efficienza della gestione; c) codici di condotta propri, o adesione a codici di condotta collettivi aventi a oggetto la disciplina dei comportamenti imprenditoriali nei confronti di consumatori, utenti, dipendenti e collaboratori, nonché altri portatori di legittimi interessi coinvoltinell'attivitàdellasocietà; d) programmi di responsabilità sociale d'impresa, in conformità alle raccomandazioni della Commissione dell'unione europea. Gli strumenti eventualmente adottati ai sensi del comma 3 sono indicati nella relazione sul governo societario che le società controllate predispongono annualmente, a chiusura dell'esercizio sociale e pubblicano contestualmente al bilancio d'esercizio. 3

D. Lgs. 254/2016 attuazione Direttiva 2014/95/UE 1/2 La dichiarazione individuale di carattere non finanziario, nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotta, copre i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, che sono rilevanti tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell'impresa, descrivendo almeno: a) il modello aziendale di gestione ed organizzazione delle attività dell'impresa, ivi inclusi i modelli di organizzazione e di gestione eventualmente adottati ai sensi dell'articolo 6, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, anche con riferimento alla gestione dei suddetti temi; b) le politiche praticate dall'impresa, comprese quelle di dovuta diligenza, i risultati conseguiti tramite di esse ed i relativi indicatori fondamentali di prestazione di carattere non finanziario; c) i principali rischi, generati o subiti, connessi ai suddetti temi e che derivano dalle attività dell'impresa, dai suoi prodotti, servizi o rapporti commerciali, incluse, ove rilevanti, le catene di fornitura e subappalto; 4

D. Lgs. 254/2016 attuazione Direttiva 2014/95/UE 2/2 In merito agli ambiti di cui al comma 1, la dichiarazione di carattere non finanziario contiene almeno informazioni riguardanti: a) l'utilizzo di risorse energetiche, distinguendo fra quelle prodotte da fonti rinnovabili e non rinnovabili, e l'impiego di risorse idriche; b) le emissioni di gas ad effetto serra e le emissioniinquinanti in atmosfera; c) l'impatto, ove possibile sulla base di ipotesi o scenari realistici anche a medio termine, sull'ambiente nonché sulla salute e la sicurezza, associato ai fattori di rischio di cui al comma 1, lettera c), o ad altri rilevanti fattori di rischio ambientale e sanitario; d) aspetti sociali e attinenti alla gestione del personale, incluse le azioni poste in essere per garantire la parità di genere, le misure volte ad attuare le convenzioni di organizzazioni internazionali e sovranazionali in materia, e le modalità con cui è realizzato il dialogo con le parti sociali; e) rispetto dei diritti umani, le misure adottate per prevenirne le violazioni, nonchè le azioni poste in essere per impedire atteggiamenti ed azioni comunque discriminatori; f) lotta contro la corruzione sia attiva sia passiva, con indicazione degli strumenti a tal fine adottati. 5

Indicatori Significativi Liquidità/Solidità Redditività - Coeff. Bil. Finanz. 1 = (a-b)/max(a,b) - ROE lordo-roe netto - Margine/quoziente di struttura I e II - ROI-ROA-ROACE - Indebitamento - ROS x CT - Current ratio - ROElordo/ROI - Acid test Valore - Dipendenza magazzino - EVA - Ciclo CCN - MVA - CFO/MOL - (ROE i) x MP Sostenibilità debito Borsistici - EBITDA/Debiti - P/E - Free Cash Flow/Debiti - PEG - ICR = EBIT/OF - MV/BV - OF/V = OF/D x D/V - TSR Rischio Efficienza - Coeff. Rischio Fin. (Tf/RONA)xQ - VA per addetto 1 a= ACxPP - GLO/GLS (MC/UO; -CF/UO) - VA/capitale investito b=pcxaf 6

Metodi di valutazione 1/2 Nel «metodo misto» si fondono i principi essenziali dei metodi di valutazione di tipo patrimoniale e reddituale. La caratteristica principale di tale metodo è di valutare l'avviamento (positivo o negativo) attribuibile al complesso aziendale autonomamente rispetto al sistema degli altri beni che lo compongono. In simboli, il valore W del complesso aziendale è dato da: Goodwill/Badwill dove: W PNR an i R W = PNR + an i (R - ipnr) = Valore dell'azienda = Patrimonio Netto Rettificato = Coefficiente di attualizzazione = Reddito medio prospettico i = Tasso medio normale di rimunerazione del capitale 7

Metodi di valutazione 2/2 Il «metodo dei multipli» si basa sul principio per cui il valore della società è dato dal prodotto di un moltiplicatore (scelto in base al settore di mercato) per la variabile della società scelta. Utilizzando un approccio asset side, il valore W del complesso aziendale è dato da: Enterprise Value dove: W x W = (EBITDA*x) + PFN + (SA - CL) = Valore dell'azienda = multiplo EV/EBITDA di società comparable PFN = Posizione Finanziaria Netta (Attività liquide Debiti finanziari) CL SA = Contingent Liabilities (es. Fondo rischi/tfr) = Surplus Asset 8