Alveo e sponde naturali del fiume a Gorizia nel tratto di forra in prossimità della linea di confine

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Transcript:

Biodiversità dell Isonzo tra Gorizia e San Canzian d Isonzo Nonostante le attività umane che ovunque hanno alterato il paesaggio vegetale originario la varietà d ambienti, la conseguente ricchezza biologica (in specie animali e vegetali tipiche), la funzionalità ecologica e la bellezza paesaggistica del territorio fluviale isontino sono in parte ancora notevoli Alveo e sponde naturali del fiume a Gorizia nel tratto di forra in prossimità della linea di confine

Principali macro-habitat naturali del tratto di Forra (Gorizia: Confine di Stato - Ponte del Torrione) Bosco spondale articolato in vari tipi (umido di basso versante, mesofilo di medio versante, asciutto-termofilo di alto versante e sulle rupi) con concentramento di più di 20 specie di alberi (dai Salici al Faggio al Leccio!!) e moltissime specie erbacee. della Secondo Sorgenti di sponda con Capelvenere, muschi ed epatiche Quarto Quinto Rupi di conglomerato in bosco con altre tipiche specie Rupi di conglomerato in alveo con specie vegetali montane 1

ALTRI macro-habitat naturali del tratto di Forra (Gorizia: Confine di Stato - Ponte del Torrione) Tratto terminale del Torrente PiumizzaPevmica (destra orografica) della Prato mesofilo (tratto terminale del torrente del Piumizza-Pevmica) Secondo Quarto Quinto Tratto fluviale immediatamente a monte del Ponte del Foce del torrente Piumizza-Pevmica Torrente Piumizza-Pevmica in prossimità della foce 2

Tratto di alta pianura (Ponte 8 agosto Gorizia Ponte S.P. 19 Monfalcone-Grado S. Canzian d Isonzo ) Principali Macro-habitat Saliceti pionieri di greto con Salice ripaiolo, Salice rosso e Pioppo nero della Boscaglie golenali Saliceti pionieri di greto Ghiaie di greto emergenti, con o senza vegetazione erbacea effimera, piantine di salici, ecc. Secondo Lanche con o senza vegetazione acquatica, ghiaie di greto emergenti, con o senza vegetazione erbacea effimera, piantine di salici, ecc., saliceti di greto (in primo piano) e boscaglia golenale (sullo sfondo) Alveo di magra Prati magri golenali con dealpinismi e altre specie vegetali rare Quarto Bosco golenale a Frassino maggiore e Pioppi con sottobosco ad Aglio orsino primaverile Quinto

Trota marmorata Alcune specie animali di pregio e della bioindicatrici Temolo Secondo Salamandra pezzata Picchio nero (foto P. Utmar) Smergo maggiore (foto P. Utmar) Quarto Quinto Cervo volante

Lomelosia graminifolia della Phyteuma scheauchzeri/columnae Alcune specie vegetali Secondo di pregio naturalistico Quarto Leontodon hispidus ssp. brumatii (Schiede ex Rchb.) T.Wraber Quinto Endemismo friulano e sloveno! Su rupi dell Isonzo, Natisone e Tagliamento (confluenza con il Fella) Lilium martagon - Giglio martagone

PRINCIPALI PROBLEMATICHE AMBIENTALI E NATURALISTICHE DEL FIUME ISONZO E AFFLUENTI IN TERRITORIO ITALIANO Utilizzazione naturalisticamente non bilanciata della risorsa idrica (diga di Salcano/Solkan, canale de Dottori) Inquinamento delle acque fluviali (agricolo -fitofarmaci, concimi- e urbano) Proliferazione di specie aliene invasive animali (non solo ittiche) e vegetali Mancanza della continuità boschiva spondale negli ambiti di pianura Degrado di buona parte dei boschi golenali di pianura causato da forme grossolane di utilizzo Povertà ambientale delle zone golenali dedicate all agricoltura intensiva (e dagli incolti derivati, ricettacolo di piante aliene spesso allergeniche) Perdita progressiva delle ultime superfici prative, in particolare di prato magro (per dissodamento, abbandono colturale, penetrazione di specie aliene, erosione)

PRINCIPALI PROBLEMATICHE AMBIENTALI E NATURALISTICHE DEL FIUME ISONZO E AFFLUENTI IN TERRITORIO ITALIANO Gli effetti di alcuni usi errati, impropri e/o abusivi del territorio fluviale (pratica di sport motoristici, piccole discariche abusive, ecc.) Assenza di politiche selvicolturali di rimboschimento e miglioramento forestale nei settori golenali non esposti a rischi di erosione Mancato ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica nei lavori di consolidamento spondale. Assenza di misure e opere di mitigazione ambientale negli interventi di messa in sicurezza idraulica NON REALMENTE EMERGENZIALI Assenza delle problematiche naturalistiche nelle strategie di gestione e intervento

ESEMPI DI TECNICHE D INGEGNERIA NATURALISTICA CHE COMBINANO PROTEZIONE SPONDALE E RICOSTRUZIONE AMBIENTALE Scogliera rinverdita con talee di salici (da: Manuale di Ingegneria Naturalistica Applicabile al settore idraulico Ministero dell AmbienteGabbionate e della Tutela del Territorio / Regione Lazio Palificata viva 2001) rinverdite con talee di salici spondale della Secondo SCOGLIERA TRADIZIONALE SENZA INVERDIMENTO CON TALEE Tecnica ad oggi prevalentemente utilizzata sull Isonzo e affluenti negli interventi di consolidamento-protezione spondale. L inverdimento spontaneo è lentissimo, irregolare, non to e in genere ricettacolo di specie aliene invasive. L effetto ambientale e paesaggistico è oltremodo scadente. Quarto Quinto