I vaccini. guida per gli insegnanti HEALTHY FOUNDATION HEALTHY FOUNDATION

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I vaccini guida per gli insegnanti HEALTHY FOUNDATION HEALTHY FOUNDATION

Introduzione Caro insegnante, questa breve guida si propone di offrire spunti ed elementi di maggiore conoscenza riguardo alle vaccinazioni. Competenze che derivano dalla nostra esperienza professionale ed accademica, frutto di anni di ricerche internazionali in questo campo. L obiettivo di questa breve pubblicazione è fornire nozioni e chiavi di lettura per comprendere meglio alcune dinamiche e messaggi da trasmettere, per migliorare il livello di informazione proprio e dei ragazzi. Ci auguriamo che alcuni di questi stimoli possano poi diventare oggetto di discussione e approfondimento non solo con gli studenti, ma anche con i loro genitori. Con l auspicio che l educazione sull importanza delle vaccinazioni possa essere considerata alla stessa stregua di tutti gli altri insegnamenti sul corretto stile di vita: esercizio fisico, alimentazione adeguata, rifiuto di vizi come alcol e fumo, ecc. Infatti, in particolar modo per le vaccinazioni facoltative, è fondamentale avviare un operazione di sensibilizzazione dal chiaro valore culturale: rappresentano uno dei migliori investimenti per il singolo e l intera comunità nella difesa contro importanti malattie infettive. È ancora troppo grande la disinformazione in questo cruciale settore della profilassi sanitaria. Alcune tipologie di vaccini, infatti, come quelli contro il papilloma virus (HPV), si legano indissolubilmente ad una condotta esistenziale sobria e morigerata, che investe tutta un altra serie di problemi. 2

Nel caso dell HPV, trasmesso per via sessuale e agente cancerogeno ormai riconosciuto da tutta la letteratura medica, si deve ampliare il discorso introducendo elementi di educazione sessuale e affettività, imprescindibili per evitare la diffusione del contagio. Anche di altre malattie, ben più note e che giustamente destano grande allarme sanitario e sociale (HIV, epatiti, gonorrea, ecc.): patologie in costante aumento tra giovani e giovanissimi. Una discussione scevra da pregiudizi di sorta, che non trasformi in questione ideologica un elemento basilare per il corretto e sano sviluppo fisico dei nostri figli. Per questo abbiamo avviato, come Healthy Foundation, un progetto di sensibilizzazione sugli stili di vita che includa nel suo programma anche le vaccinazioni, convinti come siamo che l educazione su questi argomenti debba coinvolgere prima di tutto la scuola e, quindi, insegnanti, studenti e genitori. Prof. Sergio Pecorelli Presidente Healthy Foundation 3

Le vaccinazioni Le vaccinazioni sono uno degli interventi di prevenzione e salute pubblica più efficaci e sicuri, messi a disposizione dalla scienza medica per tutelare la popolazione dalle malattie infettive. Si tratta di una pratica che non comporta soltanto benefici diretti sulla persona immunizzata, ma ha risvolti positivi anche sul resto della comunità non vaccinata. È ormai un dato di fatto come queste pratiche abbiano cambiato la storia della medicina, affermandosi come strumento fondamentale per la lotta totale a patologie con cui l umanità aveva dovuto fare i conti per secoli. Citiamo, ad esempio, la scomparsa del vaiolo, dichiarato eradicato dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l 8 maggio 1980 o la poliomelite (giugno 2002 nella Regione Europea). In Italia, le malattie per cui sono state effettuate campagne di vaccinazione di massa sono ormai quasi completamente sparite (difterite) o ridotte ad incidenze praticamente nulle (tetano, epatite B, haemophilus influenzae tipo b). In altri casi, come le patologie tipiche infantili, si è registrata una veloce e costante diminuzione inversamente proporzionale alla copertura vaccinale (pertosse, morbillo, rosolia, parotite). Questo ampio spettro di copertura, insieme alla vaccinazione anti-influenzale per le persone considerate a rischio, è incluso nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA): le prestazioni e i servizi che il nostro Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a fornire a tutti, gratuitamente o in seguito al pagamento di una quota di partecipazione (ticket). Quindi, i vaccini obbligatori sono offerti gratuitamente in tutto il Paese, anche se si segnalano ancora livelli di copertura non omogenei. Nel panorama sanitario regionale italiano, infatti, l offerta di queste prestazioni presenta un quadro molto variegato. Lo stesso vaccino può essere inoculato gratuitamente a tutti i nuovi nati di alcune Regioni mentre, in altre, soltanto alle persone a rischio. In certi casi, addirittura, si verificano forti differenze all interno della stessa Regione, per i diversi comportamenti delle singole Aziende Sanitarie Locali (ASL). Comunque, la vaccinazione è un diritto fondamentale di ogni bambino ed è stata individuata come una delle azioni necessarie per ottemperare alla specifica Convenzione ONU sull infanzia. 4

Cos è un vaccino È un prodotto costituito da una piccolissima quantità di microrganismi (virus o batteri), uccisi o attenuati, che stimola nel corpo una normale reazione immunitaria. Sfrutta quindi il naturale meccanismo di difesa dell organismo per assemblare una resistenza specifica alle infezioni. Questa difesa protegge dall attacco dei microrganismi presenti nell ambiente e nelle persone, senza che si sviluppino sintomi e complicanze della malattia. I vaccini sono prodotti in maniere differenti, ma in tutti sono presenti particolari componenti (antigeni) rintracciabili in virus e batteri. Inoltre, contengono anche piccole quantità di conservanti, antibiotici e in certi casi sali di alluminio, per aiutare a produrre la risposta immune. CONTROINDICAZIONI ED EFFETTI INDESIDERATI Come può accadere per i farmaci, sono presenti controindicazioni ed effetti indesiderati anche per i vaccini. In alcune situazioni è necessario che i genitori, prima dell immunizzazione, consultino il medico per valutare lo stato di salute del bambino e decidere come agire. Esistono controindicazioni: Temporanee, situazioni transitorie che escludono la vaccinazione solo per un periodo di tempo limitato: malattie con febbre elevata, precedenti coperture con virus viventi o altre terapie farmacologiche Definitive, si hanno quando il bambino ha già manifestato gravi reazioni ad altre vaccinazioni, oppure se è affetto da malattie neurologiche o del sistema immunitario, oppure è allergico alle proteine dell uovo (se il vaccino le contiene) o ad alcuni antibiotici (streptomicina, neomicina, ecc.) Se il bambino è affetto da malattie quali leucemie, tumori, AIDS, la situazione va valutata caso per caso. I genitori devono comunque sempre segnalare al medico: reazioni febbrili importanti ad una precedente dose dello stesso vaccino episodi di irritabilità (quali il pianto persistente e inconsolabile) in seguito a precedenti vaccinazioni 5

presenza, nella storia familiare o del bambino, di convulsioni febbrili somministrazione recente di immunoglobuline Gli effetti indesiderati dei vaccini sono, nella maggior parte dei casi, transitori e di entità lieve. Consistono soprattutto in febbre e reazioni infiammatorie nel punto di iniezione. Conseguenze che possono essere trattate con antinfiammatori e antipiretici. Gli eventi seri sono rarissimi (un caso ogni milione di dosi somministrate) e spesso è difficile valutare il reale collegamento con la vaccinazione. In passato si è fatto spesso riferimento ad un presunto rapporto tra sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS) e vaccinazione antidiftotetanopertossica (DTP). Studi scientifici ed epidemiologici approfonditi hanno smentito con sicurezza l esistenza di qualsiasi rapporto tra gli eventi. In conclusione, dato che è fondamentale un equilibrio rischi-benefici, se le vaccinazioni non portassero nessun vantaggio anche una sola reazione avversa sarebbe inaccettabile. Ma le vaccinazioni hanno consentito negli anni di salvare milioni di vite, prevenendo epidemie gravissime. Quindi, considerazioni scientifiche ed etiche impongono di continuare l attuazione di programmi di vaccinazione di massa in forme e modalità adeguate alla situazione epidemiologica e socio-sanitaria di ogni Paese. L importanza dell informazione e della formazione Questo quadro frammentario è reso ancora più complicato, in certe situazioni, dalla mancanza nei cittadini di una solida cultura sull intervento vaccinale. Il livello di informazione è infatti abbastanza scarso e questo porta a scetticismo nei confronti della loro efficacia e sicurezza, con una conseguente diffusa sotto utilizzazione. Purtroppo, anche tra gli stessi operatori sanitari. Come succede durante le stagionali pandemie influenzali, quando i professionisti coinvolti manifestano regolarmente una scarsissima adesione alle campagne di vaccinazione. Periodicamente, infatti, si verificano episodi di contestazione totale del mezzo, che nascono da un informazione incompleta o distorta. Forse più di ogni altro farmaco, i vaccini scatenano nell opinione pubblica paure e dubbi su utilità, efficacia ed effetti collaterali. Per affrontare con serenità e razionalità questi problemi è necessario quindi porre sul piatto della bilancia rischi e benefici di entrambe le scelte: vaccino sì o no? Senza focalizzarsi esclusivamente sulle possibili conseguenze avverse, sempre possibili 6

ma presenti in percentuali bassissime. Il fatto che un bimbo sano lamenti problemi dopo una vaccinazione gioca sicuramente a favore dello scetticismo. Ma si tratta di un analisi incompleta, dovuta al fatto che gli effetti collaterali non possono essere confrontati con i danni che la malattia avrebbe potuto causare. Infatti, è noto che l accettazione delle vaccinazioni è maggiore tra le persone che hanno sperimentato di persona le conseguenze, a volte mortali o devastanti, di queste infezioni. I familiari e i conoscenti di malati non solo accettano le vaccinazioni, ma le richiedono anche quando non offerte. La percezione del rischio delle possibili reazioni dipende quindi anche dalla possibilità di confrontarle con i rischi derivanti dalla patologia. Al giorno d oggi, però, quanti giovani genitori in Italia possono dire: Ho visto di persona le conseguenze di una difterite? Lo stesso discorso vale anche per molti operatori sanitari. È quindi diventato molto meno intuitivo scegliere, rispetto solo a qualche decennio fa, perché mancano elementi diretti di confronto. La vaccinazione, a differenza delle terapie farmacologiche, viene praticata su un bambino che sta bene. Quindi, per i genitori è ovviamente più difficile accettare qualsiasi reazione avversa all inoculazione rispetto agli effetti collaterali di un medicinale. Un altro elemento che può distorcere la percezione dei rischi è il verificarsi di un evento (soprattutto se grave) immediatamente successivo alla vaccinazione, ma non causato dal preparato. Quello che conta non è più la correlazione fattovaccino, ma la convinzione dei genitori che il problema sia stato sicuramente provocato dall iniezione. Se poi questa idea viene rafforzata dai mass media o dai movimenti anti-vaccinali, possono verificarsi cadute delle coperture, con gravi conseguenze di salute pubblica. Il calendario vaccinale Questo particolare calendario indica la successione cronologica con cui effettuare le vaccinazioni offerte a tutta la popolazione italiana. Oltre ad essere un ottima guida, rappresenta lo strumento per rendere davvero operative le strategie di immunizzazione. Nel predisporre il calendario attualmente in vigore, le autorità sanitarie hanno seguito alcuni semplici principi: il calendario vaccinale già in uso è stato utilizzato come base, in modo da consentire elevati livelli di copertura 7

per quanto possibile, sono stati concentrati gli appuntamenti in modo da utilizzare vaccini combinati e le co-somministrazioni. Queste non devono aumentare in maniera significativa la frequenza o severità degli effetti collaterali e non devono compromettere l immunogenicità dei singoli vaccini in ogni seduta non è possibile somministrare contemporaneamente oltre due vaccini per via iniettiva, in sede diversa per garantire la sostenibilità dell offerta, il calendario non richiede ulteriori accessi ai servizi vaccinali, rispetto a quanto già in atto in tutte le regioni del Paese Ovviamente, questo strumento è costantemente aggiornato anche in seguito alle nuove conoscenze scientifiche, alla situazione epidemiologica delle patologie e a seconda delle nuove preparazioni messe a disposizione dall industria. Vaccino Nascita 3 mese 5 mese 6 mese 11 mese 13 mese 15 mese 5-6 anni 11-18 anni > 65 anni ogni 10 anni Difterite-Tetano- DTPa DTPa DTPa DTPa ₁ dtpa dt₂ Pertosse Poliomelite IPV IPV IPV IPV Epatite B HBV ₃ HBV HBV HBV Haemophilus Hib Hib Hib Influenzae b Morbillo- MPR MPR MPR₄ Parotite-Rosolia Pneumococco PCV PCV PCV Meningococco C Men C ₅ Men C ₅ Papillomavirus umano Influenza HPV⁶ (3 dosi) Varicella Var ₇ (2dosi) Fonte: Piano nazionale prevenzione vaccinale 2012-2014 Influenza 3 mese = 61 giorno di vita 5-6 anni = dal 5 compleanno (5 anni e 1 giorno) ai 6 anni e 364 giorni (7 compleanno) 12 anno = da 11 anni e 1 giorno (11 compleanno) fino a 11 anni e 364 giorni (12 compleanno) 11-18 anni = da 11 anni e un giorno (11 compleanno) fino ai 17 anni e 364 giorni (18 compleanno) DTPa dtpa dt IPV HBV Hib MPR PCV Men C HPV Var = vaccino antidifto-tetanico-pertossico acellulare = vaccino antidifto-tetanico-pertossico acellulare per adolescenti e adulti = vaccino antidifto-tetanico per adolescenti e adulti = vaccino antipolio inattivato = vaccino antiepatite B = vaccino contro le infezioni invasive da Haemophilus influenzae b = vaccino antimorbillo-parotite-rosolia = vaccino antipneumococcico coniugato = vaccino antimeningococco C coniugato = vaccino antipapilloma virus = vaccino antivaricella 8

Un caso speciale: il vaccino hpv Merita un discorso particolare la vaccinazione contro il Papilloma Virus Umano (HPV). L infezione da HPV è la più comune tra quelle a trasmissione sessuale (MST) e si può contrarre anche con rapporti non completi. Circa il 75% delle persone entra in contatto con l HPV almeno una volta nella vita. Esistono oltre 120 tipi di virus, che si differenziano a seconda del tessuto che infettano e per gravità degli effetti. Purtroppo il preservativo, unica arma efficace contro le MST, in questo caso non garantisce una protezione totale. Quali sono le conseguenze? La maggior parte delle infezioni da HPV è transitoria, perché il virus viene limitato dal sistema immunitario prima che sviluppi un effetto patogeno. Ma, in caso contrario, contrarre il Papilloma Virus espone la donna al rischio di sviluppare lesioni precancerose e condilomi genitali, tumori del collo dell utero, della vulva, della vagina, dell ano e dell oro-faringe. Il virus è infatti responsabile del carcinoma della cervice uterina, prima neoplasia riconosciuta dall Organizzazione Mondiale della Sanità come totalmente riconducibile ad un infezione. Malattie che, ovviamente, possono comportare cure pesanti e una profonda sofferenza psicofisica. In Italia ogni anno 3.500 donne sono colpite da cancro della cervice e ben 120.000 da condilomatosi. Le neoplasie al collo dell utero rappresentano in Europa la seconda causa di morte per tumore tra le donne in età 15-44 anni. Purtroppo le infezioni da HPV non sono responsabili soltanto del carcinoma dell utero e non sono limitate esclusivamente alle donne. Di fatto i maschi hanno un rischio elevato di contrarre il virus e lungo la loro vita possono sviluppare lesioni precancerose nonché cancro del pene, dell ano e dell oro-faringe. Un terzo del totale di cancri causati dal papillomavirus umano sono a carico del maschio e circa 50,000 nuovi casi ogni anno di condilomi genitali in Italia si verificano nei maschi. Esiste una protezione efficace Nel 2006 l Agenzia europea per i farmaci (EMA) ha autorizzato in Europa il primo vaccino contro l HPV, in grado di prevenire le lesioni causate da quattro tipologie di virus: 16 e 18 (associate a circa il 70% di tutti i carcinomi cervicali), 6 e 11 (responsabili del 90% dei condilomi genitali). Il ciclo vaccinale consiste nella 9

somministrazione, per via intramuscolare, di tre dosi (dopo la prima altre due dosi a distanza di 2 e 6 mesi) e non occorrono poi altri richiami. In Italia il Consiglio superiore di sanità (CSS) ha raccolto le indicazioni europee e, nel 2007, ha espresso all unanimità il suo parere di vaccinare gratuitamente le ragazze nel dodicesimo anno di vita. In Italia, tutte le Regioni hanno avviato l offerta della vaccinazione contro l infezione da HPV entro la fine del 2008. Questa viene somministrata attivamente e gratuitamente alle dodicenni, come da Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale. L offerta vaccinale gratuita è limitata alle sole dodicenni, nonostante vi sia la possibilità di vaccinare anche i maschi, dal momento che uno dei due vaccini, il quadrivalente, è indicato per entrambi i generi (donne fino ai 45 anni e maschi fino ai 26). Inoltre va ricordato che, come detto, il virus HPV può determinare gravi patologie anche nel maschio e pertanto la protezione vaccinale dovrà tenere in considerazione una copertura universale, cioè che riguardi sia le femmine che i maschi, come già avviene in alcuni Paesi. Immunizzarsi quando si è dodicenni è fondamentale, perché la risposta immunitaria è maggiore e quindi il beneficio è massimo. Inoltre la vaccinazione è molto efficace se effettuata prima dell inizio dell attività sessuale, perché induce una protezione maggiore prima di un eventuale contagio con l HPV. Nei tre anni successivi all inizio della campagna, il vaccino ha dimostrato un elevata efficacia (compresa fra il 98 e il 100%) nel prevenire le infezioni da ceppi 16 e 18 e lo sviluppo di lesioni di alto grado nelle ragazze suscettibili. ATTENZIONE Il vaccino non sostituisce lo screening periodico per il tumore del collo dell utero (Pap Test), ma si integra con questo esame e i programmi di diagnosi precoce. HPV E SESSUALITÀ I comportamenti a rischio sono tipici degli adolescenti, alla ricerca di emozioni forti. Questo non solo sul fronte del fumo, dell utilizzo di alcol o droghe, dell eccesso di velocità o dei disturbi alimentari. Temi su cui si ritiene legittimo, anzi doveroso, coinvolgere la scuola. Sono a rischio anche sul fronte della contraccezione 10

e delle malattie sessualmente trasmissibili. Argomento che viene invece considerato ancora tabù. Dal 1999 (anno del picco di utilizzo in Italia) il consumo di preservativi è calato in maniera costante fino al 2005, con una debole ripresa negli ultimi anni. Nel 2011 sono state vendute in Italia 357.800 confezioni di pillola del giorno dopo, con un incremento del 4% rispetto al 2010. Ben il 55% delle donne che ha fatto ricorso a questo farmaco è costituito da ragazze al di sotto dei 20 anni. Questo significa che nella fascia 14-20 anni la si utilizza in maniera molto superiore rispetto ai trent anni successivi (20-50 anni). Gli under 25 (16-25) presentano picchi di incidenza di Papillomavirus e di Chlamydia (responsabile di possibile sterilità perché causa un danno irreversibile delle tube uterine) superiori a tutte le decadi successive. Il nostro Paese è agli ultimi posti in Europa per utilizzo di pillola contraccettiva, fermo a meno del 20%. Conclusioni Interventi di sensibilizzazione sui corretti stili di vita nella scuola sono finalizzati a favorire la piena realizzazione delle potenzialità dei giovani per un sano sviluppo e benessere psicofisico. In quest ottica, gli insegnanti assumono un ruolo fondamentale di facilitatori : da un lato per preparare, contestualizzare e commentare gli argomenti (anche in caso di interventi esterni). Dall altro, per riprenderne i contenuti essenziali, ribadirli e favorire un più ampio dibattito culturale che ne consenta la vera interiorizzazione. Solo così sarà possibile aumentare l empowerment individuale e collettivo, cioè accrescere la consapevolezza e la responsabilità del ragazzo, ma anche le risorse e la flessibilità della comunità scolastica, per riconoscere e rispondere ai bisogni del singolo. Prevenire significa infatti creare le condizioni per cui le persone e i gruppi in cui sono inserite riescano a individuare le proprie necessità e a trovare al loro interno le risorse per soddisfarle. 11

HEALTHY FOUNDATION HEALTHY FOUNDATION IL ritratto DELLA sa ute COS È HEALTHY FOUNDATION (HF, www.healthyfoundation.org) è un associazione di promozione sociale senza finalità di lucro. È nata il 20 novembre 2012 e il suo obiettivo principale è la prevenzione delle malattie tramite la promozione di stili di vita sani, in particolar modo aumentando l attenzione verso temi e argomenti come l attività fisica e la corretta alimentazione. È presieduta dal prof. Sergio Pecorelli, Presidente dell Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e Rettore dell Università degli Studi di Brescia. IL RITRATTO DELLA SALUTE (www.ilritrattodellasalute.org) è il primo progetto italiano dedicato alla medicina dei sani, ideato da Intermedia, società leader in Italia nel campo della comunicazione medico-scientifica e titolare del brand. Medicina dei sani significa seguire comportamenti salutari per prevenire moltissime malattie. È un progetto patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI). Il ritratto della salute è supportato direttamente dalla Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI, www.fmsi.it) e ha il bollino di alcune tra le più importanti società scientifiche del nostro Paese: Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), l Associazione di Oncologia Medica (AIOM), la Società di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), ecc. Il coordinamento scientifico è affidato a Healthy Foundation. Realizzazione Intermedia via Malta 12/b, 25124 Brescia intermedia@intermedianews.it www.medinews.it www.intermedianews.it Con il patrocinio di