RISULTATI DEL PROGETTO SIFOR



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LIFELONG LEARNING PROGRAMME - LEONARDO DA VINCI SECTORAL PROGRAMME Transfer Of Innovation Codice progetto: 2012-1-IT1-LEO05-02781 PROJECT SI.FO.R. SIstema FOrmativo al valore-lavoro del Riuso TRAINING SYSTEM TO THE VALUE OF REUSE video-conferenza stampa 24 ottobre 2014 sede Regione Emilia Romagna RISULTATI DEL PROGETTO SIFOR Al termine delle attività di formazione, studi di fattibilità, sperimentazione, è risultato evidente che la pratica di preparazione al riutilizzo, nonostante la ancora scarsa diffusione in molte parti d Europa, si stia affermando come attività prioritaria nella gestione del ciclo dei rifiuti. Ai partner ENVIE e RREUSE va il merito di aver fornito materia prima essenziale per poter agire un reale trasferimento di innovazione, sia nelle imprese sociali e nel sistema formazione e qualifiche della REGIONE EMILIA ROMAGNA, sia nel contesto della REGIONE CATALOGNA tramite il partner TRINIJOVE. Il monitoraggio tecnico del partner romeno PESTALOZZI ha consentito di migliorare costantemente la gestione del progetto. Il follow up degli STUDI DI FATTIBILITA prodotti in SIFOR, ha già dato i primi risultati : - Ambiente e occupazione: progettazione/nascita di nuovi network interregionali, in reti europee, tra cooperative sociali che hanno scelto la strada della collaborazione contro il tradizionale individualismo, puntando alla formazione e al raggiungimento di dimensioni industriali, reti commerciali internazionali, specializzazione manageriale, finalizzati alla crescita di occupazione sociale - Formazione: in Emilia Romagna sono stati creati i contenuti del profilo professionale del Valorizzatore dei rifiuti, con modalità compatibili con il sistema regionale delle qualifiche - In Catalogna è stata implementata la prima indagine su scala regionale nel settore sociale e avviato il progetto di nuova qualifica - In Romania sono state gettate del basi conoscitive per sviluppare nuovi progetti di sostenibilità ambientale con il protagonismo dell economia sociale DATI DI CONTESTO Quadro conoscitivo del comparto economia sociale nel settore rifiuti in Emilia Romagna anno 2012 INDICATORI REGIONE EMILIA ROMAGNA Abitanti (milioni) 4.470 Totale imprese sociali per l inserimento svantaggiati Di cui operanti nel settore rifiuti Totale occupati nelle imprese sociali Di cui lavoratori svantaggiati Totale occupati nelle imprese sociali nel settore rifiuti/igiene urbana Di cui lavoratori svantaggiati 170 53 3.600 1.600 1.600 700 Valore annuo prodotto nelle imprese sociali (in milioni di EUR) 115 Valore annuo prodotto nelle imprese sociali nel settore rifiuti/igiene urbana (in milioni di EUR) 52

Le tre filiere in Emilia Romagna: volumi di rifiuti urbani raccolti e modalità di gestione - anno 2013 I Centri del Riuso attivi in Emilia Romagna

IMPATTO IN ITALIA AMBIENTE E OCCUPAZIONE Sta per nascere in Emilia Romagna RESTARTER il primo network sociale del riutilizzo - sull esempio e la formazione manageriale e le buone pratiche dei partner francesi e belgi. Sotto il logo RESTARTER, il network di coop sociali Orius ha avviato le prime attività commerciali nell ambito di 3 filiere di rifiuto principali: tessile e abbigliamento, raee e information technology, ingombranti (arredi interni ed esterni, giocattoli, oggettistica, biciclette, etc.) - in rete con le istituzioni (inizialmente nelle province di Bologna, Modena, Ferrara ), la multiutility Hera, il Consorzio sociale EcoBi, il network irlandese Recosi, la Caritas e il network milanese Vesti Solidali - in coerenza con il Piano regionale Gestione Rifiuti per trasferire le attività ad altri territori. In prospettiva, il progetto è di trasformare RESTARTER in un marchio registrato, con la formalizzazione, di contratti di rete tra le cooperative coinvolte, per consolidare la dimensione integrata e industrializzata delle 3 filiere in uno o più Centri per il Riutilizzo. In tutti i casi illustrati, i dati sull occupazione e sulla riduzione dei rifiuti sono destinati a crescere in modo esponenziale già nel breve/medio termine. Gli Studi di fattibilità dimostrano che tutte le filiere considerate possono essere sostenibili, con ampi margini di crescita già nei prossimi mesi/anni, soprattutto sul versante occupazione di persone svantaggiate. IN SINTESI, gli Studi di fattibilità e poi le sperimentazioni di SIFOR hanno generato nei partner italiani un nuovo approccio al lavoro in rete, all integrazione delle filiere, alla formazione permanente tecnica/ professionale del management e dei lavoratori, a saper guardare oltre i confini locali/ nazionali. Tutto questo ha prodotto: STRUMENTI DI MANAGEMENT trasversali alle attività delle 3 filiere, a supporto della loro sostenibilità, della competenza degli operatori, della stabilità e dialogo interni alla rete FILIERA TESSILE, convenzione per la raccolta, rigenerazione e vendita sul mercato nazionale di abiti usati nel territorio di Bologna e provincia; 8 nuovi occupati FILIERA RAEE, accordo europeo con la rete sociale irlandese RECOSI per la commercializzazione sul mercato internazionale dell IT; in previsione 10/15 nuovi occupati FILIERA INGOMBRANTI, ideazione di modello locale sostenibile di Centro di preparazione al riutilizzo, per intercettare e ridurre il massiccio flusso in discarica di questo tipo di rifiuti Alcune delle principali testimonianze del progetto saranno accessibili alla piattaforma YOU TUBE di SIFOR, una delle azioni di diffusione curare dal partner RREUSE.

STRUMENTI DI MANAGEMENT, trasversali alle attività delle 3 filiere. Il partner francese ENVIE, uno dei network sociali più vasti e consolidati in Europa, ha prodotto uno DISPOSITIVO DIDATTICO ad ampio spettro per trasferire il modello di gestione efficacie dei processi di riutilizzo. Ne sono emersi 3 STRUMENTI DI MANAGEMENT sperimentati sul campo: o per il sostegno/monitoraggio della crescita di competenze dei lavoratori o per la tracciabilità e il controllo qualità/sostenibilità dei rifiuti rigenerati e rimessi sul mercato o per la standardizzazione delle procedure e così favorire l apprendimento tecnico dei lavoratori L innovazione, nell adozione di questi strumenti, risiede proprio nella volontà delle coop di individuare procedure e modelli comuni di lavoro, tale per cui sia possibile mettere in rete i dati, condividere soluzioni efficaci, individuare strategie di marketing comuni, comunicare al pubblico, con una sola voce, un rendiconto sociale trasparente e rappresentativo dell intero network e non più di singole pur virtuose realtà. Esempio strumento di formazione on the job NELLA FILIERA TESSILE, grazie ad una prima sperimentazione per la raccolta degli abiti usati lanciata nel 2013 da Hera, Enti locali, Consorzio Ecobi (a Bologna, Modena, Ferrara), le coop di Orius hanno potuto testare le strategie di raccolta, stoccaggio e rivendita di abiti usati al network milanese Vesti Solidale, con un volume annuo di recupero abiti di circa 2.000 ton. Con l iniziativa, che si è avvalsa per la prima volta del marchio RESTARTER, le coop sociali ORIUS che vi lavorano hanno assunto 8 persone delle quali circa il 50% svantaggiate. Questa iniziativa ha fatto da trampolino allo Studio di Fattibilità elaborato in SIFOR per andare oltre la semplice ri-vendita di rifiuti tessili realizzando un Centro di preparazione al Riutilizzo in grado di gestire l intero processo di riutilizzo, dalla logistica alla selezione, dalla rigenerazione alla vendita. Con questi obiettivi, sotto la guida dell Università di Modena e Reggio Emilia si è messo a punto con successo IL PROCESSO DI IGIENIZZAZIONE DEGLI ABITI USATI (richiesto per legge in Italia ma non ancora regolamentato) per poter trasformare un abito/rifiuto in un abito/bene e commercializzarlo in modo corretto, etico e sostenibile.

NELLA FILIERA RAEE, è in corso la realizzazione di un Accordo commerciale con la rete sociale irlandese RECOSI, aderente alla rete Rreuse, per attivare anche in Italia una attività di raccolta di rifiuti speciali e usato, di rigenerazione e di commercializzazione, nel settore dell Information Technology in collaborazione con grandi gruppi e multinazionali del settore. L accordo prevede il supporto di Recosi allo start up italiano. Prevede inoltre la messa in comune di linee guida di lavorazione, conoscenze tecniche, canali di commercializzazione dei prodotti rigenerati dalle lavorazioni delle cooperative, destinati poi al mercato della piccoli negozi grande distribuzione dell usato, internet, fino ai mercati internazionali. In collaborazione con il Consorzio EcoBi, sono 4 le cooperative sociali di ORIUS, tra cui alcune del gruppo RAEE in Carcere, primi e unici partner di Recosi in Italia, anche in questo caso con il marchio italiano RESTARTER. Gli sviluppi attesi sono molto ampi: dal punto di vista occupazionale si prevede l assunzione iniziale di 10/15 persone, di cui il 40% circa di persone svantaggiate. NELLA FILIERA INGOMBRANTI ideato un modello di Centro di preparazione al riutilizzo - oggi in corso di confronto con la Regione, gli enti locali, le multiutility - esportabile in diverse realtà per intercettare una vasta serie di rifiuti (oggettistica fine per la casa, giocattoli, mobilia, biciclette, arredi interni ed esterni), oggi destinati, nel migliore dei casi, al semplice riciclo di materia disassemblata o al recupero di energia da termovalorizzazione. Nel peggiore dei casi, alla discarica: è infatti la filiera, delle 3 analizzate, che produce il maggiore volume di rifiuti urbani in discarica. La grande eterogeneità degli ingombranti, la mancanza di dati storici ed economici sulla loro gestione, la normativa europea ancora non del tutto regolamentata in Italia, ne fanno una filiera complessa e a basso valore aggiunto. Lo studio di fattibilità ci dice che sono necessarie lavorazioni ridotte al minimo, logistica perfetta, selezione del rifiuto molto serrata. Ci dice anche che, a fronte di un management competente (es. i capisquadra), le mansioni richieste (semplici e ripetitive) fanno prevedere alte opportunità di occupazione di lavoratori svantaggiati. Un aspetto particolare riguarda la produzione di oggetti di ricambio (di giocattoli, arredi, etc.) non sempre reperibili sul mercato: per questo si è SPERIMENTATA LA SOSTENIBILITÀ DELLO PREPARAZIONE STAMPAGGIO IN 3D di ricambi, e il TRASH DESIGN RIUTILIZZO CENTRO DI AL per migliorare l estetica e il valore degli oggetti rigenerati. Anche per questa filiera, il progetto strategico ACCETTAZIONE BENE CITTADINO è di integrarla strettamente al network RESTARTER, come e più delle altre, proprio per ottimizzare il processo produttivo RIUTILIZZABILI AREA RIFIUTI sfruttando la sostenibilità delle altre filiere. R3 R4 R5 IMPRESE / IMPRESE ASSIMILATO URBANO SPECIALE RIFIUTO ACCETTAZIONE O CENTRO RACCOLTE CONFERIMENTI RACCOLTA DI DOMICILIARI STRADALE RACCOLTA AL CDR RIUSO VENDITA // MPS RICAMBI BENI MAGAZZINOPREPARAZIONE RIUTILIZZO SPECIALI RIFIUTI RIFIUTO LABORATORIO CENTRO DEL RIUSO ALTRI RIFIUTI

IMPATTO IN ITALIA FORMAZIONE La Regione Emilia Romagna ha messo a punto le competenze del nuovo profilo professionale di Valorizzatore, destinate ad aggiornare il proprio Sistema delle Qualifiche, in coerenza con la gerarchia dei rifiuti promossa dalla Direttiva comunitaria 2008/98, che all articolo 4 recita: La seguente Gerarchia dei Rifiuti si applica quale ordine di priorità della normativa e della politica in materia di prevenzione e gestione dei rifiuti: a) prevenzione; b) preparazione per il riutilizzo; c) riciclaggio; d) recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia; e) smaltimento Infatti le qualifiche oggi presenti nel Repertorio Regionale, identificate precedentemente alla Direttiva europea, hanno richiesto una attenta rilettura, trattandosi di qualifiche prevalentemente incentrate sul processo di smaltimento: - Tecnico nella pianificazione del ciclo integrato dei rifiuti urbani - Tecnico nella gestione di impianti di trattamento dei rifiuti urbani - Tecnico Ambientale Le nuove competenze individuate in SIFOR interessano invece tutto il ciclo di vita di un rifiuto, in coerenza con la Gerarchia dei rifiuti e le politiche di sostenibilità ambientale promosse dall UE. Di seguito la sequenza dei due processi a confronto. Ieri RACCOLTA TRASPORTO TRATTAMENTO Riciclo generico SMALTIMENTO Domani RACCOLTA TRASPORTO TRATTAMENTO RECUPERO preparazione riutilizzo riciclo materia recupero energia SMALTIMENTO VENDITA Il nuovo profilo comprende competenze manageriali che attengono sia alla pianificazione che alla gestione di un impianto/servizio per la raccolta, trattamento, vendita del bene/rifiuto, a partire dall analisi ex novo dei processi lavorativi più innovativi che caratterizzano la valorizzazione e riduzione del rifiuto. In linea con l approccio adottato dalla Regione ER, a scelta è quella di non settorializzare le nuove competenze ma di mantenere un approccio a banda larga, all integrazione dell intero processo di gestione del rifiuto, per garantire la massima flessibilità e aderenza del profilo alle richieste del mercato del lavoro pubblico e privato del settore rifiuti. Si tratta di un insieme di competenze che potranno supportare la capacità dei manager delle imprese, sociali in particolare, nello sviluppo dei Centri per il riutilizzo, sostenendo anche le competenze commerciali necessarie a gestire con successo la vendita dei beni riutilizzabili.

Produzione e gestione dei rifiuti Il progetto futuro è inoltre quello di implementare e disseminare le competenze di riduzione dei rifiuti nei profili dell area progettazione/produzione industriale, puntando così alla prevenzione e all affermazione di un sistema economico circolare, in cui le stesse risorse vengono utilizzate più volte attraverso il continuo riutilizzo e riciclo. In questa visione, ogni processo industriale dovrà essere orientato a produrre beni/servizi ecocompatibili, a ripensare e progettare nuovi procedimenti per inibire il fine vita dei prodotti e favorire l utilizzo dei rifiuti come risorsa.

Quadro sintetico delle aree d intervento del nuovo profilo professionale

IMPATTO DEL PROGETTO IN SPAGNA Un accordo sottoscritto tra il partner Fondazione Trinijove e la Regione Catalogna ha dato il via alla prima indagine su scala regionale per accertare e rispondere ai bisogni di qualificazione dei lavoratori inseriti nelle imprese sociali dell intero territorio regionale. Saranno infatti certificate le reali competenze dei molti lavoratori a rischio, cioè che non hanno titoli ne qualifiche perché hanno acquisito le competenze sul lavoro. Si tratta di un grande sforzo che porterà a qualificare i lavoratori dell intero sistema, ampliando le loro possibilità di mantenere il posto di lavoro o di trovare una nuova/migliore occupazione. In base ai risultati dell indagine e all ordinamento spagnolo, la Regione Catalogna ha presentato al Ministro competente il progetto del nuovo profilo professionale di Valorizzazione dei rifiuti, che potrà determinare a breve la nascita di una nuova qualifica regionale. La Regione Catalogna ha messo in atto la prima indagine su scala regionale per rilevare i bisogni formativi e riconoscere le competenze (acquisite sul campo) dei lavoratori dell economia sociale del territorio. Trinijove ha avviato i primi corsi di formazione sperimentali, sui nuovi processi di gestione dei rifiuti. IMPATTO DEL PROGETTO IN BELGIO Tramite il partner rete europea RREUSE, si è potuto raccordare il percorso di SIFOR con il progetto delle regioni belghe di Wallonia, Bruxelles-Capitale e Federazione francofona, tramite l Accord de coopération che promuove il nuovo sistema delle qualifiche SFMQ. L ente Ressources, in convenzione con le regioni coinvolte, da aprile 2014 ha avviato la definizione di nuovi profili professionali per il riconoscimento della "professione di Valorizzatore, tra i quali i 3 già individuati: «manager della valorizzazione» accesso post diploma/laurea «operatore della valorizzazione accesso post obbligo formativo «operatore specializzato della valorizzazione (settori raee e ITC, Tessile, Compostaggio, ingombranti, materiale edili)» accesso post obbligo formativo

IMPATTO DEL PROGETTO IN ROMANIA Il partner romeno Fondazione PESTALOZZI, pur avendo un ruolo di valutazione tecnica del progetto, ha puntato a trarre i massimi benefici dai risultati ottenuti negli altri paesi. Anche le istituzioni romene riconoscono infatti la priorità della Gerarchia dei rifiuti europea e della preparazione per il riutilizzo. Il settore dei rifiuti è in costante sviluppo ma alcune criticità ne ostacolano il processo, ad es. i tempi burocratici, lo scarso rispetto delle leggi, le fluttuazioni del mercato del lavoro dovute ai bassi salari. Con l emergere di imprese sociali nel settore dei rifiuti, l'economia sociale sta sviluppando anche in Romania soluzioni innovative ai problemi, siano essi sociali, economici o ambientali. Con il progetto Sifor è stato possibile favorire queste tendenze, informare gli attori sociali e coinvolgere gli stakehoder pubblici nella ipotesi di sperimentare anche in Romania le potenzialità di sviluppo economico e occupazionale della Valorizzazione/riutilizzo dei rifiuti.