Il progetto. Paola Gherardini



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Transcript:

IL PROGETTO 25 1 Il progetto Paola Gherardini Sentiamo da più parti imporsi l esigenza di una riflessione sull andamento e sugli esiti di trent anni di integrazione scolastica delle persone in situazione di handicap. La normativa italiana, tuttora la più avanzata a livello europeo e mondiale, ha affrontato in questo lungo periodo una serie di trasformazioni e di aggiustamenti esplicativi o migliorativi, per venire incontro alle problematiche via via emerse nell attuazione dell integrazione. Una verifica sulla qualità di quanto è stato realizzato è da alcuni anni al centro del dibattito tra coloro che ricercano, studiano, operano in questo settore. Ma gli ultimi trent anni sono stati altrettanto importanti per il progredire delle conoscenze sulle potenzialità di sviluppo e di apprendimento delle persone con sindrome di Down: abbiamo visto fiorire, in campo internazionale, studi e ricerche (dapprima su singoli casi e successivamente su piccoli gruppi selezionati) riguardanti lo sviluppo di competenze sociali, l autonomia e l acquisizione di abilità scolastiche di base (letto-scrittura e calcolo). In Italia, grazie all inserimento scolastico, un numero sempre crescente di bambini e ragazzi con sindrome di Down accede a competenze sempre più alte, pur con un eterogeneità di livelli e di prestazioni. Tuttavia, attraverso la pluriennale attività di consulenza che l Associazione italiana persone Down offre alle famiglie, abbiamo visto emergere situazioni molto disomogenee. La disponibilità delle risorse per l integrazione, o la loro attivazione e ottimizzazione, siano esse risorse strutturali, umane o finanziarie, condiziona pesantemente un completo sviluppo del potenziale di apprendimento di ciascuna persona Down.

26 L INTEGRAZIONE SCOLASTICA DELLE PERSONE DOWN Su questa tematica l Osservatorio scolastico nazionale dell Associazione italiana persone Down ha attivato un indagine conoscitiva, relativa all anno scolastico 1998-1999, che si propone inoltre di raccogliere quanto emerge dal dibattito scientifico attualmente in corso sulla qualità dell integrazione. 1 Finalità Tale ricerca ha dunque come finalità fondamentale il monitoraggio dell inserimento scolastico delle persone con sindrome di Down allo scopo di ottenere una mappa della realtà nazionale. Questa analisi sarà, da una parte, la base per l individuazione di situazioni insoddisfacenti a livello locale come premessa per eventuali interventi sul territorio, dall altra, una base di conoscenza di esperienze positive, conoscenza che potrà in seguito essere approfondita, documentata e resa fruibile. Ulteriori finalità sono poi emerse nel corso della progettazione degli strumenti d indagine: Valutare la qualità dell integrazione dei disabili attraverso un ampio campione a livello nazionale, la cui tipologia, benché specifica, rientra nel grande gruppo dei disabili con ritardo cognitivo, del quale può in qualche modo essere esemplificativa. Testare su vasta scala uno strumento d indagine, che è da migliorare e perfezionare, ma che costituisce comunque un primo livello di sperimentazione in tale direzione. Fornire standard di qualità al Centro europeo dell educazione (CEDE) di Frascati, che per conto del ministero della Pubblica Istruzione sta raccogliendo vari tipi di standard di qualità della scuola. Il progetto/i tempi L impostazione dell indagine prevedeva la somministrazione, mediante intervista agli insegnanti e ai direttori didattici o ai presidi, di un questionario 1 In Italia la prima ricerca sulla qualità dell integrazione scolastica è stata condotta con rigore scientifico da G. Cottoni, Proposta per la rilevazione della qualità dell integrazione realizzata finora nella scuola, ANMIC, Parma. Essa fissa i criteri metodologici per l impostazione di un questionario che tenga conto di taluni indicatori di qualità e del peso di ciascuno di essi ai fini di una valutazione anche numerica dei risultati. Tale studio però ha carattere generale e non riguarda specificamente gli alunni con sindrome di Down.

IL PROGETTO 27 elaborato come frutto del lavoro in équipe di professionalità complementari: legislativa, psicologica, pedagogica. Per realizzare tale indagine sul territorio nazionale, sono state invitate a collaborare tutte le sezioni dell AIPD e tutte le altre associazioni esistenti in Italia sulla sindrome di Down. A quelle che hanno dato immediata adesione, ai fini di un maggiore coinvolgimento, è stata successivamente inviata una bozza del questionario, con la disponibilità ad accogliere eventuali indicazioni, purché coerenti con la filosofia e l architettura globale del questionario stesso. Il piano di lavoro è stato definito e scandito secondo il seguente prospetto: 1 a fase marzo 1998: invio delle lettere a sezioni e associazioni; marzo-aprile 1998: progettazione e prima bozza del questionario; maggio-giugno 1998: revisione e ridefinizione del questionario presentato all Osservatorio permanente sull handicap operante presso l Ufficio studi del ministero della Pubblica Istruzione, che si era dimostrato molto attento e interessato alla ricerca. Il questionario è stato integrato con le indicazioni del Comitato tecnico e della Consulta delle associazioni, facenti parte del suddetto Osservatorio. La scheda di rilevazione potrebbe essere utilizzata anche da altre associazioni per differenti tipologie di handicap, previo adattamento specifico; luglio 1998: individuazione, sollecitazioni scritte e telefoniche e adesione alla ricerca di 33 referenti in tutta Italia (22 sedi dell AIPD e 11 associazioni); 2 a fase settembre 1998: segnalazione da parte di sezioni e associazioni dei referenti locali (futuri rilevatori), stesura definitiva del questionario e messa a punto di indicazioni scritte sulle modalità di somministrazione; ottobre 1998: invio del questionario alle sezioni e alle associazioni coinvolte, per una pre-lettura in vista di un incontro formativo sulla sua somministrazione; ottobre-novembre 1998: attivazione di contatti (telefonici e/o scritti) con i vari provveditorati per la segnalazione delle scuole presso le quali effettuare la ricerca. Tale aspetto si è rivelato complesso e problematico; 23 e 28 novembre 1998: organizzazione di due incontri di formazione con i referenti locali nella sede nazionale dell AIPD, per le istruzioni relative alla somministrazione dei questionari; da novembre 1998: consulenza telefonica ai rilevatori per tutte le problematiche emerse via via e per le difficoltà burocratiche frapposte dai capi d istituto; 3 a fase da dicembre 1998 a maggio 1999: somministrazione dei questionari da parte dei rilevatori locali (era stato previsto il periodo dal dicembre 1998 a marzo

28 L INTEGRAZIONE SCOLASTICA DELLE PERSONE DOWN 1999). Nel frattempo si è verificata una notevole defezione da parte di sezioni e associazioni, per cui l elenco definitivo è composto da 20 referenti tra città e piccoli centri, di cui 16 sono le sezioni AIPD (L Aquila, Avellino, Bari, Belluno, Brindisi, Caserta, Cosenza, Foligno, in provincia di Perugia, Nardò, in provincia di Lecce, Pavia, Piacenza, Pisa, Potenza, Roma, Taranto, Viterbo) e 4 le associazioni (Cagliari Centro Down, Milano AGBD, Schio Associazione contro l esclusione, Torino CEPIM), situate nelle seguenti regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Umbria, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna. Il momento previsto per l inizio della somministrazione doveva essere successivo al dicembre 1998, per due motivi: 1. compilare i questionari alla fine del primo quadrimestre per dare spazio all attivazione di alcuni processi e consentire agli insegnanti una sufficiente conoscenza dei dati; 2. concordare comunque un arco di tempo sufficiente, soprattutto per le città con un maggior numero di alunni Down inseriti nelle scuole. Di fatto, anche se alla fine di gennaio erano già arrivati i questionari compilati da qualche sezione, per esplicita richiesta o rinvio di alcune sezioni e associazioni, soltanto il 15 giugno si è potuto concludere il lavoro di immissione dei dati. 4 a fase febbraio-marzo 1999: preparazione del foglio elettronico per lo spoglio dei questionari (Excel del programma Windows), testatura del criterio di immissione e risoluzione di molteplici problemi tecnici successivamente emersi. Hanno collaborato il dott. Enrico Cicciarello e la dott.ssa Barbara Cozzolino; da aprile a giugno 1999: immissione dati, conclusasi il 15 giugno, per un totale di 385 questionari correttamente compilati. Ne sono stati eliminati venti a causa di una compilazione incompleta o incongrua; giugno-luglio 1999: elaborazione statistica effettuata dal dott. Michele Marotta e interpretazione dei dati; da settembre a novembre 1999: stesura relazione conclusiva della ricerca. L individuazione dei casi Le sezioni e le associazioni coinvolte nella ricerca hanno contattato i rispettivi provveditorati, presentando una lettera dell AIPD nazionale, per l individuazione delle scuole elementari, medie e superiori frequentate da alunni con sindro-

IL PROGETTO 29 me di Down, garantendo la privacy sui singoli soggetti, sulle scuole e sugli insegnanti, come definito dalla normativa. Non tutti i provveditorati sono stati disponibili a rilasciare tali indicazioni, nonostante la lettera dell AIPD, oppure, benché disponibili, non avevano un quadro completo e preciso della situazione di inserimento scolastico delle persone Down del loro territorio. Pertanto le sezioni/ associazioni si sono regolate in modo diverso per il reperimento dei casi: utilizzando i dati, più o meno completi, del provveditorato, 2 oppure per conoscenza diretta dei casi seguiti dalla sezione/associazione stessa, oppure per conoscenza informale di singole situazioni. 2 Sicuramente tali dati completi esistono presso i provveditorati, ma non sempre sono informatizzati e quindi di facile reperimento. Vogliamo menzionare una ricerca fatta dal GLIP del Provveditorato agli studi di Roma, sulla presenza dei disabili nelle scuole di Roma e provincia per l anno scolastico 1996-1997: M. Riva e M. Donatacci, L integrazione scolastica dell alunno Down, Provveditorato agli studi di Roma, 1998, 4 voll. Non è stato possibile reperire informazioni circa l esistenza di analoghe ricerche in altre città.