Susanna Conti Direttora dell Ufficio di Statistica dell Istituto Superiore di Sanità

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Valutazione dello stato di salute delle popolazioni residenti in prossimità di siti di smaltimento incontrollato: Analisi di mortalità e ricoveri ospedalieri nei comuni interessati da smaltimenti incontrollati Susanna Conti Direttora dell Ufficio di Statistica dell Istituto Superiore di Sanità

Analisi di dati correnti Fonti: Mortalità Schede di Dimissione Ospedaliera Metodologia: Analisi a livello comunale Basata sul Progetto SENTIERI (Auspicabilmente I Certificati Di Assistenza al Parto)

Fonte dei dati MORTALITA (1 di 5) Base di dati sulla Mortalità in Italia - Elaborata dall' Ufficio di Statistica dell ISS, a partire dall indagine sulle cause di morte e le popolazioni comunali fornite dall'istat. - Garantisce qualità ed omogeneità della codifica, effettuata dall ISTAT. Periodo temporale 2003-2010 (in corso di aggiornamento al 2011). Permane il debito informativo relativo al biennio 2004-2005, non reso disponibile dall ISTAT.

MORTALITA (2 di 5) Le cause di morte: la codifica Classificate a livello internazionale secondo un Sistema di codifica denominato ICD (International Classification of Diseases) elaborato dall OMS; esso viene sottoposto periodicamente ad aggiornamenti (Revisioni). Dal 2003 è stata adottata anche in Italia la classificazione tutt ora vigente: la decima revisione (ICD-10)

MORTALITA (3 di 5) La scelta delle cause Approccio metodologico del Progetto SENTIERI: si caratterizza per una valutazione a priori dell evidenza di associazione tra cause di decesso ed esposizioni a fattori inquinanti generati dai vari tipi di impianti, che scaturisce da una analisi approfondita della letteratura scientifica nazionale ed internazionale. Classificazione dell evidenza di associazione tra cause di decesso ed esposizioni con diverso grado di plausibilità: sufficiente, limitata o inadeguata. Nell approccio SENTIERI, per ciascun sito esaminato sono prese in considerazione le cause di decesso che presentano una associazione (sufficiente e/o limitata) con le esposizioni presenti nel sito medesimo.

MORTALITA : estensione nella scelta delle cause Dalla letteratura scientifica internazionale e nazionale su aree caratterizzate dalla presenza di rifiuti pericolosi, o comunque gestiti in modo non appropriato, compresa la loro combustione con modalità diverse da quelle che sono previste dalle attuali normative europee e nazionali indicazioni di studiare varie patologie/cause di morte Patologia oncologica Tutti i tumori tumori di : trachea, bronchi e polmoni, laringe, stomaco, colon-retto, fegato e dotti biliari, sarcomi dei tessuti molli, neoplasie del sistema linfo-emopoietico nel loro complesso e in particolare : linfomi non Hodgkin, leucemie nel loro complesso (e in particolare linfatiche croniche); tumori dell apparato genitourinario nel suo complesso (e in particolare di rene e vescica); tumori a carico di organi con funzioni endocrine (tiroide, testicolo, pancreas). Patologia non oncologica Diabete, malattie dell apparato digerente (e in particolare, cirrosi biliare primitiva), asma e infezioni respiratorie; infarto. Malformazioni congenite FOCUS sui bambini (età 0-14 anni) Tutti i tumori, leucemie, asma e infezioni respiratorie CONTESTUALIZZAZIONE: MORTALITA GENERALE (per il complesso delle cause)

Dettaglio di genere ed età La analisi sono condotte separatamente per genere. Le età in esame sono, oltre al complesso: le classi 0-74 e 0-14 anni Indici statistici calcolati MORTALITA : analisi (5 di 5) Numero assoluto di decessi SMR (Standardized Mortality Ratio), rapporto standardizzato di mortalità, riferito alla mortalità regionale - Compara il numero di decessi osservati nella popolazione in esame con il numero di decessi attesi in essa, se avesse sperimentato i livelli di mortalità della popolazione di riferimento - L aggettivo standardizzato si riferisce al fatto che si tiene conto delle diverse distribuzioni per età, in modo che esse non influenzino i risultati. - L SMR esprime dunque, in percentuale, l eccesso o il difetto di mortalità della popolazione in studio rispetto a quella di riferimento, al netto delle influenze esercitate dalla diversa composizione per età Accanto alla stima puntuale (SMR) è calcolato l Intervallo di Confidenza al 90%

Le Schede di Dimissione Ospedaliera (1 di 3) Fonte dei dati Base di dati: Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) disponibili presso l Ufficio di Statistica dell ISS, fornite dal Ministero della Salute La scheda di dimissione ospedaliera (SDO) è lo strumento di raccolta delle informazioni relative ad ogni paziente dimesso dagli istituti di ricovero pubblici e privati in tutto il territorio nazionale Nel database nazionale delle SDO è riportato un codice anonimo univoco che consente di seguire gli accessi ospedalieri per ogni paziente in tutto il territorio nazionale e per tutti gli anni a disposizione Periodo temporale Analisi dei ricoverati : Primo ricovero avvenuto nel periodo di tempo esaminato 2005-2010 (in corso aggiornamenti)

Tipo di ricovero Esclusione dei ricoveri nelle lungo-degenze e nelle riabilitazioni Considerati oltre ai ricoveri ordinari anche i day hospital Diagnosi Le Schede di Dimissione Ospedaliera ( 2 di 3) Codifica: Classificate a livello internazionale secondo un Sistema di codifica denominato ICD 9-CM (International Classification of Diseases, Clinical Modification, 9 th Revision) che deriva dalla ICD Nel database nazionale delle SDO a disposizione dell Ufficio di Statistica dell ISS riportate fino a 6 diagnosi (una diagnosi principale e altre cinque diagnosi secondarie). Viene esaminata solo la diagnosi principale (vari studi hanno dimostrato essere la più accurata) : tale scelta potrebbe sottostimare il numero di casi esaminati (scelta conservativa) La selezione delle patologie da esaminare è analoga a quella delle cause di morte

Le Schede di Dimissione Ospedaliera (3 di 3) Dettaglio di genere ed età La analisi sono condotte separatamente per genere. Le età in esame sono, oltre al complesso, le classi: 0-74 e 0-14 anni. Indici statistici calcolati Numero assoluto di ricoverati Rapporto standardizzato di ospedalizzazione (SHR, Standardized Hospitalisation Rate) rispetto alla situazione regionale. L SHR compara il numero osservato di persone ricoverate in una certa popolazione con il numero di persone ricoverate da attendersi in essa, se questa avesse sperimentato i livelli di ospedalizzazione della popolazione di riferimento Anche gli SHR sono corredati da intervalli di confidenza al 90%, calcolati in analogia con quanto svolto per SMR

Indice di DEPRIVAZIONE Aggiustamento per indice di deprivazione Tutti i rapporti standardizzati calcolati sono aggiustati per indice di deprivazione. L ID utilizzato è lo stesso adottato nello studio SENTIERI (ID-SENTIERI) ed è costruito sulla base dei seguenti quattro indicatori semplici ottenuti da dati del Censimento 2001: - percentuale di popolazione con istruzione pari o inferiore alla licenza elementare; - percentuale di popolazione attiva disoccupata o in cerca di prima occupazione; - percentuale di abitazioni occupate in affitto; - densità abitativa (occupanti per 100 m 2 ). L indice è calibrato a livello regionale

Certificati Di Assistenza al Parto (CeDAP) ( 1 di 2) Nella descrizione dello stato di salute di una popolazione, l osservazione epidemiologica della nascita costituisce elemento di grande importanza e consente di descrivere e valutare sia la gravidanza (processo) che i suoi esiti: parto, stato di salute del neonato e della madre. Il Certificato di assistenza al parto (CeDAP), reintrodotto nel gennaio 2002 a livello nazionale, è considerato strumento ufficiale per la rilevazione dei dati statistici di base relativi agli eventi di nascita, ai nati morti ed ai nati vivi con malformazioni, nonché alle caratteristiche sociodemografiche dei genitori. Attraverso i CeDAP, è possibile studiare quelle caratteristiche dei nati che possono essere associate ad esposizioni ambientali.

Certificati Di Assistenza al Parto (2 di 2) Esiti riproduttivi oggetto di studio Nati pretermine: nati con età gestazionale <37 settimane Basso peso alla nascita: nati a termine con peso <2.500 gr Gemellarità: numero di parti gemellari Rapporto tra sessi: rapporto tra il numero di nati maschi e il numero di nati femmine (tipicamente intorno a 106) Auspicabile la disponibilità dei dati di tutto il territorio nazionale (Ministero della Salute). In mancanza, dati regionali

Possibile utilizzazione del metodo: per la c.d. Terra dei Fuochi, produzione di dati epidemiologici, al meglio delle fonti correnti certificate, per studiare la loro eventuale riconducibilità alla presenza di discariche

Definizione dell elenco dei Comuni, oggetto prioritariamente di attenzione/azione: 32 comuni in prov. di Napoli e 23 in prov. di Caserta

Grazie dell attenzione!