CARATTERISTICHE QUALITATIVE DEI PERCORSI PEDONALI

Documenti analoghi
ACI per la SICUREZZA: - Comportamenti alla Guida - La sicurezza dei pedoni

European pedestrian crossing assessment

Smart Mobility & Smart Parking: il punto di vista ACI ing. Enrico Pagliari Coordinatore Area Tecnica ACI

La mobilità e le sfide delle nuove normative ambientali e degli impegni dei trattati per l ambiente di Kyoto, Parigi e Lisbona

OGGETTO: Attraversamenti pedonali via di Pietralata

Gli attraversamenti pedonali: comportamenti, interazioni e conseguenze infrastrutturali

Analisi della sicurezza degli attraversamenti pedonali in India e Brasile

Il progetto EPCA (European Pedestrian Crossing Assessment) di ACI per Firenze

CONOSCERE LE CAUSE PER UNA CORRETTA

LA SEGNALETICA STRADALE

Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Milano Gli incidenti stradali a Milano

Sicurezza stradale in città Vincenzo Leanza Automobile Club d Italia

ALLEGATO. della. proposta di DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

La Sicurezza dei Pedoni

SICUREZZA STRADALE. Programma Straordinario Vision Zero e Consulta Cittadina Sicurezza Stradale, Mobilità Dolce e Sostenibilità

Tipologia delle piste ciclabili e scelte progettuali

22 gennaio conferenza regionale PAR acces_sos. costruire città accessibili a tutte le età: strumenti e azioni

Incidentalità stradale: NUMERI, NORME, PREVENZIONE

Pianificazione degli interventi e monitoraggio dei risultati

Progetto per la riqualificazione e /o messa in sicurezza dei percorsi ciclopedonali casa-scuola sviluppati attraverso metodologie educative e

COMUNE DI FLERO (BS)

Strumenti di valutazione della sicurezza delle infrastrutture da parte di organismi indipendenti

ORDINANZA DIRIGENZIALE N. 254 / 2018

MOBILITA PEDONALE. Prof. Ing. Giulio Maternini. Terza Conferenza Nazionale sui Piani Urbani della Mobilità Sostenibile Roma, 6 giugno 2019

2. La destinazione dei proventi

PROGRAMMA DI MANUTENZIONE

III CONVEGNO NAZIONALE LA SICUREZZA SULLE STRADE DELLA CITTÀ. Camminare in Periferia. Percorsi pedonali e attraversamenti stradali:

Pedestrian Crossings Assessment Programme

per i tuoi acquisti di libri, banche dati, riviste e software specializzati

D.M. 49 del 16 febbraio 2018

Sicurezza Stradale e Legalità:

LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E I PROGRAMMI PER LA SICUREZZA STRADALE

Seminario nazionale UPI IL PROGRAMMA PLURIENNALE PER GLI INVESTIMENTI: UNA SFIDA PER LE PROVINCE. Prof. Giuseppe CATALANO

La BICIPOLITANA di PESARO

PROMOZIONE DELLA CICLABILITÀ URBANA

Informazioni accessibilità CLAUIANO

REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI

IL PIANO METROPOLITANO DELLA MOBILITA CICLISTICA

Progetto Città Sicure Corso di formazione sulla Sicurezza Stradale per tecnici dell Amministrazione

LE PRACTICE DEGLI ENTI PUBBLICI GESTIONE E MANUTENZIONE INTEGRALE DELLA RETE VIARIA COMUNALE

Modalità di coinvolgimento degli studenti

Informazioni accessibilità visita guidata GORIZIA

BORGO SANTA RITA. Progetti Immateriali: - Inserimento lavorativo di persone con disagio socio-culturale (Cooperativa agricola) Comune di Roma

Progetto Città Sicure Corso di formazione sulla Sicurezza Stradale per tecnici dell Amministrazione

Piano Urbano della Mobilità Sostenibile del Comune di Forlì. 17 Maggio 2017

1 PROPOSTA PER IL SISTEMA INFRASTRUTTURALE DEROGHE RICHIESTE NELL AMBITO DEL PROGETTO PROGETTO DELLE SISTEMAZIONI STRADALI...

COMMITTENTE: GRUPPO TOSETTO

UNA CITTÀ SENZ AUTO PERCITTADINI E TURISTI LA MOBILITÀ DI BOLZANO VERSO SOLUZIONI SOSTENIBILI

ANALISI DELL INCIDENTALITA STRADALE IN TOSCANA

L impegno del settore assicurativo per avere cittàa mobilità sostenibile. Sandro Vedovi Resp. Progetti

REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI

SCHEDA-PROGETTO VIA VINCENZO TIERI. UNA STRADA DI QUARTIERE E NON UNA PISTA AZIONI E MISURE SPECIFICHE PER I PEDONI. Gruppo di Lavoro: Sotto-Gruppo:

INCIDENTI STRADALI IN TOSCANA Anno 2015

Schemi per strade tipo C ed F extraurbane (extraurbane secondarie e locali extraurbane)

per le scuole elementari

Convegno AIIT. Soluzioni tecniche e pianificatorie per la mobilità e la sicurezza nei centri urbani.

Piano Urbano Mobilità Sostenibile Adozione in Consiglio Comunale

COMUNE DI QUARTU SANT'ELENA

Ritrovare il bene comune: recuperare qualità urbana e natura incompresa

Scheda B8_Itinerari secondari

COMUNE DI FORLI OSSERVATORIO SICUREZZA STRADALE STUDIO METODOLOGICO SUGLI INTERVENTI INFRASTRUTTURALI

Il Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale del Piemonte

Mobilità Urbana e Sicurezza Stradale

Metodologia innovativa di analisi. in ambito autostradale

La città di Bolzano come esempio di mobilità sostenibile

La progettazione di piste e percorsi ciclabili urbani

Le buone pratiche. 16^ Conferenza Nazionale sul Mobility Management e sulla Mobilità Sostenibile. Prato Ottobre 2016

Concezione delle fermate del TP su gomma

VERIFICA DELLA COERENZA E DELLA CORRETTEZZA DELLA SEGNALETICA STRADALE SULLA RETE VIARIA REGIONALE

Obiettivi specifici di apprendimento

Piano Urbano della Mobilità Sostenibile della città di Martina Franca

IL PIANIO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE. L ATTUAZIONE DELLA REGIONE TOSCANA

La proposta è così formulata:

V - F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F

MANUALE DI MANUTENZIONE

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA

Sicurezza stradale: la dimensione del problema ed i possibili contributi della ricerca

DESCRIZIONE SINTETICA DELLE CARATTERISTICHE SALIENTI

ORDINANZA DIRIGENZIALE N. 400 / 2017

CONTROLLO E PREVENZIONE DELLE INTERSEZIONI SEMAFORIZZATE NEL COMUNE DI IMOLA

VIA DE CANDIA 1. PREMESSE

Mobilità sostenibile ed elettrica: un nuovo modello per l Italia. Anna Donati, Gruppo mobilità sostenibile Kyoto Club

TEST DEGLI ATTRAVERSAMENTI PEDONALI 2010 EPCA - EUROPEAN PEDESTRIAN CROSSING ASSESSMENT SINTESI DEI RISULTATI

I restanti posti auto saranno dotati di pavimentazioni permeabili tipo betonelle drenanti.

Il Global Service della rete stradale del Comune di Firenze

ANALISI DELL INCIDENTALITA REGISTRATA NELLA PROVINCIA DI CROTONE STRADA STATALE 106

Il piano della mobilità ciclabile territoriale

ORDINANZA DIRIGENZIALE N. 191 / 2018

L IMPEGNO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA SICUREZZA STRADALE

Obiettivi regionali del POR e piani futuri

La sicurezza stradale in città Politiche di mobility management per una mobilità sicura e sostenibile

LA SEGNALETICA STRADALE

Le associazioni per l intermodalità bici+treno ENRICO CHIARINI. Consigliere nazionale FIAB - Coordinatore Area Tecnica Libero professionista

.: Analisi dell incidentalit. incidentalità stradale in Toscana al 2014

ISTITUTO TECNICO E.F. CORINALDESI SENIGALLIA

COMUNE DI LOIRI PORTO SAN PAOLO PROVINCIA DI SASSARI - ZONA OMOGENEA OLBIA TEMPIO

Piano Urbano del Traffico (PUT)

INDICE 1 Metodologia di valutazione del rischio 2 Cenni di legislazione sull incenerimento 3 Cicli di trattamento n. 5 4 Rischi professionali

RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA GARIBALDI

Transcript:

CARATTERISTICHE QUALITATIVE DEI PERCORSI PEDONALI ing. Enrico PAGLIARI Coordinatore Area Tecnica ACI Presidente AIIT Sezione Lazio Roma, 6 giugno 2016

Abstract o Contesto di riferimento o Obiettivi (perché) o Il test pilota (cosa e dove) o I risultati dell indagine o Conclusioni (prossimi passi)

Contesto di riferimento: I dati di incidentalità Anno PEDONI (m+f) CICLISTI (m+f) TOTALI (m+f) 2000 21.987 12.377 367.074 2014 22.385 17.267 252.693 Variazione % + 1,81% + 39,51% - 31,16% La mobilità DOLCE aumenta notevolmente l esposizione al rischio degli utenti della strada (morti x G passeggeri Km): auto = 3,1 bici = 44,6 pedone = 54,2 Criticità non solo italiana delle utenze vulnerabili in ambito urbano fonte ACI ISTAT e Trasportation Research Laboratory

Obiettivi e finalità 1. INFORMARE sullo stato dell arte (informing) 2. VALUTARE le infrastrutture esistenti (testing) 3. Diffondere le buone soluzioni e bandire le soluzioni non accessibili ed insicure NORME TECNICHE (improving) Per infrastrutture pedonali SICURE e ACCESSIBILI PER TUTTI!

Il test pilota (cosa) DA A +

EPCA: le attivita svolte 2007: Analisi statistiche Confronto europeo della normativa e degli standard di progettazione degli attraversamenti pedonali 2008: Osservatorio dei sinistri con pedoni Test degli attraversamenti pedonali in 17 città europee Indagine sui semafori pedonali in Europa Campagna informativa Walk safe - Dépliant 2009: Estensione test degli attraversamenti pedonali (30 città) Campagna informativa Walk safe - Video Educativo 2010: Estensione test degli attraversamenti pedonali (18 città) 2011: Linee Guida per la progettazione degli attraversamenti pedonali 2012 ad oggi: Test in Italia, in Europa (Slovenia,Croazia e Svizzera), in India e Brasile Estensione del progetto agli itinerari pedonali

EPCA: 3 anni di test 46 Città 22 Nazioni 795 attraversamenti circa 570 Km percorsi

EPCA: i 3 obiettivi Obiettivo 1: Diffondere buoni comportamenti (pedoni e conducenti) Le campagne informative Walk Safe

EPCA: i 3 obiettivi Obiettivo 2: Condividere buone pratiche (evitando situazioni di pericolo)

Obiettivo 3: EPCA: i 3 obiettivi Uniformare la normativa (a livello europeo)

EPCA: la metodologia 4 Categorie di Sicurezza (peso %) Caratteristiche generali (23%) Visibilità Diurna (26%) Visibilità Notturna (32%) Accessibilità (19%) 27 Fattori di Sicurezza Sviluppata in collaborazione con (analisi in-depth investigations e confronto con qualificato focus-group )

Il test pilota (dove e come) o Applicare la metodologia predisposta da ACI per gli attraversamenti pedonali (Eurotest EPCA) anche agli itinerari pedonali o Test su uno degli itinerari giubilari (collegamento da stazione Termini alla Basilica di Santa Maria Maggiore) o Valutazione della sicurezza e dell accessibilità dell itinerario pedonale (giudizi su 5 livelli) o Valutazione disaggregata a livello di: Attraversamento pedonale Tratto pedonale omogeneo ++ Ottimo + Buono o Sufficiente - Insufficiente -- Scarso

La metodologia per gli Attraversamenti Pedonali Nel processo di valutazione sono stati individuati 27 fattori raggruppati in 4 categorie di sicurezza: o Caratteristiche generali (12 fattori di sicurezza, Peso: 23%) o Visibilità diurna (5 fattori di sicurezza, Peso: 26%) o Visibilità notturna (4 fattori di sicurezza, Peso: 32%) o Accessibilità (10 fattori di sicurezza, Peso: 19%)

La metodologia per gli Itinerari Pedonali Nel processo di valutazione sono stati individuati 21 fattori raggruppati in 3 categorie di sicurezza: o Caratteristiche generali (20 fattori di sicurezza, Peso: 40%) o Visibilità notturna (2 fattori di sicurezza, Peso: 20%) o Accessibilità (14 fattori di sicurezza, Peso: 40%)

I risultati: i giudizi Attraversamenti pedonali: o Nessuno ha raggiunto l eccellenza o Soltanto 3 su 14 con valutazione buono o Ben 6 su 14 (più del 40%) non hanno superato il test Tratte pedonali omogenee: o Nessuna ha raggiunto l eccellenza o Soltanto 3 su 17 con valutazione buono o Ben 8 su 17 (più del 50%) non hanno superato il test

I risultati: alcuni esempi Attraversamenti pedonali: o il 2 buono il migliore: Via Amendola (da via Manin a via Gioberti) o il 19 scarso il peggiore: Piazza Santa Maria Maggiore

Alcune immagini

Alcune immagini

I risultati: alcuni esempi Tratte pedonali omogenee: o la 3, giudizio buono, la migliore: Via Gioberti (da via Amendola a via Principe Amedeo) o la 15, giudizio scarso, la peggiore: Via Gioberti da piazza S.M. Maggiore a via Principe Amedeo

Alcune immagini

Alcune immagini

I risultati: carenze e criticità criticità progettuali: o ostacoli fissi (pali della luce troppo scostati dal bordo del marciapiede, postazioni telefoniche o totem pubblicitari troppo centrali rispetto alla sezione del marciapiede, parcometri per il pagamento della sosta di ostacolo per i pedoni, cassonetti e/o contenitori per la raccolta dei rifiuti ecc.) o manifattura pavimentazioni (già sconnesse anche se recenti) o qualità materiali utilizzati (percorsi tattili che si sporcano e degradano rapidamente) o pendenze smaltimento delle acque (non coerenti) o percorsi tattili (assenti o non coerenti) o illuminazione notturna carenze gestionali e di manutenzione: o o o o o ostacoli temporanei (cartelloni e/o banner pubblicitari degli esercizi commerciali, bancarelle di venditori ambulati, tavoli esercizi commerciali, bici e veicoli in sosta irregolare, ecc.) manutenzione pavimentazioni (spesso sconnesse) manutenzione segnaletica orizzontale e verticale (spesso assente) pulizia e decoro itinerari pedonali carenza o assenza di controllo

Conclusioni i prossimi passi o testare la metodologia messa a punto su altri e più numerosi itinerari ( ricalibrazione pesi e valutazioni) o approfondire altre forme disabilità (sordi, handicap deambulatorio ) o condividere a livello europeo in ambito FIA, per ampliare e completare le soluzioni progettuali sicure e accessibili per tutti! o redigere un manuale di buone norme di progettazione degli itinerari pedonali in ambito urbano

Grazie! ing. Enrico PAGLIARI Coordinatore Area Tecnica ACI Presidente AIIT Sezione Lazio Tel: +39 06 4998 2523 Mobile: +39 320 4335216 e-mail: e.pagliari@aci.it www.aci.it