Foulard Blanc, bollettino del Lourdes 1er, Clan internazionale dei Rover



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Il CAMMINO DELLA COMUNITÀ FB LOMBARDA INTRODUZIONE Le prime esperienze di Lourdes, dello Scoutismo lombardo, risalgono al 1936 nel periodo clandestino delle Aquile Randagie, quando Kelly, Giulio Cesare Uccellini, partecipò in settembre ad un pellegrinaggio di Scout belgi e fece voto di condurne uno ufficiale dell'asci qualora questa fosse stata ricostruita integralmente alla caduta del fascismo (1). Il voto fu sciolto nel 1954. Già dal 1948 il Clan La Rocchetta seguì con particolare interesse Foulard Blanc, bollettino del Lourdes 1er, Clan internazionale dei Rover Barellieri in Servizio a Lourdes (2). Due anni dopo, per la prima volta, i Rover lombardi prestarono ufficialmente servizio in qualità di brancardiers in un treno malati. Nel 1951 Nando Faggioli scrisse su Verdenero, giornalino del Clan La Rocchetta, il resoconto di un pellegrinaggio con gli ammalati (2). L 11 febbraio 1957 i partecipanti al pellegrinaggio nazionale del 1954 e gli AE parteciparono ad una Messa, presso il Commissariato Regionale di via Burigozzo alla presenza dell'arciv. Montini. Lo svolgimento di un Campo di Servizio, con pellegrinaggio a Lourdes per AE ASCI per la cura e il trasporto dei sacerdoti malati, fu effettuato dal 28 luglio al 4 agosto 1959 (3). Queste brevi annotazioni vogliono testimoniare che, seppur saltuariamente dato il momento storico ed il proibitivo costo, l attenzione al malato ed al mondo della sofferenza fu presente nel Roverismo lombardo tanto da dare origine ad un gruppo maschile ed uno femminile di Malgrè Tout (MT). Ma bisognò attendere il primo pellegrinaggio della parrocchia di Santa Maria del Suffragio di Milano, dove da poco era diventato parroco mons. Andrea Ghetti-Baden, Aquila Randagia e fautore della nascita del Roverismo in Italia. Le tre carrozze, che partirono, aggregate al treno di linea, dalla Stazione Centrale di Milano, erano organizzate dal Pro Palestina e Lourdes, per la parte pellegrini, e dall OFTAL, per l assistenza ai malati. Il 1

pellegrinaggio si svolse dal 29 settembre al 3 ottobre 1961 ed i cinque Rover de La Rocchetta, predisposti al servizio, raggiunsero Lourdes in auto per la mancante disponibilità di posti sul treno. A quel tempo l unico tratto autostradale terminava a Genova, i treni avevano gli scompartimenti con i sedili in legno e le motrici andavano a carbone. Quel primo pellegrinaggio parrocchiale fu l inizio di una tradizione annuale che continuò ininterrotta fino al 1980. NASCITA DEI FB LOMBARDI Al pellegrinaggio parrocchiale del 1962, in concomitanza col 50 anniversario del giornale L Italia, che vide la partecipazione del card. Montini, prestarono servizio cinque Rover de La Rocchetta, un Novizio Rover del MI XIV, otto Scout del MI I e due del MI XIV. La loro preparazione e direzione fu affidata a Giannino Ferrario, fondatore e presidente dell OFTAL, zio di un Rover de La Rocchetta (Gege Ferrario). Giuliano Uccelli fu l intraprendente animatore che prese contatti con un altra esperienza di servizio Scout a Lourdes, più radicata ed attiva, che faceva capo al Torino XXIV con Luciano Ferraris, Capo Clan FB Italiano, Carlo Daccomo e don Dusan Stefani. La collaborazione si fece intensa e con Vittorio Cagnoni partecipò il 28-29 novembre 1964 a Roma al primo incontro dei Responsabili Regionali per dar vita, a livello nazionale, ai FB nell ASCI (4) e per esteso al Clan internazionale del Lourdes 1er. La Comunità lombarda ebbe il privilegio di incontrare persone di notevole statura sia francese, père Jauandet, Jacques Astruc, Xavier De Montecler, sia a livello italiano non dimenticando che l AE lombardo era Baden. Fu un periodo di notevole e ponderato sviluppo dei FB sia a livello qualitativo sia quantitativo. La convenzione con l opera Pro Palestina e Lourdes, supportata da Baden, permise di ridurre drasticamente i costi di viaggio e quindi di favorire la partecipazione degli Scout lombardi, che in 20 anni vide più di 500 presenze, alcuni dei quali intraprese il cammino del FB. Con il periodo del 68 iniziò negli Scouts de France (SdF) una involuzione e di conseguenza una regressione nell organizzazione 2

internazionale dei FB che non intaccò i FB italiani, che al contrario irrobustirono le loro vicende. Nel tentativo di rilanciare internazionalmente i FB gli SdF indicarono il passaggio del Clan e del Feu NDL in un unica Communauté ed i lombardi vi si adeguarono. L assidua frequenza dei FB lombardi a Lourdes contribuì all evoluzione del senso e motivazione del servizio FB, oltrepassando l iniziale attenzione al malato durante il pellegrinaggio, e favorendo l arricchimento spirituale in una forma particolare di pellegrinaggio Scout che prevedeva attività specifiche quali la Giornata di Deserto, la marcia notturna a Bartés, l incontro con personalità rappresentative Scout e dell Hospitalitè NDL, la Via Crucis serale, il Bivacco al Campo Scout, un periodo di formazione prima e dopo il pellegrinaggio, ecc. affinché si equilibrasse, in egual misura, servizio e spiritualità. Fu approfondito il cammino del FB che, nella fase del Noviziato, acquisisce un esperienza di contatto col malato sperimentando i vari servizi del pellegrinaggio e dell organizzazione di Lourdes, ma contemporaneamente inizia un percorso spirituale che lo introduce, come Titolare, all incontro con la Vergine e Bernadette per proseguire alla scoperta di Dio. Particolare attenzione fu attribuita all attenzione delle necessità spirituali del malato affinché il FB potesse presentarsi come tramite per l incontro del sacerdote in quei casi particolarmente problematici. Si giunse alla sintesi, operata da Baden, che definì il FB colui che mette la sua spiritualità al servizio dei malati. Tale definizione entrerà nella Carta di Comunità come secondo comma, anche se poi questo verrà spesso omesso (5). I contatti con la Comunità ligure permisero una collaborazione marginale nella stesura della Carta di Comunità italiana FB, elaborata da don Sandro Crippa, e firmata per la prima volta il 23 settembre 1972 a Lourdes anche dai FB lombardi presenti. Il risultato dell arricchimento della figura del FB fu divulgato dalla Comunità lombarda attraverso il bollettino Foulard Bianco e le pubblicazioni di Scout a Lourdes (6), Andare a Lourdes (7) che saranno poi riprese in Scout, pellegrini a Lourdes (8) Servire a Lourdes (9) e Veglia a Lourdes (10). 3

Con la chiusura nel 1973 del Service Jeunes a Lourdes, in concomitanza colla partenza dell animatrice francese Vivette Mouisson e di père Joaundet, gli SdF non proposero alternative. Si giunse alla disgregazione della Communauté internazionale ed alla chiusura dei rapporti con l Hospitalitè NDL. I contatti fra FB lombardi e SdF continuarono a livello personale, restando unici. Di conseguenza i FB lombardi collaborarono attivamente con la Pattuglia Nazionale campana fino a riottenne il 25 settembre 1976 dal Vescovo di Lourdes e Tarbes, mons. Henry Douze, il riconoscimento ufficiale dei FB italiani dall Hospitalitè NDL (11) e, successivamente, dall AGESCI. Con la Pattuglia Nazionale Toscana si ottenne il riconoscimento dei FB italiani come Settore. La stessa procedura di riconoscimento fu poi ripercorsa nel 1981 per il cambiamento dei vertici ed una riorganizzazione dell Hospitalitè NDL. La proposta dei FB lombardi, per un approfondimento dei temi della sofferenza, della morte e della speranza affinché da servizio FB si passasse a vocazione, in quanto il FB è consapevole di partecipare al piano di salvezza di Dio vivendo il messaggio di Lourdes, che è preghiera penitenza conversione riconciliazione, trovò notevoli resistenze da parte dei Responsabili Regionali e Nazionali ed allora si optò per un iniziativa personale che vide la pubblicazione del libro Servire chi ha bisogno (12). Nel cammino della Comunità FB lombarda particolare attenzione fu rivolta ai documenti del Magistero come l enciclica Salvifici doloris, le omelie a Lourdes di Giovanni Paolo II, il documento della Conferenza Episcopale, ecc. che sostennero la crescita spirituale. La collaborazione tra Comunità lombarda e nazionale cominciò ad incagliarsi a seguito di ostinate e continue rielaborazioni del Regolamento del FB che assorbivano tutto il prezioso tempo delle assemblee e riunioni nazionali. Parimenti la Comunità lombarda sostenne con convinzione che non aveva senso sprecare energie per la costituzione di una struttura esageratamente burocratizzata rivendicando la semplicità ed originalità di un idea collegata ad una libera adesione per un umile spirito di servizio verso il mondo della sofferenza. Anche per questo eccesso di burocrazia e di miopia l allora Responsabile 4

Regionale FB lombardo fu costretto a rassegnare le dimissioni perché passato dall AGESCI al CNGEI e la Comunità Nazionale non era ancora matura per riconoscere la fedeltà e lealtà di cuore data alla promessa di una Carta di Comunità, indipendentemente dall associazione Scout di appartenenza. Anche nella questione della nascita dell Opera Pellegrinaggi FB, dove molte furono le tensioni all interno della Comunità italiana FB, la posizione dei FB lombardi fu di considerare tale iniziativa, pur se lodevole, totalmente al di fuori della Comunità FB Italiana lasciando liberi i suoi membri per una collaborazione a titolo personale. Negli incontri biennali di Loreto la Comunità FB lombarda ha molte volte contribuito sia all animazione sia con interventi riflessivi scritti. Le principali attività interregionali si svolsero con la Comunità piemontese e soprattutto con i FB svizzeri del Ticino. Stesso impegno fu profuso negli incontri di spiritualità che l Hospitalitè NDL organizzò in Italia, attraverso il suo responsabile père Joulia, e conclusosi con la partecipazione al pellegrinaggio del centenario dell Hospitalitè NDL a Roma. La divulgazione del servizio FB verso il mondo della sofferenza, all interno della regione lombarda, è stata sempre rivolta alla Branca Rover ed ai Capi. Attraverso l AE regionale, incontri privati ed ufficiali; articoli sulla rivista AGESCI Lombardia; nei vari Comitati, Cantieri e Settori; con contatti di singole Unità si è cercato di divulgare l esperienza di Lourdes, ma l attenzione verso il cammino del FB ha sempre ottenuto una scarsissima propensione forse dovuta alla mancanza di cultura verso il mondo del malato. Anche nelle occasioni di celebrazione dell 11 febbraio, presso la sede del Comitato Regionale, si sono ottenuti stentati risultati, come pure la proposta di organizzazioni di pellegrinaggi a Lourdes in treno, aereo o pullman da parte della Comunità FB rivolta a Rover e Capi, ha visto una insignificante partecipazione di membri AGESCI e CNGEI. Più successo ha avuto la proposta rivolta ai Clan di organizzare un Campo Mobile sui Pirenei da concludersi a Lourdes e saltuari sono stati i Campi a Lourdes nel periodo estivo. In questi casi la Comunità lombarda ha agevolato l esperienza di quelle Unità fornendo informazioni di vario genere, ma lasciando libera la scelta di proseguire un 5

eventuale il cammino FB. Questo insieme di concomitanze, unite all elevato costo della quota di partecipazione al pellegrinaggio o di viaggio, hanno fatto sì che la Comunità FB lombarda sia sempre stata molto esigua in termini numerici e di età adulta. Maggiori benefici sono stati ottenuti dall affiancamento di AE e dopo il lungo periodo di Baden seguì don Alberto Villa, fino alla sua scomparsa, don Roberto Davanzo ed attualmente don Albero Mandelli. NOTE: (1) Carlo Verga - Vittorio Cagnoni; Le Aquile Randagie; edizione Nuova Fiordaliso; 2005. (2) Vittorio Cagnoni - Un Quaderno di Marcia del Clan La Rocchetta MI I - inserito nel DVD - Mons. Andrea Ghetti detto Baden: un modo di concepire la vita; 2007. (3) RS Servire; numero 3-4 del1959 (4) Vittorio Cagnoni, Enrico Dalmastri, Ciro Sarno; Foulards Blancs; Itinerario di una Comunità 1926-1996; Nuova Fiordaliso. (5) cfr. Capitolo 3; Foulards Blancs; Itinerario di una Comunità 1926-1996. (6) A cura dei FB lombardi; Scout a Lourdes; nelle cinque edizioni. (7) Marsilio Parolini - Vittorio Cagnoni; Andare a Lourdes: Quaderni di animazione (8) Scout, pellegrini a Lourdes; Centro Studi ed Esperienze Scouts Baden- Powell (9) A cura di Luigi Vignoli; Servire a Lourdes; Equipe Regionale Emilia Romagna (10) A cura di Mario Barantani; Veglia a Lourdes; Comunità Italiana Foulards Blancs. (11) Ciro Sarno; Storia dei Foulards Blancs in Italia (12) Vittorio Cagnoni; Servire chi ha bisogno; editrice SALCOM; Bezzo di Bedero 1991. 6