ALIMENTI E TECNOLOGIE ALIMENTARI
Alimenti e tecnologie alimentari Mutamenti sociali, economici e culturali degli ultimi 60 anni Mutamenti nelle abitudini alimentari: abbandono dieta mediterranea vs dieta ricca di grassi animali, condimenti, zuccheri semplici, povera di fibra Aumentata insorgenza di patologie cronico-degenerative: diabete, ipertensione, cardiopatie ischemiche, tumori ed OBESITA
Alimenti e tecnologie alimentari Necessità di garantire ai consumatori due diritti fondamentali: 1) la sicurezza dei prodotti alimentari La Commissione della CE ha emanato nel tempo diversi regolamenti, direttive e raccomandazioni, volti a disciplinare la produzione, l importazione e la commercializzazione dei prodotti alimentari 2) la possibilità di una scelta consapevole Campagne di educazione alimentare e divulgazione di lineeguida per una corretta e sana alimentazione
Food Safety and Food Security Ad oggi si punta alla possibilità che tutta la popolazione mondiale abbia accesso ad alimenti sicuri e sani Paesi industrializzati: obiettivo quantitativo raggiunto -Grande produttività industriale - allargamento dei mercati - moderne tecniche di produzione e conservazione Attenzione è rivolta alla QUALITA SICUREZZA ALIMENTARE SALUBRITA E GARANZIA DI NON TOSSICITA DEGLI ALIMENTI FOOD SAFETY
Food Safety and Food Security Nei Paesi in via di sviluppo (Africa, Asia) l obiettivo da raggiungere diventa quantitativo: FOOD SECURITY SICUREZZA NUTRIZIONALE: - accesso ad alimentazione equilibrata - ad acqua potabile in misura che tutta la popolazione (bambini, adulti e anziani) possano esprimere integralmente il loro potenziale genetico di sviluppo fisico e mentale
Errate abitudini alimentari Ridotta attività fisica Malnutrizione per eccesso Incremento dell interesse dell industria alimentare Alimenti e tecnologie alimentari Patologie cardiovascolari, dismetaboliche e degenerative Incremento dell interesse dei consumatori verso le problematiche inerenti l alimentazione Prodotti modificati o innovativi con possibili proprietà salutistiche
Alimenti e tecnologie alimentari Classificazione (in continua evoluzione) Alimenti modificati (light; arricchiti; fortificati) Alimenti biologici Alimenti funzionali Alimenti innovativi (novel foods) Alimenti geneticamente modificati
ALIMENTI MODIFICATI 1) Alimenti nei quali uno o più nutrienti sono stati tolti Alimenti light
ALIMENTI Light A basso contenuto di zuccheri Senza zuccheri I carboidrati sono sostituiti da dolcificanti (aspartame, acesulfame, xilitolo, fruttosio, saccarina, etc.)
ALIMENTI MODIFICATI A basso contenuto di grassi Senza grassi
ALIMENTI FORTIFICATI O ARRICCHITI Gli alimenti arricchiti addizionati di vitamine o sali minerali che normalmente contengono; quelli fortificati sono addizionati di vitamine o sali minerali che normalmente non contengono (ferro nel latte) Arricchimenti e fortificazioni sono importanti quando dimostrata una carenza in una particolare popolazione o in un gruppo di popolazione (bambini, anziani, etc.). In questo caso è necessario identificare quale alimento arricchire o fortificare (deve essere comunemente assunto dalla popolazione target) e, successivamente, monitorare l efficienza dell intervento.
ALIMENTI FUNZIONALI (NUTRACEUTICI) Alimenti che esercitano una influenza positiva su alcune funzioni dell organismo Tale influenza si realizza indipendentemente dal valore nutrizionale dell alimento legata alla presenza di componenti dell alimento presenti naturalmente Per classificare un alimento come funzionale è necessario che venga dimostrato, in modo scientificamente rigoroso, che l alimento è in grado di interagire con i fenomeni biochimici o genetici che stanno alla base di una data funzione; dovrebbe essere chiaro il meccanismo che lega l ingestione dell alimento con la protezione dall insorgenza della malattia
ALIMENTI FUNZIONALI : PROBIOTICI E I PREBIOTICI I probiotici contengono microrganismi che possono modificare la qualità della flora intestinale e migliorare le difese immunitarie, agendo sul sistema linfatico intestinale. yogurt (latte di mucca fermentato con Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus termophilus). Effetto benefico: capacità dei batteri dell alimento di migliorare la qualità della microflora intestinale, poichè inibirebbero l attecchimento e la crescita di batteri patogeni
ALIMENTI FUNZIONALI : PROBIOTICI E I PREBIOTICI Gli alimenti prebiotici contengono oligosaccaridi non digeribili (lattulosio, lattitolo, raffinoso, stachioso, verbascoso, inulina, amido resistente all amilasi), naturali o addizionati, che, fermentando, favoriscono la crescita di alcuni ceppi batterici intestinali, anziché altri capaci di stimolare selettivamente la crescita e/o l'attività di uno o di un numero limitato di batteri benefici presenti nel colon Abuso di tali alimenti Eccessiva fermentazione Flatulenza e diarrea
Vero e proprio organo La microflora Oltre 400 specie batteriche, sia aerobiche che anaerobiche (99%) Funzioni sintesi di vitamine produzione di acidi organici e gas reazioni di glicosilazione metabolismo dei composti steroidei sviluppo del sistema immunitario
La microflora Il ph acido gastrico è una vera e propria barriera chimica che si oppone all ingresso di batteri estranei provenienti dalla cavità orale Lo stomaco umano è privo di una vera e propria flora normale Tuttavia nel lume possono essere rinvenuti Streptococchi e Lattobacilli (aerobi). Inoltre, la sua parete può essere colonizzata da alcuni microrganismi, come l Helicobacter pylori Nel tenue, il numero dei batteri aumenta progressivamente dal duodeno all ileo Nel duodeno, la flora riflette quella dello stomaco sia quantitativamente che qualitativamente, mentre nell ileo distale (densità batterica 10 6 CFU/ml), riflette quella del colon
La microflora Nel crasso, la concentrazione e la composizione batterica è differente. Nel cieco, la concentrazione batterica è 10 8 CFU/ml, mentre nel colon di sinistra e nelle feci all emissione è 10 10 la proliferazione batterica è notevole, ed è limitata da: La normale peristalsi, che determina la regolare eliminazione di quote di batteri con le feci La presenza del tessuto linfoide intestinale
La microflora Il 99% dei batteri presenti sono anaerobi non sporigeni Gli anaerobi facoltativi (Lattobacilli ed Escherichia coli) sono circa il 25% della microflora del cieco, mentre nelle feci all espulsione prevalgono nettamente gli anaerobi obbligati (Bifidobatteri, Bacterioides e Clostridi) Le specie batteriche reperibili nelle feci variano molto tra i diversi individui, ma in uno stesso soggetto la composizione della microflora è abbastanza stabile La variabilità da soggetto a soggetto può dipendere dal tipo di alimentazione del soggetto
La microflora 1. Alla nascita, l intestino è sterile 2. Colonizzazione da parte di microrganismi provenienti da fonti diverse 3. Processi di selezione Qualità finale Importanza dell alimentazione nel primo anno di vita Nei neonati allattati al seno predominano Bifidobatteri (ceppo particolarmente benefico per la salute umana)e, in minor misura, Lattobacilli, mentre i neonati allattati artificialmente presentano, oltre che Bifidobatteri, Bacteroides e, in minor misura, Escherichia coli, Stafilococchi e Clostridi; inoltre, tale flora si insedia più precocemente Svezzamento Aggiunta di alimenti diversi dal latte in un apparato digerente le cui funzioni non sono ancora ben sviluppate Cambiamento della microflora Substrati diversi utilizzabili dai batteri A un anno, la flora assume i connotati della flora dei soggetti adulti
FUNZIONI DELLA MICROFLORA 1. Sviluppo, stimolazione e modulazione del sistema immunitario Durante la vita, la mucosa intestinale viene a contatto con un numero incalcolabile di antigeni (batteri, virus, parassiti, antigeni alimentari, farmaci e diversi altri composti chimici) Gut-Associated Lymphoid Tissue (GALT): -linfociti presenti tra le cellule epiteliali (1/6 delle cellule del villo), e nel connettivo della lamina propria, - follicoli linfatici isolati (più frequenti nel colon) o aggregati (placche del Peyer, nell ileo) Ad un corretto sviluppo partecipa la microflora poiché animali germ-free hanno alterazione nello sviluppo del sistema immunitario intestinale
2. DIFESA CONTRO BATTERI ESOGENI I batteri della microflora intestinale inibiscono l adesione di batteri esogeni introdotti con gli alimenti, competono con essi per i substrati metabolici, producono sostanze ad attività antibatterica (batteriocine e acidi grassi volatili) Antibiotici Inibitori della pompa protonica Aumento del ph gastrico Rottura dell equilibrio fra le specie batteriche autoctone Colonizzazione di specie batteriche resistenti (Clostridium difficile) Accrescimento eccessivo di specie indigene resistenti
3. DIGESTIONE DI NUTRIENTI NON ALTRIMENTI DIGERIBILI Dai carboidrati non digeriti Acidi grassi volatili (acetico, propionico, butirrico) Modulano il turnover e la differenziazione dei colonociti. In particolare, l acido butirrico è una fonte energetica per queste cellule Trascurabile fonte energetica nell uomo Fino a 1 anno, la secrezione pancreatica di amilasi è l 1-6% dell adulto. Raggiunge i livelli dell adulto all età di 5 anni Una significativa quantità di carboidrati fermentescibili e di amido passa nel crasso dove viene fermentata In età neonatale, la produzione e l assorbimento degli acidi grassi volatili (osmoticamente attivi) inducono assorbimento idrico nel crasso
4. SINTESI DI VITAMINE Vitamine del gruppo B e la vitamina K Entità variabile e, di solito, nutrizionalmente non rilevante La malattia emorragica del neonato è dovuta non solo alla sterilità dell intestino neonatale, ma anche alla scarsa quantità di vitamina K nel latte materno e alla ridotta capacità del fegato neonatale a sintetizzare i fattori della coagulazione Il ruolo della sintesi batterica della vitamina K è ancora da definire Tuttavia, quando l assunzione con gli alimenti è scarsa, la somministrazione di un antibiotico che inibisca la crescita della flora intestinale, può aggravarne la carenza
5. Correlazioni tra microflora, sue attività metaboliche e tumori del colon L alimentazione di tipo Occidentale, ricca di grassi e di carni, incrementa il rischio di contrarre il carcinoma del colon Bacteroides e Clostridium sono associati ad una maggiore frequenza e ad una maggiore velocità di crescita dei tumori del colon, mentre Lattobacilli e Bifidobatteri mostrano un effetto protettivo (studi su animali)
5. Correlazioni tra microflora, sue attività metaboliche e tumori del colon β-glicuronidasi e 7α-deidrossilasi della microflora determinano deconiugazione dei sali biliari con formazione di sali biliari secondari Tra questi l acido chenico in acido litocolico; poichè cancerogeno l entità di questa trasformazione è un fattore importante per il rischio di carcinoma del colon La microflora presenta anche attività azoreduttasica e nitroreduttasica; enzimi che riducono composti organici aromatici azotati (spesso presenti negli alimenti come i coloranti alimentari) ad amine aromatiche con comparsa di composti intermedi N-idrossilati e di nitrosamine, considerati sostanze cancerogene
5. Correlazioni tra microflora, sue attività metaboliche e tumori del colon Diversi enzimi della microflora sono inducibili dal substrato Col variare del tipo di alimentazione, è possibile un cambiamento di alcune attività metaboliche dei ceppi batterici Diversi studi indicano che l assunzione di fibra alimentare riduce molte attività enzimatiche della microflora (soprattutto le attività 7α-deidrossilasica, β-glucoronidasica, nitroreduttasica e azoreduttasica) e quindi l escrezione fecale di prodotti potenzialmente cancerogeni
6. Attività metabolica della microflora e metabolismo degli estrogeni Circa il 60% degli estrogeni circolanti vengono coniugati nel fegato con acido glicuronico o con solfato ed escreti con la bile Come i sali biliari, successivamente vengono in parte riassorbiti e ritornano al fegato La β-glicuronidasi e la solfatasi della microflora operano le reazioni inverse rispetto a quelle operate dal fegato; gli estrogeni deconiugati sono in parte riassorbiti e in parte escreti con le feci; quelli non deconiugati vengono escreti quasi del tutto con le feci Una terapia antibiotica che abbia ripercussioni sulla microflora può ridurre l emivita dei contraccettivi orali
Problematiche inerenti l uso dei probiotici 1. L efficacia Studi in vivo sull uso dei probiotici nella prevenzione o nella terapia di diverse patologie hanno fornito risultati sia positivi che negativi Le diversità nella gravità delle patologie e nelle condizioni sperimentali possono essere responsabili di risultati diversi Cause Sono stati presi in esame differenti ceppi di batteri Ogni ceppo batterico potrebbe essere maggiormente utile per una data patologia, anziché per un altra; bisognerebbe conoscere più specificamente le caratteristiche dei diversi batteri e utilizzarli in modo più mirato Occorrono molti altri studi clinici controllati
Problematiche inerenti l uso dei probiotici 2. La sicurezza Sono stati descritti fenomeni indesiderati anche gravi, soprattutto endocarditi Ceppi di Lattobacilli reperiti nelle feci umane presentano resistenza agli antibiotici in percentuale superiore ai Lattobacilli che si trovano nei prodotti lattiero-caseari La resistenza agli antibiotici è un fenomeno che i Lattobacilli acquisiscono nell uomo Possibile diffusione della resistenza agli antibiotici nell ambiente
Normativa sugli alimenti funzionali Cosa sono i (nutritional claims) e gli (health claims)?
Tali indicazioni fanno riferimento ai seguenti elementi: a) il ruolo di una sostanza nutritiva per la crescita, lo sviluppo e le funzioni dell organismo, o b) funzioni psicologiche e comportamentali, o c)... il dimagrimento o il controllo del peso oppure la riduzione dello stimolo della fame o un maggiore senso di sazietà o la riduzione dell energia apportata al regime alimentare
ALIMENTI BIOLOGICI Sono alimenti provenienti da agricoltura biologica, in cui è escluso l uso di concimi o altri composti chimici; ma utilizzando metodologie biologiche I princîpi su cui si basa l agricoltura biologica sono la salvaguardia delle risorse naturali ed il mantenimento delle biodiversità Sfruttamento della fertilità naturale del suolo, esclusione dell uso dei prodotti chimici di sintesi, degli OGM e delle radiazioni ionizzanti Limitato l impatto sull ambiente, l inquinamento di terreni e delle acque La produzione può essere agevolata solo con l uso di prodotti vegetali, animali e minerali, non di sintesi; in difesa delle piante viene privilegiata la lotta biologica
ALIMENTI BIOLOGICI La produzione biologica interessa anche gli animali. In questo caso, le tecniche di allevamento rispettano il benessere degli animali, che vengono alimentati con vegetali ottenuti dall agricoltura biologica Vietati gli allevamenti intensivi e i metodi di forzatura della crescita Per le patologie animali, il principio fondamentale è la prevenzione Per la terapia sono permessi rimedi omeopatici e fitoterapici, tranne nei casi in cui l uso di farmaci allopatici sia assolutamente indispensabile
Problematiche legate alla diffusione dell agricoltura biologica 1. Sicurezza Con i metodi di coltivazione biologica, almeno teoricamente, i vegetali sono più facilmente esposti ad infestazioni fungine Rischio della presenza di micotossine
Problematiche legate alla diffusione dell agricoltura biologica 2. Sostenibilità Le coltivazioni biologiche hanno inevitabilmente una resa minore Per ottenere una stessa quantità di raccolto, necessita una maggiore estensione di terreno È opportuna la diffusione dell agricoltura biologica, se è vero, come purtroppo è vero, che annualmente milioni di persone muoiono per denutrizione?
Problematiche legate alla diffusione dell agricoltura biologica 3. Costi La resa è minore e si rende necessario un maggior numero di lavorazioni meccaniche Costi di produzione superiori Costi di commercializzazione superiori Prodotto biologico = Prodotto elitario
ALIMENTI INNOVATIVI ( NOVEL FOODS ) Da diversi anni, le industrie alimentari propongono alcuni alimenti nuovi o contenenti ingredienti inconsueti Lo scopo: rispondere alle richieste dei consumatori sempre più consapevoli verso consumo di alimenti come mezzo per prevenire malattie cronico degenerative e mantenere un buono stato di salute e di benessere Rischi: immissione nel mercato dei novel foods può determinare fenomeni tossici o allergici, o perché la sostituzione degli alimenti tradizionali con essi può essere per il consumatore svantaggiosa dal punto di vista nutrizionale
ALIMENTI INNOVATIVI ( NOVEL FOODS )
ALIMENTI INNOVATIVI ( NOVEL FOODS ) Le industrie alimentari propongono i novel foods come risposta alla richiesta da parte dei consumatori di alimenti che possono esercitare un effetto positivo sulla salute Ci si è resi conto presto che le problematiche inerenti la produzione e la commercializzazione degli OGM, nonché le loro finalità, sono assolutamente diverse Due differenti normative per i novel foods e gli OGM Per gli OGM sono in vigore la Dir. CEE 2001/18/CE ed il Regolamento CE 1829/2003 Per i novel foods la nuova normativa è ancora allo stadio di proposta, per cui vige ancora il Regolamento del 97
ALIMENTI INNOVATIVI ( NOVEL FOODS ) I novel foods la cui commercializzazione è consentita dalla CE sono: alimenti e bevande: prodotti lattiero-caseari (yogurt, formaggi molli) addizionati di fitosteroli succo ottenuto dal gelso indiano (o noni: Morinda citrifolia), succhi di frutta ottenuti mediante pastorizzazione ad elevata pressione; composti da utilizzare per la preparazione di alimenti: margarine addizionate di fitosteroli, oli ricchi di DHA proveniente da microalghe coadiuvanti tecnologici nell industria alimentare: proteine coagulate di patate, fosfolipidi estratti dal tuorlo, trealosio,
GLI ALIMENTI OGM MUTAGENESI
GLI ALIMENTI OGM Perché un organismo possa essere indicato come geneticamente modificato, è importante non tanto la provenienza del gene o dei geni inseriti, quanto piuttosto la modalità con cui la modifica è stata effettuata Se si trasferisce un gene da un organismo ad un altro appartenente ad una specie diversa, avremo un OGM transgenico; se l organismo che fornisce il gene e quello che lo riceve appartengono alla stessa specie, avremo un organismo cisgenico, ma considerato sempre un OGM
GLI ALIMENTI OGM Per verificare se il trasferimento del DNA è avvenuto con successo, insieme al DNA codificante la proteina voluta, viene inserito DNA codificante per una determinata caratteristica facilmente evidenziabile (marker) spesso è la resistenza ad un determinato antibiotico; in questo modo, le cellule ospiti vengono fatte crescere in un terreno di coltura contenente quell antibiotico; le cellule che non muoiono sono quelle che hanno il marker e, di conseguenza, anche il gene che si voleva trasferire Solitamente nei prodotti GM vengono inseriti geni per la resistenza ad antibiotici
GLI ALIMENTI OGM SCOPO delle manipolazioni genetiche: ottimizzare la produzione di quel dato alimento (piante che crescono più in fretta, più resistenti a condizioni climatiche avverse, a funghi e batteri, agli erbicidi e agli insetti, nutrizionalmente migliori)
VANTAGGI Da sempre, sia mediante incroci e innesti, sia mediante l uso di agenti fisici (radiazioni: frumento Creso ) Fenotipi con caratteristiche più vantaggiose Le modificazioni dei fenotipi sono elevate e non prevedibili Non facilmente controllabili Teoricamente, gli OGM dovrebbero rappresentare un passo avanti, in quanto vengono inseriti geni ben determinati, di cui si conosce la funzione Maggiore prevedibilità In realtà, vi sono diverse incertezze legate sia alla sicurezza degli OGM, sia agli effetti sugli ecosistemi dell immissione di OGM
SVANTAGGI Imprevedibilità delle modificazioni indotte Che il gene introdotto sia ben conosciuto non significa che non possa dare sorprese a livello fenotipico, interagendo con altri elementi dell ecosistema in modo imprevedibile. Una cosa è lasciare che l ambiente selezioni le modificazioni genetiche, un altra è introdurre un gene da un altra specie o da un altro regno, violando i confini della evoluzione naturale e con effetti non prevedibili in ecosistemi complessi
La sicurezza alimentare degli OGM CONTRO Possibili allergie Alcune proteine trascritte dai geni inseriti possono essere responsabili di manifestazioni allergiche Questo si è verificato sicuramente nel caso di una varietà di soia alla quale era stato inserito un gene proveniente dalla Noce del Brasile, al fine di migliorare il valore biologico delle proteine, aumentando la quantità di aminoacidi solforati Possibile tossicità per l uomo La tossicità può essere diretta oppure realizzarsi inducendo nelle piante la formazione di sostanze tossiche
La sicurezza alimentare degli OGM PRO Da oltre 10 anni almeno negli USA vengono consumati alimenti GM e (tranne il caso prima citato) non sono stati riscontrati fenomeni tossici o allergici legati ad essi
La sicurezza alimentare degli OGM In USA, prima di esserne autorizzato il commercio, gli alimenti GM devono superare tests di tossicità e di allergenicità presso enti come l FDA (Food and Drug Administration), gli NIH (National Institutes of Health), l EPA (Environmental Protection Agency) Nella CE (vegetali GM ammessi: soia, mais, colza, cotone), la garanzia di sicurezza (e quindi la produzione e la commercializzazione) è affidata agli Stati membri, che indicano le autorità competenti che dovranno valutare caso per caso, secondo parametri ben precisi, se un OGM possa avere effetti negativi sulla salute e/o sull ambiente Questi organismi hanno anche funzioni di controllo e di monitoraggio
OGM ed ambiente Incertezze riguardanti: l interazione tra OGM ed altri organismi, sia della stessa specie che di specie diversa il possibile aumento dell inquinamento da pesticidi la possibile diffusione in natura della resistenza agli antibiotici
Interazione tra OGM ed altri organismi, sia della stessa specie che di specie diversa CONTRO Vantaggio selettivo nei confronti degli organismi non-gm, sia della stessa specie che di specie diversa Possibile distruzione delle varietà autoctone Il flusso di geni da OGM a non-ogm potrebbe portare a conferire a questi ultimi alcune caratteristiche che prima non possedevano (es.: se una pianta non-ogm acquisisce la capacità di non essere attaccata da alcune specie di insetti, potrebbe diventare infestante) Perdite economiche in quei produttori che hanno investito in coltivazioni non-gm
Interazione tra OGM ed altri organismi, sia della stessa specie che di specie diversa Principi generali e indicativi per la coltivazione di OGM Adeguatezza delle distanze tra le coltivazioni (variabili a seconda se le piante da coltivare sono allogame o autogame); creazione di barriere per il polline (impianto di siepi); applicazione di sistemi di rotazione colturale; uso di mezzi opportuni per la lavorazione del terreno; attuazione di pratiche di manipolazione e conservazione delle sementi e dei raccolti che evitino le mescolanze o le fuoriuscite accidentali
Interazione tra OGM ed altri organismi, sia della stessa specie che di specie diversa Queste raccomandazioni non garantiscono la impossibilità che si verifichino commistioni di geni Ad esempio, la distanza di sicurezza può non bastare: alla lunga, le piante OGM proprio perché più resistenti, potrebbero, in modo prima non prevedibile, penetrare ed aggredire diversi habitat e sostituire le piante non OGM Tra l altro gli studi intrapresi per stabilire le distanze da osservare tra coltivazioni GM e non-gm non sono conclusivi, date le numerose variabili in causa
Interazione tra OGM ed altri organismi, sia della stessa specie che di specie diversa CONTRO Alcune piante OGM sono progettate per resistere agli insetti In linea teorica, questo potrebbe ridurre il ricorso agli insetticidi e, nel contempo, assicurare raccolti più abbondanti La resistenza agli insetti è fornita da un gene di un batterio, il Bacillus thuringiensis, che esprime una proteina tossica per gli insetti, ma non per l Uomo Possibilità che si selezionino naturalmente insetti resistenti alla proteina tossica
Possibile aumento dell inquinamento da pesticidi CONTRO PRO Piante resistenti a specifici erbicidi (magari prodotti dalla stessa multinazionale che commercializza i semi GM) Piante resistenti agli insetti minore uso di pesticidi riduzione dell inquinamento Maggiore rischio per il consumatore di ingerirne Inquinamento di suolo ed acqua
Possibile diffusione in natura della resistenza agli antibiotici CONTRO PRO L inserimento di un gene per la resistenza ad un antibiotico (i più usati riguardano kanamicina e ampicillina) è utilizzato come espediente tecnico (marker) per identificare e selezionare le cellule nelle quali la modificazione genetica è riuscita La normativa CEE prevede che da 2010 gli OGM autorizzati non debbano presentare come marker alcun gene per la resistenza agli antibiotici Possibilità di propagazione nell ambiente, soprattutto nei batteri, della resistenza agli antibiotici