CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

Documenti analoghi
CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE. La Sezione Regionale di controllo per il Piemonte, composta dai sigg.

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE. Delibera n. 271/2013/SRCPIE/PRSE

REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

Delibera n. 111/2011/SRCPIE/PAR

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

Corte dei conti. per l Emilia - Romagna

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE. La Sezione Regionale di controllo per il Piemonte, composta dai sigg.

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

Delibera n. 57/ Comune di Castelnuovo del Garda (VR) Rendiconto Pronuncia ai sensi dell'art. 1, comma 168 della Legge 23 dicembre

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE. Delibera n. 214/2013/SRCPIE/PRSE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE. La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nell adunanza del 23 ottobre 2013,

Deliberazione n. 69/2007/G

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE. La Sezione Regionale di controllo per il Piemonte, composta dai sigg.

Deliberazione n. 52/2008/G

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CALABRIA. composta dai magistrati: Nella Adunanza del 22 maggio 2009

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE. La Sezione Regionale di controllo per il Piemonte, composta dai sigg.

DELIBERAZIONE n.44/2008

CORTE DEI CONTI. La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nell adunanza del 1 luglio. Dott. Walter BERRUTI Primo Referendario relatore

composta dai Magistrati: Nella Camera di consiglio del 26 ottobre 2017

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE. La Sezione Regionale di controllo per il Piemonte, composta dai sigg.

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE. Nell adunanza del giorno 25 ottobre 2018

composta dai Magistrati: Nella Camera di consiglio del 21 settembre 2017

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE. Delibera n. 274/2013/SRCPIE/PRSE

Deliberazione n. 446/2007

deliberazione del Consiglio di Presidenza n. 229, del 19 giugno

REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CALABRIA. Prof. Dott. Luigi CONDEMI Prof. Dott. Vittorio CIRÒ CANDIANO

Deliberazione n. 113/g/2007 Comune di Frosinone

composta dai Magistrati: Nella Camera di consiglio del 21 settembre 2017

Deliberazione n. 301 / 2009 / PRSE

REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI

Deliberazione n. 22/2009/PRSE

Deliberazione n. 144/2007

Deliberazione n. 38/2006/G

CORTE DEI CONTI. Delibera n. 11/2013/SRCPIE/PAR. La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nell adunanza del 22 gennaio

Sezione di Controllo per la Regione Autonoma della Sardegna

Deliberazione n. 80/pareri/2008

composta dai Magistrati: Nella Camera di consiglio del 26 ottobre 2017

composta dai Magistrati: Nella Camera di consiglio del 21 settembre 2017

REPUBBLICA ITALIANA SEZIONE DI CONTROLLO PER IL TRENTINO - ALTO ADIGE/SÜDTIROL SEDE di TRENTO. composta dai Magistrati: Anna Maria Rita LENTINI

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

Deliberazione n. 365/2007

Deliberazione n. 40/pareri/2007

Deliberazione n. 57/2009/PRSP

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE. Delibera n. 439/2012/SRCPIE/PRSE

composta dai Magistrati: Nella Camera di consiglio del 21 settembre 2017

Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con Regio Decreto 12

Deliberazione n. 75/2008

REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI Sezione di controllo per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol Sede di Trento

REPUBBLICA ITALIANA SEZIONE DI CONTROLLO PER IL TRENTINO - ALTO ADIGE/SÜDTIROL SEDE di TRENTO. composta dai Magistrati: Anna Maria Rita LENTINI

SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER L UMBRIA. composta dai magistrati:

Delibera n. 27/2012/SRCPIE/PAR

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE. Nell adunanza del giorno 6 novembre 2018

Deliberazione n. 388/2007

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE. La Sezione Regionale di controllo per il Piemonte, composta dai sigg.

SEZIONE DI CONTROLLO PER IL TRENTINO - ALTO ADIGE/SÜDTIROL SEDE di TRENTO. composta dai Magistrati: Anna Maria Rita LENTINI

REPUBBLICA ITALIANA SEZIONE DI CONTROLLO PER IL TRENTINO - ALTO ADIGE/SÜDTIROL SEDE di TRENTO. composta dai Magistrati: Anna Maria Rita LENTINI

DELIBERAZIONE n.36/2007 *********** ***********

visto il t.u. delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con r.d. 12 luglio 1934 n. 1214;

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

REPUBBLICA ITALIANA SEZIONE DI CONTROLLO PER IL TRENTINO - ALTO ADIGE/SÜDTIROL SEDE di TRENTO. composta dai Magistrati: Anna Maria Rita LENTINI

Pronuncia n. 7 / 2008

Repubblica italiana La Corte dei Conti in Sezione Regionale di Controllo per l Abruzzo. Nell adunanza del 18 marzo 2008 composta dai magistrati:

composta dai Magistrati: Nella Camera di consiglio del 26 ottobre 2017

Vista la richiesta proveniente dal Sindaco del Comune di Sampeyre, trasmessa per

Lombardia/230/2009/PRSE

Deliberazione n. 82/2007/G

per l Abruzzo nella Camera di consiglio del 19 novembre 2008 visto il t.u. delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con r.d.

visto il t.u. delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con r.d. 12 luglio 1934 n. 1214;

Deliberazione n. 28/2006

Deliberazione n. 48/2007/Parere n.12

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

Deliberazione n.60/f/2006

Deliberazione n. 63 /I C./2006

Deliberazione n. 72/2009/PRSE Comune di San Giovanni Incarico - Rend. 2007

Transcript:

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE Delibera n. 174/2011/SRCPIE/PRSE La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, composta dai Magistrati: Dott. ssa Enrica LATERZA Presidente Dott. Mario PISCHEDDA Consigliere Dott. Giancarlo ASTEGIANO Consigliere Dott. Giuseppe Maria MEZZAPESA Primo referendario Relatore Dott. Walter BERRUTI Referendario Nella adunanza del 15 novembre 2011 Visto l art. 100, comma 2, della Costituzione; Vista la Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3; Vista la Legge 5 giugno 2003, n. 131, recante disposizioni per l adeguamento dell Ordinamento della Repubblica alla Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3; Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con Regio Decreto 12 luglio 1934, n. 1214; Vista la Legge 21 marzo 1953, n. 161, contenente modificazioni al predetto testo unico; Visto il Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267, recante: Testo unico delle leggi sull ordinamento degli Enti Locali ; Vista la Legge 14 gennaio 1994, n. 20; Vista la Legge 23 dicembre 2005, n. 266, art. 1, commi 166 e seguenti; Vista la deliberazione n. 14/2000 e s.m.i. delle Sezioni riunite della Corte dei conti, adottata nell adunanza del 16 giugno 2000, concernente il regolamento per l organizzazione delle 1

funzioni di controllo della Corte dei conti, come modificato, da ultimo, con deliberazione del Consiglio di Presidenza n. 229 del 19 giugno 2008; Vista la delibera n. 2/AUT/2011 del 29 aprile 2011 della Sezione delle Autonomie, inerente le linee guida cui devono attenersi, ai sensi dell art. 1, commi 166 e 167, della Legge 23 dicembre 2005 n. 266 (Legge finanziaria 2006), gli organi di revisione economico finanziaria degli enti locali nella predisposizione della relazione sul bilancio di previsione 2011 e questionari allegati; Vista la deliberazione n. 97 del 17 dicembre 2010, con la quale è stata programmata l attività di controllo per l anno 2011; Vista la relazione sul bilancio di previsione 2011 redatta dall Organo di revisione del Comune di Sant Antonino di Susa, ai sensi del citato art. 1, commi 166 e seguenti, della Legge n. 266/2005; Vista la richiesta di deferimento del Magistrato Istruttore; Vista l ordinanza n. 29/2011 del Presidente della Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, con la quale si stabilisce di procedere alla deliberazione della presente pronuncia in Camera di Consiglio convocata in data odierna; Udito il Primo Referendario Relatore Dott. Giuseppe Maria Mezzapesa; PREMESSO La legge n. 266 del 2005, all art. 1, commi 166 e 167, prevede che le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, adottino specifica pronuncia qualora accertino comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria o il mancato rispetto degli obiettivi posti con il patto di stabilità interno, così come l inosservanza del vincolo previsto in materia di indebitamento dall articolo 119, ultimo comma, della Costituzione ovvero ogni atra grave irregolarità contabile e finanziaria. Da ultimo l art. 6, comma 2, del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 149 ha valorizzato questo controllo reso dalla Corte dei conti, prescrivendo che, qualora dalle pronunce delle Sezioni regionali di controllo emergano comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria, violazioni degli obiettivi della finanza pubblica allargata e irregolarità contabili o squilibri strutturali del bilancio dell'ente locale in grado di provocarne il dissesto 2

finanziario e lo stesso ente non abbia adottato le necessarie misure correttive, la stessa Sezione regionale competente, accertato l'inadempimento, è tenuta a trasmettere gli atti al Prefetto e alla Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica. Trattasi in ogni caso di un controllo di tipo collaborativo (cfr. Corte Costituzionale, sentenze n. 179/2007 e n. 37/2011), le cui caratteristiche suggeriscono di segnalare agli enti, specie in sede di analisi delle relazioni dei revisori sui bilanci preventivi, anche irregolarità contabili non gravi o meri sintomi di precarietà, soprattutto se accompagnate e potenziate da irregolarità a queste connesse ovvero da sintomi di criticità o difficoltà gestionale, ferma restando la gravità di tutte le irregolarità che costituiscono un serio rischio per gli equilibri di bilancio. Tanto l adozione di specifiche pronunce di grave irregolarità contabile, quanto la segnalazione di irregolarità non gravi ovvero di sintomi di criticità, hanno lo scopo di riferire all organo elettivo e di dare impulso alle opportune misure correttive, la cui congruità potrà essere valutata dalla Sezione nell ambito del controllo sull intero ciclo di bilancio. In ogni caso, si precisa che, se le caratteristiche di questo controllo consentono alla Sezione di ravvisare, sulla base delle relazioni degli organi di revisione e del contraddittorio svolto, irregolarità contabili o criticità gestionali, l Ente è chiamato comunque a valutare le segnalazioni effettuate, avuto riguardo alle proprie specifiche condizioni, nonché alla possibilità che eventuali irregolarità o criticità siano già state superate a seguito, ad esempio, di specifiche misure già adottate. CONSIDERATO Dall esame della relazione redatta, ai sensi dell art. 1, commi 166 e segg., della Legge 23 dicembre 2005, n. 266, dall Organo di revisione del Comune di Sant Antonino di Susa (TO), considerato quanto emerso dal contraddittorio svolto con l Ente e dalle risultanze dell attività istruttoria, il Magistrato Istruttore ha ritenuto sussistenti i presupposti per l attivazione della procedura prevista dall art. 1, comma 168 della sopracitata Legge n. 266/2005, per le ragioni di seguito evidenziate. 1. Con riferimento alle previsioni del contributo per permesso per costruire, si sono rilevate previsioni per il 2011 (168.000 euro) che si discostano dagli accertamenti effettuati negli 3

esercizi precedenti (73.022 euro nel 2009 e 83.722 nel 2010), di cui 80.000,00 euro destinati a coprire una differenza di parte corrente negativa di pari importo. Al riguardo preme ricordare che l art. 2, comma 8, della legge 244/07 - con previsioni prorogate per gli anni 2011 e 2012 dall art.2, comma 41, del decreto legge n. 225 del 29/12/2010, convertito nella legge 26/2/2011 n.10 - ha fissato la percentuale massima del 50% dei proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste nel testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia (dpr 380/2001), al finanziamento di spese correnti e un ulteriore percentuale massima del 25% per le spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale. Il mancato rispetto del limite massimo di utilizzo fissato dal legislatore costituisce grave irregolarità, comportando violazione delle regole di equilibrio poste a salvaguardia della stabilità dei conti. Deve reputarsi irregolare anche il rispetto apparente del limite, ottenuto attraverso un incremento artificioso dello stanziamento complessivo preventivato. In sede istruttoria non si è dato atto delle ragioni a base di tali previsioni, si è tuttavia specificato che in fase di controllo degli equilibri si sono ridotte le spese correnti finanziate con oneri di urbanizzazione, potendo fare affidamento su entrate correnti da trasferimenti maggiori di quelle previste. Quanto precisato sembra confermare quanto sopra rilevato, ovvero la formulazione di previsioni di entrate di natura straordinaria, quali quelle in parola, non fondate su elementi asseveranti la loro attendibilità, ma determinate dall esigenza di rappresentare situazioni di equilibrio. Si è inoltre evidenziata una rilevante differenza fra entrate e spese correnti aventi carattere non ripetitivo, non destinata a spese per investimenti, resa peraltro più consistente dal necessario computo fra le entrate aventi carattere straordinario (non effettuato nel questionario, ma ritenuto necessario in sede istruttoria dallo stesso revisore) dell importo di 80.000 euro, corrispondente alla percentuale del contributo per permesso di costruire destinata a spesa corrente. Tale differenza non risulta destinata a spese per investimenti, evidenziandosi pertanto un importo rilevante di entrate di natura straordinaria destinate a spesa corrente ordinaria, sintomo di precarietà per l equilibrio economico dell Ente. Possono 4

infatti così determinarsi situazioni di rischio per i futuri equilibri di bilancio, derivanti dal finanziamento di spese consolidate attraverso entrate non ripetitive. 2. L Ente ha effettuato la rinegoziazione di 13 mutui, di cui, 6 con scadenza a 5 anni e 7 con scadenza a 7 anni. Il tasso fisso di interesse originario, pari al 7% per tutti, è stato ridotto a 5,632%, 5,808% e 5,965% a seconda dei singoli mutui, portando però a 20 anni, per tutti, la durata residua del prestito rinegoziato. Dall istruttoria si evince che il vantaggio riconosciuto all operazione è consistito nel beneficiare nell immediato di interessi minori, ottenendo una minor spesa sulle quote di interesse annuo di 17.000 euro per i primi 5/7 esercizi, ma con un maggiore esborso per i successivi 13/15 esercizi finanziari di circa 12.000 euro annui. In merito all operazione di negoziazione, non può non rilevarsi come i vantaggi della descritta operazione debbano essere valutati non soltanto sotto il profilo meramente finanziario, dato dalla differenza fra l attualizzazione dei flussi dei pagamenti della passività originaria e quelli delle nuove passività, ma, in ossequio al principio di sana gestione, vanno assoggettati a una valutazione complessiva, finanziaria ed economica, che tenga conto dei rischi assunti dall Ente con la nuova operazione e soprattutto delle conseguenze dell allungamento del periodo di debito che vincola la futura attività dell Ente. In altre parole non può consistere in un operazione volta a liberare nell immediato risorse correnti, con aggravio degli oneri ricadenti sulle generazioni future, specie se dette risorse non vengano destinate a spese per investimento, e dunque ad incrementare il patrimonio dell Ente. L operazione in esame ha infatti prolungato il periodo di ammortamento del prestito rinegoziato rispetto all originario piano di rimborso del debito, con l effetto, sì di un beneficio, per i primi anni, di rate di minore entità, ma traslando le stesse rate sugli esercizi successivi. 3. Non risultano rispettati nelle previsioni 2011 i limiti di spesa disposti dall art. 6 comma 14 del D.L 78/2010, relativi ad acquisto, manutenzione, noleggio, esercizio autovetture ; nella relazione trasmessa dal revisore si è indicato un importo previsionale pari a 16.000 euro, a fronte di un limite di spesa di 12.110,10 euro. In sede istruttoria si è fornito il dettaglio delle auto in dotazione dell Ente e del loro utilizzo. Al riguardo si ricorda che le soprarichiamate disposizioni sono state introdotte dal legislatore nell ambito di una manovra finanziaria, approvata con il testo normativo sopra citato, tesa a 5

razionalizzare e contenere la spesa delle amministrazioni pubbliche, inclusi gli enti locali, per pervenire ad un miglioramento dei saldi dei bilanci di ciascuna amministrazione, contribuendo a quel processo di risanamento della finanza pubblica, cui la Repubblica è impegnata da anni. Si è dunque in presenza di previsioni di legge incidenti direttamente sulla sana gestione finanziaria dell Ente e sui pertinenti equilibri di bilancio, ma da inquadrare anche nell ambito dei più generali obiettivi di contenimento della spesa sanciti dai principi di coordinamento della finanza pubblica. Pertanto, facendo anche riferimento alla rigida interpretazione emersa nelle delibere di questo Istituto (cfr. del. 111/2011 di questa Sezione), non sono consentite deroghe ulteriori rispetto a quelle dettate dal legislatore. Scopo della norma è chiaramente quello di ridurre la complessiva spesa legata all utilizzo di automezzi, qualsiasi sia l utilizzazione degli stessi, e di indurre nel contempo, per gli esercizi futuri, prassi virtuose nella gestione dei beni in parola, attraverso una pianificazione prudente della relativa spesa (cfr., anche, Sez. Lombardia, n. 1076/2010 e n. 114/2011). P.Q.M. La Corte dei conti, Sezione Regionale di controllo per la Regione Piemonte, invita l Ente: - ad adottare misure gestionali utili a prevenire qualsiasi compromissione dell equilibrio della situazione corrente e del pareggio finanziario complessivo, nonché ad assicurare un equilibrio strutturale, senza rischi per i futuri equilibri di bilancio; - ad assumere le dovute cautele nella gestione dell indebitamento, nel rispetto del principio della sana gestione finanziaria, nonché del principio dell equilibrio intergenerazionale. - alla corretta interpretazione ed applicazione della vigente normativa in materia di contenimento della spesa pubblica. Dispone che la presente deliberazione sia comunicata al Consiglio comunale, al Sindaco, nonché all Organo di revisione economico-finanziaria del Comune di Sant Antonino di Susa (TO). 6

Così deliberato in Torino nella adunanza del 15 novembre 2011 Il Primo Referendario Relatore F.to Dott. Giuseppe Maria MEZZAPESA Il Presidente F.to Dott.ssa Enrica LATERZA Depositato in Segreteria il 17 novembre 2011 Il Funzionario Preposto F.to Dott. Federico SOLA 7