Gli accessi epilettici e l epilessia

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Scritto da Gianni Lunedì 07 Maggio :58 - Ultimo aggiornamento Sabato 25 Agosto :02

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Transcript:

Gli accessi epilettici e l epilessia Prof. Marcello Costantini Psicobiologia II marcello.costantini@unich.it Stanza 316 - edificio ITAB

Accessi epilettici - epilessia https://www.youtube.com/watch?v=5i5klgj_r 2k

Accessi epilettici - epilessia Alterazioni temporanee delle funzioni cerebrali scatenati da attività neuronali anormali particolarmente elevate. L epilessia è una condizione cronica caratterizzata dalla comparsa ripetuta di accessi epilettici 3% negli USA più frequente negli anziani e nei bambini.

Accessi epilettici - epilessia Sono un prototipo di malattia neurologica in quanto fra i sintomi sono da annoverare manifestazioni motorie e sensoriali positive e negative. Segni positivi: flash di luce e scatti del braccio Segni negativi: alterazioni dello stato di coscienza; della consapevolezza di sé; cecità e paralisi.

Accessi epilettici Tabella 50-1 Classificazione degli accessi epilettici della Società Internazionale per la Lotta contro l Epilessia (ILAE)

Accessi epilettici focali Si originano da un piccolo gruppo di neuroni che formano un focolaio epilettico e perciò i sintomi dipendono dalla sede del focolaio all interno del cervello. Spesso preceduti da sintomi detti aure, che includono senso di paura, sintomi addominali, odori particolari Il periodo che intercorre tra la fine di un accesso epilettico e il normale ripristino delle funzioni neurali è detto periodo postictale

Accessi epilettici generalizzati Primari Convulsivi (accesso tonico-clinico) Non convulsivi (assenza tipica) Secondari

Assenza tipica https://www.youtube.com/watch?v=9hikwtm 755o

John Hughlings Jackson (1835-1911) Non tutti gli accessi epilettici comportano perdita di coscienza Accesso epilettico focale (o parziale)

Victor Horsley

Figura 50-5 Dispositivo sperimentale per la registrazione dai neuroni di una fettina di tessuto cerebrale.

Accessi epilettici focali Si originano da un piccolo gruppo di neuroni visibile nelle registrazioni EEG, e definito focolaio dell accesso epilettico L aumento dell eccitabilità dipenda da diversi fattori: quali alterazioni delle proprietà cellulari o delle connessioni sinaptiche. Le manifestazioni epilettiche dipendono dal sito del focolaio dell accesso epilettico

SIGNIFICATO LOCALIZZATORIO DELLE CRISI PARZIALI MOTORIE VERSIVE POSTURALI Area 6 Area rolandica controlaterale Area 8 oculogira, area supplementare ANARTRICHE SOMATOSENSITIVE VISIVE UDITIVE OLFATTIVE GUSTATIVE PSICHICHE AUTOMATISMI-OROALIMENTARI AUTOMATISMI BIZZARRI Piede 3 circonvoluzione frontale Aree postrolandiche controlaterali Aree occipitali e temporali posteriori Prima circonvoluzione temporale Aree orbitofrontali, uncus temporale Lobo insula Aree limbiche, necortex temporale Aree limbiche, temporomesiali, amigdala Aree frontali

Accessi epilettici focali Figura 50-4 L EEG può fornire indicazioni sulla sede di un focolaio epilettico.

Accessi epilettici focali Possono essere divisi in quattro fasi: Interictale Sincronizzazione Diffusione Generalizzazione

Onda di depolarizzazione parossistica Una repentina depolarizzazione intracellulare di grande ampiezza (20-40 mv) e lunga durata (50-200 ms), che al suo interno presenta un treno di potenziali di azione. L onda di polarizzazione parossistica è seguita da una iperpolarizzazione postuma.

Onda di depolarizzazione parossistica Dipende dall attivazione dei recettori-canali del glutammato di tipo AMPA e NMDA, nonché da canali Na + e Ca 2+ voltaggio dipendenti.

Onda di depolarizzazione parossistica Figura 50-8 Conduttanze che stanno alla base dell onda di depolarizzazione parossistica (ODP) di un neurone di un focolaio epilettico.

Inibizione circostante Figura 50-9 L organizzazione spaziale e temporale del focolaio di un accesso epilettico dipende dalle interazioni fra neuroni eccitatori e inibitori del focolaio.

Inibizione circostante Nel periodo interictale, l attività anormale rimane localizzata nel focolaio dell accesso epilettico grazie agli effetti inibitori che la regione eccitata esercita sul tessuto circostante. Dipende in particolar modo da interneuroni inibitori GABAergici Feed-forward feedback

Inibizione circostante

Propagazione degli accessi epilettici

Figura 50-12 Genesi degli accessi epilettici generalizzati primari.

Figura 50-13 Nelle tre fotografie si può osservare la paziente nel periodo che precede l accesso epilettico, mentre sta leggendo tranquillamente (A), nel periodo in cui avvertiva senso di paura (B) e durante il periodo in cui presentava alterazione della coscienza ed emetteva uno strillo (C).

Figura 50-7 Le punte interictali che si osservano nel tracciato EEG sono prodotte dalle scariche sincronizzate di un gruppo di neuroni dell ippocampo.