Essere genitori oggi Gli ingredienti della buona educazione

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Essere genitori oggi Gli ingredienti della buona educazione

La famiglia è cellula della società I genitori sono l esempio positivo o negativo che il bambino ha davanti, con cui si relaziona e che approva e imita oppure rifiuta e imita. I genitori devono essere consapevoli di questo immenso potere e saperlo amministrare adeguatamente Il modello proposto dai genitori viene accettato o rifiutato dai figli e di conseguenza si creano comportamenti di integrazione o di conflittualità tra figli e famiglie. Come spazio della prima relazione con gli altri, la famiglia è anche il microcosmo della relazione che poi il bambino, crescendo, avrà nella società, con gli altri individui e con le istituzioni

Aspettative, illusioni, proiezioni e delusioni dell immagine di figlio. L educazione parte da un esperienza di amore e di ascolto. Mentre nasce un figlio, contemporaneamente nasce un genitore e l educazione è una crescita reciproca. Evitiamo di crearci schemi rigidi, procedure preconfezionate. Essere genitori significa fare continuamente delle scelte. C è sempre qualcosa che scarteremo e di cui forse potremo pentirci per questo è meglio rimanere aperti e ricettivi.

Quali immagini hanno i figli dei loro genitori? L immagine che i nostri figli hanno di noi cambia nel tempo: da onnipotenti supereroi della loro infanzia diveniamo esseri umani pieni di contraddizioni e di debolezze, da criticare e da cui spesso prendere distanza, nella loro adolescenza per poi tornare (forse) ad essere soggetti di valore e da tenere in considerazione nella loro età adulta, finendo, a volte, per diventare figli dei nostri figli in vecchiaia.

Le basi dell educazione L educazione prima di tutto deve fornire ai bambini il senso di sicurezza e l autostima, che si sviluppano nei primi anni di vita, al cospetto di adulti che: 1. dedicano del tempo qualitativo ai bambini, 2. li apprezzano e li aiutano a sentirsi capaci, 3. permettono loro di vivere le frustrazioni sostenendoli nella difficoltà, 4. hanno fiducia nei figli e trasmettono l idea che sono amabili e importanti, 5. li osservano per capirli e li ascoltano, 6. non hanno paura dei figli sulla base di preconcetti o vissuti negativi, 7. Non educano i figli applicando acriticamente le idee che hanno, proiettando su di loro, come su uno schermo, le aspettative, ma li osservano attentamente per capire come aiutarli a sviluppare al meglio intelligenza, capacità e attitudini, in un clima che favorisca le relazioni e gli affetti.

Da autoritario ad autorevole Io comando e decido. Tu non vali Io non ti considero Io non ho paura di te, tu devi avere paura di me Io posso contraddirmi ma tu devi tacere Io cerco il controllo e il potere su di te attraverso l ordine e l imposizione Io non ho dubbi e ho sempre ragione Io ti reprimo e ti punisco se sbagli (esci dalla mia regola) Io uso l aggressività Io ti ascolto e decido. Noi valiamo Io ti considero e ti prendo sul serio Io non ho paura di te, tu non devi avere paura di me, ma non siamo sullo stesso piano Io non mi contraddico e se lo faccio tu me lo puoi dire ed io posso accettare e cambiare Io cerco di capire cosa è meglio per me e per te e se cambio idea lo posso motivare Io ho dubbi ma non ne ho paura Io ti insegno a fare e contengo la tua paura di fare errori Io uso la fermezza

I dilemmi del genitore Imporre regole o concedere? Tenere le distanze o cercare il dialogo? Essere amici dei figli o distinguere i ruoli? Essere autoritari o autorevoli? Proteggere o lasciare liberi? Essere sicuri delle proprie idee o dubitare? Entrambi, nella dose giusta e nella chiarezza degli intenti, Cercare il dialogo per capirsi L adulto non può essere alla pari del bambino ma non deve creare inutili sensi di inferiorità Essere autorevoli. Si può essere autoritari solo in alcuni casi Insegnare a diventare capaci e autonomi Imparare attraverso l osservazione propria e del bambino e diventare un esempio positivo

Ed ora abbiamo gli ingredienti per costruire la nostra ricetta della buona educazione Preparazione dell impasto base: Prendete molta pazienza e mischiatela ad autorevolezza e capacità di contenimento aggiungete un po di autorità (q.b.) e regole chiare e condivise. Dopo aver bene amalgamato, unite spirito di osservazione e capacità di mettersi in discussione Girate il tutto e versate ogni tanto due bei cucchiai di ascolto empatico e di esempi positivi - a parte, da accompagnare al piatto, preparazione dell autostima: Al contenimento delle frustrazioni e degli errori aggiungete amore, tempo qualitativo e cospargete di senso di fiducia Cucinate per alcuni anni, poi godetevi il frutto delle vostre fatiche e non dimenticatevi di farvi sempre aiutare dai vostri figli!!!