del Comune di Caravaggio P.zza Garibaldi, Caravaggio (BG)

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Provincia di Bergamo Via T.Tasso, 8-24121 Bergamo Settore Ambiente Servizio Rifiuti Via G. Camozzi, 95 - Passaggio Canonici Lateranensi, 10-24121 Bergamo - Tel. 035387539 - Fax 035387597 Http://www.provincia.bergamo.it - E-mail: segreteria.discariche@provincia.bergamo.it Prot. n 09.11/MM Bergamo, Raccomandata A/R Oggetto: DITTA LANZENI BATTISTA - Richiesta di verifica di assoggettabilità alla V.I.A. ai sensi dell art. 20 del D.lgs. 152/06 e Spett.le DITTA LANZENI BATTISTA Via Cà Grande 24043 Caravaggio (BG) s.m.i. relativa all attività di messa in riserva (R13) e recupero (R5) di rifiuti non pericolosi presso l insediamento sito in Comune di Caravaggio (BG) in Via Cà Grande. Esito verifica assoggettabilità alla VIA. e, p.c. Spett.le Sindaco del Comune di Caravaggio P.zza Garibaldi, 9 24043 Caravaggio (BG) Spett.le A.R.P.A. della Lombardia Dipartimento di Bergamo Via Clara Maffei, 4 24121 BERGAMO Con nota in atti provinciali n. 87836 del 12.08.2009 e pubblicazione sul BURL Serie Inserzioni e Concorsi n. 32 del 12.08.2009, la Ditta in oggetto ha presentato richiesta di verifica di assoggettabilità alla procedura di VIA regionale relativamente all attività di messa in riserva (R13) e recupero (R5) di rifiuti speciali non pericolosi in Comune di Caravaggio (BG), via Cà Grande. Lo scrivente servizio ha proceduto ad effettuare il controllo in ordine all assoggettabilità alla procedura di VIA ai sensi del D.lgs. 152/2006 e s.m.i. sulla base degli elaborati predisposti in conformità ai contenuti previsti nell allegato V alla parte II del suddetto decreto, pervenuti con la stessa nota di cui sopra, nonché sulla base delle integrazioni trasmesse dalla ditta con note agli atti provinciali con prot. n. 124990 del 01.12.2009, prot. n. 66613 del 22.06.2010, prot. n. 99078 del 30.09.2010 e prot. n. 101623 del 08.10.2010. A seguito di tale controllo si attesta che l impianto di messa in riserva (R13) e recupero (R5) di rifiuti non pericolosi di cui all oggetto non è soggetto alla procedura di V.I.A. regionale. Si prescrive in ogni caso: l esecuzione, una volta avviata l attività, di un monitoraggio mediante rilevazione acustiche in sito al fine di verificare il rispetto dei limiti previsti dal Piano di zonizzazione acustica comunale; Pagina 1 di 9 K:\settore12-1\rifiuti\Discariche\Mauro\Verifica_VIA\Ditte_verifica\Lanzeni_Battista_###\Lanzeni_Battista_verificaVIA_assogg.doc

che il ripristino del sito, al termine dell attività, sia effettuato in accordo con le previsioni contenute nello strumento urbanistico vigente; la verifica con il Consorzio della Media Pianura Bergamasca della necessità/modalità di adeguamento della concessione in essere in rapporto anche alla nuova attività. Si precisa che il presente atto è rilasciato unicamente ai sensi e per gli effetti dell art. 20 del D.lgs. 152/06 e s.m.i. e non costituisce pertanto presunzione di legittimità sotto ogni diverso aspetto. In particolare la puntuale verifica della compatibilità dell impianto con i criteri localizzativi verrà espletato nell ambito del procedimento di autorizzazione ai sensi dell art. 208 del D.Lgs. 152/2006. In ottemperanza a quanto previsto all art. 3 della Legge 07.08.1990 n. 241, si precisa che è possibile presentare, entro 60 giorni dal ricevimento della presente, ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (L. 06.12.1971 n. 1034) ovvero, entro 120 giorni, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (D.P.R. 24.11.1971 n. 1199). Distinti saluti. Il Dirigente del Servizio Dott. Claudio Confalonieri Allegati: (1) Caratteristiche ed impatti del progetto secondo quanto previsto nell allegato V del D.lgs. 152/06 e s.m.i. Pagina 2 di 9

ALLEGATO 1 Impresa LANZENI BATTISTA via Cà Grande - 24043 Caravaggio (BG) Sulla base dei contenuti della relazione allegata all istanza, e delle successive note agli atti provinciali prot. n. 124990 del 01.12.2009, prot. n. 66613 del 22.06.2010, prot. n. 99078 del 30.09.2010 e prot. n. 101623 del 08.10.2010, con riferimento ai contenuti previsti dall allegato V alla parte II del D.lgs. 152/06 e s.m.i., si rileva quanto segue CARATTERISTICHE DEL PROGETTO Dimensioni e tipologia attività L insediamento ubicato in comune di Caravaggio in Via Cà Grande, ha un estensione globale di circa 12.000 m 2, dei quali circa 4.000 m 2 saranno pavimentati. La ditta è autorizzata a svolgere presso l insediamento sito a Caravaggio (BG) in località Cà Grande attività di: messa in riserva (R13) di rifiuti speciali non pericolosi riconducibili alla tipologia di cui al punto 7.1 allegato 1 al D.M. 05.02.1998 e s.m.i. (rifiuti costituiti da laterizi, intonaci e conglomerati di cemento armato e non, comprese le traverse e traversoni ferroviari e i pali di calcestruzzo armato provenienti da linee ferroviarie, telematiche ed elettriche e frammenti di rivestimenti stradali, purché privi di amianto e i pali solidi da demolizioni e costruzioni) con un quantitativo istantaneo massimo di messa in riserva pari a 9.839 mc (20.000 t); messa in riserva (R13) di rifiuti speciali non pericolosi riconducibili alla tipologia di cui al punto 7.6 allegato 1 al D.M. 05.02.1998 e s.m.i. (conglomerato bituminoso) con un quantitativo istantaneo massimo di messa in riserva pari a 2.442 mc (5.000 t). Rispetto a tale configurazione sono previste le seguenti varianti: avvio dell attività di recupero (R5) dei rifiuti speciali non pericolosi di cui sopra già autorizzati (D.D. n. 1327/06 e D.D. n. 3076/08). In particolare: con riferimento ai rifiuti riconducibili alla tipologia 7.1 il quantitativo massimo annuo trattato sarà pari a 7.000 t/anno (4.200 mc/anno); con riferimento ai rifiuti riconducibili alla tipologia 7.6 il quantitativo annuo massimo trattato sarà pari a 1.500 t/anno (900 mc/anno); avvio dell attività di messa in riserva (R13) e recupero (R5) di rifiuti speciali non pericolosi individuati dal codice CER 170504, rifiuti riconducibili alla tipologia 7.31bis allegato 1 al D.M. 05.02.1998 e s.m.i., provenienti da attività di scavo. Il quantitativo massimo annuo trattato di rifiuti riconducibili alla tipologia 7.31 bis sarà pari a 1.500 t/anno (900 mc/anno); modifica della geometria della pavimentazione delle superfici costituenti pertinenza dell attività in esame, con riduzione dell estensione globale da 4.201 m 2 a 4.030 m 2 ; lieve incremento dell estensione dell area destinata alla messa in riserva dei rifiuti (da 2.233. m 2 a 2.780 m 2 ) con conseguente lieve incremento della potenzialità di deposito (da 12.281 mc a 12.990 mc). Il quantitativo massimo trattato annuo sarà pari a 10.000 t/anno (6.000 m 3 /anno) corrispondente ad una media di circa 35 t/giorno. Il quantitativo massimo istantaneo di messa in riserva (R13) sarà pari a 6.000 m 3. Pagina 3 di 9

La messa in riserva (R13) consisterà nello stoccaggio temporaneo dei rifiuti in un area ben circoscritta e destinata esclusivamente a questo tipo d attività al fine di mantenere separati i rifiuti dalle materie prime presenti nell insediamento. L attività di messa in riserva verrà svolta su un area pavimentata estesa 2.780 m 2, suddivisa in tre settori destinati allo stoccaggio in cumuli delle tre differenti tipologie di rifiuti. Nel caso di rifiuti in ingresso con codice CER 101311, 170107, 170802, 170904, 170302 e 170504, che possiedono dei codici specchio relativi a rifiuti pericolosi, si provvederà a verificare, come di seguito indicato, la non pericolosità degli stessi. Nel caso di rifiuti prodotti da grandi attività di costruzione e demolizione, verrà richiesta ai produttori dei rifiuti un analisi chimica che certifichi la non pericolosità degli stessi. Nel caso invece di rifiuti prodotti da piccole attività di costruzione e demolizione, verrà verificato e valutato se vi siano possibilità di contaminazione dei rifiuti da parte di sostanze pericolose sulla base, ad esempio, delle caratteristiche ed uso del sito prima dell attività di costruzione o demolizione; in presenza di una possibile contaminazione, verrà richiesta ai produttori un analisi chimica che certifichi la non pericolosità dei rifiuti. Nel caso di rifiuti in ingresso con codice CER 170101, 170102 e 170103, che non possiedono dei codici specchio relativi a rifiuti pericolosi, la procedura di accettazione comprenderà unicamente un controllo visivo dei rifiuti conferiti. L attività di recupero (R5) dei rifiuti prevedrà fasi meccaniche e tecnologicamente interconnesse di macinazione, separazione delle frazioni metalliche ed indesiderate e vagliatura, per l ottenimento di materie prime secondarie per l edilizia nelle forme usualmente commercializzate. L attività di recupero verrà svolta mediante un impianto mobile di frantumazione a cui verrà eventualmente affiancato un impianto mobile di vagliatura; questi impianti verranno posizionati sulla pavimentazione in calcestruzzo in prossimità dell area di messa in riserva. Cumulo con altri progetti L insediamento si trova ad una distanza dai centri abitati superiore a 500 metri ed è inserito in una zona a vocazione agricola. Attualmente all interno dell insediamento produttivo è previsto lo svolgimento unicamente dell attività di messa in riserva di rifiuti; non sono quindi previste altre attività interne all insediamento che possano generare un effetto cumulo. Nelle aree site in prossimità dell insediamento produttivo, oltre alle attività agricole, sono presenti, a nord-ovest dell insediamento, delle serre. L attività in progetto di gestione rifiuti all interno dell insediamento non produrrà impatti significativi e di conseguenza la ditta non prevede alcun effetto cumulo con le altre attività svolte nei pressi dell insediamento. Da verifiche d ufficio si è rilevato che non esistono altri impianti di trattamento rifiuti posti nelle immediate vicinanze della ditta. Utilizzo di risorse naturali L unica risorsa naturale utilizzata per lo svolgimento dell attività in esame sarà l acqua necessaria per l abbattimento delle emissioni polverose diffuse prodotte durante l attività di messa in riserva e Pagina 4 di 9

recupero dei rifiuti; l abbattimento delle emissioni polverose sarà garantito da un sistema di umidificazione dei cumuli di rifiuti e da un sistema di nebulizzazione di acqua installato sul frantoio. L acqua necessaria per il funzionamento di tali sistemi verrà prelevata dalla vasca di laminazione, installata nell insediamento, all interno della quale si accumuleranno le acque meteoriche di dilavamento delle superfici pavimentate in calcestruzzo costituenti pertinenza dell attività in esame e rappresentate dall area di messa in riserva, dall area su cui saranno localizzati l impianto mobile di frantumazione e l impianto mobile di vagliatura e dalle aree di transito dei mezzi trasportanti i rifiuti. Per il funzionamento della pala/escavatore, del vagliatore e del frantumatore viene utilizzato gasolio. Produzione di rifiuti I rifiuti prodotti durante le attività di recupero saranno costituiti dalle frazioni estranee separate dai rifiuti (ad es. frazione metallica, plastica, carta, etc.) alle quali verranno attribuiti i codici CER 1912 sulla base della loro natura; tali rifiuti sovvalli verranno sottoposti a deposito temporaneo, ai sensi dell art. 183, comma 1, lettera m) del D.lgs. 152/06 e s.m.i., in contenitori metallici posizionati sulla pavimentazione in calcestruzzo, per essere destinati ad impianti esterni di recupero o smaltimento. Le acque meteoriche di dilavamento delle superfici pavimentate si accumuleranno in una vasca di laminazione e in una vasca di dissabbiatura all interno delle quali subiranno la decantazione delle frazioni solide contenute. I residui fangosi accumulati sul fondo delle vasche verranno periodicamente rimossi e costituiranno dei rifiuti da destinare ad impianti esterni di recupero o smaltimento. Inquinamento e disturbi ambientali Emissioni in atmosfera Per quanto attiene alle emissioni polverose generate dall attività in esame, l abbattimento delle stesse verrà garantito da un sistema di umidificazione dei cumuli di rifiuti e da un sistema di nebulizzazione di acqua installato sul frantoio. Il sistema di umidificazione dei cumuli di rifiuti prevedrà l installazione, lungo il lato settentrionale dell area di messa in riserva, di due lance orientabili montate su cavalletto, aventi raggio d azione di 20 metri e collegate ad una motopompa. L acqua necessaria per l umidificazione dei cumuli verrà prelevata dalla vasca di laminazione (126 m 3 ). Il sistema di nebulizzazione di acqua installato sul frantoio permetterà l abbattimento delle emissioni polverose generate durante la fase di frantumazione del materiale; anche l acqua necessaria per il funzionamento di tale sistema verrà prelevata dalla vasca di laminazione. La ditta ha presentato alla Provincia di Bergamo la domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269 del Dlgs 152/2006, relativamente all impianto di frantumazione e vagliatura. L attività in progetto prevede un quantitativo massimo annuo di rifiuti recuperabili in ingresso nell insediamento pari a 10.000 t (ca. 6.000 mc). Ipotizzando che il conferimento dei rifiuti recuperabili avvenga mediante mezzi con una capacità media di 10 mc (verranno utilizzati mezzi con capacità minima di 1 mc fino ad un massimo di 20 mc), il numero medio giornaliero di mezzi che accederanno all insediamento, nell ipotesi più cautelativa secondo la quale i mezzi che conferiranno i rifiuti non saranno i medesimi che ritireranno le MPS prodotte, sarà pari a 4. Pertanto Pagina 5 di 9

viene prospettato un numero medio giornaliero di transiti sulla viabilità di accesso all insediamento pari a 8 (4 di andata e 4 di ritorno). La ditta sottolinea che, alla luce di quanto sopra, l attività in progetto ed i transiti prospettati avranno un carattere saltuario; rimane pertanto confermato il presupposto di saltuarietà che caratterizza l attività di sola messa in riserva già autorizzata (D.D. 1327/06 e D.D. 3076/08). La ditta ritiene che la strada vicinale sterrata di accesso all insediamento (Via Cà Grande), sulla quale già attualmente transitano mezzi agricoli con caratteristiche dimensionali anche superiori a quelli che la ditta precede di utilizzare, costituisce un idonea accessibilità per un attività dal carattere saltuario come quella progettata. Si sottolinea che già l autorizzazione vigente prevede l accesso da Via Cà Grande, con le prescrizioni che il transito degli automezzi debba avvenire a velocità adeguatamente bassa e con modalità tali d garantire la sicurezza del traffico veicolare e pedonale. Odori Considerata la natura dei rifiuti non sono previste emissioni odorose dovute all attività di recupero. Emissioni sonore L area destinata all attività in esame si trova a circa 250 metri di distanza dalle abitazioni più vicine. Verrà potenziata l alberatura lungo la sponda della Roggia di Sopra sul confine settentrionale e lungo l esistente fosso irriguo sul confine sud - occidentale. La ditta ritiene pertanto che detta alberatura rappresenti una barriera naturale per l abbattimento dei rumori. In merito si ritiene comunque opportuna: l esecuzione, una volta avviata l attività, di un monitoraggio mediante rilevazione acustiche in sito al fine di verificare il rispetto dei limiti previsti dal Piano di zonizzazione acustica comunale. Scarichi idrici, Suolo, Sottosuolo Per quanto attiene le componenti suolo e acqua, al fine di evitare qualsiasi possibile inquinamento del suolo e dell acquifero, le superfici costituenti pertinenza dell attività in esame (rappresentate dall area di messa in riserva, dall area su cui saranno localizzati l impianto di frantumazione e l impianto di vagliatura e dalle aree di transito dei mezzi trasportanti i rifiuti) saranno dotate di una pavimentazione impermeabile in calcestruzzo e di un sistema di raccolta delle acque di dilavamento. Questa pavimentazione permetterà di mantenere separati i rifiuti dal suolo sottostante e permetterà di raccogliere e convogliare le acque meteoriche di dilavamento ad un sistema di trattamento e scarico delle stesse nella Roggia di Sopra. Nello specifico le acque raccolte verranno inviate, tramite delle tubazioni in PVC, ad una vasca di laminazione della capacità di 126 mc. Da qui le acque passeranno ad una vasca di dissabbiatura, dalla capacità di 8,50 mc, dalla quale, mediante una pompa di sollevamento in grado di garantire una portata massima di 8 l/s (corrispondente a 20 l/s*ha), le acque verranno inviate, previo passaggio attraverso un pozzetto di ispezione ed una valvola di ritegno, allo scarico nella Roggia di Sopra. Rischio di incidenti Il personale adibito al controllo periodico, alla manutenzione ed alla conduzione dell impianto mobile di frantumazione e dell impianto mobile di vagliatura è qualificato ed è a conoscenza delle norme generali riguardanti la sicurezza e l uso delle macchine. Pagina 6 di 9

In caso di dispersione accidentale di gasolio sul suolo è previsto il contenimento del prodotto fuoriuscito con terra, sabbia o altro mezzo assorbente, la raccolta del prodotto e del materiale di risulta in contenitori impermeabili e resistenti agli idrocarburi, l avvio a recupero o smaltimento di questi rifiuti in accordo con la normativa vigente. Monitoraggio Per quanto riguarda la componente acqua sono previsti dei controlli sullo scarico finale nella Roggia di Sopra, come indicato nei provvedimenti autorizzativi (D.D. provinciale n. 3076 del 28.10.2008, D.D. provinciale n. 1604 del 30.05.2008 e nota del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca prot. n. 6754 del 09.08.2008). Per quanto riguarda la componente atmosfera, non è previsto alcun monitoraggio poiché l attività in esame genererà unicamente emissioni diffuse, non tecnicamente convogliabili. Ripristino del sito Al termine dell attività in progetto di messa in riserva e recupero dei rifiuti non pericolosi la ditta prevede il riassetto dell area, che consisterà in: avvio a recupero dei rifiuti stoccati fino ad esaurimento delle giacenze; rimozione degli impianti mobili di frantumazione e di vagliatura e dei contenitori metallici per il deposito dei rifiuti sovvalli; pulizia dell area di stoccaggio, con raccolta e smaltimento presso aziende autorizzate dei residui di pulizia; pulizia di tutte le superfici impermeabilizzate e smaltimento dei residui presso aziende autorizzate; verifica e riparazione dell eventuale fessurazione della pavimentazione L area ove è ubicato l insediamento è classificata urbanisticamente come zona a destinazione agricola E1 e l autorizzazione all attività di recupero rifiuti, di cui viene chiesta una modifica, ha costituito variante allo strumento urbanistico comunale ai sensi dell art. 27 comma 5 del Dlgs, 22/97 (ora art. 208 comma 6 del D.lgs. 152/06 e s.m.i.). La variante allo strumento urbanistico è temporanea, nel senso che persiste per il periodo di esistenza dell impianto autorizzato. Pertanto il ripristino del sito al termine dell attività dovrà essere effettuato in accordo con le previsioni contenute nello strumento urbanistico vigente. LOCALIZZAZZIONE DEL PROGETTO Utilizzazione attuale del territorio Il Comune di Caravaggio con Certificato di destinazione urbanistica del 30.07.2009, prot. n. 21254 ha attestato che l area censita al catasto al mappale n. 8390 è classificata urbanisticamente come segue: zona a destinazione agricola E1, normata dall art. 48 delle Norme Tecniche di Attuazione annesse al Piano Regolatore Generale. Sensibilità ambientale delle aree circostanti La ditta precisa che nell immediato intorno dell impianto non sono presenti zone a forte densità demografica, beni di importanza storica, culturale e beni paesaggistici individui e d insieme, territori con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità. Nelle immediate vicinanze non risultano inoltre presenti riserve e parchi naturali, SIC o ZPS. Pagina 7 di 9

In una fascia di 200 m dall area interessata dall insediamento non vi sono pozzi di acqua destinati al consumo umano. Esistenza vincoli Criteri escludenti/penalizzanti A seguito della verifica dei criteri localizzativi di cui alla D.G.R. n. 6581 del 13.02.2008 la ditta ha indicato che l area interessata dall attività risulta ricadere: 1) in parte, come evidenziato nel certificato esistenza vincoli sovracomunali rilasciato dal Comune di Caravaggio in data 30.07.2009 prot. n. 21255, in zona compresa nella fascia di rispetto di 10 m dal reticolo idrico consortile/minore (Roggia di Sopra) ; 2) in Zone vulnerabili individuate nell Allegato 10 della relazione PTUA (d.g.r. n. 8/2244 del 29 marzo 2006) e, in particolare in zone vulnerabili da nitrati di provenienza agricola e civileindustriale. Con riferimento al punto 1) la ditta precisa che in tale fascia non è prevista le realizzazione di opere o lo svolgimento di attività di recupero dei rifiuti. La suddetta fascia sarà unicamente interessata da interventi di potenziamento dell alberatura esistente e dalla realizzazione dello scarico delle acque di dilavamento a seguito del trattamento previsto (dissabbiatura). A riguardo il Consorzio della Media Pianura Bergamasca con nota del 09.07.2008, prot. n. 6754 ha autorizzato in via provvisoria la realizzazione dell impianto. In data 01.08.2008, il Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca e la ditta Lanzeni Battista hanno stipulato l atto di concessione interessante il corso d acqua Sistema Irriguo di Caravaggio Roggia di Sopra. Atteso peraltro che la concessione è riferita alla sola attività già autorizzata, la ditta dovrà verificare con il Consorzio la necessità/modalità di adeguamento della concessione stessa in rapporto anche alla nuova attività. Con riferimento al punto 2) la ditta precisa che, al fine di evitare qualsiasi possibile inquinamento dell acquifero, l attività di messa in riserva e recupero di rifiuti non pericolosi avverrà su area impermeabilizzata e dotata di una rete di raccolta e trattamento delle acque meteoriche di dilavamento. CARATTERISTICHE DELL IMPATTO POTENZIALE Portata dell impatto - Natura transfrontaliera dell impatto L attività in progetto non determinerà alcun impatto transfrontaliero. Inoltre l attività in esame verrà svolta su una superficie impermeabile di cui si raccoglieranno e depureranno le acque meteoriche di dilavamento, i rifiuti recuperabili saranno di natura inerte non determinando inquinamento da parte di qualsivoglia sostanza chimica ed organica né la produzione d odori di qualsiasi tipo. Il processo di recupero non prevedrà l utilizzo di sostanze potenzialmente inquinanti come ad esempio solventi, le emissioni polverose diffuse saranno abbattute mediante un sistema di nebulizzazione di acqua installato sul frantoio ed un sistema di umidificazione dei cumuli di rifiuti costituito da due lance orientabili di acqua. La mitigazione dell impatto visivo verrà garantito dal potenziamento dell alberatura lungo la sponda della Roggia di Sopra sul confine settentrionale. Alla luce dei motivi sopra riportati, sulla scorta delle caratteristiche progettuali e delle misure mitigative previste, la ditta ritiene che la probabilità di impatti ambientali significativi derivanti dall attività sia ridotta e di entità trascurabile. Pagina 8 di 9

OSSERVAZIONI D UFFICIO CONCLUSIONI Considerati gli elementi contenuti nella verifica di assoggettabilità presentata dalla ditta ed in particolare che: l area sulla quale viene esercitata l attività di messa in riserva e recupero rifiuti è completamente pavimentata in calcestruzzo e dotata di un sistema di raccolta, trattamento e smaltimento delle acque meteoriche; la ditta, in ragione del previsto potenziamento dell alberatura lungo la sponda della Roggia di Sopra sul confine settentrionale e lungo l esistente fosso irriguo sul confine sud occidentale, ritiene che la stessa rappresenti una barriera naturale per l abbattimento dei rumori a protezione delle abitazioni poste alla distanza di circa 250 metri; i rifiuti/materiali di cui è previsto il trattamento sono unicamente di tipo inerte e tali da non generare molestie olfattive; la ditta ha previsto l adozione di particolari cautele per contenere la diffusione di polveri; l attività in progetto ed i transiti prospettati avranno un carattere saltuario; rimane pertanto confermato il presupposto di saltuarietà che caratterizza l attività di sola messa in riserva già autorizzata (D.D. 1327/06 e D.D. 3076/08), l ufficio ritiene che non sussistano fattori legati all attività in esame che possano causare ripercussioni sull ambiente di importanza tale da rendere necessario l espletamento della procedura di valutazione di impatto ambientale. Si prescrive in ogni caso: l esecuzione, una volta avviata l attività, di un monitoraggio mediante rilevazione acustiche in sito al fine di verificare il rispetto dei limiti previsti dal Piano di zonizzazione acustica comunale; che il ripristino del sito al termine dell attività sia effettuato in accordo con le previsioni contenute nello strumento urbanistico vigente; la verifica con il Consorzio della Media Pianura Bergamasca della necessità/modalità di adeguamento della concessione in essere in rapporto anche alla nuova attività. L Istruttore Agro - Ambientale Il Responsabile del procedimento Il Dirigente del Servizio Pagina 9 di 9