La resilienza: tra mente e corpo

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La resilienza: tra mente e corpo P. De Luca Psichiatra

Resilienza 1. In fisica e ingegneria resilienza indica la capacità di un materiale di resistere a un urto, assorbendo l energia che può essere rilasciata in misura variabile dopo la deformazione 2. Capacità di resistere e di reagire di fronte a difficoltà, avversità, eventi negativi ecc. (resilienza sociale) Etimologia: deriv. del lat. resilĭens -ĕntis, part. pres. di resilīre rimbalzare, saltare.

Naturalmente predisposti La ricerca ci dice che l uomo è naturalmente predisposto a superare le difficoltà della vita molto più di quanto si possa pensare Acquisire tale consapevolezza ci può aiutare ad affrontare gli stress emotivi e le difficoltà della vita

Resilienza psicologica La resilienza psicologica (cioè la capacità di ritrovare un proprio equilibrio emotivo dopo un evento stressante), è un processo cerebrale ben sviluppato nella maggior parte degli esseri umani. Diverse ricerche hanno dimostrato l esistenza di fattori biochimici, genetici, strutturali e comportamentali che operano insieme per ripristinare il nostro equilibrio emotivo dopo un forte stress psicologico o una difficoltà esistenziale.

Allenarsi E importante sapere che esiste questa predisposizione biologica al superamento delle difficoltà. Tale inclinazione naturale può essere allenata, ovvero è possibile educare ed educarsi alla resilienza. Come la memoria, o l attenzione, la resilienza si modifica nel tempo in rapporto all ambiente sociale, alle relazioni con gli altri, all esperienza, ai vissuti.

La resilienza del cervello: Plasticità Per molto tempo si è pensato che il nostro cervello fosse immutabile, rigido, interamente determinato geneticamente Si pensava che l ambiente non potesse avere alcuna influenza sull intimo funzionamento delle sinapsi e dei neuroni Questo dogma ha impedito per anni a persone nate con problematiche di tipo neurologico o mentale, (o che avevano subito danni cerebrali da traumi), di migliorare le proprie condizioni di vita

Plasticità Attorno agli anni 60, grazie a nuove tecniche per lo studio del sistema nervoso (risonanza magnetica, tomografia, ecc.), si è scoperto che in realtà il cervello è un organo dinamico, modificabile, plastico, sia dal punto di vista strutturale che funzionale. Si è cominciato a parlare di plasticità nervosa, plasticità neuronale, plasticità delle sinapsi

Una proprietà fondamentale Diversi esperimenti hanno dimostrato che la plasticità è presente anche nel cervello adulto Il cervello ha la capacità di creare nuovi neuroni, di riprogrammare le proprie reti neurali e di superare danni derivanti da traumi, lesioni o malattie Tuttavia non bisogna pensare alla plasticità solo come una «risposta» del cervello a una lesione o a una condizione patologica, ma come una proprietà fondamentale del normale funzionamento neuronale e cognitivo. L esercizio fisico, farmaci, interventi riabilitativi, esperienze, stili di vita, stimolazioni ambientali e situazioni di apprendimento sono tutti fattori che modellano il nostro sistema nervoso

Oltre la genetica La Plasticità rappresenta la capacità dei circuiti nervosi di sfuggire alle restrizioni imposte dalla genetica e di variare la loro struttura e funzione in risposta agli stimoli esterni, all esperienza e anche a fattori interni della persona. Il cervello si auto-organizza con un impressionante plasticità e questa capacità ci accompagna durante tutta la vita

Gli stimoli L attività fisica e mentale stimola la secrezione di neurotrofine, sostanze che favoriscono lo sviluppo dei neuroni; migliora l agilità psichica e la salute del corpo nell invecchiamento; Comunicare con gli altri cambia materialmente il nostro cervello. E questo avviene nel corso dell intera esistenza. La conoscenza e l apprendimento stimolano il nostro cervello, creando sempre nuove connessioni tra neuroni.

L abbandono Il principio se non lo usi (il cervello), lo perdi dunque è vero, così come è vero anche l altro principio: se lo usi, lo migliori. I neuroni o le sinapsi che non si connettono tra loro tramite l apprendimento e la conoscenza, spariscono, subiscono cioè un processo di potatura.

Fronteggiare Le persone che riescono meglio a fronteggiare le contrarietà della vita, presentano: la tendenza a lasciarsi coinvolgere nelle attività: la convinzione di poter controllare gli eventi che si verificano senza sentirsi in balia degli stessi; Il gusto per le sfide, e la predisposizione ad accettare i cambiamenti.

Difficoltà Avere un alto livello di resilienza non significa non sperimentare affatto le difficoltà o gli stress della vita. Significa avere le risorse per riuscire ad affrontarli senza paralizzarsi. Avere un alto livello di resilienza non significa essere infallibili ma disposti al cambiamento quando necessario; disposti a pensare di poter sbagliare, ma anche di poter correggere la rotta

Auto-ripararsi In sostanza, la resilienza è la capacità di autoripararsi, di far fronte, di resistere, ma anche di costruire e riuscire a riorganizzare positivamente la propria vita nonostante situazioni difficili che farebbero pensare a un esito negativo.

Componenti che sviluppano la resilienza L Ottimismo. La disposizione a cogliere il lato buono delle cose, è un importantissima caratteristica umana che promuove il benessere individuale. Chi è ottimista tende a sminuire le difficoltà della vita e a mantenere più lucidità per trovare soluzioni ai problemi. L autostima che si accoppia all ottimismo. Avere una bassa considerazione di sé ed essere molto autocritici conduce a una minore tolleranza delle critiche altrui, aumentando la possibilità di sviluppare sintomi depressivi. Le emozioni positive, ovvero il focalizzarsi su quello che si possiede invece che su ciò che ci manca. Il supporto sociale. E importante sottolineare come la presenza di persone disponibili all ascolto sia efficace poichè mobilita il racconto delle proprie difficoltà. Raccontare è liberarsi dal peso della sofferenza, e l accoglienza da parte degli altri segnerà il passaggio da un racconto tutto interiore, penoso e solitario alla condivisione partecipata dell accaduto (Medicina narrativa).

FINE Per ulteriori informazioni: padelu2@alice.it