Classificazione DCA dal dsm IV-Tr al 5

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Transcript:

Classificazione DCA dal dsm IV-Tr al 5 Roberta Covezzi CSM Mirandola Dipartimento di Salute Mentale Azienda USL di Modena

Il DSM 5 si differenzia dalla precedenti edizioni in alcuni punti fondamentali. - L'organizzazione riveduta di ogni capitolo indica come i disordini possano essere interdipendenti a seconda di vulnerabilità preesistenti o di caratteristiche dei sintomi. - Ugualmente sono suddivisi maggiormente alcuni disturbi sulla base di una maggiore comprensione delle loro cause. Sembra dunque che l APA cominci a riconoscere che classificare sintomi slegandoli dalle cause sia causa di atteggiamenti meccanicistici.

I Disturbi del comportamento alimentare vengono considerevolmente riorganizzati diffusione Moltissimi di studi nuove sottolineano nuove forme il legame patologiche, tra i o vissuti più esattamente ansiosi e depressivi multiformità derivanti della stessa da un inadeguato sviluppo patologia: del senso della propria identità e il bisogno di ricorrere a meccanismi di controllo dell ansia e di compenso della depressione, attraverso i meccanismi omeostatici del comportamento alimentare. Ma che senso hanno tutte queste nuove forme cui vanno aggiunte le presentazioni sottosoglia?

DSM-5 DISTURBI DELLA NUTRIZIONE E DELL ALIMENTAZIONE PICA DISTURBO DA RUMINAZIONE ANORESSIA NERVOSA DISTURBO EVITANTE / RESTRITTIVO DELL ASSUNZIONE DI CIBO BULIMIA NERVOSA ANORESSIA NERVOSA BULIMIA NERVOSA DISTURBO DA BINGE EATING DISORDERS DISTURBO DELLA NUTRIZIONE O DELL'ALIMENTAZIONE CON ALTRA SPECIFICAZIONE DISTURBO DELL ALIMENTAZIONE NON ALTRIMENTI SPECIFICATO DISTURBO DA ALIMENTAZIONE INCONTROLLATA PICA IL DISTURBO DELLA NUTRIZIONE DELL INFANZIA O DELLA PRIMA FANCIULLEZZA DISTURBO DELLA NUTRIZIONE O DELL'ALIMENTAZIONE SENZA SPECIFICAZIONE DISTURBO DA RUMINAZIONE

ANORESSIA NERVOSA DSM IV - TR DSM 5 A-Severa perdita di peso (< dell 85% di quello previsto come appropriato). B-Paura d ingrassare (anche essendo molto sottopeso e continuo timore di perdere il controllo sul proprio peso e sul corpo). C - Preoccupazione estrema per il peso e l aspetto fisico (eccessiva influenza sui livelli di autostima). Criterio B: E ampliato per includere non solo il timore apertamente espresso di aumento di peso, ma anche un comportamento persistente che interferisce con l'aumento di peso. Criterio D: L'esigenza di amenorrea è stata eliminata. Viene indicato il grado di severità. D - Amenorrea (mancanza di almeno tre cicli mestruali consecutivi). Due sottotipi: - con restrizioni - con abbuffate/condotte di eliminazione

DSM-5 ANORESSIA NERVOSA A. Restrizione dell apporto energetico relativo al bisogno, che induce un significativo basso peso relativamente all età, sesso, evoluzione dello sviluppo e salute fisica. Un significativo basso peso è definito come un peso minore del minimo normale o, per i bambini e gli adolescenti, minore del minimo atteso. B. Intensa paura di aumentare di peso o d ingrassare, o comportamento persistente che interferisce con l aumento di peso, nonostante un peso significativamente basso. C. Anomalia nel modo in cui è percepito il peso e la forma del proprio corpo; inappropriata influenza del peso e della forma del corpo sulla propria autostima, o persistente perdita della capacità di valutare la gravità della attuale perdita di peso. Due sottotipi: - Con Restrizioni durante gli ultimi tre mesi - Con Abbuffate/Condotte di Eliminazione durante gli ultimi tre mesi. Lieve: BMI 17 Moderata: BMI 16-16,99 Severa: BMI 15-15,99 Estrema: BMI < 15

BULIMIA NERVOSA DSM IV - TR DSM 5 A - Ricorrenti episodi di abbuffate 1) Mangiare,in un periodo di tempo circoscritto una quantità di cibo che è indiscutibilmente maggiore di quella che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso periodo di tempo in circostanze simili. 2) Senso di mancanza di controllo sull atto di mangiare durante l episodio. B-Ricorrenti comportamenti di compenso volti a prevenire l aumento di peso. C-Le abbuffate compulsive e utilizzo improprio di mezzi di compenso avvengono in media almeno due volte a settimana per tre mesi. D-La valutazione di sé è inappropriatamente influenzata dalle forme e dal peso del corpo. E - Il disturbo non si riscontra soltanto nel corso di episodi di anoressia nervosa. Tipo purgativo: Tipo non purgativo: digiuno o l esercizio fisico eccessivo, Criterio C: Riduzione della frequenza media minima richiesta di abbuffate e di inappropriati comportamenti compensativi da due a una volta alla settimana negli ultimi tre mesi. Scompaiono i tipi: purgativo e non purgativo. Viene indicato il grado di severità. ATTUALE SEVERITA Episodi compensatori inappropriati a settimana: Lieve: 1-3 Moderata: 4-7 Severa: 8-13 Estrema: 14 o più

AN vs BN Perfezionista Ambigua e diffidente fredda e distaccata ostinata, orgogliosa, volitiva struttura ossessivo-compulsiva (DOC ) negazione e /o razionalizzazione delle pulsioni dalla pulsione al CONTROLLO Patologia della relazione: con il,se, con il corpo con gli altri rifiuto dei bisogni primari rifiuto dell' identità sessuale Impulsiva alta emotività espressa (DBP) intollerante alla frustrazione e/o ansia pensiero tutto o nulla struttura depressiva insicura ricerca di autostima attraverso l altro (nessun NO) bulimia sessuale

BINGE EATING DSM IV - TR DSM 5 A - Episodi ricorrenti di abbuffate compulsive. B-Gli episodi di abbuffate compulsive sono associati ad almeno tre dei seguenti caratteri: - Mangiare molto più rapidamente del normale; - Mangiare fino ad avere una sensazione dolorosa di troppo pieno; - Mangiare grandi quantità di cibo pur non sentendo fame; - Mangiare in solitudine a causa dell imbarazzo per le quantità di cibo ingerite; - Provare disgusto di sé, depressione o intensa colpa dopo aver mangiato troppo C-Le abbuffate compulsive suscitano sofferenza e disagio. D-Le abbuffate compulsive avvengono, in media, almeno due giorni la settimana per almeno sei mesi. E Non vengono usati comportamenti compensatori inappropriati D frequenza media minima di abbuffate necessarie per la diagnosi è stata cambiata da almeno due volte a settimana per 6 mesi a: almeno una volta alla settimana negli ultimi 3 mesi. Viene indicato il grado di severità.. ATTUALE SEVERITA Abbuffate a settimana: Lieve: 1-3 Moderata: 4-7 Severa: 8-13 Estrema: 14 o più

Disturbo Evitante / Restrittivo dell assunzione di cibo Il Disturbo della Nutrizione dell Infanzia o della Prima Fanciullezza è stato rinominato ed i criteri sono stati notevolmente ampliati perché nel DSM- IV è stato usato raramente, e poche informazioni sono disponibili categoria ampia destinata a catturare vasta presentazioni gamma di un gran numero di individui, principalmente ma non esclusivamente, bambini e adolescenti, limitano sostanzialmente la loro assunzione di cibo e sperimentano significativi problemi fisiologici o problemi psicosociali, che non soddisfano i criteri per un qualsiasi disturbo della nutrizione del DSM- IV.

A. Una anomalia dell alimentazione e della nutrizione (ad es. assenza di interesse per l alimentazione o per il cibo; evitamento basato sulle caratteristiche sensoriali del cibo) che si manifesta attraverso una persistente incapacità di assumere un adeguato apporto nutrizionale e/o energetico associata con una o più delle seguenti: 1) Significativa perdita di peso o nei bambini incapacità a raggiungere il peso relativo alla crescita. 2) Significativa carenza nutrizionale 3) Dipendenza dalla nutrizione enterale o da supplementi nutrizionali orali. 4) Marcata interferenza col funzionamento psicosociale. B. Il disturbo non è connesso con la mancanza di cibo o associato a pratiche culturali. C. Il disturbo non si manifesta esclusivamente nel corso di anoressia o bulimia nervosa e non vi è evidenza di anomalia nel modo in cui è percepito il peso e la forma del proprio corpo. D. L anomalia non è meglio attribuibile a una condizione medica o ad un altro disturbo mentale.

Autopercezione di gracilità, eminentemente maschile. Comportamento alimentare alterato. Abuso di integratori, anabolizzanti e diete iperproteiche. Esercizio fisico compulsivo. A. Klein (1985) H. Pope, e Coll. (1988)

ORTORESSIA OSSESSIONE PER IL CIBO SANO. FOCALIZZAZIONE NON SULLA QUANTITÀ MA SULLA QUALITÀ. EVITAMENTO OSSESSIVO DI CIBI NON CONTROLLATI. EVITAMENTO DELLE SITUAZIONI SOCIALI CHE ESPONGONO AL NON CONTROLLO DEL CIBO. CONVINZIONE FIDEISTICA DELLE PROPRIE SCELTE. S. Bratman, 1997

DISTURBO DELLA NUTRIZIONE O DELL'ALIMENTAZIONE CON ALTRA SPECIFICAZIONE Anoressia Nervosa Atipica Sono soddisfatti tutti i criteri eccetto che, malgrado un importante perdita di peso, questo si mantenga dentro o sopra il range normale Bulimia Nervosa (a bassa frequenza e/o a durata limitata) Tutti i criteri soddisfatti meno che per frequenza e durata più bassa). Binge-eating (a bassa frequenza e/o a durata limitata) Tutti i criteri soddisfatti meno che per frequenza e durata più bassa). Disturbo da condotta di eliminazione Comportamento purgativo ricorrente per modificare peso Sindrome da alimentazione notturna

SINDROME DA ALIMENTAZIONE NOTTURNA Ricorrenti episodi di alimentazione notturna che si manifestano dopo il risveglio o con un eccessivo consumo di cibo dopo il pasto serale. Non è conseguente a cause esterne Vi è consapevolezza e ricordo di aver mangiato. Causa disagio e disturbo. A. Stunkard e Co ll. (1955)

REGINA Valutazione idee suicidiarie Depressione?

REGINA Pippi o Annika? AN C - Preoccupazione estrema per il peso e l aspetto fisico (eccessiva influenza sui Anoressia livelli di autostima). Nervosa Atipica B. Intensa Sono soddisfatti paura di aumentare tutti i di criteri peso o eccetto d ingrassare, che, o malgrado comportamento persistente che interferisce un importante con l aumento perdita peso, di nonostante peso, questo un peso si significativamente mantenga basso. dentro o sopra il range normale BN A - Ricorrenti episodi di abbuffate 1) Mangiare,in un periodo di tempo circoscritto una quantità di cibo che è indiscutibilmente maggiore di quella che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso periodo di tempo in circostanze simili. 2) Senso di mancanza di controllo sull atto di mangiare durante l episodio come compenso attività fisica

GRAZIE DELL ATTENZIONE