DEL NEUROSVILUPPO(DSM
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- Evangelina Massa
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1 BRAVISSIMI!! Abbiamo terminato i DISTURI DEL NEUROSVILUPPO(DSM 5) 1. Disabilità intellettiva o Disturbo dello sviluppo intellettuale 2. Disturbi della comunicazione 3. Disturbi dello spettro autistico 4. Disturbo da deficit di attenzione/iperattività 5. Disturbo di apprendimento specifico 6. Disturbi del movimento -
2 Usciamo dalla sezione della diagnosi dei DISTURI DEL NEUROSVILUPPO(DSM 5) ed entriamo nei DISTURBI DELLO SPETTRO DELLA SCHIZOFRENIA E ALTRI DISTURBI PSICOTICI. COMPRENDONO 1. Schizofrenia 2. Altri disturbi psicotici 3. Disturbo schizotipico di personalità
3 AVETE LETTO DIARIO DI UNA SCHIZOFRENICA? Quali CARATTERISTICHE CHIAVE DEFINISCONO I DISTURBI PSICOTICI? Quali vi aspettate? Che livello di gravità siamo secondo voi? Quindi cosa potremmo immaginare di aspettarci come sintomi e caratteristiche chiave di questi disturbi?
4 CARATTERISTICHE CHIAVE CHE DEFINISCONO I DISTURBI PSICOTICI DELIRI: COSA SONO SECONDO VOI?
5 CARATTERISTICHE CHIAVE CHE DEFINISCONO I DISTURBI PSICOTICI DELIRI: sono convinzioni fortemente sostenute che non sono passibili di modifica alla luce di evidenze contrastanti. Il loro contenuto può comprendere una varietà di temi (es: persecuzione, riferimento, somatico, religioso, di grandezza). Deliri di persecuzione: convinzione di poter essere oggetto di aggressioni, danneggiamento, molestie da parte di un individuo, un organizzazione o altro gruppo.) Deliri di riferimento: convinzione che certi gesti, commenti, stimoli ambientali sono diretti a se stessi sono entrambi comuni (persecuzioni e riferimento) Deliri di grandezza (cioè individuo crede di avere eccezionali capacità, ricchezze o fama) e deliri erotomani (quando un individuo crede erroneamente che un altra persona sia innamorata di lui/lei) Deliri nichilistici: convinzione che si verificherà un evento catastrofico Deliri somatici : riguardano l attenzione su preoccupazioni che riguardano la salute e il funzionamento degli organi.
6 DELIRI BIZZARRI E NON BIZZARRI BIZZARRI NON BIZZARRI SE SONO CHIARAMENTE NON PLAUSIBILI E NON SONO COMPRENSIBILI A PARI APPARTENENTI ALLA STESSA CULTURA E NON DERIVANO DA ESPERIENZA DI VITA ORDINARIA ESEMPIO: Convinzione che una forza esterna abbia rimosso i propri organi interni e li abbia sostituiti con gli organi di qualcun altro senza lasciare ferite o cicatrici. I deliri che esprimono una perdita di controllo sulla mente e sul corpo sono generalmente considerati bizzarri: convinzione che i propri pensieri siano stati rimossi da forze esterne (furto del pensiero) che pensieri estranei siano stati introdotti nella propria mente (inserzione del pensiero) oppure che il proprio corpo o le proprie azioni siano sotto il controllo o l influenzamento di qualche forza esterna (deliri di controllo). ESEMPIO Convinzione di essere sotto sorveglianza della polizia, nonostante la mancanza di prove convincenti.
7 DELIRI e CONVINZIONI FORTEMENTE SOSTENUTE QUALE LA DIFFERENZA? La distinzione tra delirio e un idea fortemente sostenuta a volta è difficile da fare e dipende in parte DAL grado di convinzione con cui l idea stessa viene sostenuta nonostante una chiara o ragionevole evidenza contraddittoria della sua veridicità.
8 ALLUCINAZIONI COSA SONO SECONDO VOI? SONO UGUALI AI DELIRI? IN COSA SONO DIVERSI?
9 ALLUCINAZIONI Sono esperienze simil-percettive che si verificano senza uno stimolo esterno. Sono vivide e chiare, con il pieno impatto e tutta la forza delle percezioni normali, e non sono sotto il controllo volontario. Esse possono presentarsi in qualsiasi modalità sensoriale ma le allucinazioni uditive si presentano solitamente come voci, familiari o non familiari, che vengono percepite come distinte dai propri pensieri. Le allucinazioni devono verificarsi nel contesto di un sensorio integro; quelle che si verificano durante l addormentamento (ipnagogiche) o durante il risveglio (ipnopompiche) sono considerate all interno della gamma delle esperienze normali. Le allucinazioni possono essere una parte normale dell esperienza religiosa in determinati contesti culturali.
10 ALLUCINAZIONI Complesse Semplici Positive Negative
11 PENSIERO DISORGANIZZATO ELOQUIO Cosa significa? Cosa vi viene in mente?
12 PENSIERO DISORGANIZZATO ELOQUIO IL PENSIERO DISORGANIZZATO (DISTURBO FROMALE DEL PENSIERO) è TIPICAMENTE DEDOTTO DALL ELOQUIO DELL INDIVIDUO. Egli può passare da un argomento all altro (deragliamento o allentamento dei nessi associativi). Le risposte alle domande possono essere correlate in modo marginale o completamente non correlate (tangenzialità). Raramente, l eloquio può essere così gravemente disorganizzato da essere quasi incomprensibile e assomigliare all afasia ricettiva nella sua disorganizzazione linguistica (incoerenza o insalata di parole ) Poiché una disorganizzazione lieve dell eloquio è comune e non specifica, i sintomi devono essere sufficientemente gravi da compromettere in modo consistente la comunicazione efficace. La gravità della compromissione può essere difficile da valutare se la persona che pone la diagnosi proviene da un background linguistico differente rispetto a quello della persona esaminata. Una disorganizzazione meno grave del pensiero o dell eloquio può verificarsi durante i periodo prodromico e residuale della schizofrenia
13 Comportamento motorio grossolanamente disorganizzato o anormale (compresa la catatonia) Cosa significa secondo voi? Cosa vi aspettate?
14 Comportamento motorio grossolanamente disorganizzato o anormale (compresa la catatonia) Può manifestarsi in una varietà di modi, spaziando da una stolidità di tipo infantile all agitazione imprevedibile. Si possono osservare anomali in qualunque forma di comportamento finalizzato con conseguenti difficoltà nell esecuzione delle attività quotidiane. Il comportamento catatonico è una marcata diminuzione della reattività all ambiente. Ciò può variare dalla resistenza a istruzioni impartite (negativismo) al mantenere una postura rigida, inappropriata o bizzarra, fino alla completa mancanza di risposte verbali e motorie (mutismo e stupor). Stupor: la mancanza della funzione cognitiva critica unita ad un livello di coscienza in cui il malato è in grado quasi interamente di rispondere a stimoli basilari, quali il dolore. Sato di impossibilità di movimento) e del mutismo ma con una relativa conservazione della coscienza di sé, coscienza di sé, con gli occhi aperti e in grado di seguire gli oggetti circostanti. Lo stupor non è assimilabile al coma o stato vegetativo, mentre riguarda maggiormente la diminuzione dell attenzione, dell'orientamento e la modifica della capacità di comprensione. La parola deriva dal latino stupor che significa "insensibile". Il comportamento catatonico può comprendere anche un attività motoria non finalizzata ed eccessiva senza motivazione evidente (eccitamento catatonico) Altre manifestazioni sono: movimenti stereotipati ripetuti, lo sguardo fisso, le grimace ( smorfie), mutismo ed ecolalia (abituale ripetizione, nel parlare, di una o più parole della frasi: es: ci penso io, ci penso, ci penso ). Sebbene la catatonia sia stata storicamente associata a schizofrenia, i sintomi catatonici nono sono specifici e possono verificarsi in altri disturbi mentali (bipolari, depressivi con catatonia) e in condizioni mediche (disturbo catatonico dovuto a un altra condizione medica).
15 Sintomi negativi Cosa significa? Perché negativo?in che senso negativo? Che idea avete?
16 Sintomi negativi 2 sintomi nella schizofrenia sono particolarmente significativi: 1. Diminuzione dell espressione delle emozioni: COMPRENDE RIDUZIONI NELL ESPRESSIONE DELEL EMOZIONI FACCIALI, CONTATTO VISIVO, INTONAZIONE DELL ELOQUIO (PROSODIA), E DEI MOVIMENTI DI MANI, TESTA E VOLTO CHE DI NORMA DANNO UN ENFASI EMOZIONALE ALL ELOQUIO 2. ABULIA Diminuzione nelle attività finalizzate volontarie spontanee. L individuo può rimanere seduto per lunghi periodi di tempo e mostrare scarso interesse nel partecipare ad attività lavorative o sociali. Altri sintomi negativi comprendono : ALOGIA (diminuzione produzione verbale); ANEDONIA (diminuzione della capacità di provare piacere da stimoli positivi o una degradazione del ricorso del piacere precedentemente provato; ASOCIALITA (apparente mancanza di interesse nelle interazioni sociali e può essere associata all abulia ma può anche essere una manifestazione di limitate opportunità di interazioni sociali.
17 I disturbi dello spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici comprendono schizofrenia, altri disturbi psicotici, e disturbo schizotipico (di personalità). Sono definiti da anomalie psicopatologiche in uno o più dei cinque seguenti ambiti: deliri, allucinazioni, pensiero disorganizzato (eloquio), comportamento motorio grossolanamente disorganizzato o anormale (compresa la catatonia) e sintomi negativi (p.101) Questo capitolo è organizzato lungo un gradiente di psicopatologia, la diagnosi di un disturbo dello spettro della schizofrenia richiede l esclusione di un altra condizione che può dare origine alla psicosi. p. 103
18 Schizofrenia A. Due (o più) dei seguenti sintomi, ciascuno presente per una parte di tempo significativa durante un periodo di 1 mese (o meno se trattati con successo). Almeno uno di questi deve essere presente 1), 2) o 3): 1. Deliri 2. Allucinazioni 3. Eloquio disorganizzato (per es., frequente deragliamento o incoerenza) 4. Comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico 5. Sintomi negativi (cioè diminuzione dell espressione delle emozioni o abulia)
19 Criterio B e C per diagnosi di Schizofrenia B Per una significativa parte di tempo dall esordio del disturbo, il livello di funzionamento in una o più delle aree principale, come il lavoro, le relazioni interpersonali, o la cura di sé, è marcatamente al di sotto del livello raggiunto prima dell esordio (oppure quando l esordio è nell infanzia o nell adolescenza, si manifesta l incapacità di raggiungere il livello atteso di funzionamento interpersonale, scolastico o lavorativo) C. Segni continuativi del disturbo persistono per almeno 6 mesi. Questo periodo di 6 mesi si deve comprendere almeno 1 mese di sintomi (o meno se trattati efficacemente) che soddisfano il Criterio A (cioè fase attiva dei sintomi), e può comprendere periodi di sintomi prodromici o residui. Durante questi periodi prodromici o residui, i segni del disturbo possono essere evidenziati soltanto da sintomi negativi oppure da due o più sintomi elencati nel Criterio A presenti in forma attenuata (per es., convinzioni stravaganti, esperienze percettive inusuali).
20 Criterio D / Criterio E / Criterio F C. Il disturbo schizoaffettivo, il disturbo depressivo e il disturbo bipolare con caratteristiche psicotiche sono stati esclusi perché 1) non si sono verificati episodi depressivi maggiori o maniacali in concomitanza con la fase attiva dei sintomi, oppure 2) se gli episodi di alterazione dell umore si sono verificati durante la fase attiva dei sintomi, essi si sono manifestati per una parte minoritaria della durata totale dei periodi attivi e residui della malattia. E. Il disturbo non è attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es., una sostanza di abuso, un farmaco) o un altra condizione medica. F. Se c è una storia dello spettro autistico o di disturbo della comunicazione a esordio infantile, la diagnosi aggiuntiva di schizofrenia viene posta soltanto se sono presenti per almeno 1 mese (o meno se trattati efficacemente) allucinazioni o deliri preminenti, in aggiunta agli altri sintomi richiesti della schizofrenia.
21 Specificare se: I seguenti specificatori devono essere utilizzati solo dopo 1 anno di durata del disturbo e se non sono in contraddizione con i criteri diagnostici di decorso. Primo episodio, attualmente in episodio acuto: prima manifestazione del disturbo che soddisfa i criteri diagnostici che definiscono i sintomi e la durata. Un episodio acuto è un periodo di tempo in cui i criteri sintomatologici sono soddisfatti. Primo episodio, attualmente in remissione parziale: la remissione parziale è un periodo di tempo durante il quale viene mantenuto un miglioramento dopo un precedente episodio e in cui i criteri che definiscono il disturbo sono soddisfatti solo parzialmente. Primo episodio, attualmente in remissione completa: la remissione completa è un periodo di tempo successivo a un precedente episodio durante il quale non sono più presenti sintomi specifici del disturbo. Episodi multipli, attualmente in episodio acuto: gli episodi multipli possono essere determinati da un minimo di due episodi (cioè dopo un primo episodio, una remissione e almeno una ricaduta). Episodi multipli, attualmente in remissione parziale Episodi multipli, attualmente in remissione completa Continuo: i sintomi che soddisfano i criteri diagnostici dei sintomi del disturbo sono rimasti per la maggior parte del decorso della malattia, con periodi di sintomi sottosoglia che sono stati brevi rispetto al decorso complessivo. Senza specificazione Specificare se: Con catatonia Specificare la gravità attuale: La gravità viene stimata attraverso una valutazione quantitativa dei sintomi primari delle psicosi, compresi i deliri, allucinazioni, eloquio disorganizzato, comportamento psicomotorio anormale e sintomi negativi. Ognuno di questi sintomi può essere valutato pe la sua gravità (il livello più grave presente negli ultimi 7 giorni) su una scala di 5 punti che va da 0 (non presente) a 4 (presente e grave) Nota: la diagnosi può essere posta senza usare questo specificatore di gravità.
22 Specificatori sono usati dopo la durata di un anno della malattia. Primo episodio, attualmente in episodio acuto Primo episodio, attualmente in remissione parziale Primo episodio, attualmente in remissione completa Episodi multipli, attualmente in episodio acuto Episodi multipli, attualmente in remissione parziale Episodi multipli, attualmente in remissione completa Continuo Non specificato Catatonia
23 Sviluppo e decorso Le manifestazioni psicotiche della schizofrenia emergono tipicamente tra la tarda adolescenza e la metà della quarta decade di vita; l esordio prima dell adolescenza è raro. Il picco dell età di esordio del primo episodio psicotico è nella prima metà della terza decade per i maschi (25 circa) e verso la fine della terza decade nelle femmine (37 circa). Può essere improvviso o insidioso, ma la maggioranza degli indivisi manifesta un lento e graduale sviluppo di una varietà di segni e sintomi clinicamente significativi. La metà di questi individui lamenta sintomi depressivi. Un età di esordio precoce è stata tradizionalmente considerata come un fattore predittivo di prognosi peggiore. Le caratteristiche essenziali della schizofrenia sono le stesse in età infantile ma è più difficile porre la diagnosi. Nei bambini deliri e allucinazioni possono essere meno elaborati rispetto agli adulti, e le allucinazioni visive sono più comuni e dovrebbero essere distinte dal normale gioco di fantasia eloquio disorganizzato si osserva in molti disturbi a esordio infantile (spettro autistico) così come il comportamento disorganizzato (deficit di attenzione o iperattività).
24 Ali spezzate documentario sulla schizofrenia DISTURBI DELLO SPETTRO DELLA SCHIZOFRENIA E ALTRI DISTURBI PSICOTICI. COMPRENDONO 1. Schizofrenia 2. Altri disturbi psicotici 3. Disturbo schizotipico di personalità Sono definiti anomalie in uno o più dei 5 seguenti ambiti: deliri, allucinazioni, pensiero disorganizzato (eloquio), comportamento motorio grossolanamento disorganizzato o anormale (compresa la catatonia) e sintomi negativi
25 I Disturbi di Personalità sono raccolti in tre gruppi chiamati anche col termine inglese CLUSTERS in base ad analogie descrittive Il gruppo A include i Disturbi di Personalità Paranoide, Schizoide e Schizotipico. Gli individui con questi disturbi spesso appaiono strani o eccentrici. Il gruppo B include i Disturbi di Personalità Antisociale, Borderline, Istrionico e Narcisistico. Gli individui con questi disturbi spesso appaiono amplificativi, emotivi o imprevedibili. Il gruppo C include i Disturbi di Personalità Evitante, Dipendente, e Ossessivo-Compulsivo. Gli individui con questi disturbi appaiono spesso ansiosi o paurosi.
26 Un Disturbo di Personalità rappresenta un modello di esperienza interiore e di comportamento che devia marcatamente rispetto alle aspettative della cultura dell'individuo, è pervasivo e inflessibile, esordisce nell'adolescenza o nella prima età adulta, è stabile nel tempo, e determina disagio o menomazione. 1. Dist. Paranoide di Personalità Quadro caratterizzato da sfiducia e sospettosità, per cui le motivazioni degli altri vengono interpretate come malevole. 2. Dist. Schizoide di Personalità Quadro caratterizzato da distacco dalle relazioni sociali e da una gamma ristretta di espressività emotiva. 3. Dist. Schizotipico di Personalità Quadro caratterizzato da disagio acuto nelle relazioni strette, distorsioni cognitive o percettive, ed eccentricità nel comportamento. 4. Dist. Antisociale di Personalità Quadro caratterizzato da inosservanza e violazione dei diritti degli altri. 5. Dist. Borderline di Personalità Quadro caratterizzato da instabilità delle relazioni interpersonali, dell'immagine di sé e degli affetti, e da marcata impulsività. 6. Dist. Istrionico di Personalità Quadro caratterizzato da emotività eccessiva e da ricerca di attenzione. 7. Dist. Narcisistico di Personalità Quadro caratterizzato da grandiosità, necessità di ammirazione, e mancanza di empatia. 8. Dist. Evitante di Personalità Quadro caratterizzato da inibizione, sentimenti di inadeguatezza, e ipersensibilità ai giudizi negativi. 9. Dist. Dipendente di Personalità Quadro caratterizzato da comportamento sottomesso e adesivo legato ad un eccessivo bisogno di essere accuditi. 10. Dist. Ossessivo-compulsivo di Personalità Quadro caratterizzato da preoccupazione per l'ordine, perfezionismo ed esigenze di controllo.
27 Disturbi di personalità in tutti i 10 tipi è definito come pattern costante di esperienza interiore e di comportamento che devia marcatamente rispetto alle aspettative della cultura dell individuo, è pervasivo e inflessibile, esordisce nell adolescenza o nella prima età adulta, è stabile nel tempo e determina disagio o menomazione 1. l Disturbo paranoide di personalità l 2. Disturbo schizoide di personalità l 3. Disturbo schizotipico di personalità l 4. Disturbo antisociale di personalità l 5. Disturbo borderline di personalità l 6. Disturbo istrionico di personalità l 7. Disturbo narcisistico di personalità l 8. Disturbo evitante di personalità l 9. Disturbo dipendente di personalità l 10. Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità l
28 Disturbo Borderline di Personalità Ragazze interrotte (Girl, Interrupted) è un film del 1999 diretto da James Mangold con Winona Ridere e Angelina Jolie. È un adattamento del diario di Susanna Kaysen La ragazza interrotta. Nel libro l'autrice parla della sua esperienza come paziente in una clinica psichiatrica negli anni 60.
29 Disturbo Borderline di Personalità A. Una modalità pervasiva di instabilità delle relazioni interpersonali, dell immagine di sé e dell umore e una marcata impulsività, che inizia entro la prima età adulta e è presente in vari contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi: 1) sforzi disperati di evitare un reale o immaginario abbandono. Nota Non includere i comportamenti suicidari o automutilanti considerati nel Criterio 5; 2) un quadro di relazioni interpersonali instabili e intense, caratterizzate dall alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione; 3) alterazione dell identità: immagine di sé e percezione di sé marcatamente e persistentemente instabili; 4) impulsività in almeno due aree che sono potenzialmente dannose per il soggetto, quali spendere, sesso, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate). Nota Non includere i comportamenti suicidari o automutilanti considerati nel Criterio 5; 5) ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari, o comportamento automutilante; 6) instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell umore (per es., episodica intensa disforia/angoscia, irritabilità o ansia, che di solito durano poche ore, e soltanto raramente più di pochi giorni); 7) sentimenti cronici di vuoto; 8) rabbia immotivata e intensa o difficoltà a controllare la rabbia (per es., frequenti accessi di ira o rabbia costante, ricorrenti scontri fisici); 9) ideazione paranoide, o gravi sintomi dissociativi transitori, legati allo stress.
30 Disturbi della nutrizione e dell alimentazione Il DSM-5 fornisce la seguente definizione dei disturbi della nutrizione e dell alimentazione: I disturbi della nutrizione e dell alimentazione sono caratterizzati da un persistente disturbo dell alimentazione o di comportamenti collegati con l alimentazione che determinano un alterato consumo o assorbimento di cibo e che danneggiano significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale.
31 Categorie diagnostiche Disturbi della nutrizione e dell alimentazione Il DSM-5 include le seguenti categorie diagnostiche (le prime tre riguardano soprattutto i disturbi della nutrizione dell infanzia) Pica Disturbo di ruminazione Disturbo da evitamento/restrizione dell assunzione di cibo Anoressia nervosa Bulimia nervosa Disturbo da alimentazione incontrollata Disturbo della nutrizione o dell alimentazione con specificazione Disturbo della nutrizione o dell alimentazione senza specificazione
32 Pica L a caratteristica essenziale del pica è l ingerire uno o più sostanze non nutritive e non alimentari per un periodo di almeno un mese. Le sostanze tipicamente ingerite variano in base all età e alla disponibilità e possono includere carta, sapone capelli. Il termine non nutritive è stato incluso perché la diagnosi di pica non va applicata quando sono ingeriti prodotti alimentari che hanno un contenuto nutrizionale minimo. Tipicamente non c è avversione nei confronti del cibo in generale. Inoltre, l ingestione di sostanze non nutritive e non alimentari deve anche essere inappropriata rispetto al livello di sviluppo dell individuo e non deve fare parte di una pratica culturalmente sancita. Se il comportamento alimentare si manifesta nel contesto di un altro disturbo mentale o condizione medica, si pone diagnosi di pica solo se l ingestione di sostanze non nutritive e non alimentari sufficientemente grave da giustificare un attenzione clinica aggiuntiva. I criteri diagnostici DSM-5 del pica sono i seguenti: Persistente ingestione di sostanze senza contenuto alimentare, non commestibili per un periodo di almeno 1 mese. L ingestione di sostanze senza contenuto alimentare, non commestibili è inappropriata rispetto allo stadio di sviluppo dell individuo. Il comportamento di ingestione non fa parte di una pratica culturalmente sancita o socialmente normata. Se il comportamento di ingestione si manifesta nel contesto di un altro disturbo mentale (per es., disabilità intellettiva disturbo dello sviluppo intellettivo disturbo dello spettro dell autismo, schizofrenia) o di un altra condizione medica è sufficientemente grave da giustificare ulteriore attenzione clinica. In remissione: Successivamente alla precedente piena soddisfazione dei criteri per la pica, i criteri non sono stati soddisfatti per un consistente periodo di tempo
33 Anoressia nervosa Il DSM-5 ha introdotto due cambiamenti importanti nei criteri diagnostici dell anoressia nervosa. Il primo è l abolizione del criterio amenorrea previsto dal DSM-IV perché non può essere applicato ai maschi, alle donne in menopausa, premenarcali e in quelli che assumono estroprogestinici e per il fatto che alcune persone esibiscono tutti gli altri segni dell anoressia nervosa ma continuano a mestruare. Il secondo riguarda il cambiamento del criterio A, che nel DSM-IV richiedeva Inferiore all 85% rispetto a quanto previsto (in pratica un IMC < 17,5) oppure l incapacità di raggiungere il peso previsto durante la crescita, mentre nel DSM- 5 è richiesto un peso significativamente basso inferiore al minimo normale (cioè IMC <18,5) o, per i bambini e gli adolescenti, inferiore a quello minimo atteso (cioè < 5 percentile). Inoltre è stata eliminata la frase rifiuto di mantenere il peso corporeo ai di sopra o al peso minimo normale per l età e la statura perché richiedeva l intenzione da parte del paziente e poteva essere difficile valutarla oggettivamente. Nel criterio C è stata aggiunta la frase comportamento persistente che interferisce con l aumento di peso, anche in presenza di un peso significativamente basso. Infine, sono stati introdotti dei criteri per valutare il livello di gravità attuale sulla base dell IMC
34 /life/netflix-fino-all-ossolily-collins-e-keanu-reevesnel-film-sui-disturbialimentari/6390/6508 Fino all'osso (To the Bone) è un film del 2017 scritto e diretto da Marti Noxon, al suo debutto alla regia cinematografica.
35 I criteri diagnostici DSM-5 dell anoressia nervosa sono i seguenti: A. Restrizione dell assunzione di calorie in relazione alle necessità, che porta a un peso corporeo significativamente basso nel contesto di età, sesso, traiettoria di sviluppo e salute fisica. Il peso corporeo significativamente basso è definito come un peso inferiore al minimo normale oppure, per bambini e adolescenti, meno di quello minimo atteso. B. Intensa paura di aumentare di peso o di diventare grassi, oppure un comportamento persistente che interferisce con l aumento di peso, anche se significativamente basso. C. Alterazione del modo in cui viene vissuto dall individuo il peso o la forma del proprio corpo, eccessiva influenza del peso o della forma del corpo sui livelli di autostima, oppure persistente mancanza di riconoscimento della gravità dell attuale condizione di sottopeso. Tipo con restrizioni: Durante gli ultimi 3 mesi, l individuo non ha presentato ricorrenti episodi di abbuffate o condotte di eliminazione (per es., vomito autoindotto o uso inappropriato di lassativi, diuretici o enteroclismi). In questo sottotipo la perdita di peso è ottenuta principalmente attraverso la dieta, il digiuno e/o l attività fisica eccessiva. Tipo con abbuffate/condotte di eliminazione: Durante gli ultimi 3 mesi, l individuo ha presentato ricorrenti episodi di abbuffata o condotte di eliminazione (cioè, vomito autoindotto o uso inappropriato di lassativi, diuretici o enteroclismi).
36 In remissione parziale: Successivamente alla precedente piena soddisfazione dei criteri per l anoressia nervosa, il Criterio A (basso peso corporeo) non è stato soddisfatto per un consistente periodo di tempo, ma sia il Criterio B (intensa paura di aumentare di peso o diventare grassi o comportamenti che interferiscono con l aumento di peso) sia il Criterio C (alterazioni della percezione di sé relativa al peso e alla forma del corpo) sono ancora soddisfatti. In remissione completa: Successivamente alla precedente piena soddisfazione dei criteri per l anoressia nervosa, non è stato soddisfatto nessuno dei criteri per un consistente periodo di tempo. Livello di gravità attuale Lieve: Indice di massa corporea 17 kg/m 2 Moderato: Indice di massa corporea 16-16,99 kg/m 2 Grave: Indice di massa corporea 15-15,99 kg/m 2 Estremo: Indice di massa corporea < 15 kg/m 2
37 Bulimia nervosa I criteri diagnostici DSM-5 della bulimia nervosa sono i seguenti: A. Ricorrenti episodi di abbuffata. Un episodio di abbuffata è caratterizzato da entrambi i seguenti aspetti : Mangiare, in un determinato periodo di tempo (per es., un periodo di due ore), una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte degli individui mangerebbe nello stesso tempo e in circostanze simili. Sensazione di perdere il controllo durante l episodio (per es., sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa o quanto si sta mangiando). B. Ricorrenti ed inappropriate condotte compensatorie per prevenire l aumento di peso, come vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici o altri farmaci, digiuno o attività fisica eccessiva. C. Le abbuffate e le condotte compensatorie inappropriate si verificano entrambe in media almeno una volta alla settimana per 3 mesi. D. I livelli di autostima sono indebitamente influenzati dalla forma e dal peso del corpo. E. L alterazione non si manifesta esclusivamente nel corso di episodi di anoressia nervosa.
38 In remissione parziale: Successivamente alla precedente piena soddisfazione dei criteri per la bulimia nervosa, alcuni, ma non tutti, i criteri sono stati soddisfatti per un consistente periodo di tempo. In remissione completa: Successivamente alla precedente piena soddisfazione dei criteri per la bulimia nervosa, nessuno dei criteri è stato soddisfatto per un Consistente periodo di tempo. Livello di gravità attuale Lieve: Una media di 1-3 episodi di condotte compensatorie inappropriate per settimana. Moderato: Una media di 4-7 episodi di condotte compensatorie inappropriate per settimana. Grave: Una media di 8-13 episodi di condotte compensatorie inappropriate per settimana. Estremo: Una media di 14 o più episodi di condotte compensatorie inappropriate per settimana.
39 Sviluppo e decorso: Anoressia e bulimia Solitamente iniziano comunemente durante adolescenza o prima età adulta. Raramente prima della pubertà o dopo i 40 anni, ma sono stati descritti casi di esordio sia precoce, sia tardivo. In anoressia, l esordio è spesso associato ad un evento stressante come lasciare la propria casa per motivi di studio. Il decorso e la remissione sono estremamente variabili. Le abbuffate iniziano in genere durante o dopo un periodo di restrizioni dietetiche. Anche molteplici eventi stressanti possono precipitare l esordio della bulimia. Il decorso può essere cronico o intermittente, con fasi di remissione e e ricomparsa delle abbuffate. Tuttavia, i sintomi di molti sembrano diminuire con o senza trattamento, sebbene il trattamento influisca sull esito.
40 om/ Quod me nutrit me destruit Ciò che mi nutre mi distrugge- è il titolo documentario sui disturbi del comportamento alimentare di Raffaele Brunetti e Ilaria de Laurentiis che per la prima volta riprende (con la telecamera fissa e, spesso, gli operatori fuori dalla stanza) le sedute psichiatriche di quattro pazienti del dott. Armando Cutugno responsabile dell Unità Operativa Semplice dei Disturbi del Comportamento Alimentare della ASL Roma E, che dirige un equipe di medici psichiatri, psicologi, dietisti alimentaristi, internisti, seguendo un modello cognitivo-comportamentale che prevede percorsi di terapia individuale, di gruppo e familiare.
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