Disturbi dell Infanzia e dell Adolescenza

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Disturbi dell Infanzia e dell Adolescenza"

Transcript

1 Disturbi dell Infanzia e dell Adolescenza

2 DSM IV E un sistema diagnostico multiassiale che permette una valutazione sistematica e completa di tutte le sfaccettature del funzionamento di un individuo al fine di ottenere la descrizione più completa per poter pianificare il trattamento e determinare la prognosi. Il sistema di classificazione DSM-IV contiene una lista di 42 disturbi di Asse I e di Asse II. L Asse I viene utilizzato per registrare i disturbi psichiatrici o le sindromi cliniche e le altre condizioni che possono essere oggetto di attenzione clinica. Esso non include i Disturbi di Personalità e il Ritardo Mentale, che vengono registrati sull Asse II. Nell Asse III vengono inquadrate le condizioni mediche generali. Al fine di completare la descrizione diagnostica, altri settori valutabili sono rappresentati dall Asse IV per l inquadramento dei problemi psicosociali e ambientali, e dall Asse V che corrisponde ad un inquadramento globale del funzionamento.

3 Disturbi generalizzati dello sviluppo Sono nell asse I; comprendono le categorie in cui una grave alterazione del funzionamento e una menomazione generalizzata si estendono a molte aree (interazione sociale, comunicazione,comportamento) Disturbo autistico: età di esordio 3 anni; comportamento fortemente anormale in relazione al livello di sviluppo della persona, interazioni sociali e comunicazione menomate.

4 Disturbi dell apprendimento, della comunicazione e delle capacità motorie Sono nell asse I; includono funzioni deficitarie nel campo della lettura, dell espressione scritta e del calcolo; dell eloquio e del linguaggio; della coordinazione motoria. I disturbi dell apprendimento devono essere distinti dalle variazioni normali nell acquisizione e dalle difficoltà dovute alla mancanza di opportunità, a insegnamento insufficiente o a scolarizzazione inadeguata. I disturbi dell apprendimento possono essere diagnosticati in presenza di un deficit sensoriale o condizione medica generale.

5 Disturbi da comportamento dirompente e da deficit di attenzione Asse I; l esordio più precoce è ritenuto indicatore di esito più grave. Maggiore presenza di aggressività a disturbo antisociale di personalità nell età adulta. Disturbi dell alimentazione Asse I; bulimia e anoressia; i disturbi di nutrizione e alimentazione di infanzia e prima fanciullezza includono disturbi dell alimentazione caratterizzati da alterazioni persistenti dell alimentazione e nutrizione che si manifestano durante infanzia e prima fanciullezza. Disturbo da tic Asse I; età soglia di esordio: 18 anni. Altri disturbi di infanzia, fanciullezza e adolescenza

6 Asse I; questa sezione include: disturbo d ansia da separazione, mutismo selettivo, disturbo reattivo dell attaccamento, disturbo da movimenti stereotipati, disturbo dell infanzia. La sezione disturbi solitamente diagnosticati per la prima volta nell infanzia o nell adolescenza contiene diagnosi più tipiche per questa fascia di età, ma anche tutte o quasi le altre diagnosi DSM IV, vanno considerate in ogni fase della vita.

7 Asse II Disturbi di personalità Asse II; codifica i disturbi di personalità e registra le caratteristiche di personalità maladattive rilevanti e i meccanismi di difesa. Sistema multiassiale DSM: ha lo scopo di integrare e facilitare la raccolta e organizzazione delle informazioni cliniche con tutte le implicazioni per il trattamento. ASSE III: valutazioni di condizioni mediche o fisiche. ASSE IV e V: informazioni aggiuntive.

8 Asse III: registrazione delle condizioni mediche generali SCOPO DELL ASSE III: indicare condizioni mediche generali in atto che siano rilevanti per la comprensione o gestione del caso. Le relazioni tra disturbi psichiatrici e condizioni mediche generali possono essere eziologiche o meno. Asse III: condizioni mediche generali, categorie: o malattie infettive o parassitarie; o neoplasie; o malattie endocrine, della nutrizione, disturbi immunitari; o malattie del sistema nervoso e circolatorio; o malattie degli apparati: respiratorio, digerente; o malattie della pelle e dell apparato scheletrico; o lesioni e avvelenamenti.

9 Asse IV: registrazione dei problemi psicosociali e ambientali Asse IV: riguarda i fattori stressanti psicosociali e ambientali. Questo asse incoraggia l identificazione dei fattori di stress ambientali negativi e dell assenza di supporti sociali. L uso di questo asse può anche aiutare a valutare l importanza dello stress situazionali in molti disturbi dei bambini e l impatto della psicopatologia su certi aspetti del contesto psicosociale e ambientale del bambino.

10 La scala, all interno dell asse IV, è usata per individuare le categorie rilevanti e specificare fattori, situazioni e eventi rilevanti. Sull asse IV, ogni fattore di stress è elencato indipendentemente dalla significatività eziologica. Asse IV: problemi psicosociali e ambientali, categorie: o problemi correlati all ambiente sociale; o problemi educativi; o problemi lavorativi; o problemi abitativi; o problemi economici.

11 Asse V: valutazione globale del funzionamento Asse V: usato per registrare il livello globale di funzionamento di un individuo al momento della valutazione. Dirigere l attenzione del clinico verso le risorse di un bambino può dare informazioni importanti per la terapia. Il DSM IV fornisce una Scala per la valutazione globale del funzionamento (GAF) per la codificazione dell Asse V. Le informazioni derivano da 3 aree: relazioni sociali, progresso negli studi basato sulle prestazioni, uso del tempo libero.

12 Linee guida generali per le modalità di trattamento Inquadramento e identificazione di un disturbo sono due aspetti del procedimento diagnostico. Elementi vitali di questa procedura: formulazione e valutazione continuativa di un piano di trattamento sono elementi vitali di questa procedura. Una volta stabilita la diagnosi, le decisioni relative al trattamento devono riguardare prima di tutto l inquadramento della gravità attuale e dell evoluzione probabile se la condizione non viene trattata. La terapia familiare cerca di capire perché il bambino è diventato paziente e come la famiglia può essere modificata per darsi mutuo supporto nell affrontare i problemi attuali e futuri.

13 TERAPIA COMPORTAMENTALE: essenziale analisi dei comportamenti problematici: collaborazione del bambino e della famiglia è importante specie con bambini piccoli. La collaborazione è influenzata dalla motivazione a ricevere il trattamento, dalla capacità del bambino e dei membri della famiglia a rapportarsi col clinico e dalla qualità delle interazioni fra i membri della famiglia. Ogni bambino che ha un disturbo richiede un approccio comportamentale su misura; importanza della famiglia nel trattamento di un bambino.

14 TRATTAMENTI FARMACOLOGICI: si deve valutare se il farmaco è la giusta via per curare un particolare bambino; deve essere valutato il sentimento di disperazione del bambino, il significato del farmaco per la famiglia o per la scuola e la gravità della condizione. Questi fattori possono influenzare la scelta di un farmaco, o andare contro l uso di qualsiasi farmaco.

15 Farmacoterapia e disturbi della fanciullezza Il DSM può favorire l inquadramento sistematico dei pazienti, e dare la metodologia per affrontare problemi relativi a diagnosi e trattamento. Si conosce poco della specificità diagnostica degli effetti dei farmaci e nessuna relazione fra farmaci e diagnosi è stata ancora stabilita. Ritardo mentale Anche se bambini R.mentale e autistici hanno di solito risposta carente ai farmaci stimolanti, possono esserci eccezioni, e programmi con dosaggi alternati potrebbero essere importanti nel trattamento dei singoli pazienti. Disturbi generalizzati dello sviluppo Mentre la farmacoterapia può essere efficace complemento al trattamento dei disturbi generalizzati dello sviluppo, la scelta del farmaco deve basarsi su un approccio mirato al sintomo.

16 Disturbo da deficit di attenzione/iperattività Caratteristica fondamentale del DSM è la separazione dei problemi di attenzione e iperattività da quelli relativi al comportamento e alla condotta. Beneficio del trattamento con i farmaci: documentato sul comportamento irrequieto e impulsivo. L osservazione, il riconoscimento, la descrizione e l identificazione sono passaggi importanti nel sistema diagnostico. La classificazione permette di organizzare l osservazione attraverso le descrizioni, nel DSM IV gli specifici criteri diagnostici e la diagnosi differenziale sono i fattori organizzativi. Ritardo mentale e disturbi generalizzati dello sviluppo coesistenza di questi due tipi di disturbi; adeguata pianificazione degli interventi richiede che vengano registrati sia il livello intellettivo sia i disturbi dello sviluppo.

17 Disturbo generalizzato dello sviluppo non altrimenti specificato Menomazione grave e pervasiva nello sviluppo dell interazione sociale reciproca e delle capacità di comunicazione verbale e non verbale. Disturbo reattivo dell attaccamento dell infanzia o della prima fanciullezza Tale disturbo fa parte della categoria ALTRI DISTURBI DI INFANZIA, FANCIULLEZZA E ADOLESCENZA ; reazioni sociali disturbate e inadeguate rispetto al livello di sviluppo, sono l alterazione fondamentale. Situazioni di insufficiente accudimento. Si manifesta prima dei 5 anni; deficit principali: 1. incapacità di dare inizio alla maggior parte delle interazioni sociali o di rispondere ad esse in modo adeguato al livello di sviluppo; 2. persistente trascuratezza verso i bisogni emotivi fondamentali del bambino, di benessere, stimolazione e affetto; 3. persistente trascuratezza verso i bisogni fisici fondamentali; 4. ripetuti cambiamenti della figura che si prende cura del bambino.

18 SCHIZOFRENIA: è soprattutto un disturbo dell età adulta giovane; non fa quindi parte della sezione DSM-IV sui disturbi solitamente diagnosticati per la prima volta in infanzia, fanciullezza o adolescenza. Manifestazione relativamente frequente nella tarda adolescenza. Schizofrenia Il DSM-IV distingue 5 sottotipi di schizofrenia: tipo paranoide, tipo disorganizzato, tipo catatonico, tipo indifferenziato, tipo residuo. CONCETTO DI PSICOTICO: descrive una vasta fascia di comportamenti caratterizzati da perdita dei confini dell io o da grossolana menomazione del test di realtà; quando c è questa condizione il soggetto non è in grado di valutare l accuratezza delle proprie percezioni e pensieri, e quindi interpreta in modo scorretto la realtà esterna. Per diagnosticarla, i sintomi psicotici devono essere presenti per almeno 1 mese. DSM IV, CRITERI: sintomi psicotici devono essere presenti per almeno 1 mese, con disfunzioni sociali e lavorative.

19 DISTINZIONE SCHIZOFRENIA/DISTURBO AUTISTICO il disturbo di ASPERGER è quello che più di tutti rischia di essere scambiato per schizofrenia ad esordio nella fanciullezza; entrambe sono condizioni rare. Manifestazioni che li differenziano: disturbo relativamente intatto delle funzioni cognitive e linguistiche, assenza di allucinazioni o deliri, menomazione grossolana nelle interazioni sociali.

20 DISTINZIONE DISTURBI PSICOTICI/DISTURBO SCHIZOIDE DI PERSONALITA soggetti con isolamento sociale di natura cronica e continuativa, che non hanno alterazioni formali del pensiero. Con gli adolescenti, è importante escludere un disturbo psicotico indotto da sostanze. Gli altri disturbi che devono essere considerati quando c è esordio di condizione psicotica nella fanciullezza o adolescenza sono: disturbi psicotici dovuti a condizione medica generale disturbo psicotico indotto da sostanze disturbo dell umore con manifestazioni psicotiche disturbo schizoaffettivo disturbo depressivo e bipolare disturbo ossessivo-compulsivo disturbi dissociativi disturbi della comunicazione

21 Criteri diagnostici per la schizofrenia DELIRI, ALLUCINAZIONI, ELOQUIO DISORGANIZZATO, SINTOMI NEGATIVI PER UN PERIODO DI TEMPO IN UN AREA DI FUNZIONAMENTO COME IL LAVORO, I SEGNI CONTINUATIVI DEL DISTURBO PERSISTONO X ALMENO 6 MESI NESSUN EPISODIO DEPRESSIVO MAGGIORE SI E VERIFICATO INSIEME ALLA AL DI SOTTO DEL LIVELLO DI FUNZIONAMENTO (ALMENO 1 MESE DI SINTOMI) SCHIZOFRENIA

22 Criteri diagnostici per i sottotipi della schizofrenia TIPO PARANOIDE Preoccupazione relativa a uno o più deliri o frequenti allucinazioni uditive; nessuno dei sintomi è rilevante: eloquio disorganizzato, affettività inadeguata. TIPO DISORGANIZZATO I sintomi eloquio disorganizzato, comportamento disorganizzato, affettività appiattita: non sono soddisfatti i criteri per il tipo catatonico. TIPO CATATONICO Quadro clinico dominato da almeno 2 di questi sintomi: arresto motorio, eccessiva attività motoria, negativismo estremo, peculiarità del movimento volontario, ecolalia o ecoprassia (imitazione dei movimenti) TIPO INDIFFERENZIATO Sono presenti i sintomi che soddisfano il primo criterio della schizofrenia, ma che non soddisfano i criteri per il tipo paranoide, disorganizzato o catatonico. TIPO RESIDUO Assenza di rilevanti deliri e allucinazioni, eloquio disorganizzato e comportamenti disorganizzati o catatonici. Manifestazione continua del disturbo, come indicato dalla presenza di sintomi negativi

23 Disturbo schizofreniforme Le caratteristiche di questo disturbo sono identiche a quelle della schizofrenia, eccetto che per la durata; essa, di più di 2 settimane, ma meno di 6 mesi, è considerata fondamentale per diagnosi di Disturbo Schizofreniforme. E un disturbo diagnosticato raramente nella fanciullezza; quadro clinico caratterizzato da turbamenti emotivi, paura, confusione e allucinazioni vivide.

24 DISTURBI DELL APPRENDIMENTO DISTURBI DELLA COMUNICAZIONE DISTURBI DELLE CAPACITA MOTORIE - disturbo della lettura; - disturbo del calcolo; - Disturbo dell espressione scritta; - Disturbo dell apprendimento non altrimenti specificato. - Disturbo dell espressione del linguaggio; - disturbo misto dell espressione e ricezione del linguaggio; - disturbo della fonazione; - balbuzie; - disturbo comunicazione. non altrimenti specificato. - disturbo di sviluppo della coordinazione.

25 Disturbo da deficit di attenzione e da comportamento dirompente: - disturbo da deficit di attenzione/iperattività, tipo combinato; - disturbo da deficit di attenzione/iperattività, tipo con disattenzione predominante; - disturbo da deficit di attenzione/iperattività, tipo con iperattività impulsività predominanti; - disturbo da deficit di attenzione/iperattività, NAS; - disturbo della condotta; - disturbo oppositivo provocatorio.

26 Disturbo da deficit di attenzione e iperattività All interno della categoria DDAI ci sono due sottocategorie: disattenzione e iperattività/impulsività; Il decorso del disturbo varia. L iperattività nella fanciullezza è un fattore di rischio, per abuso di sostanze più avanti nel tempo e/o disturbo antisociale di personalità. Esordio dei sintomi prima dei 7 anni; i sintomi devono esserci in due o più situazioni (scuola e casa). A scuola le difficoltà aumentano, poiché le disattenzioni causano problemi nel terminare compiti scolastici. Il deficit primario riguarda la distraibilità e la mancanza primaria di attenzione. I sintomi di iperattività impulsività creano problemi a scuola, a causa dell estrema irrequietezza

27 SOTTOTIPI DEL DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITA : disturbi da DDAI, tipo combinato: almeno 6 sintomi di disattenzione e almeno 6 sintomi di iperattività/impulsività sono stati presenti per almeno 6 mesi. disturbi da DDAI, tipo con disattenzione prevalente: sono presenti 6 sintomi di disattenzione, ma meno di 6 sintomi di iperattività/impulsività, per almeno 6 mesi. disturbi da DDAI, tipo con iperattività/impulsività prevalenti: sono presenti almeno 6 sintomi di iperattività/impulsività, ma meno di 6 sintomi di disattenzione. disturbi da DDAI NAS: disturbi con sintomi rilevanti di disattenzione e iperattività/impulsività. DISATTENZIONE: - non riesce a prestare attenzione ai particolari o commette errori di distrazione nei compiti scolastici, sul lavoro o altre attività; - difficoltà nel mantenere attenzione sui compiti o attività di gioco; - non sembra ascoltare quando gli si parla direttamente;; - difficoltà ad organizzarsi nei compiti; - facilmente distratto da stimoli estranei; - sbadato nelle attività quotidiane. IPERATTIVITA : - muove con irrequietezza mani o piedi o si dimena sulla sedia; - spesso lascia il proprio posto a sedere in classe; - spesso salta dovunque in modo eccessivo; - spesso ha difficoltà a giocare; - spesso è sotto pressione ; - spesso parla troppo. IMPULSIVITA : - difficoltà nell attendere il proprio turno; - interrompe gli altri o è invadente nei loro confronti.

Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa Nicoletta Businaro

Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa Nicoletta Businaro Insegnamento Psicologia delle disabilità e dell integrazione (Prof.ssa Ottavia Albanese) Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa

Dettagli

INCIDENZA. I bambini tra i 6 e i 7 anni identificati come Dda/i sono circa il 1-5% della popolazione M:F = 2.7:1

INCIDENZA. I bambini tra i 6 e i 7 anni identificati come Dda/i sono circa il 1-5% della popolazione M:F = 2.7:1 INCIDENZA I bambini tra i 6 e i 7 anni identificati come Dda/i sono circa il 1-5% della popolazione M:F = 2.7:1 nel 70-80% dei casi coesiste con un altro o altri disturbi (fenomeno definito comorbilità),

Dettagli

Indice. 3. La coscienza e i disturbi della coscienza 49 Esperienze consce e inconsce 50 Patologia della coscienza 54 Bibliografia 62

Indice. 3. La coscienza e i disturbi della coscienza 49 Esperienze consce e inconsce 50 Patologia della coscienza 54 Bibliografia 62 NEU-07-IV_ I_XVI 7-08-2009 13:56 Pagina V Indice Prefazione alla quarta edizione Prefazione alla prima edizione XI XIII Parte prima Concetti e metodi 1. I concetti fondamentali della psicopatologia descrittiva

Dettagli

VALUTAZIONE E SCREENING DEI DISTURBI EMOTIVI, ATTENTIVI E COMPORTAMENTALI NELLA RIABILITAZIONE IN ETÀ EVOLUTIVA

VALUTAZIONE E SCREENING DEI DISTURBI EMOTIVI, ATTENTIVI E COMPORTAMENTALI NELLA RIABILITAZIONE IN ETÀ EVOLUTIVA VALUTAZIONE E SCREENING DEI DISTURBI EMOTIVI, ATTENTIVI E COMPORTAMENTALI NELLA RIABILITAZIONE IN ETÀ EVOLUTIVA Docente Mario D Ambrosio Napoli 28 aprile 2012 Diapositive sul sito www.mariodambrosio.it

Dettagli

LE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITA NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI: SPUNTI TEORICI E STRATEGIE DI INTERVENTO

LE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITA NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI: SPUNTI TEORICI E STRATEGIE DI INTERVENTO LE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITA NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI: SPUNTI TEORICI E STRATEGIE DI INTERVENTO Federica Vandelli, Fabiana Zani Carpi, 14 Dicembre 2012 Stesso comportamento, molteplici

Dettagli

Indice generale 1. PSICOLOGIA CLINICA E PSICOPATOLOGIA. I CONCETTI CHIAVE 3 2. DEFINIRE LA PSICOPATOLOGIA SPIEGARE LA PSICOPATOLOGIA 26

Indice generale 1. PSICOLOGIA CLINICA E PSICOPATOLOGIA. I CONCETTI CHIAVE 3 2. DEFINIRE LA PSICOPATOLOGIA SPIEGARE LA PSICOPATOLOGIA 26 Indice generale 1. PSICOLOGIA CLINICA E PSICOPATOLOGIA. I CONCETTI CHIAVE 3 Descrizione di un caso 3 I concetti chiave 4 e comprendere i comportamenti problematici 4 Il continuum tra il comportamento normale

Dettagli

Il continuum va da: sintomi assenti o minimi, buon funzionamento in tutte le aree, la persona è soddisfatta di sé e non soffre dei problemi o delle pr

Il continuum va da: sintomi assenti o minimi, buon funzionamento in tutte le aree, la persona è soddisfatta di sé e non soffre dei problemi o delle pr Disturbi psicopatologici Reazioni emotive e cognitive disadattive rispetto alle normali condizioni di vita reale Viene considerato il funzionamento biologico, psicologico, sociale della persona rispetto

Dettagli

SCID II STRUCTURED CLINICAL INTERVIEW FOR DSM-IV AXIS II DISORDERS

SCID II STRUCTURED CLINICAL INTERVIEW FOR DSM-IV AXIS II DISORDERS SCID II STRUCTURED CLINICAL INTERVIEW FOR DSM-IV AXIS II DISORDERS Cenni Storici Nata insieme alla SCID I ( 84). Inizialmente all interno della I c erano domande relative alla Personalità; nel corso delle

Dettagli

APPRENDIMENTO E DISABILITA. Strategie di aiuto e tecniche di intervento

APPRENDIMENTO E DISABILITA. Strategie di aiuto e tecniche di intervento APPRENDIMENTO E DISABILITA Strategie di aiuto e tecniche di intervento Disabilità - Definizione Conseguenza/risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di una persona e i fattori individuali

Dettagli

SINDROME A.D.H.D. CARATTERISTICHE SPECIFICHE PROFILO INTERNO DI FUNZIONAMENTO COMORBILITA

SINDROME A.D.H.D. CARATTERISTICHE SPECIFICHE PROFILO INTERNO DI FUNZIONAMENTO COMORBILITA SINDROME A.D.H.D. CARATTERISTICHE SPECIFICHE PROFILO INTERNO DI FUNZIONAMENTO COMORBILITA CARATTERISTICHE SPECIFICHE ESORDIO PRECOCE DECORSO CONTINUO E PERSISTENTE ELEVATO RAPPORTO M/F INFLUENZE GENETICHE

Dettagli

Presentazione -ADHD- Disturbo da Deficit di Attenzione con o senza Iperattività. (Attention Deficit/Hyperactivity Disorder)

Presentazione -ADHD- Disturbo da Deficit di Attenzione con o senza Iperattività.  (Attention Deficit/Hyperactivity Disorder) Disturbo da Deficit di Attenzione con o senza Iperattività -ADHD- (Attention Deficit/Hyperactivity Disorder) Presentazione fenomenologia e inquadramento diagnostico Di: Ivano Gagliardini ivaga@tiscali.it

Dettagli

La classificazione dei principali disturbi mentali

La classificazione dei principali disturbi mentali La classificazione dei principali disturbi mentali a cura di Daniela Zizzi Psicologa,psicoterapeuta, counselor per l età evolutiva. Associazione per lo Sviluppo Psicologico dell Individuo e della Comunità

Dettagli

DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO (DSM IV Asse I)

DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO (DSM IV Asse I) DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO (DSM IV Asse I) *Anomalie estreme dello sviluppo con esordio nei primi tre anni di vita (precoci, prevenzione, outcome), non normali in nessuno stadio dello sviluppo

Dettagli

Criteri diagnostici per il disturbo oppositivo provocatorio

Criteri diagnostici per il disturbo oppositivo provocatorio Criteri diagnostici per il disturbo oppositivo provocatorio A. Una modalità di comportamento negativistico, ostile e provocatorio che dura da almeno 6 mesi, durante i quali sono stati presenti quattro

Dettagli

Programma del percorso formativo

Programma del percorso formativo Fabriano Scuola Marco Polo iperattività Sindrome ipercinetica Reazione ipercinetica del bambino ADHD Disfunzione cerebrale minima L alunno con difficoltà attentive e iperattività giovedì 20-04 04-2006

Dettagli

Alunni con deficit di attenzione/iperattività(adhd)

Alunni con deficit di attenzione/iperattività(adhd) Alunni con deficit di attenzione/iperattività(adhd) Caratteristiche del Disturbo Lavoro realizzato dal CTI Area Ulss 7, con la consulenza della Dott.ssa Rita Agnolet 1 Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività

Dettagli

Bologna, 18 marzo Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali -Quinta Edizione DSM-5. Franco Del Corno Vittorio Lingiardi

Bologna, 18 marzo Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali -Quinta Edizione DSM-5. Franco Del Corno Vittorio Lingiardi Bologna, 18 marzo 2016 Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali -Quinta Edizione DSM-5 Franco Del Corno Vittorio Lingiardi The «long road» to DSM-5 (1994-2014) DSM-IV (1994) DSM-IV-TR (2000)

Dettagli

Sindromi Ipercinetiche:ADHD. Dott.ssa Tiziana Catalucci Responsabile UFSMIA ASL 6 Zona Val di Cornia

Sindromi Ipercinetiche:ADHD. Dott.ssa Tiziana Catalucci Responsabile UFSMIA ASL 6 Zona Val di Cornia Sindromi Ipercinetiche:ADHD Dott.ssa Tiziana Catalucci Responsabile UFSMIA ASL 6 Zona Val di Cornia Breve definizione dell ADHD Livello di inattenzione e/o iperattività impulsività inadeguata rispetto

Dettagli

Disturbo Evolutivo Specifico

Disturbo Evolutivo Specifico DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI NUOVO CANALE DI CURA SCOLASTICO (Dirett. 27 dic. 2012; C.M. n.8, 6 marzo 2013) CONOSCENZA DEI FENOMENI INTERVENTI DIDATTICI DSA ADHD DIAGNOSTICA PEDAGOGICA DSL AUTISMO PROGETTAZIONE

Dettagli

Cristina Guadagnino AUSL - UONPIA - Ferrara QUELLI CHE L ADOLESCENZA

Cristina Guadagnino AUSL - UONPIA - Ferrara QUELLI CHE L ADOLESCENZA Cristina Guadagnino AUSL - UONPIA - Ferrara QUELLI CHE L ADOLESCENZA La salute mentale dei bambini e degli adolescenti implica un senso di identita e di consapevolezza di sé, solide relazioni con i familiari

Dettagli

CIVITAVECCHIA SALA AUTORITA PORTUALE 29 MARZO 2017 BRACCIANO CENTRO POLIFUNZIONALE 12 APRILE 2017

CIVITAVECCHIA SALA AUTORITA PORTUALE 29 MARZO 2017 BRACCIANO CENTRO POLIFUNZIONALE 12 APRILE 2017 PROGETTO FORMATIVO REGIONALE Protocollo Operativo sui Prelievi e Accertamenti Necessari nei Casi di Omicidio e di Lesioni Stradali Gravi e Gravissime Artt. 589 bis e 590-bis Legge 41/2016 Regione Lazio

Dettagli

Qualità del rapporto interpersonale

Qualità del rapporto interpersonale Qualità del rapporto interpersonale DOP umorale: oppositività, distanziamento per suscettibilità, irritabilità alternata a facilità di contatto, affabilità, talvolta esibizionismo teatralità. DOP comportamentale:

Dettagli

DEFINIZIONE ADHD DSM IV ICD 10

DEFINIZIONE ADHD DSM IV ICD 10 DEFINIZIONE ADHD DSM IV ICD 10 Heinrich Hoffmann (13/6/1809 Francoforte 20/9/1894 Francoforte) psichiatra e scrittore tedesco scrisse una raccolta di racconti per bambini pubblicata nel 1845 (Der Struwwelpeter).

Dettagli

PSICHIATRIA E NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

PSICHIATRIA E NEUROPSICHIATRIA INFANTILE DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA GENERALE E SPECIALITÀ MEDICO-CHIRURGICHE Corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia Anno accademico 2016/2017-4 anno E NEURO INFANTILE 6 CFU - 2 semestre Docenti titolari

Dettagli

I criteri del DSM-IV

I criteri del DSM-IV La diagnosi ADHD in età evolutiva I criteri del DSM-IV Dott.ssa Galati Monia Azienda Ospedaliera G. Salvini Servizio Territoriale N.P.I. Garbagnate Milanese Un Po Di Storia. Nel 1925 alcuni autori individuano

Dettagli

INDICE GUIDA ALLA LETTURA PREFAZIONE ALL EDIZIONE ITALIANA PREFAZIONE 3 XIII

INDICE GUIDA ALLA LETTURA PREFAZIONE ALL EDIZIONE ITALIANA PREFAZIONE 3 XIII INDICE GUIDA ALLA LETTURA PREFAZIONE ALL EDIZIONE ITALIANA X XIII PREFAZIONE 3 CAPITOLO 1 PROSPETTIVE EPISTEMOLOGICHE IN PSICOLOGIA CLINICA 9 1.1 Ragioni e necessità di un punto di vista epistemologico

Dettagli

Disturbi Pervasivi dello Sviluppo

Disturbi Pervasivi dello Sviluppo Disturbi Pervasivi dello Sviluppo Annamaria Petito SSIS 400H SSIS '09- Sintomi e segni Sono le informazioni che derivano da consapevoli sensazioni del paziente e sono le interpretazioni date dal medico

Dettagli

VAGGIO INTORNO AI BAMBINI DIFFICILI. Comportamento problema: come lo riconosco?

VAGGIO INTORNO AI BAMBINI DIFFICILI. Comportamento problema: come lo riconosco? VAGGIO INTORNO AI BAMBINI DIFFICILI Comportamento problema: come lo riconosco? Perché siamo qui Conoscere meglio il problema Scoprirne le cause Imparare modalità adeguate di comunicazione con alunni, genitori

Dettagli

Disturbi psicotici. Schizofrenia Disturbo schizofreniforme Disturbo schizoaffettivo Disturbo delirante Disturbo psicotico breve

Disturbi psicotici. Schizofrenia Disturbo schizofreniforme Disturbo schizoaffettivo Disturbo delirante Disturbo psicotico breve Disturbi psicotici Schizofrenia Disturbo schizofreniforme Disturbo schizoaffettivo Disturbo delirante Disturbo psicotico breve Schizofrenia Emil Kraepelin: demenza precoce EugenBleuler: schizofrenia, descrivendo

Dettagli

DISTURBI CHE SI MANIFESTANO PER L A PRIMA VOLTA DURANTE L INFANZIA E L ADOLESCENZA

DISTURBI CHE SI MANIFESTANO PER L A PRIMA VOLTA DURANTE L INFANZIA E L ADOLESCENZA DISTURBI CHE SI MANIFESTANO PER L A PRIMA VOLTA DURANTE L INFANZIA E L ADOLESCENZA Ritardo mentale (QI < 70) Disturbi dell apprendimento Disturbi motori Disturbi pervasivi dello sviluppo DDAI Disturbi

Dettagli

Indice. Introduzione e panoramica storica 1. Gli attuali paradigmi della psicopatologia 31. Diagnosi e valutazione 65

Indice. Introduzione e panoramica storica 1. Gli attuali paradigmi della psicopatologia 31. Diagnosi e valutazione 65 Indice 1 Introduzione e panoramica storica 1 Una definizione di disturbo mentale 6 Il disagio personale 6 La disabilità 6 La violazione delle norme sociali 7 La disfunzione 7 La storia della psicopatologia

Dettagli

ADHD ossia Attention deficit Hiperactivity Disorder

ADHD ossia Attention deficit Hiperactivity Disorder DDAI OSSIA Disturbo di deficit di attenzione ed iperattivita ADHD ossia Attention deficit Hiperactivity Disorder DANIELA CHECCHETTO PAOLA VILLA Premessa L ADHD Ha una causa neurobiologica Si caratterizza

Dettagli

DISTURBI SOMATOFORMI

DISTURBI SOMATOFORMI DISTURBI SOMATOFORMI disturbo di somatizzazione A. Una storia di molteplici lamentele fisiche, cominciata prima dei 30 anni, che si manifestano lungo un periodo di numerosi anni, e che conducono alla ricerca

Dettagli

Negli ultimi anni il concetto di disturbo mentale grave è. diventato comune nei paesi sviluppati. Con tale definizione

Negli ultimi anni il concetto di disturbo mentale grave è. diventato comune nei paesi sviluppati. Con tale definizione Introduzione Negli ultimi anni il concetto di disturbo mentale grave è diventato comune nei paesi sviluppati. Con tale definizione intendiamo persone che soffrono di disturbi psicotici come la schizofrenia

Dettagli

Il Fiori di Bach nel DSM-IV Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders)

Il Fiori di Bach nel DSM-IV Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) Il Fiori di Bach nel DSM-IV Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) AGRIMONY Ansioso e organizzato sull evitamento del confronto e

Dettagli

Il Fiori di Bach nel DSM-IV Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders)

Il Fiori di Bach nel DSM-IV Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) Il Fiori di Bach nel DSM-IV Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) CHERRY PLUM Eccesso di tensioni e di pressioni, interne o esteriori,

Dettagli

COMITATO PROMOTORE (AID) M. Marchiori, R. Iozzino, E. Savelli, C. Termine, C. Turello

COMITATO PROMOTORE (AID) M. Marchiori, R. Iozzino, E. Savelli, C. Termine, C. Turello COMITATO PROMOTORE (AID) M. Marchiori, R. Iozzino, E. Savelli, C. Termine, C. Turello Associazione Culturale Pediatri Associazione Federativa Nazionale Ottici Optometristi Associazione Italiana Ortottisti

Dettagli

Semeiotica psichiatrica - 5 TIZIANA SCIARMA

Semeiotica psichiatrica - 5 TIZIANA SCIARMA Semeiotica psichiatrica - 5 TIZIANA SCIARMA Comportamento Psicomotorio espressione a livello motorio e comportamentale dei vari aspetti della vita psichica - motivazione, impulsi, scopi, istinti, bisogni,

Dettagli

L AUTISMO: definizione

L AUTISMO: definizione L AUTISMO: definizione GLI AUTISMI L autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine del neurosviluppo, con esordio nei primi 3 anni di vita. (Linea Guida 21) Nella classificazione del DSM-5,

Dettagli

La malattia di Alzheimer. Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale

La malattia di Alzheimer. Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale La malattia di Alzheimer Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale Franco Giubilini Parma 24 settembre 2007 Diagnosi di demenza Per Demenza si intende un quadro sindromico condiviso da differenti

Dettagli

BASI TEORICHE E GENERALITÀ

BASI TEORICHE E GENERALITÀ INDICE PRESENTAZIONE DELL EDIZIONE ITALIANA PREFAZIONE PREMESSA V VII IX Parte prima BASI TEORICHE E GENERALITÀ INTRODUZIONE 3 CAPITOLO 1 Principali fonti teoriche della psichiatria infantile clinica 7

Dettagli

URGENZA ( CODICE U o PS)

URGENZA ( CODICE U o PS) Presenza di sintomi acuti di tipo NEUROLOGICO E/O PSICHICO grave URGENZA ( CODICE U o PS) Cefalea Cefalea con sintomi d'accompagnamento: (disturbi visivi, visione doppia, visione di macchie nere o luminose

Dettagli

Le caratteristiche. Dott.Marco de Caris

Le caratteristiche. Dott.Marco de Caris Le caratteristiche Dott.Marco de Caris m.decaris@email.it Preoccupazioni legate ad un inadeguato sviluppo sociale: "Non sorride quando gli si sorride o quando si gioca con lui" "Preferisce giocare da

Dettagli

Le caratteristiche essenziali dei disturbi del controllo degli impulsi sono riconosciuti essere:

Le caratteristiche essenziali dei disturbi del controllo degli impulsi sono riconosciuti essere: Le caratteristiche essenziali dei disturbi del controllo degli impulsi sono riconosciuti essere: 1. l incapacità a resistere all impulso, alla spinta o alla tentazione di eseguire un atto potenzialmente

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA. Relatore: Annalisa Pelosi

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA. Relatore: Annalisa Pelosi UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA Relatore: Annalisa Pelosi 1 2 Il Ritardo Mentale 1. Criteri Diagnostici Definiamo il ritardo mentale una condizione clinica complessa, caratterizzata dalla presenza di un

Dettagli

DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ

DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ AMERICAN PSYCHIATRIC ASSOCIATION DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ ESTRATTO DAL DSM-5 Estratto da Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Quinta edizione, DSM-5 Titolo originale

Dettagli

INDICE FINESTRE DI GLOSSARIO XIII AUTORI PRESENTAZIONE ALLA PRIMA EDIZIONE PRESENTAZIONE ALLA SECONDA EDIZIONE XIX PREFAZIONE XXV

INDICE FINESTRE DI GLOSSARIO XIII AUTORI PRESENTAZIONE ALLA PRIMA EDIZIONE PRESENTAZIONE ALLA SECONDA EDIZIONE XIX PREFAZIONE XXV 02. (V-XII) 2010:02. (V-VIII) 4 16-03-2010 16:12 Pagina V INDICE FINESTRE DI GLOSSARIO AUTORI PRESENTAZIONE ALLA PRIMA EDIZIONE PRESENTAZIONE ALLA SECONDA EDIZIONE PREFAZIONE XI XIII XV XIX XXV PARTE PRIMA

Dettagli

VENERDI 9 GIUGNO 2017 I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO. Accedere la Sublime Formazione per accompagnatori di territorio e guide alpine

VENERDI 9 GIUGNO 2017 I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO. Accedere la Sublime Formazione per accompagnatori di territorio e guide alpine VENERDI 9 GIUGNO 2017 I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO Accedere la Sublime Formazione per accompagnatori di territorio e guide alpine Argomenti del corso 1 parte - Teorica Definizione di disturbo dello

Dettagli

CHECKLIST PER INDIVIDUARE LE DIFFICOLTA DEL SINGOLO ALUNNO

CHECKLIST PER INDIVIDUARE LE DIFFICOLTA DEL SINGOLO ALUNNO CHECKLIST PER INDIVIDUARE LE DIFFICOLTA DEL SINGOLO ALUNNO Non tutti i bambini con disturbo dello spettro autistico hanno le stesse difficoltà. Questa checklist aiuta ad individuare le aree di criticità

Dettagli

Inquadramento storico e teoria di base

Inquadramento storico e teoria di base Inquadramento storico e teoria di base Kernberg (Vienna 1928) Theodore Millon (NY, 1927) Teoria particolarmente utile per la diagnosi psicologica. Scriveva nel 1969 che la funzione di una scienza della

Dettagli

La gestione dei pazienti con Demenza in medicina generale 23 Marzo 2013

La gestione dei pazienti con Demenza in medicina generale 23 Marzo 2013 La gestione dei pazienti con Demenza in medicina generale 23 Marzo 2013 Dott. Filippo Magherini Psicologia dell invecchiamento Invecchiamento come progressione evolutiva : gerontologia / geriatria. Problemi

Dettagli

INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEL DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ (DDAI ADHD) NELLA SCUOLA DELL INFANZIA

INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEL DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ (DDAI ADHD) NELLA SCUOLA DELL INFANZIA Progetto di ricerca 2005-2008 INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEL DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ (DDAI ADHD) NELLA SCUOLA DELL INFANZIA Prof. Dario Ianes Dott.ssa Vanessa Macchia Attualmente sulla

Dettagli

SCIENZE PSICHIATRICHE E NEUROLOGICHE - canale 1

SCIENZE PSICHIATRICHE E NEUROLOGICHE - canale 1 DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA Corso di laurea in Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere) Anno accademico 2016/2017-2 anno

Dettagli

I disturbi di personalità. nell esperienza. della medicina generale

I disturbi di personalità. nell esperienza. della medicina generale I disturbi di personalità nell esperienza della medicina generale Villa Braghieri, 11 novembre 2006 Definizione di personalità Configurazione stabile e prevedibile dell esperienza interiore e della risposta

Dettagli

STRUTTURA SEMPLICE TUTELA SALUTE BAMBINO E ADOLESCENTE ASS1 DISTRETTO 2

STRUTTURA SEMPLICE TUTELA SALUTE BAMBINO E ADOLESCENTE ASS1 DISTRETTO 2 (SSTSBA) Dott.ssa Barbara Fazi STRUTTURA SEMPLICE TUTELA SALUTE BAMBINO E ADOLESCENTE ASS1 DISTRETTO 2 Servizio digitale ConTatto Aree di intervento delle unità operative territoriali AAS 1 1. PSICOPATOLOGIA:

Dettagli

La valutazione degli aspetti psicopatologici nella disabilità: l esperienza pluriennale con la VAP-H

La valutazione degli aspetti psicopatologici nella disabilità: l esperienza pluriennale con la VAP-H La valutazione degli aspetti psicopatologici nella disabilità: l esperienza pluriennale con la VAP-H DOTT. ALDO LEVRERO Psicologo Psicoterapeuta DOTT. MAURIZIO PILONE Psicologo Psicoterapeuta Anffas Genova

Dettagli

COSA INTENDIAMO PER BES

COSA INTENDIAMO PER BES COSA INTENDIAMO PER BES Per Bisogno educativo Speciale intendiamo un ampia area all interno della quale convergono difficoltà apprenditive ed educative dei ragazzi che vivono all interno della comunità

Dettagli

LA SINDROME DELL X FRAGILE

LA SINDROME DELL X FRAGILE LA SINDROME DELL X FRAGILE Dott.ssa Valentina Paola Cesarano Centro d Ateneo SInAPSi, Università degli Studi di Napoli Federico II Identikit della sindrome È una condizione genetica ereditaria È inclusa

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE e URBINO Facoltà di Scienze della formazione. L autismo: Lucio Cottini

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE e URBINO Facoltà di Scienze della formazione. L autismo: Lucio Cottini UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE e URBINO Facoltà di Scienze della formazione L autismo: questo conosciuto Lucio Cottini La persona con autismo: Criteri diagnostici adottati da Rutter (1978) 1 Età di insorgenza

Dettagli

Diagnosi Differenziali nella fascia 0-3 anni

Diagnosi Differenziali nella fascia 0-3 anni v IPOACUSIA v RITARDO PSICOMOTORIO v DISTURBO DEL LINGUAGGIO v DISTURBO DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE v MUTISMO SELETTIVO v DISPRASSIA v DISTURBO DELLA REGOLAZIONE v DISTURBO MULTISISTEMICO v RITARDO PSICOMOTORIO

Dettagli

Normativa DSA e BES il ruolo della Scuola dell Infanzia. Elena Dal Pio Luogo

Normativa DSA e BES il ruolo della Scuola dell Infanzia. Elena Dal Pio Luogo Normativa DSA e BES il ruolo della Scuola dell Infanzia Elena Dal Pio Luogo LEGGE 170 8 ottobre 2010 Art. 1 Riconoscimento e definizione di: Dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. Garantire

Dettagli

L ATTACCAMENTO COME PROSPETTIVA PER LA COMPRENSIONE DELL ADHD

L ATTACCAMENTO COME PROSPETTIVA PER LA COMPRENSIONE DELL ADHD L ATTACCAMENTO COME PROSPETTIVA PER LA COMPRENSIONE DELL ADHD Francesca Manaresi Antonella Marianecci ASTREA-Centro Clinico De Sanctis ARPAS (Associazione per la Ricerca in Psicologia dell Attaccamento

Dettagli

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ La Neuropsicologia è quella disciplina scientifica che indaga le relazioni esistenti tra: funzioni cognitive struttura e

Dettagli

Il primo passo per l'inquadramento diagnostico dell'adhd è quello di valutare adeguatamente il fenomeno dell'iperattività e/o della disattenzione nel

Il primo passo per l'inquadramento diagnostico dell'adhd è quello di valutare adeguatamente il fenomeno dell'iperattività e/o della disattenzione nel Maria Teresa Gaetti Il primo passo per l'inquadramento diagnostico dell'adhd è quello di valutare adeguatamente il fenomeno dell'iperattività e/o della disattenzione nel contesto psicoclinico poichè l'iperattività

Dettagli

I Disturbi Gravi di Personalità nella Regione Emilia Romagna

I Disturbi Gravi di Personalità nella Regione Emilia Romagna I Disturbi Gravi di Personalità nella Regione Emilia Romagna Responsabile servizio salute mentale, dipendenze patologiche, salute nelle carceri Regione Emilia Romagna 1 Le Politiche di Salute Mentale dell

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON BES

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON BES Modulo MO 16.25 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Rev. 0 Data 15/11/13 Pagina 1 di 3 Modello di PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON BES Anno Scolastico Scuola Primaria. Classe.. Docenti di classe...

Dettagli

Coordinamento pedagogico di adolescenti con disturbi dello spettro autistico. Elena Clò Analista del Comportamento, BCBA

Coordinamento pedagogico di adolescenti con disturbi dello spettro autistico. Elena Clò Analista del Comportamento, BCBA Coordinamento pedagogico di adolescenti con disturbi dello spettro autistico Analista del Comportamento, BCBA Bologna, 4 maggio 2013 Disturbi dello spettro autistico Secondo recenti stime epidemiologiche

Dettagli

DIAGNOSI FUNZIONALE. (DGR 164 del 05/03/07) REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE. pag. 5. seduta del 7.4.

DIAGNOSI FUNZIONALE. (DGR 164 del 05/03/07) REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE. pag. 5. seduta del 7.4. DELIBERAZIONE DELLA 5 DIAGNOSI FUNZIONALE (DGR 164 del 05/03/07) DELIBERAZIONE DELLA 6 DIAGNOSI FUNZIONALE Cognome: Nome: Data e luogo di nascita: Residenza: Telefono e/o altro recapito: ASUR ZT o Ente

Dettagli

CHILD ABUSE. Tutte le forme di abuso fisico e/o psicoemozionale,

CHILD ABUSE. Tutte le forme di abuso fisico e/o psicoemozionale, CHILD ABUSE Tutte le forme di abuso fisico e/o psicoemozionale, di abuso sessuale, di trascuratezza o di trattamento negligente, di sfruttamento commerciale o assenza di azioni e cure con conseguente danno

Dettagli

9ª UNITA DIDATTICA Modello di ruolo e relazioni

9ª UNITA DIDATTICA Modello di ruolo e relazioni 9ª UNITA DIDATTICA Modello di ruolo e relazioni Contenuti Modello di Ruolo e relazioni Sezione del modello: Famiglia e sue relazioni interne Assistenza alla famiglia con problemi di relazioni interne:

Dettagli

Il C.T.i.F. Potenza e impotenza nell accostare e curare i traumi C.T.i.F. Luisa Della Rosa

Il C.T.i.F. Potenza e impotenza nell accostare e curare i traumi C.T.i.F. Luisa Della Rosa Il C.T.i.F. Centro per la Cura del Trauma nell infanzia e nella famiglia opera dal 1999 a Milano. E un servizio della cooperativa Spazio Aperto Servizi. E un luogo di cura per i minori vittime di traumi

Dettagli

ADHD: Disturbo da Deficit Attentivo con Iperattività.

ADHD: Disturbo da Deficit Attentivo con Iperattività. ADHD: Disturbo da Deficit Attentivo con Iperattività. 2 DDAI Disturbo esternalizzante (comportamentale) diagnosticato solitamente nell'infanzia, caratterizzato da sintomi intattentivi (scarsa concentrazione,

Dettagli

Terapie psico-sociali nel Disturbo da Deficit di Attenzione / Iperattività (DDAI)

Terapie psico-sociali nel Disturbo da Deficit di Attenzione / Iperattività (DDAI) Terapie psico-sociali nel Disturbo da Deficit di Attenzione / Iperattività (DDAI) Cesare Cornoldi (Università di Padova) Gian Marco Marzocchi (Sissa La Nostra Famiglia) Sintomi primari e problemi associati

Dettagli

PATOLOGIE CRONICHE E MICROCLIMA IN CARCERE

PATOLOGIE CRONICHE E MICROCLIMA IN CARCERE La Salute Mentale Dott. Nicola DeRasis, Psichiatra ASP Cosenza Regione Calabria Dott.ssa Maria Laura Manzone, Psichiatra ASST Santi Paolo e Carlo Regione Lombardia PATOLOGIE CRONICHE Bologna, 25 maggio

Dettagli

Indice. Introduzione e panoramica storica 1. Diagnosi e valutazione 61. Gli attuali paradigmi della psicopatologia 29

Indice. Introduzione e panoramica storica 1. Diagnosi e valutazione 61. Gli attuali paradigmi della psicopatologia 29 Indice 1 Introduzione e panoramica storica 1 Una definizione di disturbo mentale 3 Il distress personale 6 La disabilità 6 La violazione delle norme sociali 7 La disfunzione 7 La storia della psicopatologia

Dettagli

LA SCHIZOFRENIA RILEVANZA SOCIALE

LA SCHIZOFRENIA RILEVANZA SOCIALE LA SCHIZOFRENIA RILEVANZA SOCIALE 1. Insorge in genere in età giovanile 2. Accompagna di solito l individuo id per buona parte della sua esistenza 3. Compromette in misura significativa il funzionamento

Dettagli

DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE

DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE ANORESSIA Anoressia significa letteralmente senza appetito. In realtà è qualcosa di più grave: le persone anoressiche smettono di mangiare perché provano una repulsione ossessiva

Dettagli

I DISTURBI PSICOSOMATICI IN ETA EVOLUTIVA Studio clinico

I DISTURBI PSICOSOMATICI IN ETA EVOLUTIVA Studio clinico I DISTURBI PSICOSOMATICI IN ETA EVOLUTIVA Studio clinico Notari, Gandione M, Tocchet A, Galli dela Mantica M, Longo E, Notari D, Davico C, Larosa P, Gerardi S, Bartolotti I, Pagana L, Ruffino C Dipartimento

Dettagli

Disturbi del Comportamento Alimentare a Fermo 200 pazienti in cura

Disturbi del Comportamento Alimentare a Fermo 200 pazienti in cura Disturbi del Comportamento Alimentare a Fermo 200 pazienti in cura In aumento minori e over 40. Trattamenti diversificati a seconda del disturbo Fermo, 2017-10-04 Sono attualmente 200 i pazienti in carico

Dettagli

LE MALATTIE PSICO SOMATICHE

LE MALATTIE PSICO SOMATICHE LE MALATTIE PSICO SOMATICHE Il termine psico-somatica somatica fu usato per la prima volta da Heinroth nel 1818, nel testo disordini dell anima anima in cui discuteva il RUOLO giocato dai FATTORI EMOTIVI

Dettagli

ALUNNI B. E. S. azione. GLI Lurago d Erba 17 marzo 2014

ALUNNI B. E. S. azione. GLI Lurago d Erba 17 marzo 2014 ALUNNI B. E. S. Normativa e documenti di riferimento Direttiva ministeriale 27/12/2012 Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali Circolare ministeriale n.8n.8,, 06/03/2013 Direttiva

Dettagli

ESPRESSIONE DELLE EMOZIONI E STRATEGIE DI COMUNICAZIONE. Il dolore cronico come espressione di disagio psicologico dr.ssa Chiara Pagnanelli

ESPRESSIONE DELLE EMOZIONI E STRATEGIE DI COMUNICAZIONE. Il dolore cronico come espressione di disagio psicologico dr.ssa Chiara Pagnanelli ESPRESSIONE DELLE EMOZIONI E STRATEGIE DI COMUNICAZIONE Il dolore cronico come espressione di disagio psicologico dr.ssa Chiara Pagnanelli www.spaziogratis spaziogratis.net/web/.net/web/associazionepraxis

Dettagli

Presentazione del corso di formazione

Presentazione del corso di formazione Presentazione del corso di formazione Dislessia evolutiva, un problema scolastico IC Marzabotto settembre 2007 Prof. Maria Grazia Pancaldi ( A.I.D.-Bo) Introduzione Cos è la dislessia? Dove, come, quando,

Dettagli

NEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali

NEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali NEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali In risposta a esigenze di Valutazione e Riabilitazione (pz con lesioni cerebrali) NEUROPSICOLOGIA CLINICA

Dettagli

F. Pardo Dir. Centro Io Comunico

F. Pardo Dir. Centro Io Comunico F. Pardo Dir. Centro Io Comunico Lo sviluppo psicomotorio è un processo maturativo che nei primi anni di vita consente al bambino di acquisire competenze e abilità posturali, motorie, cognitive, relazionali.

Dettagli

GESTIONE DELLO STRESS NEL CONTESTO SANITARIO

GESTIONE DELLO STRESS NEL CONTESTO SANITARIO Relazioni sintomatiche tra: CONTESTO, GESTIONE DELLO STRESS NEL CONTESTO SANITARIO CONTESTO SINTOMI VULNERABILITA Mario Di Pietro www.educazione-emotiva.it Relazioni sintomatiche tra: CONTESTO, Relazioni

Dettagli

Sensibilità alla punizione

Sensibilità alla punizione Sensibilità alla punizione La capacità di tollerare l attivazione emotiva, insieme all evoluzione dei sistemi cognitivi, è fondamentale per interiorizzare lentamente la norma che sottostà alla punizione

Dettagli

ADHD. Sintomi e segni. Sindrome. Annamaria Petito Università degli Studi di Foggia Facoltà di Medicina e Chirurgia

ADHD. Sintomi e segni. Sindrome. Annamaria Petito Università degli Studi di Foggia Facoltà di Medicina e Chirurgia Attualità delle problematiche relative ad Annamaria Petito Università degli Studi di Foggia Facoltà di Medicina e Chirurgia Sintomi e segni Sono le informazioni che derivano da consapevoli sensazioni del

Dettagli

LA FAMIGLIA ADOTTIVA DI FRONTE ALL ABUSO: l esperienza degli operatori delle équipes adozioni

LA FAMIGLIA ADOTTIVA DI FRONTE ALL ABUSO: l esperienza degli operatori delle équipes adozioni LA FAMIGLIA ADOTTIVA DI FRONTE ALL ABUSO: l esperienza degli operatori delle équipes adozioni Torino, 22-23 23 febbraio 2007 Alessandra Simonetto - Marina Farri ADOZIONE RIPARATIVA ESPERIENZA TRAUMATICA

Dettagli

Audit sull appropriatezza dell indicazione al trattamento farmacologico

Audit sull appropriatezza dell indicazione al trattamento farmacologico Azienda Ospedaliera SPEDALI CIVILI BRESCIA Audit sull appropriatezza dell indicazione al trattamento farmacologico Monica Saccani Milano, 10 maggio 2017 Linee guida trattamento farmacologico riservato

Dettagli

Global Assessment of Functioning Scale (GAF)

Global Assessment of Functioning Scale (GAF) Verona, 16-27 novembre 2009 Progetto GET UP Valutare il funzionamento globale: Global Assessment of Functioning Scale (GAF) Verona, 16-27 novembre 2009 Progetto GET UP Global Assessment of Functioning

Dettagli

Patologia del linguaggio in età evolutiva

Patologia del linguaggio in età evolutiva Patologia del linguaggio in età evolutiva U.O. e Cattedra di Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Sezione di Neuroscienze dello Sviluppo IRCCS G. Gaslini Disturbi

Dettagli

Diagnosi di ADHD. Fattori che orientano la diagnosi. A.D.H.D. : Criteri DSM-IV. Metodologia Ricerca

Diagnosi di ADHD. Fattori che orientano la diagnosi. A.D.H.D. : Criteri DSM-IV. Metodologia Ricerca Disturbo da Deficit di Attenzione Iperattività: Fattori che orientano la diagnosi Paolo Moderato Francesca Nuccini º Congresso Nazionale AIDAI - AIRIPA, Milano - Maggio 00 Diagnosi di ADHD La diagnosi

Dettagli

LA PREVENZIONE DELLE DIFFICOLTÁ DI APPRENDIMENTO

LA PREVENZIONE DELLE DIFFICOLTÁ DI APPRENDIMENTO LA PREVENZIONE DELLE DIFFICOLTÁ DI APPRENDIMENTO A SCUOLA: perché intervenire e come? Dott.ssa Marina Biancotto RACCOMANDAZIONI PER LA PRATICA CLINICA SUI DSA (Consensus Conference, gennaio 2007) IN ETÁ

Dettagli

I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO IN ETÀ EVOLUTIVA

I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO IN ETÀ EVOLUTIVA I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO IN ETÀ EVOLUTIVA Roberto Rigardetto Professore Ordinario di Neuropsichiatria Infantile dell Università degli Studi di Torino Cos è l autismo L'Autismo Infantile è una

Dettagli

Disturbi Ansia. Antonio Cerasa. IBFM- CNR, Catanzaro

Disturbi Ansia. Antonio Cerasa. IBFM- CNR, Catanzaro Disturbi Ansia Antonio Cerasa IBFM- CNR, Catanzaro 50 sfumature di ansia L ansia assolve ad un compito fondamentale per la sopravvivenza dell essere umano: ADATTAMENTO ALL AMBIENTE Lo stesso significato

Dettagli

L importanza del Sostegno a Domicilio nei pazienti affetti da Disturbo del Comportamento Alimentare. Relatore: Dott.ssa Alessia Lorenzetto

L importanza del Sostegno a Domicilio nei pazienti affetti da Disturbo del Comportamento Alimentare. Relatore: Dott.ssa Alessia Lorenzetto L importanza del Sostegno a Domicilio nei pazienti affetti da Disturbo del Comportamento Alimentare Relatore: Dott.ssa Alessia Lorenzetto Lo Psicologo a Domicilio Un nuovo modo di fare Psicologia modificando

Dettagli

DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO

DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO Referenti Progetto: Dipartimento Psicologia Università della Campania L.Vanvitelli Angela Borrone Maria Concetta Miranda angelaborrone@gmail.com mariac.miranda@libero.it

Dettagli

Livello 1. Il Concetto di SMARTERehab. La Valutazione Mirata

Livello 1. Il Concetto di SMARTERehab. La Valutazione Mirata Il Concetto di SMARTERehab ESERCIZI SPECIFICI DI CONTROLLO MOTORIO PER TRATTARE IL DOLORE MUSCOLOSCHELETRICO: VALUTAZIONE E RIABILITAZIONE Il concetto SMARTERehab con la sua metodologia di lavoro, basata

Dettagli