Disabilità intellettiva. Generalità
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- Alice Grossi
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1 Disabilità intellettiva Generalità
2 Criteri diagnostici: dal DSM-IV al DSM-5 DSM-IV 1. Funzionamento intellettivo, misurato tramite QI, significativamente al di sotto della norma 2. Importante compromissione del comportamento adattivo 3. Esordio prima dei 18 anni
3 Fasce di gravità (DSM-IV) Lieve: QI 50/55-70 (85% dei casi) Media: QI 35/40-50/55 (10% dei casi) Grave: QI 20/25-35/40 (3-4% dei casi) Profonda: QI inferiore a 20/25 (1-2% dei casi)
4 DSM-5 Il termine ritardo mentale è stato ufficialmente sostituito da disabilità intellettiva (disturbo dello sviluppo intellettivo). Il termine disabilità intellettiva è l equivalente di disturbi dello sviluppo intellettivo, adottato nella prima bozza dell ICD-11 (la versione beta attuale riporta 'disorder of intellectual development'). I nuovi termini del DSM-5 fanno riferimento ad un disturbo con insorgenza nell età evolutiva che include deficit intellettivi e adattivi negli ambiti della concettualizzazione, della socializzazione e delle capacità pratiche.
5 Criteri diagnostici: dal DSM-IV al DSM-5 DSM-5 A. Deficit delle funzioni intellettive, come il ragionamento, la soluzione di problemi, la pianificazione, il pensiero astratto, il giudizio, l apprendimento scolastico o l apprendimento dall esperienza, confermato sia da valutazione clinica che da prove d intelligenza individualizzate e standardizzate. B. Deficit del funzionamento adattivo che si manifesti col mancato raggiungimento degli standard di sviluppo e socio-culturali per l indipendenza personale e la responsabilità sociale. Senza supporto continuativo i deficit adattivi limitano il funzionamento in una o più attività della vita quotidiana, quali la comunicazione, la partecipazione sociale e la vita indipendente, in più ambiti diversi, come la casa, la scuola, il lavoro e la comunità. C. Insorgenza dei deficit intellettivi e adattivi nell età evolutiva.
6 Fasce di gravità (DSM-5) I vari livelli di gravità sono definiti sulla base del funzionamento adattivo e non dei punteggi del Quoziente Intellettivo (QI), perché è il funzionamento adattivo che determina il livello di assistenza richiesto. Inoltre i valori del QI risultano meno validi all estremo inferiore della distribuzione del QI Lieve Moderata Grave Estrema
7 In generale Problemi cognitivi fin dai primissimi anni Difficoltà in: ragionamento, pianificazione, pensiero astratto, capacità di giudizio, apprendimento scolastico e dall esperienza [valutazioni cliniche e con test formali di intelligenza] Difficoltà nel modulare il proprio comportamento al fine di diventare cittadini indipendenti e socialmente responsabili: comunicazione, interazione sociale e abilità della vita quotidiana
8 Funzionamento adattivo Ambito concettuale: linguaggio, matematica, lettura, scrittura, ragionamento e memoria Ambito sociale: empatia, comunicazione, consapevolezza delle esperienze delle altre persone, giudizio sociale e autocontrollo Ambito pratico: regolazione del comportamento, competenze organizzative, gestione delle finanze, della cura personale e delle attività ricreative Dipende dalla formazione (scolastica, lavorativa), dalla motivazione, dalla personalità, dal supporto delle altre persone e dal livello intellettivo
9 Disabilità intellettiva lieve Lentezza nell apprendimento, restano indietro rispetto ai compagni di classe, anche se possono raggiungere le competenze di un livello scolastico di secondaria di primo grado In età adulta le difficoltà di problem solving e di giudizio fanno sì che abbiano bisogno di aiuto in alcuni compiti (pagamento bollette, spesa, gestione di un alloggio, ) Possono lavorare in modo indipendente ma in attività con scarsa portata cognitiva Difficoltà nella comprensione di metafore e del pensiero astratto, buone abilità di memoria e di linguaggio QI compreso fra 50 e 70 Costituiscono l 85% di tutti i pazienti con Disabilità Intellettiva
10 Disabilità intellettiva moderata Differenze significative rispetto ai coetanei fin dai primi periodi di vita Sviluppo del linguaggio lento, esso resta semplice nel corso della vita I soggetti possono imparare a leggere, a svolgere semplici esercizi di matematica e a gestire il denaro Essi hanno bisogno di maggiore aiuto nella cura personale e nelle attività casalinghe Istituiscono relazioni interpersonali significative ma non riconoscono elementi chiave delle stesse Possono svolgere lavori non impegnativi, come lavori protetti, e hanno bisogno di assistenza nelle decisioni Il QI è compreso fra 30 e 50 La tipologia rappresenta il 10% dei pazienti con Disabilità Intellettiva
11 Disabilità intellettiva grave I soggetti possono imparare semplici comandi e istruzioni ma le abilità comunicative sono elementari (lessico ridotto a poche parole singole, solo alcune frasi) Essi potrebbero svolgere piccoli lavori, ma solo sotto supervisione Hanno bisogno di aiuto per vestirsi e per l igiene personale Sono in grado di mantenere relazioni interpersonali con i genitori e i parenti vicini Il QI è compreso fra 20 e 30 Questa tipologia rappresenta circa il 5% dei pazienti con Disabilità Intellettiva
12 Disabilità intellettiva estrema Il linguaggio è limitato, i soggetti si esprimono principalmente attraverso gesti Sono presenti abilità elementari di interazione sociale I soggetti sono completamente dipendenti dalle altre persone per i loro bisogni, comprese le attività della vita quotidiana; possono talvolta essere di aiuto È di solito associata a un disturbo neurologico, o ad altre disabilità Il QI è inferiore a 20 Costituisce circa l 1-2% delle persone con Disabilità Intellettiva
13 Epidemiologia della disabilità intellettiva L incidenza è stimata intorno all 1% della popolazione È maggiore in età scolare, con un picco fra i 10 e i 14 anni Aumenta all ingresso in scuola elementare e continua a crescere per tutto il periodo dell adolescenza (intelligenza logico-deduttiva) Cala drasticamente in età adulta, riducendosi fino al 50% È una volta e mezzo più frequente nei maschi che nelle femmine
14 Etiopatogenesi della disabilità intellettiva (Vicari et al., 2002) 30-40% senza definizione certa 5% riconducibile ad anomalie genetiche 30% riconducibile ad alterazioni che si verificano durante la gestazione (rosolia, toxoplasmosi, sifilide, citomegalovirus) 10% riconducibile ad alterazioni che si verificano al momento della nascita (prematurità, asfissia) 5% riconducibile ad eventi patologici postnatali (encefalite, meningite, traumi, tumori cerebrali, incidenti cerebrovascolari e avvelenamenti da piombo o altre sostanze) 15-20% riconducibile ad altri fattori (psicosociali, disturbi psichiatrici, malnutrizione, incompatibilità tra sangue materno e fetale)
15 Alcuni esempi F8 QNp0 WTEE&t=3001s
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