BOLLETTINO AGROMETEORO ROLOGICO N 26 del 09/10 /10/2014 /2014 www.saporidivallecamonica.it uff.agricoltura@cmvallecamonica.bs.it SEGRETERIA TELEFONICA 0364/324077 : 1 MELO 2 VITE 4 PICCOLI FRUTTI www.galvallecamonicavaldiscalve.it info@galvallecamonicavaldiscalve.it DIVISIONE DELLE MACROZONE: ZONA 1: DA ARTOGNE A BRENO IN DESTRA OROGRAFICA FIUME OGLIO; ZONA 2: DA DARFO BOARIO TERME A BRENO IN SINISTRA OROGRAFICA FIUME OGLIO; ZONA 3: DA BRENO A SELLERO; ZONA 4: DA SELLERO A PREVISIONI METEOROLOGICHE (previsioni della rete meteorologica regionale: http://www2.arpalombardia.it/siti/arpalombardia/meteo/previsionimeteo/meteolombardia/pagine/default.aspx) VENERDI 10 OTTOBRE SABATO 11 OTTOBRE DOMENICA 12 OTTOBRE Le condizioni meteo appaiono instabili con possibili isolati rovesci nelle ore serali.
VITE FASE FENOLOGICA Raccolta in corso. Sono praticamente terminate le vendemmie delle uve a bacca bianca, rimangono in pianta solo alcuni Riesling R. e Incrocio Manzoni a Capo di Ponte. Sono state raccolte le uve a bacca nera nella zona tra Artogne e Losine. ANDAMENTO SANITARIO DELLE UVE IN MATURAZIONE Si raccomanda di controllare quotidianamente i vigneti, e di valutare la possibilità di vendemmiare in caso di repentino peggioramento della sanità dei grappoli. Si rimarca la necessità di cernita in vendemmia: a prescindere da quanta Botrite o marciume acido ci saranno in campagna. Per produrre vini di qualità le uve devono arrivare in cantina PERFETTAMENTE RIPULITE. Se si opera una perfetta pulizia in campagna (ad esempio un doppio passaggio), il danno sarà quantitativo, NON qualitativo. SITUAZIONE FITOSANITARIA E DIFESA BOTRITE L ultima settimana ha visto un forte rallentamento della diffusione di Botrite. Questo ha favorito la formazione, in alcuni vigneti, della cosiddetta muffa nobile, ossia Botrite interessante dal punto di vista qualitativo (aumenta, per l appassimento, il grado zuccherino dell uva senza danneggiarla eccessivamente), infatti se si assaggia l acino, questo ha buon gusto e non trasmette aroma di muffa. Si consiglia comunque di monitorare frequentemente i grappoli, al fine di rilevare precocemente eventuali attacchi. NON UTILIZZARE ANTIBOTRITICI. La strategia migliore è controllare i vigneti quotidianamente e decidere quando vendemmiare in base all evoluzione della sanità. FLAVESCENZA DORATA E LEGNO NERO Estirpare immediatamente le piante sintomatiche! Le piante infette sono pericolose per la sanità delle altre. Se avete dubbi di riconoscimento, non esitate a contattare il servizio di assistenza tecnica della Comunità Montana. MAL DELL ESCA È necessario segnare le piante sintomatiche per estirparle in inverno, oppure capitozzarle o estirparle immediatamente. Non è vero che le piante sintomatiche si riconoscono ugualmente in inverno. Si raccomanda di eseguire le operazioni suggerite PRIMA DELLA VENDEMMIA.
PRATICHE COLTURALI INERBIMENTI Dopo la vendemmia e entro metà-fine Ottobre è il miglior periodo per nuovi inerbimenti o traseminare (semina su terreno già inerbito) laddove si vogliano infittire inerbimenti stentati. Utilizzare appositi miscugli per vigneto, composti da mix di graminacee e leguminose a bassa taglia; abbinare la semina ad una leggera concimazione azotata (30 unità). Esistono in commercio ottimi miscugli di graminacee che permettono la formazione di un cotico erboso eterogeneo, le cui proprietà agronomiche sono molteplici: dalla limitazione d asportazione di terra per ruscellamento in caso di pioggia, al richiamo dei pronubi durante il periodo di fioritura. Si rammenta che ogni specie erbacea ha un comportamento differente, pertanto si adatta in modo specifico ad alcune tipologie di terreno. Inoltre miscugli diversi determinano risultati di copertura del suolo e produttivi assai differenti. In considerazione delle ipotesi di trasmissibilità del Legno Nero attraverso la cicalina Hyalesthes obsoletus, che si nutre su diverse piante dicotiledoni ed in particolare su Convolvolo ed Ortica, si suggerisce di realizzare inerbimenti attraverso le semine, in modo da ostacolare il più possibile la crescita delle infestanti ed in modo da avere una netta prevalenza di monocotiledoni. In caso di creazione di nuovo inerbimento in zone molto ricche di convolvolo, si può diserbare con un prodotto sistemico (Glyphosate, alla dose di 3 lt/ha), circa 15 giorni prima di preparare il terreno per la semina, in modo da devitalizzare le piante infestanti. CONCIMAZIONI Vigneti giovani, stentati o che hanno prodotto molto, possono avvantaggiarsi di una concimazione autunnale leggera che, aumentando le riserve invernali, favorisce un buon germogliamento e migliora in generale lo stato della pianta. La concimazione autunnale può essere eseguita con Urea (1 ql/ha) o concimi a lenta cessione o organici (letame o compost maturi). Queste ultime due tipologie, tuttavia, necessitano di tempi più lunghi per la liberazione o degradazione dell Azoto a basse temperature, quindi devono essere distribuiti entro la fine di ottobre, altrimenti divengono quasi inutilizzabili fino a primavera. Si suggerisce l utilizzo di concimi organici naturali (letame e compost) per i loro innumerevoli vantaggi agronomici e ambientali, anche se sono più impegnativi da distribuire. Le concimazioni devono rispettare la Direttiva Nitrati. Le letamazioni possono essere molto utili anche in fase di preparazione del terreno per nuovi impianti, su vigneti già piantati in caso di terreni particolarmente poco fertili o con ridotta dotazione di sostanza organica (caratteristica assai frequente nei vigneti). Sono da effettuarsi in autunno-inverno con letame ben maturo (6 mesi), previo analisi del terreno per determinare la quantità necessaria. DISERBO E CONTROLLO INFESTANTI Nell utilizzo di diserbanti è necessario ricordare che, intervenendo durante il periodo freddo, si possono utilizzare dosi ridotte di diserbanti (facendo però attenzione a non ridurre troppo la dose in presenza di infestanti resistenti e cercando di alternare i principi attivi utilizzati o abbinandoli tra loro). In agricoltura biologica le infestanti si possono eliminare con operazioni meccaniche. La finalità, dove vi siano rischi LEGNO NERO, deve essere principalmente quella di eliminare Ortica e Convolvolo durante il periodo autunnale, per eliminare i siti di svernamento di Hyalestes obsoletus, la cicalina vettrice di Legno nero. IMPORTANTE: EVITARE DI TRATTARE GLI ARGINI DEI FOSSI E LE SCOLINE SE VI È ACQUA LIBERA: FORTISSIMO RISCHIO DI INQUINAMENTO AMBIENTALE. In caso sia necessario diserbare tali aree, accertarsi dell assenza di acqua libera e usare dosi basse di diserbo! ll diserbo autunnale garantisce ottima efficacia, inoltre evita il disturbo alle api e altri insetti pronubi. Per il diserbo dei bordi delle capezzagne, o sottofila sui filari, si può intervenire con: Gliphosate (es.: Roundup, Buggy, etc..) (dose intorno ai 4 l/ha di superficie trattata, pari ad 1 l/ha di vigneto, in caso di utilizzo di pompa a spalla, il dosaggio è di 100cc/10 lt di acqua) da solo o, in caso di presenza di infestanti difficili, addizionato eventualmente con altre molecole che svolgono ruolo sinergico e ne ampliano lo spettro d azione. Oxifluorfen (es.: Goal 480, Galigan 500, Oxinet, etc..) a dose ridotta (0,2-0,25 l/ha trattato, in caso di utilizzo di pompa a spalla, il dosaggio è di 10cc/10 lt di acqua), con discreta attività residuale.
Flazasulfuron (Chikara, katana), prodotto sistemico e residuale (50-60 grammi/ha trattato, in caso di utilizzo di pompa a spalla, il dosaggio è di 2 gr/10 lt di acqua) che garantisce anche maggiore persistenza di effetto. Riguardo alla dose di Chikara, si precisa che a dosi basse (60 g) corrisponde minore persistenza, mentre a dosi alte (oltre i 100 g/ha) dimostra maggiore efficacia e persistenza, ma è opportuno valutare l età delle viti ed il tipo di terreno, in quanto può (raramente) causare disturbi alla vite. Ridurre al minimo la superficie trattata sottofila (max 40-50 cm totali di larghezza) Ridurre le dosi in funzione della suscettibilità delle infestanti presenti. NON utilizzare sovradosaggi: è inutile in termini di efficacia e dannoso per l ambiente. In ogni caso, durante i diserbi, prestare la massima attenzione a: Impianti GIOVANI: in caso di vigneti di età di 2-4 anni, si suggerisce di NON fare diserbo con Oxifluorfen a fine inverno. Inoltre, NON utilizzare Flazasulfuron su vigneti giovani (fino ai 2-3 anni), perché può dare problemi in caso di apparati radicali poco espansi o superficiali, specialmente su terreni compatti. Inquinamento delle acque di fossi e scoline Perdita di stabilità degli argini e delle pareti dei fossi CURVE DI MATURAZIONE Di seguito le tabelle riferite ai campionamenti del 7 ottobre 2014 Data Località Varietà F. allevamebabo Brix Ac. Totale ph 07/10/2014 Artogne Cabernet Guyot 17,64 20,5 8,3 3,34 07/10/2014 Breno Merlot Cord. Sper. 17,81 20,7 6,5 3,48 07/10/2014 Breno Merlot Guyot 15,92 18,5 8,7 3,45 07/10/2014 Breno Marzemino Guyot 16,09 18,7 6,7 3,51 07/10/2014 Losine Merlot Cord. Sper. 17,9 20,8 9,5 3,29 07/10/2014 Losine Rebo Guyot 18,5 21,5 10,1 3,23 07/10/2014 Losine Merlot Guyot 16,34 19 8,7 3,29 07/10/2014 Losine Marzemino Guyot 15,83 18,4 7,4 3,3 07/10/2014 Losine Erbanno pr 2 Guyot 13 15,1 14,4 2,93 07/10/2014 Losine Marzemino Guyot 15,31 17,8 9,7 3,17 07/10/2014 Cerveno Merlot Guyot 16,78 19,5 10,3 3,13 07/10/2014 Ono San Pietro Merlot Guyot 17,04 19,8 11,5 3,11 07/10/2014 Ono San Pietro Marzemino Guyot 15,31 17,8 10 3,14 07/10/2014 Capo di Ponte Rebo Guyot 17,46 20,3 9,5 3,25 07/10/2014 Sellero Riesling parc 1 Guyot 17,21 20 10 3,1 07/10/2014 Sellero Riesling parc 2 Guyot 17,03 19,8 7,5 3,29 07/10/2014 Sellero Incrocio Manzoni Guyot 18,93 22 8,5 3,15 07/10/2014 Berzo Demo Merlot Guyot 16 18,6 9,3 3,36 Tabella curve di maturazione varietà resistenti o tolleranti a Peronospora ed Oidio, in sperimentazione Ac. Data Località Varietà F. allevamebabo Brix ph Totale 07/10/2014 Losine Aromera Guyot 17,64 20,5 8,5 3,06 Commento maturazione uve Nell ultima settimana l incremento medio di accumulo di zuccheri è stato, prendendo come riferimento il campionamento precedente, di 1,2 babo per i vitign i Riesling R. e Incrocio Manzoni, e di 0,47 babo p er il Merlot.. Le acidità medie su Merlot e Marzemino, sono di 7,62 g/l. Il l bel tempo dei giorni scorsi ha quindi dato una relativa accelerata alle maturazioni
MELO CURVA DI MATURAZIONE DEL MELO GOLDEN DELICIUS: questa varietà risulta in una fase di maturazione abbastanza avanzata. Pecca però ancora di colorazione. I gradi Brix sono aumentati arrivando in quasi tutte le prove ai valori minimi di riferimento. Pertanto si consiglia di iniziare la raccolta, in tutta la Valle Camonica, effettuando il primo stacco, concentrandosi sulle mele più colorate che quasi sempre si trovano nella parte alta della pianta. RED DELICIUS: è possibile iniziare la raccolta in tutta la Valle Camonica. RENETTA: dalle prove di maturazione la renetta risulta pronta per la raccolta. Si ricorda che la varietà, dotata di picciolo molto corto, può subire abbondante cascola pre-raccolta. 8 ANALISI: 09 OTTOBRE 2014 (In blu sono segnalati i valori che hanno raggiunto il parametro ottimale di maturazione) DATA COMUNE VARIETA' BRIX AMIDO DUREZZA 07/10/2014 BERZO INFERIORE GOLDEN 13,20 7,00 7,6 07/10/2014 GOLDEN 12,20 6,80 7,5 07/10/2014 OSSIMO GOLDEN 12,00 7,00 8,3 07/10/2014 BERZO RED INFERIORE DELICIUS 13,60 8,00 8,1 07/10/2014 RED DELICIUS 10,80 6,60 7,9 07/10/2014 BERZO INFERIORE FUJI 12,80 7,20 8 PARAMETRI OTTIMALI DI MATURAZIONE VARIETA' BRIX AMIDO DUREZZA GOLDEN 11,5-13 5-7 6,5-7 GRUPPO RED 10-12 5-6 6,8-7,5 FUJI 12-13,5 8-9 7,5-8,5 GALA 11,5-12,5 6-7 6,8-7 RENETTA 9-10 3,5-5 8,5-9,2
INCREMENTO GOLDEN 18,00 17,00 16,00 15,00 14,00 13,00 12,00 11,00 10,00 9,00 8,00 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00 23 SETTEMBRE 30 SETTEMBRE 07 OTTOBRE BRIX AMIDO DUREZZA DARFO CETO OSSIMO OSSIMO INCREMENTO RED DELICIUS 18,00 17,00 16,00 15,00 14,00 13,00 12,00 11,00 10,00 9,00 8,00 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00 23 SETTEMBRE 30 SETTEMBRE 07 OTTOBRE BRIX AMIDO DUREZZA SITUAZIONE FITOSANITARIA E DIFESA Si consiglia di effettuare un trattamento con urea 3% (3 kg/hl) miscelato al boro appena finita la raccolta.