LA RIABILITAZIONE LOGOPEDICA. M.Malinverno, E. Lucchini, E. Bissoni A.Ricci Maccarini, M.Magnani



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Transcript:

Attualità nella terapia integrata locoregionale delle neoplasie delle vie aeree digestive superiori Taranto, 12-14 Gennaio 2012 TAVOLA ROTONDA Il gruppo multidisciplinare come modello organizzativo nella pianificazione del trattamento, condotta e follow-up LA RIABILITAZIONE LOGOPEDICA M.Malinverno, E. Lucchini, E. Bissoni A.Ricci Maccarini, M.Magnani U.O.ORL Ospedale M. Bufalini Cesena

DISFAGIA Difficoltà o rallentamento della progressione degli alimenti lungo il canale oro-faringo-esofageo

FASI DELLA DEGLUTIZIONE FASE EXTRA-ORALE: trasporto del cibo alla bocca (fase volontaria) FASE PREPARAZIONE ORALE: trasformazione del cibo in un bolo a consistenza omogenea (fase volontaria) FASE ORALE: trasporto del bolo alla parte posteriore del cavo orale attraverso i movimenti della lingua ed innesco del riflesso deglutitorio (fase volontaria) FASE FARINGEA: passaggio del bolo in faringe (fase involontaria) FASE ESOFAGEA: trasporto del bolo allo stomaco attraverso la peristalsi esofagea (fase involontaria)

FASE FARINGEA e la fase deglutitoria compromessa negli interventi di laringectomia parziale

LARINGECTOMIE SUB-TOTALI - Crico-ioido-epiglottopessia - Crico-ioidopessia - Tracheo-ioido-epiglottopessia - Tracheo-ioidopessia

RISCHI ASSOCIATI AL PROBLEMA DISFAGIA Penetrazione e/o aspirazione di cibo Polmonite ab ingestis Malnutrizione Disidratazione Peggioramento della vita sociale Peggioramento della qualità di vita Depressione

OBIETTIVO RIABILITATIVO Ottenere una deglutizione funzionale Deglutizione funzionale non significa deglutizione fisiologica

IL PROGRAMMA DI RIABILITAZIONE LOGOPEDICA NECESSITA DI Una diagnosi medica Una valutazione strumentale precisa: - SEMPRE: endoscopia faringo-laringea - SE NECESSARIO: videofluoroscopia Una valutazione clinica logopedica

VALUTAZIONE CLINICA LOGOPEDICA Area specifica Motilità delle strutture coinvolte nella deglutizione Attuazione delle posture facilitanti Attuazione delle manovre facilitanti Utilizzo degli alimenti con consistenza ideale Area aspecifica Sensibilità termica delle strutture coinvolte nella funzione deglutitoria Sensibilità tattile delle strutture coinvolte nella funzione deglutitoria Coordinazione respirazione-apnea-respirazione Colpo di tosse volontario ed efficace

TRAINING LOGOPEDICO In fase pre-chirurgica In fase post-chirurgica

FASE PRE-CHIRURGICA Colloquio ed osservazione Raccolta dei dati anamnestici generali del paziente Funzionalità e coordinazione dei distretti preposti all alimentazione ed alla deglutizione Abitudini alimentari, modalità nutrizionali del paziente ed eventuali difficoltà associate Profilo psico-cognitivo: - attenzione - facoltà cognitiva di comprensione - memoria - motivazione

FASE PRE-CHIRURGICA Preparazione Spiegazione sul come si proporrà la terapia logopedica al fine di ottenere un ripristino della deglutizione e della fonazione che sia il più veloce ed efficace possibile Impostazione respirazione costo-diaframmatica Spiegazione dell importanza del APNEA nel momento in cui si realizza l atto deglutitorio Spiegazione/esecuzione postura facilitante Spiegazione/esecuzione manovra di compenso Si invita il paziente ad eseguire atti deglutitori con la postura facilitante e la manovra di compenso fino al giorno dell intervento.

FASE POST CHIRURGICA In V a giornata vengono proposti Esercizi di respirazione - inspirazione - breve pausa in apnea - espirazione lenta, poi a scatti, infine veloce

FASE POST CHIRURGICA Obiettivi degli esercizi di respirazione 1. Ripristino della respirazione fisiologica 2. Riduzione dei tempi di riassorbimento dell edema post chirurgico

FASE POST CHIRURGICA Tra la V a e la VII a giornata Consolidamento della respirazione ed aumento del TMF Esercizi di allenamento muscolare: - per il capo-collo-spalle - per la prassia labiale - per la prassia linguale

FASE POST CHIRURGICA Tra la V a e la VII a giornata Esercizi di mobilizzazione aritenoidea: - colpo di raschio - colpo di raschio con vocale - gruppi sillabici (gra-gre; kri-kre) - vocali prima brevi, poi tenute sempre eseguite con attacco vocale energico

FASE POST CHIRURGICA Obiettivi degli esercizi di mobilizzazione aritenoidea 1. Realizzare la chiusura della neo-laringe Per ristabilire la funzione sfinterica Per garantire la protezione delle vie aeree

FASE POST CHIRURGICA Obiettivi degli esercizi di mobilizzazione aritenoidea 2. Favorire la vibrazione della mucosa che ricopre la/le aritenoide/i In modo da ristabilire la funzione sfinterica E quindi raggiungere una fonazione efficace e di buona qualità

FASE POST CHIRURGICA Tra la VI a e la VIII a giornata Si iniziano gli esercizi di deglutizione

DEGLUTIZIONE POSTURE FACILITANTI MANOVRE DI COMPENSO CARATTERISTICHE ALIMENTARI ACCORGIMENTI DIETETICI

DEGLUTIZIONE POSTURE FACILITANTI 1. Capo flesso anteriormente Il paziente flette il capo in avanti prima di realizzare l atto deglutitorio. Postura utilizzata soprattutto quando l innesco del riflesso deglutitorio è ritardato.

DEGLUTIZIONE POSTURE FACILITANTI 2. Capo flesso lateralmente Postura utilizzata per realizzare la progressione del bolo omolateralmente alla flessione 3. Capo flesso anteriormente e lateralmente (inclinato) Postura utilizzata per favorire l elevazione della neolaringe e per dirigere il bolo nel lato inclinato

DEGLUTIZIONE POSTURE FACILITANTI 4. Capo ruotato Postura utilizzata per realizzare la chiusura del seno piriforme omolaterale alla rotazione e passaggio del bolo dalla parte controlaterale 5. Capo ruotato e flesso anteriormente 6. Capo ruotato, flesso anteriormente ed inclinato 7. Capo e busto flessi in avanti

DEGLUTIZIONE MANOVRE DI COMPENSO 1. MANOVRA SOVRA-GLOTTICA Il paziente: - inspira e trattiene il respiro - esegue l intero atto deglutitorio in apnea - al termine dell atto deglutitorio effettua un colpo di tosse volontario

DEGLUTIZIONE MANOVRE DI COMPENSO 2. MANOVRA SUPER-SOVRA-GLOTTICA Il paziente: - inspira e trattiene il respiro - contrae i muscoli addominali - esegue l intero atto deglutitorio in apnea trattenendo la contrazione dei muscoli addominali - al termine dell atto deglutitorio effettua un colpo di tosse volontario

DEGLUTIZIONE MANOVRE DI COMPENSO 3. DEGLUTIZIONE FORZATA Consiste nel forzare e prolungare il momento in cui la lingua spinge contro il palato duro durante la fase orale

DEGLUTIZIONE MANOVRE DI COMPENSO 4. MANOVRA DI MENDELSOHN Si prolunga manualmente per qualche secondo l elevazione laringea fino al termine dell atto deglutitorio.

CARATTERISTICHE DEGLI ALIMENTI DENSITA O CONSISTENZA Permette la classificazione dei cibi in: - liquidi (acqua, tè, infusi,tisane) - liquidi densi (succhi di frutta, latte) - semiliquidi (frullati di frutta, passati di verdura) - semisolidi (budini, mousse, formaggi cremosi, passati e frullati più densi, acqua gelificata) - solidi (pasta ben cotta, verdure cotte, frittata, carne tenera, banane)

CARATTERISTICHE DEGLI ALIMENTI VISCOSITA E SCIVOLOSITA : il cibo scivola con facilità e non crea attrito al suo passaggio COESIONE: il cibo resta compatto, non si sbriciola OMOGENEITA : il bolo deve essere formato da particelle di uguale consistenza e dimensione

CARATTERISTICHE DEGLI ALIMENTI TEMPERATURA DEL CIBO: - cibi freddi, cibi caldi COLORE DEL CIBO SAPORE DEL CIBO DIMENSIONI DEL BOLO

MODIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI Per modificare gli alimenti si possono utilizzare degli additivi : ADDENSANTI: - gelatine (polveri, dadi, fogli) da sciogliere - fecola di patate e farine di cereali - addensanti in commercio per alimenti liquidi o semiliquidi LUBRIFICANTI: olio, burro, salse DILUENTI: brodo, succhi di verdura o frutta, latte.

I primi atti deglutitori si effettuano con la saliva. In seguito si introducono i primi alimenti. La somministrazione degli alimenti va proposta in base alle difficoltà evidenziate del paziente.

La postura facilitante e la manovra di compenso che per prime vengono testate: 1) il paziente è seduto con il bolo nel cavo orale; 2) inspira; 3) flette il capo in avanti deglutendo con movimenti di retropulsione della lingua; 4) a deglutizione avvenuta, solleva il capo e tossisce volontariamente; 5) è utile invitare il paziente ad eseguire dei raschiamenti.

DEGLUTIZIONE Si procede proponendo gli alimenti secondo la seguente sequenza di consistenze: SEMISOLIDI SEMISOLIDO CREMOSO SOLIDO SEMILIQUIDI LIQUIDI I liquidi vengono somministrati utilizzando prima un cucchiaino in modo da: - controllare la quantità introdotta nel cavo orale - favorirne la gestione da parte del paziente Solo in seguito i liquidi verranno assunti direttamente dal bicchiere.

Accorgimenti da rispettare durante l assunzione del pasto: Ambiente silenzioso e tranquillo Nessuna distrazione (TV, conversazioni ) Nessuna fretta Attendere l avvenuta deglutizione del boccone prima di procedere con quello successivo e se vi sono residui di cibo in bocca richiedere un secondo atto deglutitorio Richiedere la tosse volontaria ad intervalli regolari (per es. ogni 2-3 bocconi) Sospendere l alimentazione di fronte ad evidenti segni di affaticamento

ALIMENTI SCONSIGLIATI Grissini, crackers, biscotti secchi Cereali a chicco (riso, farro, orzo) Carni a consistenza filamentosa Pesce con lische Formaggi a pasta filata (mozzarella) o troppo appiccicosi Legumi interi Verdura filamentosa Frutta troppo succosa o con granelli (fragole, uva, Kiwi) Frutta secca Yogurt con pezzi di frutta Tutti i cibi a doppia consistenza (solida e liquida contemporaneamente) ad es. la pasta in brodo Riassumendo sono assolutamente da evitare tutti quei cibi che si sbriciolano, si frantumano, sono appiccicosi, presentano una doppia consistenza!

PRODOTTI DI SUPPORTO Budini ad elevato apporto proteico e calorico Addensante Bevanda gelificata aromatizzata per facilitare l idratazione

La riabilitazione della deglutizione e della fonazione prosegue per tutto il periodo post-operatorio. Il paziente viene seguito tutti i giorni sino a quando non si trova nella condizione di: Deglutire un pasto che gli assicuri il giusto apporto calorico Bere più liquidi possibili senza il rischio di inalazione Raggiungere una voce efficace dal punto di vista comunicativo

LA RIABILITAZONE DOPO UN INTERVENTO DI LARINGECTOMIA PARZIALE NECESSITA DI UN INTERVENTO CHE SIA IL PIU MULTIDISCIPLINARE POSSIBILE FONIATRA CHIRURGO INFERMIERE LOGOPEDISTA PSICOLOGO NUTRIZIONISTA DIETISTA È il gioco di squadra che raggiunge i risultati migliori SEMPRE!

Caso clinico Pz M 45 aa Operato di laringectomia sub-totale ricostruttiva con tracheo-ioidopessia e conservazione dell aritenoide sinistra

Endoscopia laringea 3 settimane post-op

Laringoplastica iniettiva fibroendoscopica

Valutazione foniatrica 2 giorni post-op

Endoscopia laringea - fonazione

Deglutizione di solidi

Deglutizione di liquidi

Endoscopia deglutizione di liquidi

Endoscopia laringea trans-tracheostomica durante la fonazione e la deglutizione

Endoscopia laringea 1 anno post-op

Note di tecnica chirurgica (da Holsinger, Lacourreye et al.) Sutura del muscolo costrittore inferiore della faringe per riposizionamento del seno piriforme Posizionamento simmetrico delle aritenoidi residue con sutura cricoidea Rotazione anteriore del neolaringe con apertura dell adito esofageo Rotazione anteriore e mediale dell aritenoide residua Technical Refinements in the Supracricoid Partial Laryngectomy to Optimize Functional Outcomes F Christopher Holsinger, MD, FACS, Ollivier Laccourreye, MD, Gregory SWeinstein, MD, FACS, Eduardo M Diaz Jr, MD, FACS, Andrew J McWhorter, MD Vol. 201, No. 5, November 2005; 2005 by the American College of Surgeons Published by Elsevier Inc.

Caso clinico Pz M 52 aa Operato di laringectomia sub-totale ricostruttiva con crico-ioido-epiglottopessia e conservazione delle aritenoidi

Endoscopia laringea 1 settimana post-op

Endoscopia laringea trans-tracheostomica durante la deglutizione 1 settimana post-op

Endoscopia laringea 3 settimane post-op

GRAZIE PER L ATTENZIONE!