SOS Dpt Disabilità Adulta/SIL. Conferenza dei Sindaci dell Azienda ULSS 18 PIANO LOCALE DELLA DISABILITA



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1 SOS Dpt Disabilità Adulta/SIL Conferenza dei Sindaci dell Azienda ULSS 18 PIANO LOCALE DELLA DISABILITA

2 SOS Dpt Disabilità Adulta/SIL Conferenza dei Sindaci dell Azienda ULSS 18 PIANO LOCALE DELLA DISABILITA

3 PRIMA PARTE Introduzione Definizione

Introduzione 4 La legge 104/ 92 ha promosso il riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità e ha indicato i principi fondamentali per la realizzazione di percorsi di integrazione sociale, promuovendo l attivazione di servizi territoriali per l età evolutiva e l età adulta, finalizzati alla prevenzione e alla diagnosi precoce della disabilità, alla riabilitazione, all integrazione scolastica, alla integrazione sociale in contesto lavorativo, alla promozione degli interventi finalizzati a favorire l accessibilità, la vita di relazione e la partecipazione attiva alla comunità. La diffusione di una cultura di inclusione sociale e l implementazione della rete dei servizi diurni e di supporto alla famiglia, hanno permesso di ridurre il fenomeno dell istituzionalizzazione e di sviluppare progressivamente una cultura della domiciliarità per le persone con disabilità. Un ruolo rilevante è stato svolto prioritariamente dalle famiglie e dalle associazioni dei familiari, il cui impegno si è tradotto in un coinvolgimento diretto in formazioni sociale e in soggettività, rendendosi protagoniste con proposte innovative sotto il profilo organizzativo e gestionale di servizi socio-sanitari. Nella Regione Veneto le politiche sociali a favore delle persone con disabilità si sono tradotte nelle seguenti linee e relativi riferimenti normativi: Contributi per l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati (L.13/89 e L.R. 41/93); Contributi per l adeguamento di autovetture per le persone con disabilità (art.27 L.104/92 e art. 13 L.R. 41/93); Integrazione scolastica (circolare regionale 33/93); Integrazione lavorativa (L.68/99 e L.R. 16/01); Progetti individuali nelle situazioni di disabilità grave e gravissima (L.162/98); Interventi a favore dei ciechi pluriminorati (L. 284/97); Contributi per i non-autosufficienti assistiti in famiglia (L.R. 28/91); Interventi di sollievo (DGR 3960/01); Contributi ai cittadini veneti portatori di handicap psicofisici che applicano il metodo Doman o Vojta o Fay (L.R. 6/99, art. 10 L.R. 41/03 e art. 41 L.R. 1/04); Contributi agli enti associativi che rappresentano i disabili (Tab. B DPR 616/77); Sostegno al Centro Audiofonologico della Provincia di Venezia (art. 131 L.R. 11/01); Contributi per l adeguamento delle postazioni di lavoro per centralinisti non vedenti (L. 113/85); Contributi per le spese di trasporto e di vitto per le persone con disabilità che frequentano i Ceod (L.R. 7/99); Contributi per progetti sperimentali di miglioramento della qualità della vita della persona con disabilità (art. 131 L.R. 11 /01); Riconoscimento della quota di rilievo sanitario alle persone con disabilità accolte nei servizi residenziali (DGR 751/00 e successive); Contributi in conto capitale per la realizzazione di strutture residenziali, privilegiando quelle di piccole dimensioni (DM 470/00 e L.R.1/04 - art.36) L attuale modello organizzativo dei servizi e degli interventi a favore delle persone con disabilità, presenta tuttavia alcune criticità che riguardano: a) la settorializzazione e la parcellizzazione degli interventi: le diverse politiche sviluppatesi nell ultimo decennio hanno prodotto un maggior numero di opportunità di risposta che talvolta si affiancano o si sovrappongono moltiplicando per la persona i percorsi di valutazione e le modalità di accesso ai servizi;

5 b) la necessità di una presa in carico unitaria: la persona con disabilità deve spesso far riferimento a servizi ed enti diversi facendosi carico del raccordo tra i servizi; c) la necessità di una programmazione unitaria nell area della disabilità che coinvolga tutti i soggetti istituzionali e della comunità in un ottica di integrazione e valorizzazione delle opportunità e delle risorse a favore delle persone con disabilità.

6 Definizione Piano Locale della Disabilità Il Piano Locale della Disabilità è uno strumento operativo che attua ed integra il Piano di Zona, perseguendo a livello locale le disposizioni regionali sulla programmazione degli interventi e dei servizi rivolti alle persone con disabilità; è articolato in due parti, una relativa alla domiciliarità e l altra alla residenzialità; assicura alle persone con disabilità, soprattutto in età adulta, uniformità ed equità nell accesso alla rete dei servizi. Sono esclusi dal presente provvedimento gli indirizzi per l accesso ai servizi per l integrazione scolastica e di integrazione lavorativa per i quali si rimanda a specifici di settore. Finalità 1) Promozione dell attenzione alle persone in condizioni di gravità attraverso l organizzazione di specifiche risposte ed interventi e di una rete di servizi dotata di strumenti, professionalità e strutture sufficienti a garantire l attivazione di forme di supporto flessibili. 2) Promozione di un nuovo approccio culturale alla disabilità, fondato sull integrazione del modello medico e del modello sociale. La disabilità viene quindi considerata come una complessa interazione di condizioni, personali, sociali ed ambientali che favoriscono o riducono l attività e la partecipazione attiva della persona nella società. 3) Promozione dell integrazione socio-sanitaria in ambito territoriale rafforzando il raccordo e il coinvolgimento dei servizi sanitari e socio-sanitari di sostegno alla persona e alla famiglia dell Azienda Ulss, con i servizi sociali delle amministrazioni locali e con i soggetti pubblici e privati. 4) Definizione delle priorità territoriali individuate attraverso il confronto e la riflessione tra tutti i soggetti territoriali pubblici e privati. Obiettivi 1) Rendere esigibili i diritti dei cittadini in condizione di disabilità. 2) Definire e regolamentare le procedure di accesso ai servizi e le modalità operative che facilitino l approccio della persona alla rete dei servizi, in un ottica di centralità della persona disabile. 3) Favorire la continuità assistenziale della persona disabile attraverso: Ratifica protocollo operativo per il passaggio dei casi tra il servizio età evolutiva e neuropsichiatria infantile e il servizio per la disabilità adulta Integrazione protocollo operativo per il passaggio delle persone disabili con problematiche di salute mentale e/o per la collaborazione nella gestione di situazioni in carico sia al servizio disabilità adulta che al dipartimento di salute mentale. Definizione protocollo operativo per il passaggio dei casi dal Servizio Disabilità Adulta ai Servizi Aziendali e Comunali per gli anziani (Servizi di Assistenza Domiciliare e Unità Operativa Cure Primarie).

7 4) Individuare criteri omogenei per la predisposizione dei regolamenti con particolare riferimento a: Presa in carico a. Modalità di accesso e valutazione dei bisogni; - Definizione regolamento per il funzionamento delle UVMD per le persone con disabilità; b. Criteri per la definizione delle priorità; c. Regolamento per la realizzazione delle graduatorie relative alle progettualità ai sensi della Legge 162/98 Piani Personalizzati e Vita Indipendente e Legge 284/97; d. Indicatori e metodi per la verifica e la valutazione dei risultati; e. Responsabilità di tutti i soggetti coinvolti. La metodologia di intervento individua nella presa in carico la modalità operativa peculiare per gli operatori sociali e socio-sanitari. La presa in carico si realizza attraverso la valutazione delle risorse individuali della persona con disabilità effettuata dall Equipe multiprofessionale e l attivazione di un operatore che diviene riferimento principale per la persona stessa e/o la sua famiglia rispetto agli obiettivi (Responsabile del caso) ed agli interventi concertati con l interessato e/o la sua famiglia, coordinando le azioni proprie con quelle degli altri operatori e servizi coinvolti, al fine di seguire e monitorare costantemente l evoluzione della situazione personale. La presa in carico comprende anche l attivazione del sostegno psicologico alla persona con disabilità ed alla sua famiglia, definita nel progetto individualizzato approvato dall equipe multiprofessionale e/o dall UVMD ed erogata dagli psicologi già assegnati sia alla struttura operativa Sos Dpt Disabilità Adulta/SIL che alla Sos Neuropsichiatria Infantile e disabilità Evolutiva. Il progetto individuale Per realizzare la piena integrazione delle persone disabili, l art. 14 della L. 328/2000 prevede la definizione di un progetto individuale che comprende, oltre alla valutazione diagnosticofunzionale, le prestazioni di cura e riabilitazione a carico del servizio sanitario nazionale, i servizi alla persona a carico del comune, nonché le misure economiche necessarie per il superamento di condizioni di emarginazione sociale e di povertà. Il progetto individuale si configura come uno strumento che viene modulato a partire dai bisogni e dalle aspettative della persona con disabilità e della sua famiglia, che dinamicamente viene implementato e riformulato in relazione al ciclo vitale, alle opportunità e alle risorse disponibili. Il progetto individuale, condiviso e concordato con la persona disabile e la sua famiglia, individua il Responsabile del caso. La valutazione La valutazione e l approvazione del progetto individuale spetta alla U.V.M.D. (Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale) di cui la D.G.R. 3242/2001. Ai fini della composizione e funzionamento della UVMD, l Azienda Ulss adotta il regolamento locale che comprende i criteri e le modalità della composizione dell UVMD nella valutazione dei progetti individuali per le persone disabili e ne trasmette copia alla direzione regionale per i servizi sociali. Tale regolamento conferma che l UVMD è composta dai seguenti operatori: direttore di Distretto o suo incaricato, Medico di Medicina Generale della persona, Assistente Sociale del Comune di residenza della persona, inoltre, prevede l integrazione della stessa con le seguenti figure professionali: psicologo, educatore professionale, fisiatra, terapista della riabilitazione, psichiatra, neurologo, Assistente Sociale del Distretto ed Addetto all Assistenza. La valutazione in UVMD può essere effettuata su

8 richiesta della persona, della famiglia o da uno degli altri soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto individualizzato. L accesso alla rete dei servizi del sistema della domiciliarità e della residenzialità dell Azienda ULSS 18, avviene quindi attraverso l approvazione del progetto individualizzato da parte della UVMD del Distretto di residenza della persona come previsto dal Regolamento UVMD predisposto dal Direttore del Distretto, allegato n 1, parte integrante del presente piano. Attualmente le risorse impegnate nella valutazione e definizione del progetto tramite UVMD attivate dalla Sos Dpt Disabilità Adulta-Sil sono le seguenti: Tabella n 1: Risorse impegnate nelle UVMD attivate dalla Sos Dpt Disabilità Adulta-Sil Anni 2004/2005 N Operatori partecipanti Anno 2004 Anno 2005 Sos Dpt Disabilità Adulta/SIL 80 117 MMG 78 108 Comuni 23 30 Altri Servizi Aziendali 20 20 Altri Soggetti Territoriali 5 27 Tabella n 2 : N UVMD attivate dalla Sos Dpt Disabilità Adulta-Sil Anni 2004/2005 N UVMD richieste effettuate % risultato Anno 2004 80 80 100% Anno 2005 117 117 100% Destinatari degli interventi Sono destinatari degli interventi relativi al presente provvedimento le persone con disabilità, come individuate dall art.3 della legge 5 febbraio 1992, n.104 Legge quadro per l assistenza, l integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. Il sistema della domiciliarità è rivolto alle persone con disabilità, in età compresa tra gli zero e sessantaquattro anni e alle loro famiglie, residenti o temporaneamente domiciliate nel territorio dell Azienda ULSS 18. Dal compimento del sessantacinquesimo anno di età, le persone con disabilità usufruiscono dei servizi e delle prestazioni previsti per le persone anziane non autosufficienti dall Azienda ULSS 18. Per le persone con disabilità, che diventano sessantacinquenni, l UVMD deve predisporre un progetto individuale, anche a lungo termine, che risulti appropriato e idoneo alla tipologia di interventi maggiormente rispondenti ai bisogni e alle aspettative delle persone con disabilità di età anziana e delle loro famiglie. A tal scopo l Azienda ULSS 18 definirà il regolamento per il passaggio dei casi tra il Servizio Disabilità Adulta e i Servizi Aziendali per gli anziani.

9 I soggetti coinvolti Alla realizzazione del sistema dei servizi rivolti alle persone con disabilità concorrono i soggetti istituzionali (Regioni, Comuni e Aziende ULSS) di cui alla Legge 328/00, i soggetti del privato sociale. La Regione La Regione svolge le funzioni di programmazione, di indirizzo, di coordinamento, di vigilanza e di controllo. In particolare: stabilisce livelli minimi di assistenza sanitaria e sociale; individua il sistema dei servizi che afferiscono al sistema della domiciliarità e a quello della residenzialità. Individua gli strumenti per la valutazione dei bisogni delle persone disabili, omogenei per tutto il territorio. Definisce le modalità di integrazione tra il sistema delle domiciliarità e quello della residenzialità. Definisce standard organizzativi e strutturali delle strutture residenziali e semiresidenziali e provvede alla verifica della loro adeguatezza. Programma la formazione per gli operatori dei servizi per la domiciliarità e della residenzialità. Definisce le rette di accoglienza nei servizi residenziali. I Comuni I Comuni collaborano alla predisposizione del P.D.L. con le modalità previste per la formulazione del Piano di Zona e garantiscono l erogazione dei livelli essenziali di assistenza come definito dalla DGR 3972/02, in via diretta, se previsto, in collaborazione con l ULSS o in via delegata. Azienda ULSS 18 L Azienda ULSS sulla base dell art.5 della L.R. n.55/82 e dell art. 132 della L.11/2001 svolge le funzioni di programmazione, progettazione e gestione dei Servizi Sociali in relazione alla gestione obbligatoria dei Servizi Socio-Sanitari rivolti alle persone con disabilità seguendo gli indirizzi della normativa vigente, in coerenza con gli indirizzi espressi dalla Conferenza dei Sindaci. L Azienda Ulss18 gestisce la domanda di assistenza delle persone con disabilità con le seguenti modalità: a. Adotta i provvedimenti a carattere organizzativo e strumentale per l attuazione a livello territoriale degli indirizzi della programmazione regionale nell area della disabilità, sia per il sistema della domiciliarità che per quello della residenzialità; b. Coordina a livello territoriale il sistema dei servizi della domiciliarità secondo le indicazioni e gli accordi del Piano Locale della Disabilità;

10 c. Definisce i criteri per la predisposizione e la formalizzazione dei progetti individuali di intervento secondo strumenti e modalità di valutazione approvati dalla Giunta Regionale; d. Istituisce e gestisce il registro della residenzialità per le persone con disabilità secondo le modalità definite dalla Giunta Regionale; e. Rilascia l impegnativa di Residenzialità, attestante l impegno di spesa per l assistenza della persona con disabilità accolta in struttura residenziale; f. Verifica e controlla l andamento delle rette praticate dalle strutture residenziali per persone con disabilità secondo le indicazioni emanate dalla Giunta Regionale; g. Svolge attività di monitoraggio, verifica e controllo sul rispetto degli standard, in applicazione della L.R. 22/2002, secondo le disposizioni regionali. Partecipazione del Terzo Settore Nell area della Disabilità si considerano indispensabili gli apporti delle Associazioni dei famigliari delle persone disabili e delle Cooperazioni Sociali ai fini della programmazione locale. Tali soggetti coinvolti partecipano attivamente con risorse proprie alla predisposizione del Piano Locale della Disabilità nelle aree previste dallo stesso. Il presente Piano riporta la ricognizione effettuata tramite la quale sono state censite le seguenti organizzazioni sociali ed associazioni: Agorà, associazione AISM, associazione Alea, cooperativa ANFASS, associazione Aquatlon, cooperativa Area Rebus srl cooperativa Genitori CEOD Canda, associazione Gruppo Città senza Barriere, associazione Gruppi Informali di genitori di disabili inseriti in alcuni CEOD La Volanda, associazione L Olmo, associazione L ora del bradipo, cooperativa Nike Kai Dike, cooperativa Pianeta Handicap, associazione Porto Alegre, cooperativa Progetto 81, cooperativa Sanithad, cooperativa Speranza, cooperativa UIC, associazione Unisport, associazione Segue breve relazione di presentazione delle attività svolte.

11 Associazione Agorà A.G.O.R.A. è un associazione di volontariato ONLUS che opera nel Comune di Gavello, iscritta regolarmente al registro regionale dal 1997 (n. 0085), ha iniziato la sua attività come centro di ascolto. In seguito le iniziative sono state rivolte all urgenza di risposte per adulti diversamente abili. Dalla collaborazione tra l Associazione e i Comuni di Gavello, Ceregnano, Villadose e Crespino è sorto un primo servizio gestito da operatori di una cooperativa sociale del territorio, rivolto a disabili di età post-scolare. Da ottobre 2001 il servizio è diventato un CEOD dell Azienda ULSS 18; i volontari dell Associazione Agorà affiancano gli operatori del Centro nello svolgimento delle attività regolata da un apposita Convenzione con l Azienda ULSS 18 recepita con Decreto del Direttore Generale n 187 del 14/03/2005 e rinnovata annualmente. L Associazione continua il suo impegno anche nel sostegno alle famiglie degli utenti e nella promozione dell integrazione del servizio nel territorio e nella sensibilizzazione alle problematiche legate al mondo del disagio. Associazione Italiana Sclerosi Multipla AISM La sede che ospita l AISM è sita al terzo piano della Cittadella Socio-Sanitaria dell Azienda Ulss 18 Viale Tre Martiri 89, Rovigo. Le Attività comprendono: - Supporto pratico per l ottenimento di ausili Il servizio consiste nell assistenza ai soci per l ottenimento di ausili. L Associazione segue tutto l iter necessario che va dalla prescrizione del fisiatra autorizzato U.L.S.S. al preventivo delle aziende sanitarie preferite dai soci stessi. Per il preventivo, l Associazione provvede a far fare le vidimazioni necessarie, ordine gli ausili, riaccompagnana dal fisiatra i soci con gli ausili per il collaudo. - Rinnovo Patenti speciali Per i soci che devono rinnovare la patente speciale, l AISM prende l appuntamento con la commissione patenti, risparmiando ai soci lunghe e faticose code. - Supporto Psicologico E fornito anche il servizio di sostegno psicologico. Il servizio è offerto soprattutto ai soci neodiagnostici, ma anche a quelli in fase di aggravamento, per aiutarli in un momento così critico della loro vita. - Attività motoria individuale e di gruppo Nelle palestre convenzionate, con le sole interruzioni per il periodo estivo e per le festività, sono fornire ai soci le lezioni di attività motoria in gruppo. Con la prescrizione medica sono forniti cicli di fisioterapia ambulatoriale (presso le strutture convenzionate) oppure a domicilio per casi più gravi. - Socializzazione Vengono organizzati incontri di socializzazione, con frequenza bisettimanale presso la nostra sede. Questi incontri, oltre a costituire un piacevole momento di svago, fuori dalla propria abitazione, sono molto graditi ai soci portatori di Sclerosi Multipla, che hanno così la possibilità di scambiare pareri su argomenti comuni, oltre ad intrecciare nuove relazioni interpersonali e nuove amicizie con persone che non vivono direttamente i problemi connessi con la malattia. Si organizzano vacanze estive presso strutture attrezzate dell AISM. A livello locale vengono programmate uscite per visita a fiere,mostre,musei,ecc. - Supporto informatico

12 Tramite internet, si effettuano su richiesta dei soci le ricerche di leggi aggiornate in materia di disabilità, facilitazioni fiscali, ecc. - Trasporto I due pulmini attrezzati per trasporto disabili sono a disposizione quotidianamente per trasportare i soci alle strutture di fisioterapia e agli ospedali. Ci si può prenotare telefonando con anticipo in segreteria per prendere accordi. Cooperativa Sociale Alea La Cooperativa Sociale ALEA nasce nel 2001 per iniziativa e collaborazione di professionisti nel campo della Musicoterapia e delle ArtiTerapie. Finalità della Cooperativa: - Promuovere il pieno sviluppo del potenziale umano; - L evoluzione delle coscienze; - L ecologia della mente: Ambiti di intervento A livello operativo territoriale, le attività della Cooperativa ALEA riguardano: a) sedute individuali e/o di gruppo per bambini, adulti, anziani, malati psichiatrici e terminali; b) interventi attraverso lo Spazio ascolto volti ad offrire un orientamento, un sostegno facilitando le potenzialità di chi chiede aiuto attraverso la scoperta dalle risorse insite nella persona; c) organizzazione di corsi di formazione e di aggiornamento per terapeuti e insegnanti; d) percorsi di gruppo per alunni di ogni ordine e grado; e) corsi propedeutici per bambini; f) corsi strumentali; g) organizzazione di convegni e di seminari; h) interventi in ambito clinico/oncologico. A livello di cooperazione, gli interventi della Cooperativa ALEA sono rivolti ai seguenti Enti territoriali: - U.L.S.S. 18 di Rovigo con convenzione recepita con Decreto del Direttore Generale n 744 del 09/08/2006 - Associazione Pianeta Handicap di Rovigo; - Associazione Bambini Cerebrolesi Mattia Vinceslao ; - Associazione di Volontariato Barriere Invisibili ; - Associazione A.N.F.F.A.S. di Ferrara - Istituto Penitenziario di Rovigo - Azienda ULSS di Ferrara Dipartimento Età Evolutiva di Portomaggiore - Scuole Elementari e Medie della Provincia di Ferrara - Scuole Materne, Elementari, Medie della Città e della Provincia; - Casa Albergo per Anziani di Lendinara - Casa Circondariale di Rovigo - Centro Regionale Educazione Continua in Medicina Cooperativa sociale Aquathlon arl La cooperativa sociale Aquathlon svolge dal 1999 diverse attività a vantaggio di soggetti con handicap. I fronti su cui lavora in tal senso sono due: la pratica sportiva (canoa e kayak) e l inserimento lavorativo presso la struttura dell Ostello Canalbianco. Lo sport della canoa in generale si presta facilmente a pratica fisioterapeutica privilegiata per soggetti motulesi: il centro remiero qui annesso, privo di ogni barriera architettonica, è gestito da sempre da professionisti che seguono gli utenti disabili (che qui possono trovare anche attrezzature tecniche ed imbarcazioni idonee).

13 Sono diversi i casi di utenti che si sono avvicinati a questo sport per ritrovare stimoli a seguito di gravi traumi fisici e che poi, visto il clima, hanno deciso di restare e proseguire a livello agonistico. Questo spazio è diventato così terreno di confronto e di crescita, ed i frutti sono visibili: in progettazione gli ultimi dettagli per la nuova squadra locale di basket in carrozzella. Le attività sportive sono tutte possibili grazie alla sinergia con il Gruppo Canoe Polesine (che vede parte dei suoi soci impegnati anche come soci della cooperativa stessa). L ostello invece mette a disposizione l intera struttura (sempre completamente accessibile) ed il personale per l accoglienza di ospiti disabili e per l inserimento lavorativo di soggetti con handicap. Attraverso le formule del tirocinio formativo o socializzante e del contratto stesso di lavoro, la cooperativa conta almeno due realtà di questo tipo durante l anno. Servizi: - Accoglienza ospiti; - Inserimento lavorativo; - Tirocini formativi e socializzanti dell Azienda ULSS 18 SOS Dpt Disabilità Adulta - SIL; - Pratica sportiva, terapia; Associazioni ed Enti locali in rete con la cooperativa: GCP (Gruppo Canoe Polesine); UNISPORT; associazioni sportive del territorio; Amministrazioni; circoli didattici; Target d utenza: giovani e adulti con disabilità in prevalenza motoria, sportivi (professionisti, paraolimpici, amatori), famiglie, associazioni e gruppi specifici con esigenze di accessibilità (squadre sportive, gruppi teatrali e d arte). Cooperativa sociale Area Rebus srl La Cooperativa Area Rebus srl con sede a Rovigosvolge le seguenti attività: - servizi contabili alle imprese - organizzazioni di eventi nel settore musicale - organizzazioni fieristiche - gestione di servizi informagiovani del Comune di Rovigo e del servizio di rete provinciale delle Provincia di Rovigo - gestione di biblioteche all interno dei servizi vengono impiegate persone disabili. Associazione Ancora Famiglie dei ragazzi disabili del Ceod di Canda Denominazione e sede 1. E costituita nel rispetto del Codice Civile e della normativa in materia, l associazione di promozione sociale,denominata Ancora-ONLUS con sede in Castelguglielmo via Novara n 72. 2. L associazione utilizzerà nella denominazione e in qualsivoglia segno distintivo o comunicazione rivolta al pubblico la locuzione Organizzazione non lucrativa di utilità sociale o l acronimo ONLUS. Finalità 1. L associazione è apartitica, non ha finalità di lucro e persegue in modo esclusivo finalità di solidarietà sociale; 2. I proventi delle attività non possono in alcun modo essere divisi fra gli associati, anche in forma indiretta, ma unicamente utilizzati per la promozione delle attività del ceod di Canda; 3. Le finalità che si pone sono in particolare:

14 a) Promuovere la cultura che metta in primo piano la dignità della persona valorizzandone la diversità, nella consapevolezza che questo possa creare un mondo più abitabile per tutti. b) Sensibilizzare l opinione pubblica sul fatto che le diverse abilità, possono costituire una ricchezza per la collettività. c) Ribadire con fierezza il diritto all integrazione civile e sociale della persona qualunque sia il suo grado di abilità. d) Costruire sull argomento diverse abilità, un momento incontro confronto nel quale allacciare nuove relazioni partecipate ed in cui sperimentare tutte le intelligenze e le abilità. e) Recuperare il senso del fare quotidiano, trovare gli strumenti adatti per cercare di capire, capire per cambiare lo stato di fatto, passare dalla buona volontà dei sentimenti alla buona volontà organizzata. f) Svolgere un azione di informazione alle famiglie degli associati. g) Facilitare il dialogo e la collaborazione fra cittadini, le famiglie e le istituzioni in materia di politica sociale. - Valorizzare le competenze, le capacità, i prodotti e i lavori delle persone diversamente abili del CEOD di Canda - Promuovere attività ricreative e incontri formativi - L associazione prevede il divieto di svolgere attività diverse da quelle menzionate dall art. 10 lettera a) del Decreto Legislativo 04/12/1997 n 460. Associazione di volontariato Gruppo Città senza Barriere E stata costituita il 06/06/1994 in base alla L. n. 266/91 e alla L.R. n. 40/93 sulle associazioni di volontariato; dal 1997, ed è una associazione ONLUS di diritto. L organizzazione è costituita da disabili, loro familiari, tecnici, operatori, aderenti e volontari. Gli scopi istituzionali riguardano: 1) la sensibilizzazione alle tematiche dell handicap tra cui l abbattimento delle B.A; 2) l informazione come mezzo di conoscenza legislativa, nonché l esigere servizi; 3) la difesa del diritto di cittadinanza della persona disabile; 4) la sensibilizzazione e la promozione dell handicap nelle scuole; 5) il sostegno alle persone disabili e alle loro famiglie. Le attività dell Organizzazione sin dal suo sorgere sono state molteplici e svariano in diversi ambiti: 1. incontri dibattiti sull abbattimento e rimozione delle Barriere Architettoniche; 2. l Informazione, attraverso la realizzazione degli Informahandicap di Rovigo, Taglio di Po, Badia Pol.ne, Lendinara, ecc.. e la rete Prov.le INFO-H-POLESINE, e da ultimo la realizzazione in via sperimentale di spot televisivi sull handicap ed un TG News H settimanale, tramite ROVIGO TIVVU DEL SOCIALE; 3. la difesa dei diritti, delle persone disabili attraverso la partecipazione alle consulte sull handicap Comunale e Provinciale e ad incontri, dibattiti di approfondimento legali, sindacali, fiscali; 4. la sensibilizzazione nelle scuole attraverso i concorsi: LETTERINE A BABBO NATALE IN CARROZZINA e PER UNA CITTA SENZA BARRIERE, al progetto UOMO: sano/disabile: alla ricerca dell uguaglianza nella diversità, ecc...; 5. il sostegno alle famiglie attraverso la costruzione di una Comunità Alloggio per disabili la I in Rovigo IL DIAMANTE DI ROVIGO e la progettazione di altre n. 2 Comunità: IL RUBINO a Rovigo (per persone incidentate e in stato di coma) e il ZAFFIRO presumibilmente a S. Martino di Venezze (RO) al Dopo...di Noi. Contemporaneamente si è avviato un percorso di accompagnamento dei familiari, a questo passaggio, a questo dopo... di noi. 1. Persone con handicap psichico 2. Persone con handicap fisico

15 3. Persone con handicap psicofisico 4. Persone in situazione di disagio anche economico 5. Persone ultra 45/50 anni 6. Persone giovani con lavori saltuari. 7. Famigliari di persone disabili 8. Operatori 9. Insegnanti 10. Volontari Gruppi informali di genitori di disabili inseriti nei Centri Diurni Gli incontri di consultazione delle famiglie sono promossi nell ottica della partecipazione attiva dei cittadini nella concertazione degli obiettivi riguardanti l assistenza alle persone disabili. Sono attivi incontri tra le famiglie stesse, la Direzione Aziendale dei Servizi Sociali, la Rappresentanza dei Sindaci, i Responsabili del Servizio. Associazione La Volanda - E una Associazione di promozione sociale nata il 21 dicembre 2004, dall idea di alcuni genitori e ragazzi disabili frequentanti il Centro ESS.AGI. (Essere per Agire) di Badia Polesine, per dare risposta a chi vive la diversabilità ed il disagio sociale con particolare attenzione all inserimento lavorativo e all integrazione. - La Volanda, si è proposta come trait-d union fra il Centro ESS.AGI.- ENAIP ed il mondo produttivo locale avvalendosi degli strumenti offerti dalla legislazione vigente, favorendo ogni sinergia utile all avviamento lavorativo. - Si rivolge ai giovani disabili o a rischio di esclusione sociale in età post-scolare. - La collaborazione con l Azienda ULSS 18 si è concretizzata nella realizzazione di n 18 progetti di integrazione sociale in contesto lavorativo di cui n 2 assunzioni per i quali l Associazione ha individuato il contenuto lavorativo in cui inserire le persone. - Attualmente gli iscritti sono 135 (di cui 53 giovani oggetto della nostra mission). Per il prossimo futuro, l Associazione sta concludendo una convenzione con una Cooperativa Sociale di tipo B, che consentirà un esperienza originale per i ragazzi del Centro ESS.AGI. così riassumibile: assunzione di 4 di loro in Cooperativa e la fornitura di commesse lavorative al Centro per gli altri. L Associazione ha intrecciato collaborazioni con altre associazioni del territorio non dedicate alla disabilità, per consentire agli associati di sperimentare l integrazione anche nel tempo libero. La Regione Veneto ci sostiene finanziando (almeno in parte) il nostro progetto la lampada della speranza dedicato allo scopo. Associazione L Olmo L Associazione L Olmo nacque nel 1992 come associazione sportiva senza fini di lucro, per la pratica e la diffusione degli sport equestri, allo scopo di valorizzare l individuo, inserire i portatori di handicap e chiunque abbia problemi di disagio sociale o relazionale: un aiuto all inserimento nella società con l ausilio del cavallo. Oggi è un Centro di volontariato iscritto regolarmente al Registro Regionale per il volontariato al N. RO 76/96.

16 Si è sempre proposta, come finalità principale, la cura di corpo e mente in un habitat idoneo a sviluppare tutte le capacità residue dell individuo, promuovendo l inserimento sociale, non solo del portatore di handicap, ma soprattutto delle famiglie di questi. I destinatari delle attività dell Associazione sono: Soggetti svantaggiati per handicap psicofisico Normodotati volontari per l inserimento sociale Soggetti con disturbi relazionali o handicap vari, Normodotati che auspicano una vera relazione tra cavallo e cavaliere Minori che si avvicinano allo sport dell equitazione Minori inviati dalle scuole per l animazione estiva Tossicodipendenti ed alcoldipendenti della Comunità Terapeutica S.Francesco di Monselice Utenti inviati dall associazione ABC Utenti dell Associazione Aiutiamoli a vivere dalla Bielorussia Collaborazioni: Comunità Terapeutica S.Francesco di Monselice Associazione ABC Associazione Aiutiamoli a Vivere di Lendinara Istituto Tecnico Agrario O. Munerati Comune di Rovigo Comune di Pettorazza Azienda ULSS 18 di Rovigo Università degli Studi di Ferrara Facoltà di Scienze Motorie e Scienze della Formazione Università degli Studi di Padova Facoltà di Psicologia e Facoltà di Medicina ANIRE, Associazione Nazionale Riabilitazione Equestre FISE, Federazione Italiana Sport Equestri, settore Pony, settore sport, settore sport disabili. Cooperativa sociale L Ora del Bradipo La Cooperativa Sociale denominata l Ora del Bradipo è sorta a Rovigo il 21/02/2005 con sede in Via Badaloni, 86 ed è iscritta alla C.C.I.A.A., all Albo Nazionale delle Cooperative, al Registro Regionale con codice ROB0045. La Cooperativa è sorta per dare opportunità lavorative alle persone svantaggiate (anche con handicap) che trovano grosse difficoltà ad entrare nel mercato del lavoro. La Cooperativa intende inoltre dare risposte lavorative alle fasce deboli (disoccupati, giovani, donne, usciti dal mercato del lavoro). Attualmente si stanno svolgendo piccole attività: - Ricerca di materiale utile per gli sportelli informativi della rete Info-h-pol; - Realizzazione di siti. - Realizzazione di lavori di tipo manuale anche su commissione (decupage e altro). - Attività di assemblaggio di materiale elettrico. Gli utenti che si rivolgono e collaborano con la Cooperativa sono: - Persone con handicap psichico - Persone con handicap fisico - Persone con handicap psicofisico - Persone in situazione di disagio anche economico - Persone ultra 45/50 anni - Persone giovani con lavori saltuari.

17 Cooperativa Sociale Onlus NIKE KAI DIKE La Cooperativa NIKE KAI DIKE è sorta nel Giugno del 1982, fondata da un gruppo di volontari in gran parte operatori dei servizi sociali, psichiatrici e tossicodipendenze dell Ulss 29 di Badia Polesine, ed è retta e disciplinata dai principi della mutualità, cioè senza fini di speculazione privata. Svolge attività sociali in base alla L. n. 381 del 08.11.91 e alle L.R. 55/82-22/89-28/91 e 56/94 con lo scopo di perseguire l interesse generale della comunità con la promozione umana e l integrazione sociale dei cittadini svantaggiati. Scopo sociale della Cooperativa è quello di contribuire, anche culturalmente, al potenziamento delle risorse riabilitative espresse dal territorio, per reinserire nella società, attraverso l impegno lavorativo, persone svantaggiate altrimenti destinate all emarginazione. È prevista dunque l assunzione di personale svantaggiato affiancato da personale qualificato al fine di inserirlo nel mondo del lavoro, e per favorirne l integrazione sociale. Principali attività svolte attualmente: Tipolitografia Comprende fotocomposizione, grafica, stampa e rilegatura; viene svolta presso la sede di Fiesso Umbertiano In merito a personale svantaggiato occupato presso la tipografia attualmente si possono contare soci lavoratori (tossicodipendenti, disabili fisici e psichici). Numerosi sono pure gli inserimenti nell ambito di progetti di integrazione sociale in ambiente lavorativo in convenzione con il Servizio Integrazione Lavorativa dell Azienda Ulss 18; Servizio trasporto handicap Il Servizio di trasporto ai Centri Diurni dell Azienda ULSS 18 è regolato da apposita convenzione recepita con Decreto Direttore Generale n 973 del 22/12/2006 Gestione comunità Esattamente denominate Comunità Socio-Assistenziali Terapeutiche Protette ubicate una a Bressane di Castelguglielmo, ed una a Canalnovo di Villanova Marhesana,. Servizio portantini Svolto presso l Ospedale Civile di Rovigo, l attività consiste nel portare i pazienti dai vari reparti alla radiologia per gli esami, e riportarli poi in reparto. Gestione magazzino e riparazione ausili protesici La Cooperativa presso un magazzino sito ad Arquà Polesine, gestisce distribuzione e raccolta a domicilio, ricondizionamento, lavaggio ed immagazzinaggio di ausili protesici. Pianeta Handicap L Associazione, fondata il 16 giugno 1999, è iscritta dal 2000 al Registro Regionale del Volontariato al n RO 0132 e confermata in data 09/08/2006. Essa è scaturita dall esigenza di alcuni genitori di ragazzi diversamente abili o meglio speciali, di elaborare insieme percorsi di crescita ed innovativi per i propri figli, nonché per costituire stimolo continuo nei riguardi degli Enti e delle strutture pubbliche. Gli obiettivi di solidarietà che l associazione si propone sono i seguenti: 1) costituire sostegno umano alle famiglie di portatori di handicap; 2) predisporre una corretta informazione dei diritti, in particolare quelli spettanti ai portatori di handicap, vigilando sull applicazione degli stessi nelle strutture pubbliche e sociali; 3) attivarsi per la valorizzazione delle capacità residue dei portatori di handicap e per il raggiungimento delle massime potenzialità ed autonomie personali, fornendo stimoli con attività di vario genere;

18 4) collaborare con spirito fattivo ed aperto con le altre associazioni di volontariato esistenti sul territorio, per affrontare e risolvere le difficoltà comuni, costruendo rete unitaria, per costituire interlocutore più significativo con le Istituzioni. Ambiti di Attività Dalla fondazione a tutt oggi, l Associazione Pianeta Handicap ha svolto le seguenti attività: - organizzazione di convegni e conferenze sulle tematiche della disabilità; - attivazione di progetti innovativi sulla Comunicazione Facilitata, la musicoterapia, la danzaterapia; - promozione del coordinamento tra Enti, Istituzioni, Aziende e Famiglie; - consulenze legali individuali per le famiglie; - apertura di un centro di C. F. per l autismo e le persone down, Attualmente è attivo un corso gratuito di ceramica per ragazzi disabili e non, che terminerà l 8 giugno 2007; l attività, rientrante nella Coprogettazione Disabilità 2007 del C.S.V., si svolgerà presso l Istituto I.P.S.S.C.T. Marco Polo di Rovigo. Nello stesso laboratorio si prevede di sviluppare anche un utilizzo creativo del computer, con software specifici. Collaborazioni Istituto Comprensivo di Villadose, Scuola Secondaria I.P.S.S.C.T. Marco Polo di Rovigo e Scuola Primaria Giovanni XXIII di Rovigo, Conservatorio F. Venezze di Rovigo, Fondazione Banca del Monte di Rovigo, l Accademia dei Concordi, Cooperativa Intervento di Mestre, Fondazione CA.RI.PA.RO., C.T.I. Provincia di Rovigo. Cooperativa Porto Alegre Attività in gestione diretta o in regime di convenzione o collaborazione Servizi per persone senza dimora o in condizioni di povertà estrema in convenzione con il Comune di Rovigo Servizi per la popolazione migrante in convenzione con il comune di Rovigo Servizi per persone senza dimora o in condizioni di povertà estrema in convenzione con l associazione Arcisolidarietà di Rovigo Servizi per l inserimento abitativo di persone immigrate o appartenenti a fasce deboli della popolazione, in convenzione con la Fondazione La Casa di Padova Servizi per l inserimento lavorativo di persone con disagio psichico, in convenzione con l Associazione AITSaM, Cooperativa Ariano Verde e Azienda ULSS 19 di Adria, Azienda ULSS 18 di Rovigo Servizi svolti nell area della salute mentale in convenzione con l Associazione AITSaM di Rovigo Servizi di formazione e prevenzione nell area dei disturbi da sostanze in convenzione con Coordinamento Veneto Strutture Terapeutiche e Cooperativa Nike Kai Dike Convenzione con l Azienda ULSS 18 per la realizzazione dei progetti La Bottega, Alcol e mondo del lavoro inseriti nel Piano Triennale per le Dipendenze Servizi e attività di promozione del terzo settore e delle politiche sociali in collaborazione con delega per le politiche sociali regionali Formazione degli adulti in collaborazione con Associazione Scuola di Quartiere collaborazione nell ambito dell organizzazione Progettazione comunitaria La Cooperativa Sociale Porto Alegre gestisce, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Progetto 81, un centro occupazionale diurno denominato La Bottega, situato in Viale del Lavoro a Rovigo presso un fabbricato concesso in comodato d uso gratuito dal Comune di Rovigo. Il Centro è stato attivato nel mese di febbraio 2006 ed è inserito all interno dell iniziativa

19 comunitaria Equal Ec.Co.Mi. (Economia di Condivisone e Microcredito) per lo sviluppo dell impresa sociale e l inserimento lavorativo di fasce deboli della popolazione. Il Centro, infine, è la struttura operativa del progetto La Bottega, inserito nel Piano Regionale Triennale di Lotta alla droga 2006/2008 e finanziato dalla Regione Veneto. Cooperativa Progetto 81 La Cooperativa Sociale Progetto 81 è un impresa che si occupa di inserimento lavorativo e sociale di soggetti svantaggiati. Inizialmente più attenta ai bisogni dell handicap fisico e psichico, negli ultimi anni su richiesta dei servizi sociali dei comuni e dell Azienda ULSS, è aperta all inserimento anche di altre forme di svantaggio (problemi psichiatrici, alcool e tossicodipendenza, carcere e pene alternative, disagio sociale, povertà estrema e senza fissa dimora). La Cooperativa attualmente svolge le seguenti attività: Copisteria e Legatoria; Assemblaggi in corto terzi Questo settore è quello che negli ultimi anni ha avuto il più ampio mutamento. Ora è in essere un laboratorio per il confezionamento di rotoli di alluminio che vede inserite due persone, soci lavoratori, uno dei quali disabile psichico Raccolta porta a porta e manutenzione del verde - Il servizio di raccolta del verde porta a portaviene svolto in tutto il Comune di Rovigo per il committente ASM spa, e in trenta comuni del medio/alto Polesine per conto dell azienda Ecogest Srl di Rovigo. Pulizie a facchinaggio Le attività sono realizzate in collaborazione con il Comune di Rovigo e il Comune di Villadose, Ecogest Srl di Rovigo, ASM di Rovigo Cooperativa Sociale Quadrifoglio La Cooperativa Quadrifoglio è una società che fornisce un ampia gamma di servizi qualificati, rivolti sia alle imprese che alla persona. Tali servizi comprendono attività di diverso genere che vanno dalla consulenza sulla sicurezza alla gestione di bar, dall elaborazione piani di emergenza all esecuzione di pulizie industriali. Quadrifoglio ha una struttura composta da diverse divisioni che, organizzate secondo un metodo operativo incentrato sull utilizzo delle più moderne tecnologie sono nelle condizioni di rispondere al meglio delle esigenze degli utenti offrendo loro tempestività efficacia e convenienza. Cooperativa Sanithad SANITHAD è una Cooperativa Sociale attiva dal 1982 retta e disciplinata dai principi della mutualità, è senza scopo di lucro e si propone il perseguimento dell interesse generale della comunità alla promozione umana e all integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione dei servizi socio-sanitari ed educativi. La costituzione di SANITHAD come struttura di servizi sociali, si ispira a due motivazioni: realizzare servizi alla persona con elevata professionalità; costituire occasione di lavoro stabile per giovani motivati a spendersi in attività socioassistenziali-sanitarie ed educative. Ambiti di attività La Cooperativa fornisce all Azienda Ulss 18 di Rovigo, personale qualificato impiegato per svolgere le seguenti attività: - Servizio di assistenza domiciliare presso i Comuni del Medio e Alto Polesine con utenza anziana e/o disabile;

20 - Servizio inserimenti scolastici età adulta; - Servizio socio-assistenzilae, sanitario ed educativo presso i Centri Diurni di Canda, Girasole di Rovigo, e Arcobaleno di Badia Polesine; - Progetti Individualizzati Disabili Leggi 162/987 e progetti Vita Indipendente. Cooperativa Sociale Speranza La Speranza è una Cooperativa Sociale di tipo B che ha lo scopo di perseguire l interesse generale della comunità alla promozione umana e all integrazione sociale dei cittadini. L integrazione sociale lavorativa e la crescita professionale e culturale dei soci svantaggiati, costituiscono i fondamenti per il raggiungimento dello scopo statutario. La Cooperativa realizza lavorazioni e assemblaggi per conto terzi, occupando persone portatrici di handicap con tirocini socializzanti in contesto lavorativo seguiti dal Servizio di Integrazione Lavorativa dell Azienda ULSS 18. Da diversi anni la Cooperativa gestisce il verde pubblico per conto dell ASM di Rovigo, dell Azienda ULSS 18, del Comune di Badia Polesine, del Comune di Ficarolo. La Cooperativa realizza inoltre lavori di piccole opere murarie e tinteggiature effettuando percorsi di inserimento lavorativo e piccoli servizi di facchinaggio presso gli uffici del Comune di Rovigo. A Marzo 2006 si è instaurata la collaborazione con un piccolo artigiano di San Martino di Venezze, questa ha permesso l apertura di un laboratorio di assemblaggio di materiale elettrico ed elettronico La complessità e la precisione del lavoro consente di accogliere stagisti delle scuole di formazione per l insegnamento quali l'ipsia di Rovigo e ENAIP di Rovigo. A Maggio 2006 la Cooperativa ha aperto un negozio di artigianato per la riparazione di calzature e la riproduzione di chiavi presso il Centro Commerciale La Fattoria. La bottega dell artigiano accoglie due inserimenti sociali in contesto lavorativo della SOS Dpt Disabilità Adulta SIL dell Azienda ULSS 18 di Rovigo. Come obiettivi la Cooperativa si è prefissa di: - Creare contesti lavorativi con mansioni e attività richiedenti abilità tali da poter inserire anche soci lavoratori portatori di disabilità; - creare ambienti di lavoro accoglienti e favorevoli alla massima integrazione socio lavorativa di persone disabili in collaborazione dei servizi di integrazione lavorativa dell'azienda ULSS 18; - permettere anche alle persone disabili di poter essere assunti in forza alla Cooperativa e metterle nelle condizioni di poter svolgere al meglio le proprie mansioni; - favorire l'incrocio tra domanda e offerta di lavoro collaborando con il collocamento mirato della Provincia in base alla Legge 68/99 e alla Legge 381/91; - valorizzare la formazione della persona, anche disabile, per poter crescere ed affinare le proprie abilità socio lavorative. Unione Italiana Ciechi L attività svolta dall Unione Italiana Ciechi- sezione di Rovigo comprende le seguenti azioni: - Prevenzione della cecità in collaborazione con la sezione Italiana dell Agenzia Internazionale per la Prevenzione della cecità - Integrazione scolastica degli alunni disabili visivi dall Asilo Nido all Università - Corsi di formazione riservati ai non vedenti per l uso del computer - Corsi professionali per l accesso all attività lavorativa - Corsi di aggiornamento e formazione per insegnanti educatori ed operatori - Trascrizioni di testi dal nero in braille - Organizzazione di Campi scuola e soggiorni estivi per giovani e per gli anziani - Attività Riabilitativa per i ciechi pluriminorati che si svolge in via continuativa nella Palestra e nei Laboratori dell Unione Italiana Ciechi