Dalla scuola per tutti...alla scuola per ciascuno Percorso 3: Supporto educativo alle famiglie, Modulo di riferimento: Laboratori in famiglia
INSIEME SI PUO 12 Il progetto 10 intende fornire l opportunità di un percorso 8 insieme, diretto sia all intero nucleo familiare, sia Colonna 1 6 Colonna 2 Colonna 3 all ambiente della scuola e dell educazione, con un 4 supporto psicologico e formativo semplice e mirato 2 avvalendosi 0 del contributo delle neuroscienze. Riga 1 Riga 2 Riga 3 Riga 4
QUALCHE DOMANDA Come ascoltare i figli in modo che si sentano capiti? Come parlare ai figli in modo da farsi capire? Come concordare le regole di comportamento in fam Come contribuire a risolvere i conflitti familiari? Come aiutare i figli a diventare fiduciosi e autonomi?
QUALCHE RISPOSTA Il nostro intervento mira a rafforzare le competenze u Il progetto favorisce un atteggiamento positivo nella r Il progetto si ispira a uno stile educativo democratico (
TUTTI A SCUOLA! I genitori avranno la possibilità di: rendersi consapevoli della loro funzione di agenti di cambiame prestare maggiore attenzione ai bisogni e agli aspetti positivi de aumentare le loro capacità di analisi e risoluzione dei problemi apprendere tecniche che migliorino il rapporto con i figli, aiutan migliorare la comunicazione interfamiliare potenziare il proprio coinvolgimento nelle attività scolastiche
Le attività del Progetto promuovono l incremento, nel sistema familiare, di tutti quei fattori protettivi volti a sostenere e valorizzare ruoli, scelte e comportamenti con cui i preadolescenti e le loro famiglie affrontano i cambiamenti della vita, gli eventi stressanti, gli stati emozionali di disagio, contribuendo così a ridurre le probabilità di risposte disfunzionali.
LA PRIMA DIMENSIONE DELL ALTERITA a famiglia svolge il più importante ruolo di agente di soc eneralmente, nel passaggio tra scuola primaria e secon ale dinamica, che per i genitori comporta un senso di ve
PER PIACERE Il cervello del preadolescente è sbilanciato verso il prin Genitori e insegnanti, come figure educative fondame
ASSAGGI DI NEUROSCIENZE L apporto neuroscientifico in campo educativo ci permette di identificare e interpretare i segnali che i comportamenti dei ragazzi ci mandano. Il periodo della preadolescenza è la fascia d età più controversa di tutto il ciclo vitale.
TUTTO O NIENTE! La continua oscillazione di stati d animo contrastanti, il passaggio repentino da una presa di posizione all altra, il pensiero unilaterale ed estremista, non trovano nella maturità psicoaffettiva gli strumenti per modulare i conflitti. Se i supporti educativi sono carenti, ciò si può tradurre in un profondo disagio, alla base di tutte la manifestazioni devianti (abuso di sostanze, dispersione scolastica, bullismo, disturbi alimentari )
LA FORZA DEL GRUPPO Il Progetto propone la forma dell apprendimento attivo e partecipato Coinvolge genitori e figli nell esperienza immediata e diretta dei contenuti, permettendo di applicare il metodo nella specifica quotidianità Il gruppo facilita la condivisione di esperienze e il confronto di storie, pensieri, dubbi, emozioni
IL CLIMA DI GRUPPO La preparazione dei genitori al cambiamento presuppone la creazione di un buon clima di gruppo. L esperienza di gruppo è fondamentale Il gruppo dà affidabilità e stabilità Il gruppo è organico e naturale Il gruppo dà energia
Il LAVORO DI GRUPPO I due gruppi di genitori e ragazzi si riuniscono separatamente, ciascuno con il proprio operatore; quindi si incontrano per un attività comune. A conclusione, un momento conviviale. È importante mantenere una frequenza regolare!
L EFFICACIA SI APPRENDE Essere genitore efficace significa: insegnare ai bambini ad essere sensibili ai bisogni e ai sentimenti degli altri; insegnare loro ad avere autocontrollo e ad andare d accordo con gli altri; riconoscere e parlare dei loro sentimenti ed emozioni; tener conto delle tappe dello sviluppo fisico,
Quanto e quale parte del comportamento di mio figlio è così in quanto il MIO LA COSTRUZIONE DEL NOI Le competenze genitoriali fanno in modo che ci si confermi non in una fittizia perfezione, ma nella capacità di crescere e cambiare insieme al figlio. L IO del genitore e il TU rivolto al figlio, da elementi distanti e contrapposti si pongono in relazione nella costruzione del NOI :
IL GIOCO DEGLI SPECCHI Il progetto è una fase di partenza e di stimolo, poi si continua a casa! Si inizia a lavorare insieme, osservandosi reciprocamente come in un gioco di specchi, rimandandosi immagini di sé come si sono costruite nel tempo e il genitore attiva capacità di: accoglienza
PAROLE E NON E il genitore impara e/o rafforza competenze relazionali attraverso modalità di: 1) comunicazione verbale e non verbale 2) messaggi coerenti e chiari 3) capacità di ascoltare 4) di non valutare criticamente 5) di non contraddirsi attraverso condotte
DISAGIO TRA I BANCHI Negli ultimi 10 anni è quasi raddoppiato il numero dei genitori che chiedono aiuto alla scuola attraverso sportelli di ascolto o figure preposte. Dai colloqui emerge che l insuccesso è quasi sempre legato a difficoltà del sistema familiare. Si pone sempre più come necessaria la sana alleanza tra i due principali fattori educativi: la famiglia e la scuola.
CAMPANELLI D ALLARME Uno stampo relazionale troppo permissivo Uno stampo relazionale troppo rigido La mancanza di riti di passaggio L eccesso di stimolazioni mediatiche e informatiche La debolezza del ruolo paterno I conflitti tra i genitori
PREVENIRE E MEGLIO CHE CURARE! Il focus del nostro programma resta quindi la PREVENZIONE! Evitiamo che il problema insorga: imparando a vivere e raccontare la propria storia familiare come una squadra vincente, che ha come obiettivo la salute, lo star bene insieme; rendendosi consapevoli delle proprie risorse e capacità;