Economic and Social Council ECOSOC United Nations 2010 Coordination segment New York, 6 July Address by Antonio MARZANO, President of AICESIS International Association of Economic and Social Councils and Similar Institutions (ore 10.30 10.45) (bozza non corretta)
Thank you Mr. President Authorities, Ladies and Gentlemen, é per me un grande onore prendere la parola in questa cornice prestigiosa nell ambito del Coordinamento del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite. Vi porto il saluto dell Associazione internazionale dei Consigli economici e sociali, l AICESIS. Una Associazione giovane è nata solo da 10 anni ma già molto rappresentativa e radicata nelle diverse regioni del mondo. Sono circa 70 Paesi del mondo rappresentati attraverso i loro Consigli economici e sociali. 2
Si tratta, dunque, di una rete molto estesa di Istituzioni, di Associazioni rappresentative, di persone qualificate che operano da tempo nella società civile organizzata. Ciascun Consiglio, come voi sapete, è costituito dalle Organizzazioni rappresentative del mondo del lavoro e delle imprese, ovvero dagli operatori sociali ede economici che concretamente operano in ciascun Paese. Ciascun Consiglio, collabora con i Parlamenti e i Governi, per avanzare proposte concrete per migliorare la vita economica e sociale, per accrescere il lavoro e diminuire la povertà, per la diffusione del benessere e per un maggiore equilibrio sociale. Il metodo che noi ustilizziamo è quello del confronto, del dialogo sociale, della ricerca delle condivisione. Per questo, spesso, il nostro lavoro non fa notizia. 3
Noi non siamo condizionati dai tempi brevi della politica, ma guardiamo i problemi nel medio e lungo periodo. Cerchiamo linee di convergenza e soluzioni con una visione di lungo termine. Il quadro della finanza globale e dei singoli Paesi è ancora perturbato e, come voi sapete, i Vertici G8 e G20 sollecitano una riflessione più incisiva sulla definizione di nuove regole di governance. L economia reale ha iniziato a riprendersi in modo discontinuo e con notevolei differenze nelle diverse aree del mondo. In tutta l area più sviluppata la domanda rimane ancora debole ed è forte il dibattito tra coloro che vogliono privilegiare il rigore dei bilanci pubblici rispetto agli interventi, agli investimenti necessari per sostenere e accelerare la ripresa e la crescita competitiva. 4
Le grandi economie emergenti hanno ripreso a tirare, ma le interdipendenze nel mondo si vengono accentuando e ciascuna grande regione ha sempre più bisogno delle altre. Il mondo è sempre più globalizzato ma, per molti aspetti come qualcuno ha notato è anche sempre più piccolo, ovvero sempre più condizionato dalle scelte di ciascuno. Le decisioni in materia ambientale e climatica, non senza difficoltà, hanno avuto un primo insufficiante avanzamento alla Conferenza di Copenaghen promossa dalle Nazioni Unite con la presenza di molti leader politici dei maggiori Paesi. In questo scenario dove alcuni luci si evidenziano, tuttavia rimane ancora difficile la prospettiva sociale, per la perdita di posti di lavoro e per gli effetti della crisi sulle fasce più deboli. Sono, dunque, urgenti interventi efficaci per favorire la creazione di nuovi posti di lavoro. 5
Ancor di più sono urgenti nuove poliitche per i giovani, per favorire il loro inserimento stabile nella vita economica e sociale. Le nuove generazioni spesso hanno fatto buoni studi, si sono preparate diligentemente. Poi, però, faticano troppo a trovare le giuste possibilità di lavoro, di responsabilizzazione. Questo può divenenire un problema acuto se non riusciremo a trovare i canali e le soluzioni adeguate. Sono convinto che i nostri Consigli Economici e Sociali possono svolgere una grande funzione, secondo le caratteristiche istituzionali dei diversi Paesi, per sollecitare il dialogo e il confronto fra le componenti della vita economica e sociale. 6
Gli Stati e i Governi, in ogni Paese, stanno facendo il massimo sforzo per fronteggiare gli eventi che si manifestano, per contenerne gli effetti negativi, per stimolare la ripresa. Tuttavia, ritengo che l impegno rigoroso per il riequilibrio dei bilanci pubblici debba sempre accompagnarsi con misure incisive e concrete per sostenere la ripresa economica e favorire la creazione di posti di lavoro. Credo che il nostro contributo, che viene dalla conoscenza diretta della società civile, con le sue Organizzazioni e Associazioni, possa rappresentare un contributo prezioso per individuare soluzioni condivise ai problemi. Come economista e Professore universitario prima, e come uomo politico e ministro nel mio Paese poi, ho avuto modo di conoscere e valutare questi problemi. Il mondo vive oggi una grande condizione di incertezza. 7
Ho avuto modo di sottolineare questo aspetto, nell intervento che come Presidente dell AICESIS ho tenuto al 3 Forum mondiale promosso dall OCSE in Corea del Sud (a Busan) nel mese di ottobre 2009, sul tema degli indicatori per misurare la crescita e il benessere. Una incertezza determinata dalle difficoltà economiche e dalla diffusa consapevolezza che lo sviluppo non avrà un trend di crescita costante. Questa incertezza, oltre a diminuire per tutti la qualità della vita, può produrre nelle nostre società nuove fratture sociali, può accrescere le distanze tra i diversi Gruppi sociali, può rendere più difficile la condizione delle fasce più deboli. I nostri Consigli economici e sociali, si possono adoperare per costruire risposte più equilibrate e attente ai bisogni sociali. 8
Possono, così facendo, concorrere in modo positivo a rafforzare la coesione sociale che costituisce non solo un bene fondamentale in se, ma che è anche la condizione indispensabile per una crescita economica forte e diffusa, perchè animata e trainata dalla volontà delle nostre società. Il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite l ECOSOC - può essere sempre di più la sede di confronto anche per le nostre Istituzioni che sono direttamente rappresentative della società civile. Il tema principale del nostro lavoro dell Associazione che rappresento - è, in questa fase, quello del contributo dei Consigli economici e sociali per una nuova governance mondiale, economica, sociale e ambientale. Una nuova governance che noi vediamo sempre più partecipata e tripartita, nel confronto e nel dialogo tra Istituzioni, forze del lavoro e forze rappresentative delle imprese. 9
Con questi auspici concludo il mio indirizzo di saluto in questa Sessione di Coordinamento, ringraziandovi per aver voluto ascoltare la voce dei Consigli economici e sociali presenti nel mondo. Formulo, a tutti Voi, l impegno a far pervenire in questa autorevole sede i risultati del nostro lavoro. Concludo rinnovandovi il saluto più caloroso dell AICESIS e rivolgendovi miei personali auguri di buon lavoro. 10