L ACQUA CHE MANGIAMO

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Transcript:

L ACQUA CHE MANGIAMO

Solo il 2,5% di tutta l acqua sulla Terra è acqua dolce. La maggior parte (il 79%) non è disponibile perché è racchiusa nelle calotte polari e nei ghiacciai. Il 20 % è rappresentato da acque sotterranee. Laghi, bacini, fiumi e zone umide rappresentano meno dell 1% dell acqua disponibile.

Paese Impronta idrica m3 procapite/ annuo Italia 2303 Stati uniti 2842 Giappone 1369 Cina 1071 Il concetto di impronta idrica è un indicatore di uso dell acqua nei beni di consumo. L impronta idrica di un prodotto è il volume di acqua dolce utilizzato per produrlo, misurato lungo le diverse fasi della filiera. Il consumo d acqua si riferisce ad acqua evaporata o incorporata in un prodotto. L impronta idrica è un indicatore geograficamente esplicito, che indica cioè non solo i volumi d acqua utilizzata o inquinata, ma anche il luogo in cui ciò avviene.

L'acqua viene divisa in tre componenti qualitative ACQUA BLU: è l acqua che proviene dai corpi idrici superficiali (fiumi, laghi, estuari, etc.) e dalle falde acquifere sotterranee. In questo caso, il consumo è inteso come un prelievo di acqua che non torna intatto nello stesso luogo da cui è stato prelevato. ACQUA VERDE: è l'acqua piovana contenuta nelle piante e nel suolo sotto forma di umidità, senza essere parte di nessuna risorsa idrica di superficie o corpo idrico sotterraneo. ACQUA GRIGIA: è l acqua inquinata dai processi produttivi. Rappresenta il volume di acqua dolce necessario a diluire gli inquinanti a un livello tale che l acqua, nell ambiente in cui l inquinamento si è prodotto, rimanga al di sopra di standard di qualità locali.

Cosa determina un elevata impronta dell acqua? I fattori che incidono sul consumo di acqua virtuale di un paese sono principalmente quattro: il volume della domanda d acqua; la composizione della domanda d acqua, che è legata principalmente alla dieta del paese che si considera poiché i prodotti di origine animale sono i più idro-esigenti, per esempio, l impronta idrica più elevata si trova negli Stati Uniti, seguiti da Grecia, Italia e Spagna; le condizioni climatiche, che influenzano le condizioni di crescita delle piante; le pratiche agricole, ossia la gestione e l efficienza dell uso dell acqua nel settore agricolo.

Acqua virtuale di un prodotto agricolo è l acqua utilizzata nella produzione delle merci in ogni fase della filiera e che è quindi virtualmente contenuta in esse. Elaborato dal prof. Tony Allan nei primi anni 90, il concetto considera un approccio più ampio alle risorse idriche includendo non solo l uso diretto (visibile) di acqua, ma anche il consumo indiretto (invisibile) di acqua come incorporato nei prodotti che usiamo ogni giorno. Il contenuto di acqua virtuale di un prodotto agricolo risulta quindi dalla somma dei volumi di acqua verde evaporata durante il processo produttivo di crescita delle colture e da quelli di acqua blu prelevati e utilizzati per far crescere le colture nel luogo di coltivazione. A questo quantitativo (somma di acqua verde e blu) andrebbe aggiunta anche l acqua necessaria per diluire gli agenti inquinanti del processo di produzione, definita come acqua grigia.

La richiesta di proteine animali di elevato valore è correlata positivamente al livello di reddito di un paese I derivati animali, tra tutti gli alimenti, sono quelli a maggiore contenuto idrico, poiché l allevamento richiede grandi volumi di acqua per la produzione di mangimi: il 98% del volume totale di acqua consumata a livello globale viene utilizzato per la produzione di mangimi per animali. I principali fattori che spiegano il motivo per cui l impronta idrica dei prodotti di origine animale sia così alta sono: L efficienza di conversione del mangime in proteine animali: maggiore è la quantità di mangime richiesta per unità di prodotto animale, maggiore sarà l acqua necessaria a produrre quel mangime. La composizione del mangime, in particolare il rapporto tra mangime concentrato e foraggio (fresco o secco) e la percentuale di preziosi componenti vegetali contro residui colturali concentrati. L origine del mangime.

CONSUMI DI ACQUA 4650 Prodotto Consumi di acqua (l) Riso (500g) 1700 1700 650 70 50 13 1000 115 2500 2400 200 850 1850 1440 1170 Grano (500g) 650 Mela (100g) 70 Arancia (100g) 50 Pomodoro (cadauno) 13 Latte (kg) 1000 Pizza (kg) 115 Formaggio 2500 Hamburger 2400 Uovo 200 Caffè (750ml) 850 Birra 1850 Manzo 4650 Maiale 1440 Pollo 1170

CONSUMI IDRICI PER LA PRODUZIONE DI MAIS 400 kg di acqua per 1 kg di sostanza secca L acqua viene consumata quando la pianta cresce rapidamente ovvero dalla levata alla maturazione lattea. Il periodo critico va da fine levata a completa allegagione (emissione del pennacchio). I volumi per ogni intervento vanno da un minimo di 50 mm di acqua ad un massimo di 200 mm. Il numero di interventi dipende dalla disponibilità di turni irrigui, dai due ai quattro a piantagione.

Lo spreco alimentare ha luogo lungo tutta la catena alimentare dalla fase di produzione agricola alle fasi di stoccaggio, trasformazione, distribuzione, gestione e consumo. Fattori spreco idrico Sovrapproduzione L errata individuazione del target del prodotto Il deterioramento del prodotto o dell imballaggio Le norme di commercializzazione L inadeguatezza della gestione delle scorte e delle strategie di marketing

L acqua è vita ed è una risorsa limitata. L acqua dolce direttamente accessibile al consumo dell uomo è inferiore all 1 % della disponibilità idrica a livello mondiale. È necessario che l Europa riconosca il valore di una delle sue risorse più preziose, e tuttavia carente. Un numero sempre maggiore di regioni (Medio Oriente e del Nord Africa) soffre per la mancanza cronica d acqua, il problema si accentua nelle parti più aride del mondo. Nelle zone aride vivono più di 2 miliardi di persone, e più della metà dei poveri del mondo. In queste zone, quasi tutta l acqua dolce viene impiegata per l irrigazione. Una persona su sei nel mondo, ovvero 1,1 miliardi, non ha accesso ai 20-50 litri giornalieri d acqua, la quantità minima che l ONU considera necessaria per soddisfare i bisogni primari di una persona, ovvero bere, cucinare, e lavarsi. Due persone su cinque non hanno servizi igienicosanitari adeguati, ed ogni giorno 3800 bambini muoiono perchè non hanno acqua potabile e non hanno a disposizione impianti igienico-sanitari appropriati.

Le misure dirette a favorire un uso più sostenibile dell acqua comprendono: strumenti di mercato a garanzia della regola del recupero dei costi, in base al principio «chi usa paga», la cui attuazione avviene nella maggior parte dei paesi in maniera graduale, dato che un intervento sul sistema di tariffazione potrebbe generare per i cittadini un aumento dei prezzi dei servizi idrici; impiego mirato di finanziamenti per promuovere il risparmio idrico, a favore, ad esempio, di una migliore pianificazione nell uso dei suoli, intesa a prevenire sviluppi che potrebbero causare uno sfruttamento eccessivo di risorse idriche, e della promozione di pratiche agricole sostenibili (coltivazioni che richiedono meno acqua, irrigazione più efficiente ecc.).

Attraverso la misurazione diretta dell umidità del terreno è possibile valutare quando non è necessaria irrigazione aggiuntiva, mantenendo comunque invariate quantità e qualità del prodotto. Molto può essere fatto infine sull efficienza dell irrigazione in sé, ancora troppo legata a tecniche tradizionali di irrigazione a pioggia. L irrigazione a goccia è un metodo per razionalizzare l irrigazione in campo e promuovere una migliore efficienza idrica e, di conseguenza, economica per il settore agroalimentare. La grande sfida per il settore zootecnico è, invece, quella di promuovere il pascolo, il fieno e il foraggiamento verde di provenienza locale, rispetto ai mangimi concentrati provenienti dall estero.