IL SETTORE MODA IN LIBANO Maggio 2012
Valutazione del Mercato Il Libano è certamente tra i Paesi del Medio Oriente il mercato più dinamico nel settore della moda, soprattutto di media alta fascia. Il mercato è essenzialmente d importazione, con prodotti e provenienze assai differenziate a seconda dei livelli qualitativi ed il segmento dei consumi medio-basso è appannaggio della produzione locale e di quella asiatica, mentre quelli di medio ed alto sono soddisfatti dai prodotti di importazione di marca tra cui primariamente quelli italiani e francesi. Produzione locale Il settore produttivo, secondo dati forniti dal Ministero dell Industria Libanese è rappresentato da 568 unità produttive, con 6.987 addetti per una cifra d affari di $USA 177 milioni ed è maggiormente costituito da: Costumi da uomo e ragazzo e camicie da uomo; Vestiti da donna, abiti a giacca, tailleurs e camicette da donna; T-Shirt o canottiere (magliette, a maglia di cotone o di lana); Abiti bambino; biancheria intima e pigiama; tutte da lavoro per imprese, ospedali ed alberghi; tute sportive; calze, calzini. Si tratta per la maggior parte di piccole e medie unità con produzioni di media qualità, a livello quasi artigianale. Operano peraltro nel Paese circa una quarantina dei veri e propri piccoli atelier di moda sospinti da un buon nucleo di stilisti, che creano soprattutto abiti da cerimonia e da sposa. Si avvalgono di professionalità di formazione francese e/o italiana e riscuotono notevole successo, soprattutto con gli abiti su misura. Il Settore Moda in Libano Maggio 2012 1
Importazione Gli acquisti dall estero dei capi d abbigliamento in genere hanno conosciuto un sostanziale sviluppo negli ultimi anni. Infatti le importazioni globali dell abbigliamento in Libano nel 2011 ammontano a $ USA 438,7 milioni e 9.692 tonnellate, in aumento del +6,1% rispetto a $ USA 413,6 milioni del 2010 e 10.080 tonnellate e in aumento del +4,2% rispetto a $ USA 396,9 milioni del 2009 e 10,335 tonnellate. Sempre nel 2011, soffermandoci soprattutto sulle importazioni, i Principali Fornitori sempre nel 2011 sono i seguenti: Cina con $USA 128,9 milioni e 3.665 tonnellate con una quota sul valore del 29%, in diminuzione in valore del -3,4%, rispetto a $USA 133,4 milioni nel 2010 e 5.323 tonnellate con una quota del 32%, ma in aumento del +4,5%, rispetto a $USA 127,6 milioni nel 2009 e 5.317 tonnellate, con una quota del 32%. Italia, secondo partner del Libano, con $USA 70,2 milioni e 431 tonnellate con una quota sul valore del 16%, in aumento del +4,6% in valore, rispetto a $USA 67,1 milioni nel 2010 e 472 tonnellate con una quota del 16% e in aumento del +2,6%, rispetto a $USA 65,4 milioni nel 2009 e 516 tonnellate, con una quota del 16%. Turchia con $USA 41,9 milioni e 1.227 tonnellate con una quota sul valore del 9%, in aumento del +25,4% in valore, rispetto a $USA 33,4 milioni nel 2010 e 788 con una quota dell 8%, ma in diminuzione del -8,7% rispetto a $USA 36,6 milioni nel 2009 e 1.305 tonnellate, con una quota del 9%. Francia con $USA 23,1 milioni e195 tonnellate con una quota sul valore del 5%, in diminuzione del -6,5% in valore, rispetto a $USA 24,7 milioni nel 2010 e 277 tonnellate con una quota del 6% e in diminuzione del -10,8% rispetto a $USA 27,7 milioni nel 2009 e 314 tonnellate, con una quota del 7%. Stati Uniti con $USA 10,3 milioni e 134 tonnellate con una quota sul valore del 2%, in aumento del +4,0% in valore, rispetto a $USA 9,9 milioni nel 2010 e 169 tonnellate con una quota del 2% e in aumento del +1,0% in valore, rispetto a $USA 9,8 milioni nel 2009 e 142 tonnellate con una quota del 3%. Spagna con $USA 7,5 milioni e 89 tonnellate con una quota sul valore del 2%, invariato rispetto a $USA 7,5 milioni nel 2010 e 109 tonnellate con una quota del Il Settore Moda in Libano Maggio 2012 2
2 %, ma in diminuzione del -2,5%, rispetto a $USA 7,7 milioni nel 2009 e 127 tonnellate con una quota del 2%. Tutti i 6 Paesi sopraindicati rappresentano il 63% nel 2011, contro il 66% nel 2010 e il 69% nel 2009. Relativamente ai prodotti del settore abbigliamento, il Libano ha maggiormente importato dal mondo quanto segue: i vestiti da donna o ragazza, abiti a giacca (tailleurs), giacche, gonne, gonnepantaloni, camicette e bluse a maglia, cappotti e mantelli per donna hanno costituito nel 2011 il 45,2% delle importazioni totali di capi di abbigliamento, con un importo di $USA 194,8 milioni. i vestiti da uomo o ragazzo, soprattutto completi da uomo, giacche, pantaloni, camicie e camicette, cappotti e giacche hanno costituito nel 2011 il 15,9% delle importazioni totali dei capi di abbigliamento, con un importo di $USA 69,8 milioni. i maglioni (golf), pullover, cardigan, gilè e manufatti simili, magliette a collo di lana o di peli fini per uomo e donna hanno costituito l 11,6% delle importazioni totali dei capi di abbigliamento, con un importo di $USA 50,9 milioni. le T shirts o canottiere (magliette, a maglia di cotone di lana o di altre materie tessili) hanno costituito il 9,3% delle importazioni totali, con un importo di $USA 40,9 milioni. Il rimanente 18% di prodotti vengono ripartiti tra biancheria intima, calze, calzini e collant, tute sportive, costumi da bagno, abiti per bambini, sciarpe, foulard e cravatte, con un importo di $USA 82,3 milioni. Per quanto concerne le importazioni dall Italia, si evidenzia sempre nel 2011 quanto segue: i capi tradizionali da donna, soprattutto gli abiti a giacca (tailleurs), giacche, gonne, abiti da sera, camicette e cappotti hanno costituito nel 2011 circa il 47,4% delle importazioni dall Italia dei capi di abbigliamento, con un importo di $USA 33,3 milioni. Il Settore Moda in Libano Maggio 2012 3
i vestiti o completi da uomo, giacchi, pantaloni, camicie, cappotti, giacconi, mantelli per uomo o ragazzo hanno costituito, invece, il 23,2 % di tali importazioni, con un importo di $USA 16,4 milioni. i maglioni, pullover, cardigan, gilé per uomo e donna hanno costituito il 10,8% delle importazioni dall Italia degli articoli in argomento, sempre nel 2011, con un importo di $USA 7,8 milioni. Ie T shirt o canottiere (magliette, a maglia di cotone di lana o di altre materie tessili hanno costituito il 3,6% delle importazioni dall Italia, con un importo di $USA 2,5 milioni. ll rimanente 15% vengono ripartiti tra biancheria intima, calze calzini e collant, tute sportive, T shirt, costumi da bagno, abiti per bambini, sciarpe, foulard e cravatte, con un importo di $USA 10,2 milioni. Esportazione I dati statistici degli ultimi tre anni sulle esportazioni libanesi del settore moda, confermano il seguente andamento sempre in crescita: 2009 Esportazioni $USA 64,8 milioni (per 2.591 tonnellate) 2010 Esportazioni $USA 68,0 milioni (per 2.576 tonnellate) 2011 Esportazioni $USA 82,9 milioni (per 3.244 tonnellate) Le esportazioni, quindi, sono aumentate del +21,9% nel 2011 rispetto al 2010 e del +4,9% nel 2010 rispetto all anno precedente. Relativamente ai prodotti del settore abbigliamento, il Libano ha maggiormente esportato nel mondo quanto segue: i vestiti da donna, soprattutto gli abiti a giacca (tailleurs), giacche, gonne pantaloni, camicette da donna rappresentano il 45,7% delle esportazioni. i vestiti da uomo soprattutto i completi da uomo, giacchi, pantaloni, camicie da uomo rappresentano il 20,7% delle esportazioni. Ie T shirts o canottiere (magliette, a maglia di cotone di lana o di altra tessile rappresentano il 6,5% delle esportazioni. Il Settore Moda in Libano Maggio 2012 4
i maglioni (golf), pullover, cardigan, gilè rappresentano il 3,6% delle esportazioni. il rimanente 23,5% delle esportazioni rappresentano, infine, soprattutto gli abiti da bambino, biancheria interna uomo donna bambino, pigiama, tute sportive, tute da lavoro, ecc.. I principali Paesi destinatari sono, soprattutto, gli Emirati Arabi Uniti, Qatar, Arabia Saudita, Giordania e Siria. Fiere del Settore In Libano non vi sono manifestazioni fieristiche di rilievo internazionale. L unico evento dedicato alla moda ma a valenza nazionale è per gli abiti da sposa la Wedding Folies. La fiera è annuale e la prossima edizione si svolge a Beirut dal 7 al 10 febbraio 2013. Gli operatori libanesi del settore, comunque, visitano le fiere estere e ben conoscono quelle italiane ed in particolare Sposa Italia, Pitti Uomo, Modaprima, Mi Milano, Milano Moda Donna, Micam e Mipel. Franchising Il franchising in Libano rappresenta attualmente una formula sempre più affermata, rapida ed accessibile per espandere le attività commerciali, in alternativa al commercio al dettaglio, anche se tuttora ai primi passi. Le imprese che hanno adottato questa formula hanno prima iniziato la propria attività nel franchising dei servizi e poi in quello della distribuzione di prodotti. Il franchising dei prodotti è soprattutto appannaggio dei francesi, seguito dagli italiani e dagli spagnoli. Tra i marchi stranieri più diffusi in Libano si evidenziano per Paese di origine: Il Settore Moda in Libano Maggio 2012 5
Francia: Sonia Rickyiel, Jacadi, Agnes B, LVMH(Dior), Natalys, Rodier, Pierre Balmain, Kenzo, Absorba, Alain Manoukian, Body One, Celine, Celio, Chanel, Chalet Jourdan, Du Pareil au Meme, Eden Park, Etam, la coste, Gerard Darrel, Ikks, Infinitif, Jacadi, Karl Lagerfield, Lancel, Morgan, Thierry Mugler, Naf Naf, Natalys, New Man, Promod, Tartine et Chocolat, Rondissimo, Seduction. Italia: Fratelli Rossetti, Armani, Paul & Shark, Pal Zileri, Max Mara, Marella, Max & Co., Penny Black, Via Spiga, Gucci, Ermenegildo Zegna, Florsheim, Tod s (calzature), Max & Co, Gian Franco Ferre, Marella; Marina Rinaldi, Benetton, Intimissimi, Calzedonia e Frette (biancheria casa), Luisa Spagnoli, 7Camicie, Camicissima, Bulgari, Mariella Burani, Sebastian, Sécret PonPon, Carlos Miele, Facco, Baccialini. Spagna: Zara, Mango, Massimo Dutti, Tintoretto, Desigual, Punto Roma, ecc. Altri noti marchi internazionali presenti in Libano: Miss Selfridge, Pre-maman, Osh Kosh Bigosh, La Senza Superga, Delsey, Kipling, Persona, Ellina International, Triumph, Calida, H&M, ecc. Altre informazioni di mercato Nel 2007 è stata costituita in Libano l Associazione Libanese del Franchising A.L.F. (www.lfalebanon.com) che raggruppa una cinquantina di uomini d affari tra cui industriali, commercianti e operatori turistici. L Associazione opera in coordinamento con i vari Ministeri libanesi, il Centro Euro- Libanese di modernizzazione dell Industria e la CCIAA di Beirut e sta partecipando allo sviluppo dell economia libanese, secondo le regole del codice di deontologia europeo. E un codice istituito dalla Federazione Francese del Franchising ed adottato nelle sue disposizioni dal Consiglio Mondiale del Franchising. Il Settore Moda in Libano Maggio 2012 6
Posizionamento del prodotto italiano L Italia ha una posizione di forza ed ha un alta immagine nel design, nel materiale utilizzato e nel finissaggio dei capi di abbigliamento. Il Made in Italy è considerato il simbolo della creatività e dell eleganza sia dal punto di vista moda che quello del gusto e dei colori. Per alcuni articoli, i prezzi sono ritenuti assai alti. Tutti i noti marchi italiani sono apprezzati nel Paese, anche se concorrenziali ai prodotti francesi e di altri Paesi. Il boom del franchising della moda potrebbe conoscere una grande espansione e rappresentare una delle soluzioni per il Libano, al fine di confermare un ruolo primario tra i Paesi mediorientale. Dazi Doganali In base alla tariffa doganale libanese, i capi d abbigliamento sono gravati da un dazio doganale del 5% ad valorem CIF, con un minimo di riscossione del 5.050 Lire libanesi a Kg.netto (1$ = circa 1.500 L.L.). Oltre al dazio, i prodotti sono gravati anche del 10% di I.V.A., calcolata sul valore CIF + dazio. Le spese accessorie (diritti di banchina, facchinaggio, ispezione, ecc.) sono variabili, ma rientrano nell ordine di $USA 400-600 per bolletta doganale, a prescindere dal valore della merce. Il 16 maggio 2011, è entrata in vigore la Comunicazione n. 69/2011 del Consiglio Superiore delle Dogane di adottare quanto stabilito dall Organizzazione Internazionale della Dogana Libanese, relativo all obbligo di riportare sulle fatture commerciali, il numero identificativo dei prodotti, secondo il Sistema Armonizzato. Documenti di accompagnamento merci L importatore libanese è obbligato a presentare alle autorità doganali quanto segue: Fattura commerciale, in tanti esemplari quanti richiesti dal cliente (di norma 3), redatta in lingua francese o inglese. La fattura deve riportare la seguente dichiarazione firmata dall esportatore: We hereby certify that this invoice is authentic, that is the only invoice issued by us for the goods described herein and Il Settore Moda in Libano Maggio 2012 7
that it shows their exact value without deduction of any discount and that their origin is exclusively Italian Certificato Euro1 Polizza di carico clean on board (per trasporto via mare) Lettera di vettura airwaybill (per trasporto via aerea) Packing list Per ulteriori informazioni rivolgersi a ICE Beirut: beirut@ice.it Il Settore Moda in Libano Maggio 2012 8