TELELAVORO 3.0 LA GRANDE TRASFORMAZIONE. Patrizio Di Nicola



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Transcript:

TELELAVORO 3.0 LA GRANDE TRASFORMAZIONE Patrizio Di Nicola

Correre due volte più forte "Be', nel nostro paese" disse Alice, ancora un po' trafelata, "di solito si arriva da qualche altra parte quando si corre per tutto il tempo che abbiamo corso noi". "Ma che paese lento!" esclamò la Regina. "Qui, invece, ti tocca correre più forte che puoi per restare nello stesso posto. Se vuoi andare da qualche altra parte, devi correre almeno due volte più forte".

Gli italiani da analogici a digitali

La storia del telelavoro: gli anni 60 La disponibilità di grandi computer, terminali e reti di collegamento porta alcuni futurologi americani a parlare della possibilità di lavorare da casa; Alcuni si spingono oltre e prevedono il ritorno dell industria casalinga pre-industriale, con il computer al posto del filatoio.

La storia del telelavoro: gli anni 70 La crisi petrolifera impone la riduzione dei consumi energetici; Jack Nilles conia il termine telecommuting per indicare lo spostamento telematico del lavoro anziché quello fisico dei lavoratori; AT&T, Bell e altre compagnie telefoniche americane e canadesi iniziano a sperimentare internamente il telelavoro, spesso come test per la commercializzazione di nuovi prodotti e servizi.

La storia del telelavoro: gli anni 80 Passati i motivi che lo rendevano immediatamente appetibile, il telelavoro rimane nei pensieri degli studiosi e delle aziende di informatica; Intanto la disponibilità di computer personali e casalinghi aumenta e con esso il numero delle persone, spesso lavoratori autonomi, che hanno l ufficio in casa (home-office); Le grandi aziende, grazie a Internet, iniziano ad aprire le reti interne a chi vuole lavorare da casa oltre l orario d ufficio.

La storia del telelavoro: gli anni 90 Il terremoto di San Francisco dimostra l utilità pratica del telelavoro; Il Rapporto Bangemann individua nel telelavoro una delle applicazioni chiave della Società dell Informazione; Il Vice Presidente americano Al Gore lancia il progetto delle Information Superhighways; Si moltiplicano gli studi e le sperimentazioni del telelavoro, nascono i primi telecentri e le associazioni di telelavoratori; I governi americani e europei lanciano programmi di finanziamento e incentivazione del telelavoro; Internet permette il telelavoro a basso costo e alla portata di molte piccole imprese; Sono disponibili software per il telelavoro (Groupware, Video comunicazione)

Telelavoro oggi E indiscutibile che oggi si parli di telelavoro molto meno di quanto si facesse alla fine degli anni 90, quando il Ministro Franco Bassanini propose la Legge 16 giugno 1998, n. 191. Ciò può significare due cose diverse: a) che il telelavoro ha fallito i suoi obiettivi; b) che il telelavoro si è trasformato, ed è diventato e-work, lavoro virtuale, lavoro mobile, prestazioni svolte oltre l orario di lavoro e nei giorni festivi, ecc., e si è tanto diffuso anche nelle P.A. che e diventato invisibile, almeno fin quando un accordo sindacale non lo fa «emergere» Pagina 8

La mia tesi Il telelavoro è contemporaneamente fallito (laddove aveva la pretesa di divenire sostituzione totale del lavoro svolto in ufficio con quello svolto a casa), si è diffuso in molti lavori basati sulle ICT (si pensi a chi lavora nel Web o nei centri di calcolo) e si è trasformato (come nel caso di chi ha lavori che prevedono la presenza in più luoghi fisici diversi). Pagina 9

In Italia molte esperienze di telelavoro nella P.A. sono state caratterizzate da un approccio eminentemente sperimentale che tale è rimasto anche dopo molti anni. Nonostante il valore economico o sociale delle esperienze realizzate, esse sono state spesso viste come altro da sé rispetto alla ratio organizzativa. Invece introdurre il telelavoro nella P.A. deve far parte di una strategia congiunta di ottimizzazione dei costi e di soluzione di problemi organizzativi al fine di creare assetti orari e spaziali nuovi, che possano condurre a legami Ente-lavoratore migliori, basati sul lavoro come atto produttivo da misurare in base alla produttività anziché sulla quantità di prestazione erogata. Pagina 10

Telelavoro embedded, innovazione organizzativa e responsabilità etica verso i cittadini Arrivano nelle PA i giovani digitali : persone che hanno studiato nei momenti di massima espansione di internet, e ne condividono in maniera quasi naturale le logiche. Portano tempi e modi di lavorare nuovi, proliferano la condivisione e i social network Emerge l organizzazione Open Source : le persone si riconoscono in comunità di pratica e basano le loro appartenenze e leadership sui sistemi di reputazione. Il telelavoro tra queste comunità è endemico, come anche la flessibilità oraria del lavoro. Pagina 11

L attuale contingenza richiede alla P.A. e alle Università di ripensarsi rapidamente e rappresenta un occasione per riflettere anche sul modello di telelavoro. Le esperienze esistenti oggi derivano da una normativa vecchia di 20 anni e mai manutenuta, con la conseguenza che il telelavoro è fortemente proceduralizzato, sia per quanto riguarda la progettazione, sia per la gestione del rapporto tra orario, produttività e compiti affidati. Le regole possono essere ripensate, al fine di rendere il telelavoro utile agli scopi dell organizzazione e delle persone che cercano flessibilità Pagina 12

Le sfide del futuro 1 Aumentare, senza timori, il numero di telelavoratori, giungendo ad una percentuale pari almeno al 10% della dotazione organica. Ciò farà nascere l esigenza di gestire Workflow tramite cui tracciare i lavori in corso nei diversi uffici e la suddivisione degli stessi tra le diverse persone, con verifica degli stati di avanzamento; Pagina 13

Le sfide del futuro 2 Avviare ogniqualvolta sia possibile e conveniente un sistema di desk sharing inteso a creare spazi di lavoro condivisi indipendenti geograficamente dai Servizi di appartenenza che permetta di far insistere su uno stesso spazio fisico almeno due telelavoratori. Il sistema deve essere supportato da una apposita applicazione di prenotazione scrivania effettuata dai telelavoratori in funzione delle giornate ed orari di presenza in ufficio, siano esse programmate o meno. Pagina 14

Tre regole semplici e chiare Il Luogo di lavoro non è più centrale, spesso rappresenta il posto peggiore dove lavorare, ma è un luogo ottimo per i rapporti sociali e professionali. L orario di lavoro, i tornelli e i metodi di controllo burocratici non rappresentano una garanzia che una persona davvero lavori (e con la qualità che gli utenti si attendono). Meglio fidarsi che controllare, a patto che si affidino compiti precisi, obiettivi e scadenze a ciascuno. Bisogna passare dal «management by view» al «management by vision» Pagina 15

In conclusione il telelavoro è solo la punta dell'iceberg, la parte visibile di un innovativo eco-sistema digitale che si estende tra le imprese, la P.A. e nella società nel suo complesso E indispensabile affrontare i nodi che il telelavoro nella sua nuova forma attuale - apre alle P.A., alle organizzazioni di rappresentanza e agli stessi lavoratori. Pagina 16

Grazie per l attenzione... www.dinicola.it