CORSO DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA. Secondo il Codice Deontologico dell Ostetrica, da cui cito testualmente i seguenti articoli:

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Transcript:

CORSO DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA La gravidanza e la maternità sono delle tappe speciali nella vita di una donna che assumono connotazioni positive o negative. Sono processi che portano ad un totale cambiamento, non solo fisico ma anche interiore che permette di scoprirsi lentamente non più solo donna ma anche madre. Ancora oggi nella nostra società la nascita del proprio figlio continua a simboleggiare una sorta di iniziazione, una trasformazione della propria identità accompagnata da desiderio e paura, da dolore e piacere. Proprio questa considerazione, sempre più attuale e vera, accresce la convinzione che un accompagnamento da parte di figure competenti e professionali sia importante, se non fondamentale. Secondo il Codice Deontologico dell Ostetrica, da cui cito testualmente i seguenti articoli: L assistenza garantita dall ostetrica/o, si integra con le attività degli altri professionisti, attraverso interventi specifici di natura intellettuale e tecnico-scientifica, in ambito assistenziale, relazionale, educativo e gestionale, svolti con responsabilità, in autonomia e/o in collaborazione con altri professionisti sanitari. L ostetrica/o promuove e si impegna a garantire la continuità assistenziale accompagnando e prendendosi cura della donna, della coppia, del nascituro durante la gravidanza, il travaglio, il parto ed il puerperio, al fine di garantire una salute globale degli assistiti. ; E deducibile che è ruolo compito dell Ostetrica accompagnare la donna lungo il suo momento più bello e delicato, favorendone così un decorso pieno e consapevole da parte della stessa e della coppia.

Questo lavoro traccia, le linee guida per un valido Corso di Preparazione al Parto, proponendone un modello applicabile nelle realtà lavorative. Cenni storici Le prime esperienze dei corsi di preparazione al parto compaiono in Francia nella metà dell Ottocento e rappresentano le prime e rare esperienze di insegnamento alle donne della corretta condotta da avere durante il travaglio. Ripercorrendo la storia dell ostetricia, è possibile affermare che, il sostegno alla donna gravida e l assistenza alla partoriente hanno caratterizzato il tradizionale ruolo sociale dell ostetrica. Un attestazione in tal senso viene fornita dal Gynaecia di Muscione, scritto intorno al 1500 d.c., sottoforma di catechismo per le levatrici. Egli affida alla levatrice anche la funzione del prendersi cura della gravida, che si traduce nell incoraggiarla, nell aiutarla, nel rassicurarla ed informarla sul dolore del parto. Madame Boursier, oltre a essere stata la più nota levatrice di Parigi nel Cinquecento, è ricordata come la proto-ostetrica della psicoprofilassi al parto dal momento che era sua abitudine spiegare alle donne del popolo, il modo migliore per affrontare il parto. Le convinzioni di Madame Boursier sull utilità della preparazione al parto sono riscontrabili anche dalle istruzioni tramandate alla figlia che si apprestava ad apprendere l arte della madre: [ ] Le donne chedebbono partorire purtroppo sono spesso visitate da conoscenti che raccontano loro ogni sorta di disgrazie che possono capitare a chi partorisce, giungendo persino ad inventarne di nuove, e ciò è un grave danno per le poverette. La donna gravida è come un grande

vascello che ha bisogno di un buon timoniere: una saggia e attenta ostetrica [ ] Arrivando invece ai tempi a noi più recenti, durante gli anni Trenta, in Gran Bretagna, Dick Read sviluppò l idea che il livello di percezione del dolore del travaglio e del parto potesse essere più basso e che la tensione e la paura delle donne fossero una variabile influente sulla sensazione dolorosa delle contrazioni. Dick Read propose, infatti, corsi durante i quali si insegnava, alle donne in gravidanza, tecniche di rilassamento per una migliore gestione del dolore. Questo concetto venne ulteriormente sviluppato da Bradley che negli Stati Uniti strutturò incontri per offrire una migliore informazione sui momenti cruciali del parto ed insegnare tecniche di rilassamento muscolare. In Russia anche Velvovsky e successivamente Pavlov sostennero che le contrazioni erano di per sé non dolorose e che le donne potevano imparare tecniche di distrazione, concentrandosi su stimoli diversi dalle sensazioni provenienti dall utero. In Francia, Lamaze, nel 1958, sviluppò ulteriormente questi concetti ed attivò i primissimi corsi di psicoprofilassi al parto ricorrendo a tecniche autoipnotiche, di respirazione e di rilassamento muscolare. In Italia Miraglia e Piscicelli svilupparono il metodo RAT (Training Autogeno Respiratorio) che proponeva alle donne una preparazione ed un allenamento anche giornaliero per assorbire la capacità di rilassamento dei vari piani muscolari sia volontari che involontari. Questa panoramica storica e geografica ci dà l'idea del lavoro in merito alla preparazione al parto e quindi alla grande importanza che essa ricopre nella buona riuscita del percorso della donna.

I tre obiettivi del Corso Durante la gravidanza e il parto è importante riuscire ad armonizzare quello che si sa con quello che si sente, a integrare con nuove cognizioni ciò che si prova ma che non si sa interpretare: la preparazione al parto si occupa di questo. Gli obiettivi del corso sono : - Conoscenza - Informazioni - Simulazione Conoscenza ANATOMIA DELL APPARATO GENITALE FEMMINILE IL CANALE DEL PARTO - PERINEO

Formazione IGIENE DELLA GRAVIDANZA, Significa tutela della salute della gestante e del feto, l'adozione di alcune cautele nella vita di ogni giorno, l'osservanza di alcune norme igieniche generali e di una corretta alimentazione. DONAZIONE DEL SANGUE CORDONALE Studi recenti hanno però dimostrato che il sangue placentare assomiglia molto, per composizione, a quello del midollo osseo (il tessuto contenuto all'interno di alcune ossa, deputato alla formazione delle cellule che compongono il nostro sangue). Contiene infatti molti elementi che sono i precursori indifferenziati (cioè i progenitori) dei globuli rossi, dei globuli bianchi e delle piastrine. Queste cellule (dette in termini medici "staminali") sono in grado di colonizzare il midollo osseo e di riprodursi, dando origine ai diversi elementi del sangue Il prelievo del sangue del cordone ombelicale è un procedimento molto semplice e del tutto innocuo per mamma e bebè Le modalità di Donazione sono: Formula Eterologa. Formula Autologa

L' ALLATTAMENTO Per favorire l'allattamento al seno, innanzitutto è importante che fin dai primi minuti madre e figlio rimangano insieme, facendo in modo che si instauri il cosiddetto contatto pelle-a-pelle : il corpo della madre aiuta il bambino a mantenere una temperatura adeguata e il bambino è meno stressato, più calmo e ha respiro e battito cardiaco più regolari. La poppata precoce offre al piccolo l'occasione di ritrovare il contatto pieno e confortante con il corpo della madre, dopo la separazione da lei: per succhiare il seno non solo la bocca del neonato è a contatto con la pelle di lei ma anche la guancia, il naso, il mento e le manine; inoltre, se viene appoggiato nudo sul suo corpo, gode di altre piacevoli sensazioni.

TIPOLOGIA DI PARTO Parto spontaneo fisiologico L insieme dei fenomeni che hanno lo scopo di far fuoriuscire il feto ed i suoi annessi dal corpo della madre costituisce il travaglio di parto ed il parto. Normalmente il parto avviene tra la 37ma e la 42ma settimana di gestazione. La fisiologia dell esordio del travaglio Il Parto Naturale Indolore Strategie per alleviare il dolore Simulazione Oltre alla conoscenza e all'informazione, ricopre un importante ruolo nell'apprendimento efficace la simulazione, cioè provare, in condizioni di non stress e sotto attenta guida dell'esperto, alcune procedure per migliorare la

condizione fisica e psichica della donna che si prepara all'evento parto. Nella simulazione tre sono i nuclei importanti: Esercizi di preparazione del perineo e massaggio perineale Respirazione Confrontarsi con le contrazioni e Spinta ESERCIZI DI PREPARAZIONE DEL PERINEO E MASSAGGIO PERINEALE Nel periodo della gravidanza il piano perineale viene messo a dura prova dai cambiamenti del corpo. Innanzitutto l utero, ingrossandosi, esercita una pressione sempre maggiore all interno dell addome, in special modo sulla vescica, ed è quindi più facile, col passare dei mesi, soffrire di incontinenza. Inoltre durante l attesa, a causa del cambiamento dei livelli ormonali, i tessuti sono più ricchi di acqua e pertanto più morbidi, fenomeno che contribuisce a rendere i muscoli più lassi. Al momento del travaglio, la testa del bebè preme contro il perineo,compromettendone tono ed elasticità, soprattutto se il bimbo è grosso e il periodo espulsivo prolungato. Per questo, avere un buon controllo della muscolatura facilita la discesa del nascituro lungo il canale del parto: se la futura mamma è in grado di rilassarla nel momento giusto, riuscirà più facilmente ad aprirsi e a lasciar nascere il piccolo. Rinforzare il pavimento pelvico non solo per previene disturbi immediati, come la leggera incontinenza urinaria, ma anche quelli che possono presentarsi a lungo termine, come i problemi di prolasso a vagina e vescica. Basta dedicare un po di tempo ogni giorno a qualche semplice esercizio.

LA RESPIRAZIONE Verranno spiegate le regole base per una corretta respirazione simulando le contrazioni Tecniche di respirazione, rilassamento e RAT: Training Autogeno Respiratorio Le tecniche di respirazione e rilassamento sono tra le più utilizzate per il controllo dell ansia durante la gravidanza ed il travaglio. Lo scopo principale di queste metodiche non è l eliminazione del dolore del parto, bensì gestire la tensione e la paura che accompagnano l intero processo. Durante il corso, si possono già provare alcune posizioni, in modo tale che, a travaglio iniziato, sarà più facile individuare quella più confortevole CONFRONTARSI CON LE CONTRAZIONI E SPINTA Il modo in cui una donna affronta il dolore del travaglio è una cosa assolutamente personale, non esistono metodi giusti o sbagliati. Ognuna, infatti, può provare sollievo adottando certe posizioni invece di altre e per questo, ovviamente, non esistono regole universali, esattamente come accade per il momento del parto MODELLO DI CORSO DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA La Struttura La struttura base che con la quale ho deciso di impostare il Corso è ciclica, utilizzando metodologie di conduzione e formazione di un gruppo di lavoro. Ogni incontro inizierà e si concluderà con un esercizio di conoscenza delle partecipanti, come fosse un rito, per incrementare il senso di appartenenza al gruppo e aumentare così la fiducia e la confidenzialità reciproca. Per far si che ogni gravida

abbia l attenzione che merita e possa esser seguita nel migliore dei modi, il gruppo sarà formato da un numero massivo di gravide pari a quindici. Gli incontri saranno otto e le gravide cominceranno a parteciparvi a partire dalla ventottesima settimana di gestazione. Di seguito proporò il programma dei vari incontri, esponendo dettagliatamente il contenuti e le modalità di svolgimento degli stessi. Ogni incontro avrà la durata di 2-3 ore. In tutti gli incontri è presente la figura professionale della psicologa, dell ostetrica e del ginecologo 1 Incontro Presentazione e "gioco di conoscenza" Tutte le partecipanti verranno invitate a disporsi a cerchio in modo tale da potersi guardare tutte. A questo punto tutte diranno il proprio nome e alcune brevi informazioni (maschietto o femminuccia, età di gestazione, primo figlio o no). Illustrazione del programma del corso pre parto Imparando il corpo umano (cenni di anatomia e fisiologia dell'apparato riproduttore femminile) Introduzione al R.A.T. (definizione e obiettivi) Primo Esercizio detto del rilassamento attivo e progressivo, che mira al rilassamento muscolare e coinvolge il viso e la parte superiore del corpo. Rito di Conclusione (Ogni donna riceverà un foglio bianco in cui scriverà una frase cercando di descrivere il proprio stato d' animo e le preopie sensazioni. Dovrà conservarlo per tutta la durata del corso)

2 Incontro Saluti e domande sull'incontro precedente Divento mamma... come Comportarmi (Igiene della Gravidanza) Secondo Esercizio di Training detto dell immaginazione e della propriocezione unitaria del corpo. La propriocezione è definita come la capacità di percepire il proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, senza l ausilio della vista. In questo esercizio infatti si chiede al soggetto di immaginare la successione delle figure effettuate nell esercizio precedente, in modo da distendere il proprio corpo senza doverle rieseguire. Viene poi visualizzato il corpo dall esterno, immaginandolo visivamente rilassato, per poi cambiare la prospettiva interna e avvertire sensazioni come la pesantezza ed il calore. Rito di Conclusione 3 Incontro Saluti e domande sull'incotro precedente Il cordone è vita (informazioni sulla donazione del sangue cordonale) Terzo Esercizio di Training detto dell immaginazione e della propriocezione frazionata, ci si concentra su varie sezioni del corpo, immaginandone le sensazioni muscolari dall interno (braccio destro, braccio sinistro, gamba destra, gamba sinistra, addome, perineo, torace, collo, viso). Si inizia a percepire il movimento naturale associato alla respirazione. Rito di Conclusione 4 Incontro Saluti e domande sull'incontro precedente Conosciamo il perineo e miglioriamone la forma (esercizi e massaggio perineale) Quarto Esercizio di Training detto dello spazio pieno, in cui, dopo aver

visualizzato le figure precedenti e aver scelto quella che maggiormente aveva provocato rilassamento, ci si concentra sulle zone speculari del corpo (ad esempio le mani), cercando di raggiungere la propria propriocezione. Si visualizza il respiro che entra nel corpo e lo riempie. Rito di Conclusione 5 Incontro Saluti e domande sull'incontro precedente Allattamento al seno, una goccia di saggezza (qui viene invitato il pediatra per eventuali delucidazioni in merito) Quinto Esercizio di Training detto del respiro autogeno o della commutazione respiratoria la propriocezione frazionata viene sostituita pian piano dalla consapevolezza del respiro e poi dalla sensazione dello spazio pieno. Ci si concentra poi sul respiro, che riempie il corpo. Tutto il corpo si dilata e si contrae al ritmo del respiro, tutto il corpo respira. Rito di Conclusione Da questo incontro in poi verranno invitati a partecipare anche i futuri papà in modo da renderli partecipi e consci degli eventi che porteranno alla nascita del loro Bambino 6 Incontro Saluti e domande sull'incontro precedente Ogni donna presenta il proprio compagno al gruppo Arriva il mio bebè! (fisiologia del travaglio e del parto, tipologie di parto) Sesto Esercizio di Training detto delle risposte paradossali si ascoltano le variazioni del respiro di fronte a stimoli di disturbo, che si generano battendo le mani oppure suonando uno strumento a percussione. Rito di conclusione

7 Incontro Saluti e domande sull'incontro precendente Dolore e Spinta Settimo Esercizio di Training detto del condizionamento semantico e dell abitudine alla contrazione uterina si simula l arrivo delle contrazioni uterine in concomitanza col battito delle mani. Rito di Conclusione 8 Incontro Saluti e domande sull'incontro precedente Tiriamo le somme : Ripercorriamo il Nostro Corso attraverso i biglietti realizzati durante i riti di conclusione. Riorganizzandoli cronologicamente proverà ad esprimere al Gruppo l' Esperienza vissuta. Visita al Punto Nascita Cena di fine Corso e Fraternità (Visione di un filmato sulla magia della nascita) Consegna di un mandato e augurio ai genitori ( l'ostetrica preparerà una pergamena nella quale oltre ad "attestare" la frequenza al corso, scriverà un augurio ai genitori, una incitazione a non demordere nello svolgimento del lavoro più duro del mondo) Dott.ssa Lina Maria Gueli- ostetrica Dott.ssa Manuela Prestianni- ostetrica