INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO MINORE...

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1 INCARICO... 2 2 INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO MINORE... 2 2.1 ESCLUSIONE DI CORSI D ACQUA DAL RETICOLO IDRICO MINORE... 2 2.2 STRADE CANALE... 3 2.3 INTERVENTI COMUNALI... 3 2.4 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA... 3 3 INDIVIDUAZIONE DELLE FASCE DI RISPETTO... 3 3.1 CORSI D ACQUA A CIELO APERTO SITUATI NELLA ZONA ESTERNA ALLE AREE EDIFICABILI PREVISTE DAL VIGENTE P.R.G.... 4 3.2 CORSI D ACQUA A CIELO APERTO SITUATI NELLE AREE EDIFICABILI PREVISTE DAL VIGENTE P.R.G.... 4 3.3 CORSI D ACQUA COPERTI... 5 4 ELENCO DEGLI ALLEGATI... 6 5 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA... 7 1

1 INCARICO Il Comune di Poncarale con Determina n 134 del 17/12/2002 del Responsabile del servizio Ufficio Tecnico ha conferito allo scrivente tecnico l incarico per l individuazione del reticolo idrico minore e relativa bozza di normativa per regolamentare l'attività di polizia idraulica a sensi della D.G.R. 25 gennaio 2002 n 7/7868 e successive modifiche ed integrazioni. 2 INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO MINORE In conformità alle definizioni contenute nella Delib. 4 febbraio 1977 Criteri, metodologie e norme tecniche generali di cui all'art. 2, lettere b), d) ed e), della L. 10 maggio 1976, n. 319, recante norme per la tutela delle acque dall'inquinamento, con la denominazione "corsi d'acqua" si identificano sia i corsi d'acqua naturali (come i fiumi, i torrenti, i rii, ecc.), che quelli artificiali (come i canali irrigui, industriali, reti di scolo, ecc.), fatta però esclusione dei canali appositamente costruiti per lo smaltimento di liquami e di acque reflue industriali. Per l individuazione del reticolo idrico minore si è proceduto ricercando: - i corsi d acqua indicati come demaniali nelle carte catastali; - gli interventi di sistemazione idraulica attuati dal Comune di Poncarale; - i corsi d acqua indicati nell aerofotogrammetrico scala 1:2'000 e scala 1:5'000 del Comune di Poncarale; Il criterio adottato per la conferma nel reticolo idrico minore dei corsi d acqua individuati come sopra è il seguente: - esclusione del reticolo principale individuato dal D.G.R. 25 gennaio 2002 n 7/7868 come modificato dalla D.G.R. 1 agosto 2003 n 7/13950 Allegato A, sul quale compete alla Regione l'esercizio delle attività di polizia idraulica. Il territorio di Poncarale non è interessato da alcun corso d acqua. Tuttavia il Fosso Molone risulta con il numero 207 nell Elenco dei corsi d acqua classificati Pubblici e sottoposti a vincolo a sensi dell art. 1 lett. C Legge 431/85; - conferma dei corsi d acqua interessati da derivazioni ed in particolare quelli indicati all Allegato D Elenchi dei canali gestiti dai Consorzi di Bonifica del D.G.R. 25 gennaio 2002 n 7/7868 e successive modifiche ed integrazioni; - conferma di tutti i corsi d acqua aventi funzione di raccolta ed allontanamento delle acque piovane da monte a valle del territorio Comunale; - inserimento dei tratti di canale coperti in quanto costituiscano raccordo o continuità con i corsi d acqua superficiale individuati come sopra. 2.1 ESCLUSIONE DI CORSI D ACQUA DAL RETICOLO IDRICO MINORE Si è proceduto a sopralluoghi per verificare la corrispondenza dei corsi d acqua individuati sulla base di documenti cartografici con l esistente sul territorio di Poncarale. La verifica sul terreno ha portato all esclusione di alcuni corsi d acqua per i seguenti motivi: - corsi d acqua individuati come demaniali sulle mappe catastali di cui non si è riscontrata l esistenza sul terreno e che in ogni caso non sono organici al sistema idrografico superficiale; 2

- corsi d acqua individuati come tali sul rilievo aerofotogrammetrico di cui non si è riscontrata l esistenza sul terreno; - corsi d acqua individuati come tali sul rilievo aerofotogrammetrico aventi le caratteristiche di terminali irrigui; Nelle allegate planimetrie scala 1:5'000 sono evidenziati, con simbologie diverse in relazione alla motivazione, i corsi d acqua esclusi dal reticolo idrico minore. 2.2 STRADE CANALE Alcuni corsi d acqua, ed in particolare quelli che raccolgono l acqua meteorica della parte collinare del territorio, recapitano su strade vicinali o comunali che in occasione delle piogge si trasformano in canali. Tali strade canale sono state inserite nel reticolo idrico minore in quanto funzionali all esistente reticolo di smaltimento delle acque superficiali. Si dovrà trovare adeguata considerazione per la possibile evoluzione di tali strade canale nell individuazione delle fasce di rispetto e all interno della normativa per regolamentare l'attività di polizia idraulica a sensi della D.G.R. 25 gennaio 2002 n 7/7868 e successive modifiche ed integrazioni. 2.3 INTERVENTI COMUNALI L abitato di Poncarale è stato oggetto di esondazioni imputabili ai corsi d acqua del reticolo idrico minore. Tali corsi d acqua sono stati oggetto di interventi con progetti predisposti dal Comune e riguardavano le zone di Via Roma (zona cimitero), borgo Poncarale e Monte Netto. I canali (aperti o chiusi) interessati dalle opere (già realizzate) sopra citate e non aventi funzione esclusiva di rete fognaria sono stati inseriti nel reticolo idrico minore. Di tali opere si dovrà tener conto nell individuazione delle fasce di rispetto e all interno della normativa per regolamentare l'attività di polizia idraulica a sensi della D.G.R. 25 gennaio 2002 n 7/7868 e successive modifiche ed integrazioni. 2.4 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA La verifica sul terreno del reticolo idrico minore è stata integrata con documentazione fotografica delle principali opere d arte (ponti, derivazioni, imbocchi, sbocchi ecc.). La documentazione fotografica (costituita da oltre 1400 fotografie) è allegata al presente elaborato su CD con un programma che ne permette la visualizzazione collegata al punto e direzione di scatto riportati su planimetria. 3 INDIVIDUAZIONE DELLE FASCE DI RISPETTO I criteri di riferimento adottati per l'individuazione delle fasce fluviali e della relativa normativa si ispirano ai contenuti e finalità delle leggi riguardanti i corsi d'acqua (R.D.523 del 1904, D.Lgs n. 152 del 11 maggio 1999, Piani per l'assetto Idrogeologico, ecc) che possono essere così riassunti: - tutela della pubblica incolumità e non aumento del danno potenziale; - mantenimento del regime idraulico esistente e garanzia che non venga pregiudicata l'eventuale realizzazione di opere atte a migliorare condizioni di deflusso idraulico carenti o pericolose; - garanzia di possibilità di manutenzione del corso d'acqua; 3

- garantire la possibilità, compatibilmente con l'esistente situazione del territorio, di mantenere o di ripristinare la vegetazione spontanea nella fascia immediatamente adiacente i corpi idrici, con funzioni di filtro per i solidi sospesi e gli inquinanti di origine diffusa, di stabilizzazione delle sponde e di conservazione della biodiversità da contemperarsi con le esigenze di funzionalità dell'alveo. Anche per i tratti coperti si dovrà garantire la possibilità di accesso alle ispezioni e la possibilità di manutenzione tramite ispezioni poste a distanze adeguate. Manufatti di ispezione devono di norma essere previsti ad ogni confluenza di canalizzazione in un'altra, ad ogni variazione planimetrica tra due tronchi rettilinei, ad ogni variazione di livelletta ed in corrispondenza di ogni opera d'arte particolare. Il piano di scorrimento nei manufatti deve rispettare la linearità della livelletta della canalizzazione in uscita dai manufatti stessi. I manufatti di cui sopra devono avere dimensioni tali da considerare l'agevole accesso al personale addetto alle operazioni di manutenzione e controllo. Lungo le canalizzazioni, al fine di assicurare la possibilità di ispezione e manutenzione, devono disporsi manufatti a distanza mutua tale da permettere l'agevole intervento del personale addetto. In ogni caso dovranno essere rispettate le indicazioni della Circolare Ministero LL.PP. - Servizio Tecnico Centrale - 7 gennaio 1974, n. 11633 Istruzioni per la progettazione delle fognature e degli impianti di trattamento delle acque di rifiuto: i pozzetti di ispezione non potranno distare tra loro più di 20-25 metri quando le sezioni non siano praticabili (altezza inferiore a 1,05 m); potranno disporsi a maggiore distanza, e comunque non superiore a m 50 per sezioni praticabili. Le distanze dai corsi d acqua per l individuazione delle fasce di rispetto devono intendersi misurate dal piede arginale esterno o, in assenza di argini in rilevato, dalla sommità della sponda incisa. Nel caso di sponde stabili, consolidate o protette, le distanze possono essere calcolate con riferimento alla linea individuata dalla piena ordinaria Le fasce di rispetto avranno estensioni diverse in relazione al corso d acqua ed alle aree limitrofe. 3.1 Corsi d acqua a cielo aperto situati nella zona esterna alle aree edificabili previste dal vigente P.R.G. In generale le distanze dai corsi d acqua a cielo aperto situati nella zona esterna alle aree edificabili previste dal vigente P.R.G. saranno di m 10. All interno delle fasce di rispetto ricadono alcuni edifici. Si ritiene che l esistenza di tali edifici non debba modificare l estensione delle fasce di rispetto e dei vincoli connessi (compreso il vincolo di inedificabilità). Il regolamento dovrà prevedere appositi articoli per gli edifici esistenti all interno della fascia di rispetto per: - sottoporre ad autorizzazione qualsiasi intervento; - vietare modifiche geometriche degli edifici se non in diminuzione o finalizzate al miglioramento delle condizioni idrauliche ed ambientali; - garantire l accessibilità al corso d'acqua ai fini della sua manutenzione, fruizione e riqualificazione ambientale. 3.2 Corsi d acqua a cielo aperto situati nelle aree edificabili previste dal vigente P.R.G. In generale i corsi d acqua del reticolo idrico minore sono canali artificiali con larghezza mediamente inferiore a m 4 5. Per la manutenzione dell'alveo è sufficiente garantire la possibilità di accesso a normali mezzi di cantiere quali autocarro ed escavatore. 4

Le distanze dai corsi d acqua a cielo aperto che individuano le fasce di rispetto all interno delle aree edificabili previste dal vigente PRG saranno ridotte a m 4 minimi. La riqualificazione ambientale appare fortemente condizionata dall urbanizzazione esistente. In generale appare problematico il ripristino della vegetazione spontanea nella fascia immediatamente adiacente i corpi idrici, con funzioni di filtro per i solidi sospesi e gli inquinanti di origine diffusa. La copertura dei corsi d'acqua, che non sia imposta da ragioni di tutela della pubblica incolumità, è vietata. Si ritiene che principalmente nella zona urbanizzata potrebbero sussistere problemi di tutela della pubblica incolumità non risolvibili se non attraverso la copertura. All interno delle fasce di rispetto ricadono alcuni edifici. Si ritiene che l esistenza di tali edifici non debba modificare l estensione delle fasce di rispetto e dei vincoli connessi (compreso il vincolo di inedificabilità). Il regolamento dovrà prevedere appositi articoli per gli edifici esistenti all interno della fascia di rispetto per: - sottoporre ad autorizzazione qualsiasi intervento; - vietare modifiche geometriche degli edifici se non in diminuzione o finalizzate al miglioramento delle condizioni idrauliche ed ambientali; - garantire l accessibilità al corso d'acqua ai fini della sua manutenzione, fruizione e riqualificazione ambientale. 3.3 Corsi d acqua coperti Principalmente all interno della zona urbanizzata esistono corsi d acqua coperti. Per tali corsi d acqua è importante prevedere una fascia di rispetto di larghezza pari al manufatto coperto che consenta l accesso o la realizzazione dei pozzetti di ispezione e la manutenzione. 5

4 ELENCO DEGLI ALLEGATI La presente individuazione del reticolo idrico minore è costituita dai seguenti allegati: 1 Relazione Con indicati i criteri adottati per l individuazione del reticolo idrico minore Alla relazione è allegato il CD con la documentazione fotografica. La posizione di scatto delle fotografie è indicata sulle planimetrie Allegato 4.1-4.9 2.1-2.2 Planimetria scala 1:5 000 2 tavole dell intero territorio comunale con evidenziati i corsi d acqua del rilievo aerofotogrammetrico, quelli individuati come demaniali sulle mappe catastali, i corsi d acqua coperti ecc. 3.1-3.2 Reticolo idrico minore e P.R.G. scala 1:5 000 2 tavole della planimetria aerofotogrammetrica dell intero territorio comunale con riportato il reticolo idrico, le relative fasce di rispetto, il PRG 4 Bozza di regolamento dell attività di polizia idraulica di competenza del Comune di Botticino con l indicazione delle attività vietate o soggette ad autorizzazione all interno delle fasce di rispetto del reticolo idrico minore Brescia, marzo 2008 ing. Claudio Granuzzo 6

5 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA La documentazione fotografica è consultabile installando l allegato DVD contenente il programma VIEWER per la visualizzazione della planimetria e della documentazione fotografica. 7