Disciplinare di produzione del Pecorino Toscano D.O.P. Articolo 1

Documenti analoghi
DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DOP PECORINO TOSCANO

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELLA DENOMINAZIONE D ORIGINE PROTETTA <PECORINO TOSCANO> Art. 1

ALTRI ATTI COMMISSIONE

La produzione del Pecorino Toscano:Fondamenti tecnologici e caratteristiche peculiari

Il prodotto tipico. La valorizzazione dei prodotti tipici. La normativa. Il prodotto tipico

Disciplinare di Produzione della DOP Pecorino Romano

PECORINO DEL MOLISE UNIONE REGIONALE DELLE CAMERE DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DEL MOLISE. PECORINO del Molise

Consorzio Tutela Quartirolo Lombardo. Consorzio Tutela. Quartirolo Lombardo

SCIMUDIN DELLA VALTELLINA

Comune di Gressoney-Saint-Jean

Elenco degli obblighi

DETERMINAZIONE DETERMINAZIONI

Filatura con acqua a temperatura di C. Riempimento stampi formatori. manuale. Liscia, sottile, di colore giallo

Disciplinare della denominazione di origine protetta «Gorgonzola»

Latteria Livinallongo Schede prodotto agg. Al

REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA AI SENSI DEL REG. (CE) N. 1305/2013 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE FORMAGGI A PASTA DURA E SEMIDURA

FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO DOP s.v. 1/32

PRODOTTI DI QUALITA REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA AI SENSI DEL REG. (CE) N. 1305/2013 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE

Elenco degli obblighi

Alimentazione delle vacche:

Riconoscimento delle denominazioni circa i metodi di lavorazione, caratteristiche merceologiche e zone di produzione dei formaggi.

Alberto Povellato Maycol Zeri Jacopo Zulian

œstituîtirtlir^ pąscoįijaajs^ fieno e di mangimi semplici concentrati. 7 ^ ;

Disciplinare di Produzione della DOP Pecorino Romano

(2006/C 321/08) DOMANDA DI MODIFICA REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO

Formaggi del Caseificio Picciau

Elenco degli obblighi

Ministero delle Politiche Agricole e Forestali

da un secolo di esperienza creiamo formaggi d eccellenza! CATALOGO PRODOTTI

ALTRI ATTI COMMISSIONE EUROPEA

OPERATORE DELLE LAVORAZIONI LATTIERO-CASEARIE

Disciplinare di produzione della denominazione di origine protetta Toma Piemontese. Art. 1 Denominazione. Art. 2 Caratteristiche del prodotto

REGIONE DELL UMBRIA GIUNTA REGIONALE Direzione Regionale Attività Produttive Servizio Produzioni Vegetali e Politiche per l innovazione

Indice. Prefazione. Il casaro consapevole Tecnologia casearia: definizione Le denominazioni Formaggi DOP Formaggi IGP Formaggi STG Formaggi PAT

INDAGINE PRESSO LE AZIENDE PRODUTTRICI DI PECORINO ROMANO SCHEDA RACCOLTA DATI

FORMAGGI.

ALTRI ATTI COMMISSIONE EUROPEA

CONFEZIONE ASSORTITA 6 formaggi stagionati

CAPITOLATO FORMAGGI OGGETTO DELLA GARA

Modifica del Disciplinare di Produzione della Denominazione d Origine Protetta Pecorino Siciliano

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEL BRANZI

Pecorino Toscano protagonista nel tempo di un arte antica

ALTRI ATTI COMMISSIONE

SCHEDA TECNICA PRODOTTO

Edizioni L Informatore Agrario.

SCHEDA TECNICA PRODOTTO

CATALOGO AZIENDALE 2014

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE FORMAGGI A PASTA FILATA

ATLANTE DEI PRODOTTI TIPICI AGROALIMENTARI DI PUGLIA REGIONE PUGLIA ASSESSORATO RISORSE AGROALIMENTARI UNIONE EUROPEA

ALIMENTA S.p.A. Società Unipersonale

Disciplinare di Produzione della Denominazione di origine protetta Montasio. Art. 1 Denominazione. Art. 2 Caratteristiche del prodotto

SCHEDA TECNICA PRODOTTO

MILKCOOP Catalogo Prodotti

Disciplinare di Produzione della Denominazione di origine protetta Montasio

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELLA DENOMINAZIONE DI ORIGINE PROTETTA PIAVE

Elenco degli obblighi

Asiago DOP. 24 marzo Tipo di latte: mucca. Pasta: semidura e dura. Stagionatura: dai 20 ai 40 giorni. Carta d identità

2013 Catalogo Prodotti

DOMANDA DI MODIFICA. 2. Tipo di modifica: Modifica del documento unico o della scheda riepilogativa

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEL PANETTONE TIPICO DELLA TRADIZIONE ARTIGIANA MILANESE

REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA AI SENSI DEL REG. (CE) N. 1305/2013 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE

Disciplinare d uso del marchio collettivo "TRENTINO DI MALGA

40 Anniversario Consorzio Tutela Provolone Valpadana. Cremona, 27 Novembre 2015

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE CASATELLA TREVIGIANA DOP

SCHEDA IDENTIFICATIVA DEL PRODOTTO

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Disciplinare di Produzione della Denominazione di Origine Protetta Spressa delle Giudicarie

Carlo deve scrivere una storia ma non sa proprio da dove cominciare. scriverà una storia di gustosità!

i segreti dei nostri formaggi

chimiche e microbiologiche con metodi ufficiali o riconosciuti; che tali elementi rientrano tra gli elementi principali del disciplinare;

LA CACIOTTA. Ingredienti: Latte vaccino fresco 10 litri caglio liquido di vitello 4 grammi

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

IL CAPO DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE COMPETITIVE DEL MONDO RURALE E DELLA QUALITÀ

D A AG R I C O. di Alessandro Di Marco IT F8W1G CE ORIGINE DEL LATTE: ITALIA

Elenco degli obblighi

ASSOCIAZIONE PROVINCIALE ALLEVATORI GENOVA GGGGGG

Componente Quantità % Origine Latte 98,371 Italia Sale 1,5 Italia Caglio 0,004 EU Lisozima (proteina dell uovo) 0,025 EU

MOZZARELLA S.T.G. Piano dei controlli per la verifica della conformita. Riceve e stocca separatamente. destinato alla lavorazione

DOMANDA DI MODIFICA «GORGONZOLA» N. CE: IT-PDO IGP ( ) DOP ( X )

LINEA FRESCHI Tomino Montoso Montosino Rucasin Magretta Tuma dl Clat Robiola Annette Primo sale Stracchino Stramol LINEA PASTA FILATA

Fratelli Sanna Azienda Agricola Biologica Sant Anna Strada Prov.le 34 di Murlo Loc. Collemalamerenda Monteroni d Arbia Siena - Italy tel 0577

DOP (Denominazione di.origine protetta) Numero nazionale del fascicolo

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

1 Verifica ubicazione operatore. D ad ogni riconoscimento

Cosa c è in ogni scaglia di Pecorino Romano D.O.P.?

Il re dei formaggi. Fino al Medioevo il formaggio fu considerato cibo per contadini, inadatto alle tavole nobili. 120 PARMA economica.

Il consumatore. Vuole essere sicuro di ciò che mangia. Guarda con sospetto la produzione industriale di alimenti

Cooperativa Allevatori Ovini CAO Formaggi

RICHIESTA DI MODIFICA DI DISCIPLINARE

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEL FORMAGGIO NOSTRANO VALTROMPIA ART.1

Corso FSE - Mis. D1 - Provincia di Grosseto - Matricola : GR T3S : Tipicità a 3 Spighe

ADA Produzione di formaggi freschi e molli

Generalità. Toma Piemontese DOP

Transcript:

Disciplinare di produzione del Pecorino Toscano D.O.P. Articolo 1 La denominazione di origine del formaggio «Pecorino Toscano» è riservata al prodotto avente i requisiti fissati con il presente disciplinare con riguardo ai metodi di lavorazione ed alle caratteristiche organolettiche e merceologiche derivanti dalla zona di produzione delimitata nel successivo art. 3 Articolo 2 La denominazione di origine «Pecorino Toscano» è riservata al formaggio avente le seguenti caratteristiche: formaggio a pasta tenera o a pasta semi dura, prodotto esclusivamente con latte di pecora intero proveniente dalla zona di produzione: l alimentazione base del bestiame ovino deve essere costituita da foraggi verdi o affienati derivati dai pascoli naturali della zona con eventuali integrazioni di fieno e di mangimi semplici concentrati. Il latte deve essere coagulato ad una temperatura compresa tra i 33 e i 38 con aggiunta di caglio di vitello onde ottenere la coagulazione del latte entro 20-25 minuti. Il latte può essere utilizzato crudo o può subire un trattamento termico fino alla pastorizzazione e può essere inoculato con colture di fermenti lattici autoctoni, naturali o selezionati. Presso il Consorzio di tutela incaricato alla vigilanza è conservata la ceppoteca dei fermenti selezionati dal latte ovino della zona delimitata, accompagnata dalle schede della caratterizzazione dei singoli ceppi. Tale ceppoteca potrà essere aggiornata periodicamente attraverso nuove ricerche validate dal Consorzio di tutela e trasmesse al Ministero competente. Il formaggio deve essere prodotto con una tecnologia caratteristica e nella lavorazione si provvede alla rottura della cagliata fino a che i grumi abbiano - 1

raggiunto le dimensioni di una nocciola per il formaggio a pasta tenera e di un chicco di granoturco per quello a pasta semidura. Per la preparazione di quest'ultimo la cagliata potrà altresì essere sottoposta ad un trattamento termico (cottura) a 40-42 per 10-15 minuti. Dopo la rottura e l'eventuale cottura, la cagliata viene messa in apposite forme per lo sgrondo del siero. Lo spurgo o sineresi viene effettuata tramite pressatura manuale oppure con stufatura a vapore. La salatura è effettuata in salamoia al 17-19% di cloruro di sodio, pari a 15-17 gradi Baumé. La permanenza, riferita a kg di peso, è di almeno otto ore per il pecorino a pasta tenera e di almeno 12-14 ore per il pecorino a pasta semidura. La salatura può essere eseguita anche con aggiunta diretta di sale. Il tempo di permanenza maggiore è riservato al formaggio a pasta semidura. Il «Pecorino Toscano» può essere trattato esternamente con un antimuffa e deve essere maturato in idonee celle ad una temperatura di 5-12 C con umidità relativa del 75-90%. Il periodo di maturazione è di almeno 20 giorni per il tipo a pasta tenera e deve essere non inferiore a quattro mesi per il tipo a pasta semidura. E usato come formaggio da tavola o da grattugia. Presenta le seguenti caratteristiche: forma cilindrica a facce piane con scalzo leggermente convesso; dimensioni: diametro delle facce da 15 a 22 centimetri, altezza dello scalzo da 7 a 11 centimetri con variazioni in più o in meno in entrambe le caratteristiche in rapporto alle condizioni tecniche di produzione, fermo restando che lo scalzo non deve mai superare la metà del diametro. Gli scalzi più elevati rispetto al diametro, saranno preferiti nelle forme a pasta semidura; peso da 0,75 a 3,50 kg.; - 2

confezione esterna: crosta di colore giallo con varie tonalità fino al giallo carico nel tipo a pasta tenera; il colore della crosta può eventualmente dipendere dai trattamenti subiti; colore della pasta: di colore bianco leggermente paglierino per il tipo a pasta tenera, di colore leggermente paglierino o paglierino per il tipo a pasta semi dura; struttura della pasta: pasta a struttura compatta e tenace al taglio per il tipo a pasta semidura, con eventuale minuta occhiatura non regolarmente distribuita; sapore: fragrante, accentuato caratteristico delle particolari procedure di produzione; grasso sulla sostanza secca: per il prodotto a pasta semidura non inferiore al 40% e per il prodotto a pasta tenera non inferiore al 45%. Articolo 3 La zona di origine del latte e di produzione e di stagionatura del formaggio di cui sopra comprende l'intero territorio della regione Toscana, l intero territorio dei comuni di Allerona e Castiglione del Lago ricadenti nella regione Umbria e l intero territorio dei comuni di Acquapendente, Onano, San Lorenzo Nuovo, Grotte di Castro, Gradoli, Valentano, Farnese, Ischia di Castro, Montefiascone, Bolsena e Capodimonte ricadenti nella regione Lazio. Articolo 4 Il formaggio Pecorino Toscano deve recare apposto all atto della sua immissione al consumo il contrassegno di cui all articolo 5, a garanzia della rispondenza del disciplinare. Tale marchio viene apposto sullo scalzo della forma, ad inchiostro sul formaggio a pasta tenera ed a caldo sul formaggio a pasta semidura. Sulle porzioni preconfezionate la marchiatura viene effettuata sulla confezione, purché avvenga in zona di origine. - 3

Il Pecorino Toscano porzionato può essere confezionato fuori dalla zona di origine e deve riportare il logo del caseificio o dello stagionatore. I confezionatori devono comunque stipulare una convenzione con il Consorzio di tutela incaricato della vigilanza, il cui testo, proposto dal Consorzio di tutela, viene autorizzato dal Ministero competente. La sigla riportata sotto il logo identifica il produttore/stagionatore/porzionatore il cui prodotto è certificato dall organismo di controllo e che provvede all immissione in commercio del Pecorino Toscano. Sulle forme o sulle confezioni di Pecorino Toscano è presente una etichetta, autorizzata dal Consorzio di tutela incaricato della vigilanza, con le seguenti caratteristiche minime: 1. La scritta Pecorino Toscano D.O.P. o Pecorino Toscano D.O.P. stagionato deve essere quella con maggior rilievo ed evidenza di tutte le altre riportate in etichetta sia in termini di dimensioni che di caratteri che di posizione. 2. Il marchio a colori, come da articolo 5, deve essere riportato una o più volte, nelle dimensioni minime di 15 mm. Articolo 5 Marchio da apporre sulle forme o sulle confezioni di porzionato mm. 50,00 La prima cifra indica la tipologia a cui appartiene chi effettua l immissione in commercio: da 1 a 3 caseifici; da 4 a 6 stagionatori; da 7 a 9 porzionatori residenti in zona. La seconda e la terza cifra identificano il numero del caseificio/stagionatore/porzionatore accreditato dall organismo di controllo - 4

Marchio da apporre sulle etichette mm. 15 Può essere utilizzato nei colori sopra riportati (verde bandiera, bianco e rosso bandiera) o ad un colore. - 5