PUNTI ESSENZIALI DELLA PIANIFICAZIONE 1 - Determinazione dei punti di inizio ( DP= Departure point ) e di fine ( AP= Approach Point ) navigazione d altura. 2 - Scelta del percorso principale per la navigazione d altura ed un percorso alternativo se possibile. 3 - Piano della navigazione costiera ed interna alla partenza, cioè dal porto di partenza A al punto di inizio percorso DP. 4 - Piano della navigazione costiera ed interna per l atterraggio, cioè dal punto di fine percorso AP al porto di destinazione B. 5 - Piano delle eventuali accostate lungo il percorso d altura (Way Point WP). 6 - Identificazione, per ogni way-point, del rispettivo WOP ( Wheel Over Point cioè punto di manovra del timone ) in funzione della curva di evoluzione caratteristica per la velocità che si intende mantenere. 7 - Determinazione della velocità di esercizio e velocità economica. 8 - Calcolo dei consumi previsti ( fuel, oli, acqua, diesel, ecc. ) e quindi programmazione del bunker. 9 - Calcolo dei tempi previsti di percorrenza, degli ETA parziali ad ogni Way Point e dell ETA di arrivo a destinazione ETAD ( arrivo al porto di destinazione ). PUNTO 1 Determinazione dei punti di inizio ( DP= Departure point ) e di fine ( AP= Approach Point ) navigazione d altura. Attraverso l uso di una carta generale è possibile determinare con eccellente bontà i due punti estremi della nostra navigazione ( DP e AP ) Metodi di scelta : - L estremità di uno schema di separazione del traffico - Il confine di un area controllata da servizio VTS - Il confine di una zona controllata da servizio di pilotaggio (posizione relativa all imbarco del pilota ) - Area esterna di una zona particolarmente ricca di secche, isolotti, ecc. - Area esterna particolarmente pescosa dunque parecchio trafficata da piccole e medie unità con poca manovrabilità - L ingresso o l uscita di un canale o di uno stretto - Il confine delle 12 / 20 miglia dalla costa. PUNTO 2 Scelta del percorso 1 - Noti i due punti estremi della nostra navigazione d altura, eseguire il confronto tra una rotta ortodromica ( carta gnomonica ) e una rotta lossodromia ( carta di Mercatore ).
Il confronto può essere fatto graficamente o analiticamente, ossia mediante formule risolte con il calcolatore tascabile o con l ausilio del mezzo informatico. Tale problema è svolto anche da alcuni tipi di GPS che incorporano un risolutore matematico per i calcoli inerenti la navigazione. Naturalmente l operatore dovrà essere addestrato opportunamente per evitare che una procedura errata possa cambiare i parametri di funzionamento dello strumento. 2 - Scelta del percorso ortodromico: a) Assicurarsi che il vertice non si trovi in latitudini troppo elevate facendo un controllo consultando le pubblicazioni ( pilot chart routering chart ocean passage for the world ). b) Determinare la serie di punti della spezzata lossodromia e della eventuale tratta sul parallelo limite ( Navigazione mista ). Se si ha a bordo un sistema di navigazione integrato, si possono aumentare i punti della spezzata compatibilmente con il tipo di navigazione. c) Nominare ogni punto della spezzata usando una numerazione crescente e cronologica. Determinare altresì le rotte e i cammini da un punto al successivo. 3 - Scelta di un percorso lossodromico: Per quanto riguarda la scelta di un percorso lossodromico, non ci sono parametri di particolare interesse. In genere tale percorso si sceglie quando : a) La nave sviluppa una velocità superiore di 18 nodi b) Quando il percorso si sviluppa prettamente per meridiano o con Δφ molto elevati a Δλ c) Quando il risparmio di cammino non è conveniente in termini di costi e di tempo ( consumi, ecc.. ). 4 - In entrambe i casi : a) Assicurarsi che la rotta non attraversi zone dove tipicamente si trovano ghiacci alla deriva o formazione di pack. In caso affermativo redigere una variazione del piano debitamente documentato e/o un piano alternativo. b) Assicurarsi che la rotta non attraversi zone che potrebbero rendere poco sicura la navigazione: (1) Aree interdette alla navigazione (2) Aree ricche di secche e/o isolotti, ecc. In caso affermativo redigere una variazione di rotta da allegare al piano generale. 5 - Costruzione di una traiettoria alternativa a quella principale. Motivazione: - Rotta poco sicura - Area particolarmente perturbata. 6
PUNTO 3 e 4 Piano della Navigazione costiera 1 - Identificazione di una traiettoria sicura che porti dal porto di partenza ( WP 1 ) al punto di inizio navigazione d altura ( DP ) e dal punto di fine navigazione d altura ( AP ) al porto di destinazione ( WPF = Way point finale ). In questa fase bisogna tenere conto di : a) Correnti di zona b) Profondità con indicazione del UKC ( Under Keel Clereance ) limite e quello disponibile c) Eventuale effetto squat e relativi effetti sull assetto d) Escursioni di marea e) Zone interdette alla navigazione f) Secche g) Elementi utili alla navigazione a vista: Allineamenti Punti costieri dei segnalamenti luminosi Boe, mede, ecc.. h) Schemi di separazione del traffico i) Norme locali sul transito della sea line o di zone a traffico radar assistito ( VTS ) j) Norme locali inerenti il pilotaggio, compreso: Posizione in cui chiamare il servizio di pilotaggio Posizione di imbarco pilota ed orario previsto ed eventuale richiesta di rimorchiatori e relativo canale VHF k) Zone ove possibile dare fondo per emergenza 2 - Identificazione di tutti gli eventuali punti di accostata tenendo conto delle caratteristiche evolutive della nave: a) Distanza all incrocio b) Rate of turn c) Radium of turn d) WOP ( Wheel Over Point = Punto di manovra del timone ) 3- Marcatura di tutti quei punti della traiettoria di particolare importanza, come: a) Collegamenti radio con le stazioni di terra: Piloti VTS Guardia Costiera b) Zone in cui i casi di nebbia sono frequenti c) Zone ad alto traffico non controllato: Pescherecci Diporto Piccole unità per la navigazione interna d) Punto di non ritorno e) Zone con presenze di buoni punti cospicui per il fixing radar f) Punti relativi alle variazioni del moto: Riduzione di velocità Aumento di velocità g) Imbarco/Sbarco pilota h) Comandante in plancia 4 - Identificazione dei margini di sicurezza. PUNTO 5 PIANO DELLE ACCOSTATE NELLA NAVIGAZIONE D ALTURA 1- Identificare tutti i WP inerenti la traversata: a) Tutti i WP della spezzate lossodromia b) Tutti i WP inerenti il cambio carta 7
c) Tutti i WP relativi a variazioni di rotta per la presenza di ostacoli 2- Determinazione delle rotte e delle relative prore giro e bussola per ogni segmento 3- Determinazione delle distanze per WP successivo 4- Determinazione della distanza rimanente per la destinazione PUNTO 6 DETERMINAZIONE DEI WHEEL OVER POINT 1- Determinazione del radius of turn e del WOP per ogni WP allo scopo di eseguire un cambiamento di rotta programmato poco influente sulla velocità di transito sul WP stesso. A questo scopo è di vitale importanza fare riferimento alla curva di evoluzione ed ai seguenti elementi: a) Rate of turn che non sia troppo elevato b) Sbandamento derivante dall accostata c) Velocità d) Manovrabilità della nave 2- Determinare un piano alternativo in caso di avarie al timone. PUNTO 7 VELOCITA DI ESERCIZIO 1 - Determinare la velocità da mantenere nei vari tratti della traversata a) Ottimizzare la velocità in funzione delle condimeteo per la tratta d altura (velocità economica ) b) Ottimizzare la velocità da mantenere durante la navigazione costiera c) Identificare la velocità di sicurezza in funzione di: Distanza di fermata Avanzamento nell accostata di emergenza Visibilità Traffico. PUNTO 8 CONSUMI GIORNALIERI E TOTALI 1 - Calcolare i consumi per la traversata d altura in funzione della velocità e della distanza. a) Carburante per motori principali b) Carburante per motori diesel c) Olio lubrificante d) Viveri e) Acqua dolce 2 - Calcolare i consumi previsti per le due tratte costiere 3 - Calcolare i consumi totali previsti, maggiorati della riserva, allo scopo di programmare il bunker. 4- Pianificazione del bunker: a) Nel porto di partenza b) Nel porto di arrivo c) Nel porto intermedio ( scalo tecnico ) 8
PUNTO 9 CALCOLO DEGLI ETA 1- Calcolo degli ETA in tutti i punti della tratta costiera iniziale fino al DP a) ETD = Orario stimato di partenza b) Orario di imbarco e sbarco del pilota c) ETA WP = Orario stimato ai vari Way Point d) ETA Dp = Orario di arrivo al Dp 2 - Calcolo degli ETA nella tratta d altura a) ETA WP = Orario stimato ai vari Way Point b) ETA di arrivo al punto AP 3 - Calcolo degli ETA in tutti i punti della tratta costiera finale fino al porto di destinazione a) ETA WP = Orario stimato ai vari Way Point b) ETA ai punti di controllo c) Orario di imbarco e sbarco del pilota d) ETA in banchina 9