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Transcript:

Piano di miglioramento 2015-2016 Responsabile del Piano Dirigente scolastico reggentedott.ssa Negrini Eleonora Rielaboratori del Piano Perosini Pierluigi, Zecchinato Anna Maria Ruolo nella scuola Collaboratori del Dirigente Sulla base delle proposte del Nucleo di Autovalutazione d Istituto composto da Signorini Alessandra, Conti Paola

PRIMA SEZIONE SCENARIO DI RIFERIMENTO Come previsto dal D.P.R. n. 80/2013, nel quale si richiede alle scuole il procedimento di autovalutazione, dopo la compilazione e la revisione del Rapporto di Autovalutazione, attraverso i descrittori messi a disposizione dall Invalsi e dall ISTAT, è stato accertato che: - nell area CONTESTO E RISORSE risultano: buono il contesto territoriale dal punto di vista socio-economico, anche se non omogeneo in quanto comprende due comuni di cui uno composto da 4 frazioni; discrete le opportunità di collaborazione con le associazioni e agenzie educative presenti; spazi esterni nel complesso adeguati e aule sufficientemente attrezzate per la didattica curricolare e laboratoriale nei plessi scolastici ; prevalenza di personale docente e non docente stabile negli anni con una percentuale di docenti laureati in crescita nella scuola primaria; - nell AREA ESITI risulta che: la percentuale degli alunni licenziati con il sei è inferiore alle medie provinciali, regionali, nazionali. gli esiti relativi alle prove INVALSI vedono le classi seconde mediamente superiori alla media regionale; il resto delle classi risulta in linea con le suddette medie; nessun allievo abbandona il percorso formativo nel corso del primo ciclo di studi; il ritardo sul percorso scolastico è contenuto grazie agli interventi di recupero anche in orario extra-scolastico; il numero di allievi della fascia di voto alta all Esame di Stato è superiore alla media delle realtà scolastiche simili;

esistono singoli casi problematici inseriti in alcune classi ma non intere sezioni o plessi con evidenti criticità. - nell AREA PROCESSI PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE: L Istituto ha elaborato alcuni aspetti del curricolo, va approfondita la definizione dei profili di competenza intermedi e finali, sono stati elaborati criteri comuni per la valutazione nelle discipline e nel comportamento; Sono previsti e attuati momenti di raccordo per Dipartimenti disciplinari/classi parallele finalizzati alla progettazione e all adeguamento del percorso didattico; Si effettuano iniziative per l inclusione (corsi di recupero e potenziamento a seguito della valutazione, screening DSA); si attuano iniziative in collaborazione con le scuole superiori finalizzate all orientamento. - nell AREA PROCESSI - PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE: L Istituto ha un organizzazione ben strutturata e definita, con compiti chiari e distribuiti Il passaggio delle informazioni alle famiglie e al personale è curato, anche attraverso il sito. Pur nella limitatezza delle risorse economiche, la scuola incentiva la collaborazione e la condivisione di buone pratiche e promuove la formazione di tutto il personale.

CORRELAZIONE TRA PRIORITÀ E TRAGUARDI E OBIETTIVI DI PROCESSO 1. Area di processo: curricolo, progettazione e valutazione Obiettivo di processo Elaborazione di un curricolo verticale di istituto per tutte le discipline, con particolare attenzione ai momenti di passaggio tra gradi di scuola. Collegato alle priorità 1. Riduzione del ritardo sul percorso scolastico 2. Continua riduzione della percentuale di alunni non ammessi Risultati attesi utilizzo e produzione di materiali e testi comuni repertorio di prove condivise per la scuola primaria e per la secondaria elaborazione di criteri comuni di valutazione 2. Area di processo: ambiente di apprendimento Obiettivo di processo Predisposizione di progetti e attività curricolari ed extracurricolari attenti sia a studenti con criticità, sai a studenti con maggiori potenzialità Collegato alle priorità 1. Migliorare i risultati delle prove standardizzate 2. Contenere il divario tra le classi quinte della scuola primaria Risultati attesi creazione di spazi/momenti per sperimentare le competenze

AZIONI DI MIGLIORAMENTO PREVISTE 1. Formare il collegio sulla didattica per competenze 2. Ricerca-azione: dalla progettazione alla realizzazione concreta in classe 3. Lavoro per Dipartimenti: da una base comune costruire un percorso educativo dai tre ai quattordici anni 4. Produzione del Curricolo verticale in tutte le discipline RISORSE UMANE Insegnanti dell istituto che operano per classi parallele o in verticale Organico dell autonomia focalizzato al recupero/rinforzo/potenziamento e promozione delle eccellenze Esperto esterno che supporti i necessari aggiornamenti RISORSE MATERIALI Ricerca di finanziamenti da enti e fondazioni per la formazione e l inclusione Adesione a bandi PON FESR per l implementazione della connettività, dell hardware e software delle sedi scolastiche

ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO (secondo l ordine di priorità) Formazione sulla didattica per competenze Sviluppo di competenze linguistiche e matematiche Produzione di Unità di Apprendimento per competenze

SECONDA SEZIONE Titolo dell iniziativa di miglioramento: FORMAZIONE SULLA DIDATTICA PER COMPETENZE Responsabile dell iniziativa: Dirigente Data prevista di attuazione definitiva: Settembre 2016 Livello di priorità alta Componenti del gruppo di miglioramento: nella prima parte l intero collegio; la seconda e conclusiva fase su adesione volontaria. DESCRIZIONE DEL PROGETTO Fase di PLAN PIANIFICAZIONE Si intende coinvolgere i docenti in un percorso di formazione sulla progettazione didattica per competenze che offra spunti per costruire, verificare, valutare e certificare le competenze. Si prevede di incaricare il professor Scorzoni dell associazione professionale LINDBERGH per guidare gli insegnanti a: - Costituire un background comune a tutti gli insegnanti dell Istituto sulla didattica per competenze sia dal punto di vista delle conoscenze, abilità e procedure, che da quello delle metodologie di apprendimento; - Abilitare gli insegnanti alla progettazione e realizzazione di Unità di Apprendimento finalizzate alla costruzione di competenze; - Abilitare gli insegnanti a valutare e certificare livelli di apprendimento di competenze; - Introdurre gli insegnanti all uso delle strategie e delle procedure che si rifanno alla metodologia del Cooperative Learning;

Fasi operative: prima fase: rivolta a tutto il Collegio, con il duplice obiettivo di creare un linguaggio e un background comune a tutto il corpo docente dell Istituto e di fornire a ciascun insegnante le competenze di base minime per iniziare a progettare e realizzare Unità di Apprendimento applicando la didattica per competenze; seconda fase : rivolta a tutti gli insegnanti che manifesteranno l intenzione concreta di sperimentare in classe in modo continuativo la didattica per competenze e di utilizzare lo strumento della Rubrica di valutazione, indispensabile per mettere in relazione l attività svolta in classe con la certificazione delle competenze da effettuare al termine della primaria e della secondaria di primo grado. OBIETTIVI MISURABILI - Avvenuta formazione/aggiornamento di tutto il personale docente sulla didattica per competenze, con ricaduta sull azione didattica quotidiana (incontri plenari di spiegazione e di restituzione, gruppi di ricerca/azione) - Consolidamento degli scambi professionali tra i docenti dell Istituto Fase di DO DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE Il progetto è rivolto a tutti gli insegnanti dell Istituto e, nella sua seconda parte, ad un nucleo che avvierà una sperimentazione. L area coinvolta è quella della formazione professionale. E prevista una partecipazione attiva e formativa, in vista della creazione di una prima rubrica di valutazione delle competenze, con riferimento in particolare alle competenze di matematica e di lingua italiana. Fase di CHEK- MONITORAGGIO E RISULTATI Verranno attuati sistemi di monitoraggio dell andamento del progetto, in modo da far sì che il piano proceda secondo quanto stabilito e, se necessario,siano introdotte le opportune modifiche.

Fase di ACT RIESAME E MIGLIORAMENTO Le riunioni di aggiornamento, se necessarie, interesseranno il gruppo di ricerca azione e potranno considerare: Questioni da risolvere Revisione dell approccio descritto e ragioni che lo determinano MANAGEMENT DEL PROGETTO ATTIVITA RESPONSABILE DATE PREVISTE Formazione teorica Esperto esterno Aprile -maggio Sperimentazione in classe Nucleo di sperimentazione Aprile-maggio

Titolo dell iniziativa di miglioramento: SVILUPPO DI COMPETENZE MATEMATICHE Responsabile dell iniziativa: Dirigente Data prevista di attuazione definitiva: Giugno 2016 (1 fase) Giugno 2017 (compimento) Livello di priorità alta Componenti del gruppo di miglioramento: docenti di matematica DESCRIZIONE DEL PROGETTO Fase di PLAN PIANIFICAZIONE Attraverso il progetto si intende costruire un percorso condiviso tra gli insegnanti di matematica dell Istituto mirato a migliorare ed attualizzare la didattica della matematica. Si prevede di individuare gli ambiti della matematica che dalle PROVE INVALSI risultano deficitari. Sarà costruito un percorso condiviso di momenti in cui far lavorare gli alunni con modalità nuove e creare prove di realtà e prove esperte per ogni classe. Si stileranno e testeranno prove intermedie e finali sullo stile di quelle INVALSI per abituare docenti e studenti a nuovi modelli di insegnamento, apprendimento e valutazione, creando se possibile una griglia comune di valutazione. Fasi operative: - Incontri per sottodipartimenti - Somministrazione delle prove - Confronto dei risultati

OBIETTIVI MISURABILI: 1. Avere un modello di prova esperta e compito di realtà 2. Ottenere un repertorio di prove tipo INVALSI 3. Avere una collaborazione tra docenti di plessi diversi per un azione didattica più incisiva e condivisa Fase di DO DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE 1 fase (entro giugno 2016) Lavoro in orizzontale per la scuola primaria e per la scuola secondaria di I grado I sottodipartimenti di Area scientifica della primaria e della secondaria operano una puntuale valutazione degli ambiti delle prove Invalsi risultati deficitari. I sottodipartimenti iniziano un processo di ricerca-azione per individuare opportuni approcci didattici volti al miglioramento degli ambiti deficitari. A tale scopo, si dotano di libri di testo e strumenti multimediali comuni e condivisi. Nel presente anno scolastico, si approderà ad almeno una prova intermedia ed una conclusiva che siano condivise e comuni. 2 fase (entro giugno 2017) - Lavoro in verticale tra la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado Fase di CHEK- MONITORAGGIO E RISULTATI I sottodipartimenti relazioneranno con cadenza bimestrale il nucleo di autovalutazione dell IC per verificare che il piano proceda secondo quanto stabilito e, se necessario, siano introdotte le opportune modifiche. Fase di ACT RIESAME E MIGLIORAMENTO Le riunioni di aggiornamento di lavori dei sottodipartimenti potranno considerare: Questioni da risolvere Revisione dell approccio descritto e ragioni che lo determinano

MANAGEMENT DEL PROGETTO ATTIVITA RESPONSABILE DATE PREVISTE Analisi ambiti deficitari Febbraio - aprile Ricerca-azione per una didattica rinnovata e per prove intermedie comuni Un docente per la scuola primaria: Zecchinato Anna maria Ricerca-azione per prove finali comuni Maggio-giugno Libri di testo e strumenti multimediali comuni e condivisi Un docente per la scuola secondaria: Manfrini

Titolo dell iniziativa di miglioramento: IL CURRICOLO VERTICALE Responsabile dell iniziativa: Dirigente Data prevista di attuazione definitiva: Giugno 2016 (1 fase) Giugno 2018 (compimento) Livello di priorità alta Componenti del gruppo di miglioramento: docenti coordinatori dei dipartimenti/classi parallele DESCRIZIONE DEL PROGETTO Fase di PLAN PIANIFICAZIONE Definire modalità di lavoro di ricerca-azione, confronto e discussione per la realizzazione del curricolo verticale in tutte le discipline Fasi operative: Proposta dei docenti coordinatori dei dipartimenti/classi parallele di un percorso comune per costruire un curricolo d Istituto per tutte le discipline Dai testi comuni in adozione, individuazione delle competenze essenziali da sviluppare nelle classi (lavoro di Dipartimento). Definizione condivisa di prove nel passaggio tra i due ordini di scuola OBIETTIVI MISURABILI: Ottenere una collaborazione tra docenti di plessi diversi per un azione educativa e didattica più incisiva e condivisa. Costruire percorsi didattici condivisi, confrontabili e verificabili Favorire la coerenza tra i percorsi didattici dei due ordini di scuola

Fase di DO DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE Il progetto, che inizia ora, si svilupperà poi nell arco di un triennio. Nell anno scolastico in corso si rivolge, viste le risorse a disposizione, alle classi quinte della scuola primaria e alle classi prime della scuola secondaria Fase di CHEK- MONITORAGGIO E RISULTATI A conclusione del primo quadrimestre, a fine marzo e al termine dell anno scolastico sono previsti momenti di monitoraggio sull andamento del progetto da parte del nucleo di autovalutazione, con la possibilità di introdurre opportune modifiche per migliorare il percorso stabilito. Fase di ACT RIESAME E MIGLIORAMENTO Le riunioni di aggiornamento potrebbero considerare: Questioni da risolvere Revisioni dell approccio descritto e ragioni che lo determinano MANAGEMENT DEL PROGETTO ATTIVITA RESPONSABILE DATE PREVISTE Programmazione curricolo Percorso di conoscenze-competenze Ipotesi di progettazione per l anno successivo Docente Diritto-Economia e insegnanti di Lettere in compresenza Dicembre - gennaio Febbraio - maggio giugno

TERZA SEZIONE 1. Area di processo: curricolo, progettazione e valutazione Obiettivo di processo Indicatori di monitoraggio Risultati attesi Risultati ottenuti* *Da compilare al termine delle attività Predisporre compiti di realtà e prove esperte per rilevare i livelli di competenza per una coerente ed oggettiva certificazione delle competenze calendario di incontri per dipartimenti orizzontali e verticali realizzazione di prove utilizzo e produzione di materiali e testi comuni repertorio di prove condivise per la scuola primaria e per la secondaria 2. Area di processo: ambiente di apprendimento Obiettivo di processo Indicatori di monitoraggio Risultati attesi Risultati ottenuti* *Da compilare al termine delle attività Organizzare l ambiente di apprendimento in modo da favorire lo sviluppo di competenze in un nucleo circoscritto di discipline elenco delle esperienze percentuale dei docenti coinvolti creazione di spazi/momenti per sperimentare le competenze