ISTITUTO COMPRENSIVO MARCELLINA

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1 AP/AP MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA ISTITUTO COMPRENSIVO MARCELLINA SCUOLA MATERNA, ELEMENTARE E MEDIA Via A. MANZONI, 3 MARCELLINA (ROMA) tel. 0774/ fax 0774/ E - mail : rmic8as009@istruzione.it Distretto 33

2 AZIONI MODALITA I 1 creazione clima 2 diminuzione tasso assenteismo alunni (assenze ed ingressi in 3 tasso di ripetenza entro media nazionale I1 diminuzione tasso di passaggi alla classe successiva in presenza di I2 aumento di percentuale degli alunni nella fascia alta e media nelle classi Identificare, sviluppare ed utilizzare le competenze del personale allineando gli obiettivi individuali a quelli dell'istituzione Identificare, progettare, gestire e migliorare i processi su base sistematica organizzazione didattica con periodico lavoro per classi parallele e gruppi di livello organizzare corsi di recupero in orario extrascolastico organizzazione finalizzati promozione eccellenze. corsi alla delle Promuovere il ricorso alla didattica per competenze e condivisione di attività, strategie, modalità e strumenti Promuovere il ricorso alla didattica laboratoriale Promuovere l utilizzo della valutazione formativa Predisporre il supporto da parte di docenti tutor per gli alunni con disagio e più svantaggiati Assicurare periodici momenti di recupero/consolidamento/promozione dei talenti Ricercaazione; con momenti in presenza e su piattaforma virtuale predisposta per la condivisone e scambio di pratiche, strumenti, strategie e attività tra i docenti dell Istituto Designazione all interno del Consiglio di Classe del docente tutor Attività nelle classi aperte e gruppi di livello Corsi pomeridiani dedicati al recupero/ promozione dei talenti disciplinari, anche divisi in settori Consigli di Classe Docenti dell organico di potenziamento

3 AZIONI MODALITA I 1 creazione clima 2 diminuzione tasso 3 tasso di ripetenza I1 diminuzione tasso di passaggi alla classe successiva in presenza di I2 aumento di percentuale degli alunni nella fascia alta e media nelle classi progettazione di un curricolo sempre più funzionale alle esigenze formative degli alunni e alle richieste della comunità locale, nazionale e globale; revisione della organizzazione e della programmazion e in base agli esiti protocollo condiviso di valutazione con criteri di valutazione comuni e modelli di certificazione dei recuperi e delle eccellenze Commissione (responsabili di settore)all'interno di ciascun dipartimento disciplinare che programmi attività, le curi, ne documenti e ne monitori la ricaduta di quanto prodotto; organizzazione e realizzazione attività per classi aperte e gruppi di livello programmazione condivisa, anche nella secondaria con cadenza mensile, delle attività nelle settimane a classi aperte e gruppi di livello e delle attività nei periodi intermedi verifica periodica, mediante scheda di monitoraggio, della ricaduta delle attività a classi aperte sugli apprendimenti degli alunni continuo monitoraggio dei risultati e conseguente riprogettazione condivisa per classi parallele e gruppi di livello, anche nella secondaria a cadenza mensile, per le settimane a classi aperte e per i periodi intermedi elaborazione protocollo condiviso di valutazione con criteri di valutazione comuni e modelli di certificazione dei recuperi e delle eccellenze rilevati nelle attività a classi aperte; applicazione documentata dei criteri all attività didattica curricolare report in sede dipartimentale prove d Istituto iniziali (sett) fasce di livello italiano, matematica, L2 (da ottobre e revisione dopo ciascuna settimana per la successiva costituzione dei gruppi) Lavorare in costante interrelazione in sede dipartimentale e a livello di settori; progettare attività e verifiche oggettive comuni secondo obiettivi predeterminati. I responsabili di settore raccolgono accuratamente la documentazione della programmazione periodica e condivisa, delle verifiche e delle rielaborazioni della programmazione alla luce dei risultati, per classi parallele; il materiale raccolto viene trasmesso ai coordinatori dei dipartimenti che, in collaborazione con la F.S. per il curricolo, rielaborano il Curricolo Verticale d Istituto teso alla promozione delle competenze, mentre, in collaborazione con la F.S. valutazione rielaborano i criteri per la valutazione ed elaborano il documento d istituto Docenti dell istituto impegnati in una ricorrente azione di formazione all interno del processo di apprendimento- insegnamento

4 AZIONI MODALITA I 1 creazione clima 2 diminuzione tasso 3 tasso di ripetenza I1 diminuzione tasso di passaggi alla classe successiva in presenza di I2 aumento di percentuale degli alunni nella fascia alta e media nelle classi implementazione relazioni positive con/fra alunni mediante condivisione delle regole e il ricorso al cooperative learning; Realizzazione di un clima didattico educativo e di relazione con alunni e famiglie funzionale alle esigenze di individualizzazio ne e personalizzazione realizzazione ambienti di apprendimento sempre più adeguati alle esigenze di un'utenza che predilige la multimedialità e che impara meglio se posta in situazione di contesto. Usare il tempo scuola, gli strumenti e gli spazi a disposizione adattandoli alle esigenze dei gruppi e delle persone: Orario flessibile Utilizzo funzionale degli spazi Cura e attenzione alla qualità delle relazioni tra pari, tra pari e adulti, tra figure di riferimento adulte. Previsione della figura degli alunni rappresentanti di classe e del consiglio dei rappresentanti a cui partecipano: docenti coordinatori di classe rappresentanti dei genitori alunni rappresentanti le classi Riformulazione delle risorse orarie anche prevedendo l attuazione del 20% dell autonomia del curricolo Regolamento d uso dei laboratori; attuazione della didattica laboratoriale per competenze Sviluppo di un confronto continuo all interno del consiglio di classe in merito al benessere socio- psicologico di ogni alunno e del gruppo di lavoro Miglioramento della comunicazione e collaborazione con le famiglie docenti dell Istituto responsabili di laboratorio figure di sistema: funzioni strumentali Consigli di classe e coordinatori dei consigli di classe Figure di sistema: referenti di plesso; collaboratori scolastici; personale aa.aa. addetto alle comunicazioni con l esterno

5 AZIONI MODALITA 1 creazione clima 2 diminuzione tasso assenteismo alunni (assenze ed ingressi in 3 tasso di ripetenza entro media nazionale Diffusione ed attuazione del protocollo d'istituto per l accoglienza alunni con BES e l inclusione degli alunni provenienti da contesti migratori. Miglioramento del coordinamento delle azioni per l inclusione Diffondere in sede dipartimentale e, in particolare, presso tutti i docenti di sostegno e tutti i docenti tutor di alunni BES il protocollo d'istituto accoglienza alunni con BES e inclusione alunni provenienti da contesti migratori Lavorare in costante contatto con la famiglia. Pianificare periodici incontri con famiglia e specialisti, anche per alunni DSA e con disagio. Attingere a professionalità esterne utili al reperimento di elementi di valutazione dei singoli casi Monitoraggio costante dei processi di inserimento/integrazione/risoluzione dei conflitti e del percorso di apprendimento F.S. per alunni H e con BES F.S. inclusione alunni stranieri Coordinatori di classe Personale di segreteria I I1 diminuzione tasso di passaggi alla classe successiva in presenza di I2 aumento di percentuale degli alunni nella fascia alta e media nelle classi Monitorare l applicazione e l efficacia del protocollo Prevedere la figura del docente tutor per gli alunni con disagio e monitorarne la ricaduta

6 AZIONI MODALITA I 1 creazione clima 2 diminuzione tasso 3 tasso di ripetenza I1 diminuzione tasso di passaggi alla classe successiva in presenza di I2 aumento di percentuale degli alunni nella fascia alta e media nelle classi avvio procedure di documentazione e analisi della ricaduta delle azioni di continuità e orientamento messe in atto elaborazione documento che accompagni l alunno nel percorso all interno dell Istituto e assicuri la migliore trasmissione possibile di informazioni Elaborazione di un modello finalizzato allo scambio di informazioni sul profilo dell alunno (stili e ritmi di apprendimento). Progettazione all interno di ciascun dipartimento di momenti attività, UdA o progetti da realizzare nel corso dell anno nelle classi ponte. Monitoraggio costante delle azioni poste in essere per la continuità, finalizzato al miglioramento e al superamento di eventuali criticità. Potenziamento dei rapporti con le famiglie. Apertura ad iniziative, progetti, manifestazioni, eventi in collaborazione con Enti ed associazioni per favorire la continuità orizzontale. Potenziare la didattica orientativa. Elaborazione in sede di Collegio/dipartimenti di un modello di giudizio orientativo per gli alunni della classe terza della secondaria. Favorire incontri programmati tra docenti dei vari ordini di scuola per il raccordo degli anni ponte. Stesura condivisa di profili in entrata ed in uscita. Mettere a punto strumenti efficaci per facilitare la trasferibilità dei dati e delle informazioni sugli alunni nel passaggio da un grado all'altro di scuola. Costruire e condividere strumenti di progettualità e valutazione comuni e condivisi. Progettare percorsi funzionali a favorire un rapporto sereno e collaborativo tra docenti e studenti. Realizzare progetti in continuità. Incentivare e realizzare attività ed azioni di orientamento che guidino, e rendano più consapevole possibile la scelta degli alunni. Progettare azioni finalizzate al coinvolgimento delle famiglie a partecipare alle iniziative dell'extrascuola. Collegio dei docenti suddiviso in dipartimenti disciplinari F.S. continuità Consigli di classe

7 AZIONI MODALITA I 1 creazione clima 2 diminuzione tasso 3 tasso di ripetenza I1 diminuzione tasso di passaggi alla classe successiva in presenza di I2 aumento di percentuale degli alunni nella fascia alta e media nelle classi Orario funzionale ed efficace per l'organizzazione di: una didattica laboratoriale, organizzazione di verifiche comuni, attività per classi parallele e per gruppi di livello Elaborare in maniera stabile per tutto l a.s. di un orario funzionale; Progettare per classi parallele, sia nella primaria (classi III, IV, V) che nella secondaria; Prevedere la sperimentazione di nuove pratiche e metodologie didattiche Prevedere un uso adeguato di spazi per la didattica e strumenti comunicativi In sede dipartimentale riunione periodica per condividere: progettazione attività periodi intermedi progettazione attività settimane classi aperte elaborazione prove di verifica ricorso a pratiche come il cooperative learning: sperimentazioni nelle classi disciplinari Coordinatore classi aperte Consigli di classe

8 AZIONI MODALITA I 1 creazione clima 2 diminuzione tasso 3 tasso di ripetenza I1 diminuzione tasso di passaggi alla classe successiva in presenza di I2 aumento di percentuale degli alunni nella fascia alta e media nelle classi SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE UMANE Organizzare una formazione e autoformazione finalizzate ad assicurare alla scuola una continua e proficua revisione del curricolo verticale d Istituto, del protocollo di accoglienza per gli alunni stranieri, del protocollo per gli alunni con BES e del protocollo di valutazione individuare la formazione da organizzare per il tramite del questionario sulla ricognizione dei bisogni formativi del personale docente predisporre corsi di formazione, e momenti di autoformazione anche in modalità di ricercaazione Analisi risultati bisogni formativi personale docente e non docente. F.S. per la formazione disciplinari

9 AZIONI MODALITA 1 creazione clima 2 diminuzione tasso 3 tasso di ripetenza maggior coinvolgimento di famiglie e delle risorse culturali del territorio per la creazione di una relazione funzionale in tutti i gruppi portatori di interesse e all'efficace monitoraggio delle criticità nel tempo. Aumento dei momenti di apertura della scuola alle famiglie Maggiore coinvolgimento dei genitori nelle attività previste dai progetti inseriti nel POF Centrare i questionari sulla qualità della relazione docente- alunnofamiglia F.S. valutazione Coordinatori di classe disciplinari I I1 diminuzione tasso di passaggi alla classe successiva in presenza di I2 aumento di percentuale degli alunni nella fascia alta e media nelle classi promozione di un rapporto con le famiglie caratterizzato da maggiore fiducia e condivisione al fine di diminuire sempre più i tassi di assenteismo e le entrate in seconda ora nella scuola secondaria. Monitoraggio criticità esistenti attraverso la definizione di questionari funzionalmente predisposti e somministrati

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