Segretario Generale Fondazione UMANA MENTE Nicola Corti. Perché e come nasce l'organizzazione? Qual è la sua missione e la sua identità distintiva?



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Transcript:

Intervista al Dott. Nicola Corti, Segretario Generale della Fondazione UMANA MENTE - Allianz Segretario Generale Fondazione UMANA MENTE Nicola Corti Perché e come nasce l'organizzazione? Qual è la sua missione e la sua identità distintiva? UMANA MENTE, costituita nel 2001, è la Fondazione del Gruppo Allianz in Italia che ha messo nel cuore della propria missione il bene delle persone in difficoltà e ha fatto della trasparenza e della collaborazione uno stile di lavoro. UMANA MENTE è nata dalla convinzione che la tradizionale attenzione e sensibilità del Gruppo Assicurativo alle realtà meritevoli di sostegno si sarebbe meglio realizzata attraverso un iniziativa organica atta a consentire unicità di indirizzi e piani programmatici di intervento. E stata quindi creata una Fondazione autonoma rispetto alle altre attività del Gruppo che si è presentata come uno dei primi tentativi positivi in Italia di fondazione d impresa. L esperienza ha rappresentato un punto di riferimento nel mondo degli enti d erogazione che spesso hanno tratto validi spunti di sviluppo. UMANA MENTE opera in ambito socio-assistenziale e, oltre ad investire risorse economiche, offre un supporto gestionale agli enti non profit, attraverso un modello operativo strutturato e funzionale, caratterizzato da un significativo iter valutativo nella fase di selezione iniziale e da una forte azione di monitoraggio dei progetti supportati. 1

Le attività della Fondazione si sono concentrate negli ambiti del disagio minorile e della disabilità congenita intellettiva, con il supporto e il finanziamento a progetti promossi da enti del terzo settore distribuiti su tutto il territorio nazionale. Quali sono i principali passaggi della storia dell'organizzazione? E quali le principali figure che ne hanno determinato l'affermazione nel tempo? UMANA MENTE nasce, ad opera del Socio Fondatore Ras, il 26 settembre 2001. Nell ottobre del 2007 è diventata Fondazione del Gruppo Allianz a seguito dell integrazione tra Ras, Allianz Subalpina e Lloyd Adriatico, tre distinte compagnie del Gruppo Allianz in Italia. Nel 2008 UMANA MENTE è entrata in una nuova fase: il Consiglio di Indirizzo della Fondazione ha approvato, con delibera dell 11 settembre 2008, alcune modifiche allo Statuto. In particolare, sono state introdotte le nuove figure del Presidente, del Vice Presidente e del Segretario Generale, mentre è scomparsa la figura del Direttore Generale. Questo ha permesso ad UMANA MENTE di poter contare, oltre che sulla mia figura di Segretario Generale, col compito di sovrintendere alla gestione della attività della Fondazione, su due nuove figure di riferimento il Presidente Maurizio Devescovi - Vice Direttore Generale di Allianz S.p.A. e il Vice Presidente Paola Di Lieto Responsabile Normativa del Lavoro nella Vicedirezione Generale Risorse e Attività Legali di Allianz S.p.A. Le figure che hanno segnato la storia di UMANA MENTE sono il Top Management del Gruppo Assicurativo che da sempre, con determinazione, hanno saputo consigliare, appoggiare e guidare le decisione della Fondazione, in piena sinergia con i due organi di UMANA MENTE: il Consiglio di Indirizzo e il Consiglio di Gestione e con la supervisione del Collegio dei Revisori dei Conti. Attività in cortile Progetto Coop. Il Manto - Cometa 2

Quali sono i principali punti di forza dell'organizzazione rispetto ai concorrenti nazionali e internazionali? Quali invece i principali punti di debolezza? Il punto di forza è sicuramente il peculiare modello operativo di UMANA MENTE, basato sulla riflessione comune e talora sulla coprogettazione di interventi insieme agli enti non profit attivi sul campo e alle diverse Istituzioni anziché sulla gestione di bandi aperti per i finanziamenti. La Fondazione ha sempre messo al centro del suo modo di lavorare il concetto di collaborazione e scambio di competenze, che operativamente si traduce nella prassi di seguire i progetti molto da vicino già in fase di elaborazione progettuale, per la presentazione della richiesta di finanziamento al Consiglio di Gestione. In caso di approvazione, UMANA MENTE monitora successivamente i progetti con assiduità, sia dal punto di vista qualitativo, sia economico che gestionale. La relazione che si sviluppa tra UMANA MENTE e gli enti finanziati si consolida quindi nel tempo, dai primi contatti fino al completamento del progetto, dando vita ad un rapporto assiduo e fiduciario, di partnership, che arriva talvolta a generare altre iniziative (consulenze, studi, nuovi progetti). Lo scopo è finanziare progetti che possano diventare servizi ed è per questo che sin dalla fase di valutazione cerchiamo di creare quei contatti e quelle sinergie con le istituzioni o con altri enti erogatori per poi trovare, insieme all Ente, la sostenibilità del progetto stesso. Il punto di debolezza, che credo sia comune all intero settore, è inevitabilmente legato alle risorse economiche, che con le idee e i bisogni che incontriamo non bastano mai. Impariamo a fare il pane - Progetto L Autonomia Possibile AISW Lombardia Onlus, Ass. Cornelia de Lange 3

Quali sono state le strategie di sviluppo dell'ente degli ultimi anni e quali sfide ancora da cogliere? Dal 2001 ad oggi abbiamo finanziato 100 progetti con uno stanziamento di fondi che supera i 29 milioni di euro su tutto il territorio nazionale. Ormai altamente specializzata negli ambiti di intervento del disagio minorile e della disabilità congenita intellettiva, UMANA MENTE ha raccolto nel corso degli anni nuovi bisogni, modelli di intervento innovativi ed efficaci, istanze dei beneficiari dei suoi progetti e degli enti attivi nel settore non profit e di tutti gli stakeholder. Da questo lavoro è scaturita una riflessione che ogni anno porta a ridefinire e rifocalizzare le linee guida per la selezione dei progetti da finanziare, in ideale continuità con quanto fatto fino a quel momento. Inoltre la Fondazione del Gruppo Allianz ha inserito nelle proprie linee programmatiche un attenzione particolare al confronto con le altre fondazioni ed enti d erogazione. L ottica è quella di attivare strategie di collaborazione che portino allo scambio di competenze, atto a rispondere al meglio ai bisogni emergenti nel contesto sociale: da una parte aumentano e si complicano le problematiche da affrontare, dall'altra cresce la necessità di risorse economiche alternative. In quest ottica dialoghiamo con diversi enti di erogazione ed abbiamo già avviato collaborazioni interessanti e costruttive con Fondazione Vodafone Italia, Fondazione ADECCO per le Pari Opportunità, Associazione ENEL Cuore ONLUS, Fondazione Cariplo, Fondazione Laureus Italia ONLUS, Congrega della Carità Apostolica, Fondazione Conte Gaetano Bonoris e con l Associazione di categoria delle Fondazioni ed Enti di erogazione italiani Assifero, di cui sono Consigliere Nazionale. Musico-Terapia-Orchestrale Progetto La Musa Coop. Soc. Esagramma Milano 4

Fatto 100 il totale entrate dell'ente, come si compongono le fonti di finanziamento attuali dell'organizzazione? E' un'organizzazione in utile? A quanto ammonta l'incidenza del debito e dei finanziamenti di terzi? Come giudica il livello di sostenibilità economica attuale e prospettica dell'organizzazione e quali strategie per consolidarla? Nel 2009 abbiamo chiuso con un avanzo d esercizio di circa 790.000, riportato a nuovo per il 2010. Dal 2002 al 2009 abbiamo impiegato mediamente in finanziamenti al non profit l 83% delle risorse, assestando al 7% i costi interni di gestione. Ogni anno l intento è quello di ottimizzare i costi gestionali, per sfruttare al massimo nei progetti le risorse che Allianz S.p.A. ci destina. Arrampicata Progetto Dinamo Camp Associazione Dinamo Camp 5

Quali sono i principali rischi e le principali opportunità per l'organizzazione con riferimento al contesto futuro? Quali sfide per la gestione? Come opportunità e sfida crediamo che sempre più il nostro operato e la nostra voglia di collaborare a tutti i livelli possa essere d aiuto alla filantropia italiana nel prendere coscienza del proprio ruolo e delle proprie potenzialità superando l isolamento che per molti anni ha caratterizzato le centinaia di fondazioni e di enti di erogazione esistenti nel nostro paese. Infatti si assiste alla necessità sempre più forte di creare nuovi ponti tra le attività che producono reddito e le attività che hanno da un lato un maggiore contenuto sociale e dall altro una minore sostenibilità economica di mercato, così che le prime riescano a supportare le seconde. In questo processo le realtà come la nostra rivestono un ruolo significativo, infatti oltre a aderire alla missione di erogare fondi dobbiamo essere, come ci ricorda Paolo Barbetta, il luogo dove si sperimentano soluzioni innovative sui meccanismi di sostegno e di finanziamento dei servizi e al tempo stesso portatori nel Terzo Settore di una cultura aziendale tramite il nostro know how e le nostre competenze. Tiro con l arco Progetto Dinamo Camp Associazione Dinamo Camp Quali sono le caratteristiche e le risorse veramente distintive di cui l'organizzazione possiede e quelle invece mancanti e che si intende sviluppare? Il primo nostro carattere distintivo è la capacità di creare partnership con gli enti supportati, questo grazie alla passione dello staff e al continuo e rigoroso lavoro di monitoraggio che portiamo avanti su ciascun progetto sostenuto. Inoltre UMANA MENTE sviluppa un attività costante di approfondimento delle problematiche di volta in volta affrontate, con 6

l obiettivo di aumentare il proprio know how e anche di sostenere lo scambio di competenze ed esperienze tra i diversi attori sociali con cui la Fondazione si interfaccia. Un ambito di sviluppo interessante potrebbe essere quello del fundraising, dove abbiamo avviato iniziative e ricerche volte a promuovere la sostenibilità del mondo non profit come problematica da affrontare sotto il profilo organizzativo strategico e finanziario. Una competenza specifica in questo campo potrebbe essere d aiuto nell indirizzare e supportare direttamente i progetti finanziati creando, insieme all ente partner, i presupposti per una sostenibilità futura. Cosa dicono di voi le altre organizzazioni, le istituzioni, i dipendenti e gli utenti? Bisognerebbe chiederlo a loro, noi possiamo attestare che abbiamo ottimi rimandi sul nostro operato e sicuramente la fiducia dei nostri stakeholder e le collaborazioni che si stanno costituendo tra UMANA MENTE e enti non profit, Istituzioni ed altre fondazioni ed enti di erogazione sono un segno chiaro e tangibile di questo apprezzamento e riconoscimento del nostro lavoro. Quale attenzione riservate allo sviluppo del personale? Alla gestione delle relazioni con gli stakeholder? Alla relazione con il volontariato? Al fund-raising? Riguardo al personale di UMANA MENTE, che rappresenta lo stakeholder più vicino alla Fondazione, la formazione sulle tematiche di intervento e sulla metodologia di lavoro è necessariamente continua, con la possibilità di frequentare corsi di formazione professionali, al fine di mantenersi preparati ed essere in grado di rispondere in maniera opportuna alle esigenze che emergono. Risulta inoltre per noi di particolare importanza coltivare rapporti con le Società del Gruppo Allianz, in Italia e a livello internazionale. Oltre a beneficiare del supporto in materia di amministrazione, questioni legali e fiscali di diverse aree del Gruppo, promuoviamo nel corso dell anno iniziative volte al coinvolgimento dei dipendenti Allianz nelle nostre attività. Tuttavia, gli stakeholder di primo ordine sono rappresentati sicuramente dai beneficiari degli progetti finanziati. Da essi negli anni abbiamo ricevuto riscontri molto positivi, sia nel corso degli incontri svolti che tramite questionati di valutazione degli interventi. Nei confronti degli enti titolari dei finanziamenti la relazione è di massima trasparenza, ponendo la fiducia reciproca come premessa necessaria per condividere gli obiettivi da promuovere. Un lavoro interessante iniziato nel 2008 riguarda il follow-up su progetti realizzato a distanza di uno o due anni dalla loro conclusione. Eravamo interessati a rispondere alla domanda: Il nostro finanziamento è veramente servito a sviluppare qualcosa di duraturo?. Abbiamo riscontrato risultati sorprendenti: tutti i progetti avviati da UMANA MENTE sono proseguiti, alcuni evolvendosi in servizi veri e propri, altri, i più complessi in particolare, rendendo distinte le varie attività progettuali ed ottenendo per ciascuna ulteriori finanziamenti e quindi sostenibilità. Nei casi peggiori i nostri progetti con il tempo, pur rimanendo attivi, sono stati ridimensionati in termini di utenza seguita o risorse utilizzate. Sul fronte del fundraising, tra il 2007 e il 2008 abbiamo avviato un percorso di formazione interna, nell ottica di acquisire competenze per supportare gli enti finanziati nella ricerca ad ampio raggio di fonti di entrata diverse dalla nostra. Abbiamo sposato l idea del Festival del Fundraising, giunto quest anno alla sua seconda edizione, e abbiamo deliberato nel luglio scorso di sostenere una quota di partecipazione al Festival per ogni ente finanziato nel 2009. Si tratta del primo tentativo di creare una cultura del fundraising nelle organizzazioni non profit raggiunte. Il Festival, tramite la presenza degli esponenti di maggiore rilievo nel settore e il confronto con i modelli a livello nazionale e internazionale, 7

offre la possibilità di accedere ad una moltitudine di proposte ed idee, stimolando i partecipanti a proseguire autonomamente scegliendo ciò che più gli si addice. A partire dal 2008 abbiamo inoltre posto maggiore attenzione alle relazioni con gli altri enti d erogazione attivi sul territorio italiano, attivando strategie di collaborazione al fine di avviare progettualità con significativo impatto sociale. Sosta musicale - Progetto L Autonomia Possibile AISW Lombardia Onlus, Ass. Cornelia de Lange 8

Quali sono i principali progetti che avreste voluto realizzare e che non siete riusciti a concretizzare? Quali progetti intendete invece sviluppare nel prossimo futuro? Non ci sono stati progetti che non siamo riusciti a realizzare. Bisogna, però, sottolineare che ogni anno arrivano tra i 200 e le 300 richieste di finanziamento e dopo un accurato iter valutativo ne vengono selezionati una quindicina circa. Questo è dettato dalle nostre linee guida e da un budget definito. Per il futuro in questo momento siamo in piena fase creativa; infatti partendo dal know how acquisito, dall esperienza in atto e grazie al confronto continuo con tutti i nostri stakeholder stiamo mettendo a punto la ridefinizione e rifocalizzazione delle linee guida per la valutazione dei nuovi progetti da finanziare e stabilendo nuove strategie e metodi efficaci per la nostra azione di monitoraggio. Se doveste dare dieci consigli di gestione alle altre organizzazioni, quali indichereste? Alle fondazioni e agli enti d erogazione in generale consiglierei: 1. partire da un'accurata analisi dei bisogni e creare specifici criteri di valutazione; 2. rafforzare la partnership con gli enti finanziati perché gli essi oltre alle risorse economiche hanno bisogno di competenze e di un supporto concreto in ottica di sostenibilità. Favorire lo scambio di esperienze fra gli enti finanziati. Verificare che il progetto sia organico ai piani di sviluppo dell ente finanziato. Verificare inoltre la presenza di un cofinanziamento e di un attività di raccolta fondi nei confronti della comunità di riferimento; 3. monitorare rigorosamente i progetti sostenuti: non è corretto dare fondi senza verificare. Mettere a disposizione di altri enti le lezioni apprese; 4. finanziare progetti che possano realmente diventare servizi sostenibili. Chiedersi cosa avverrà quando il contributo della fondazione non ci sarà più; 5. più relazioni e confronto con l ente pubblico già in fase di valutazione; 6. creare alleanze e confrontarsi con le altre fondazioni e enti di erogazione; 7. favorire l emergere di standard e criteri di valutazione e monitoraggio comuni e condivisi; 8. comunicare il proprio operato in modo trasparente e chiaro; 9. condividere le buone prassi; 10. favorire lo scambio di conoscenza e di esperienze a livello internazionale. Se doveste indicare alle altre organizzazioni 5 errori commessi da evitare, quali indichereste? Debbo dire che finora siamo stati abbastanza fortunati e non rilevo errori commessi, questo grazie soprattutto alla precisione e studio delle nostre linee d intervento e al supporto del Gruppo Allianz che ci accompagna da un punto di vista gestionale, fiscale, amministrativo e legale. Il nostro modello flessibile e dinamico ci rende sempre disponibili ad un confronto e a rimetterci in gioco; per esempio il lavoro che facciamo di follow up dei progetti conclusi vuole rispondere alla domanda: stiamo andando nella direzione corretta?. Inoltre un ruolo decisivo circa la garanzia del nostro operato lo 9

rivestono i membri dei nostri due Consigli che grazie alla loro professionalità e dedizione, indirizzano, consigliano, approvano gli obiettivi e verificano i risultati complessivi della gestione. Cosa cercate nel vostro personale? E perché? Quali strategie di reclutamento? Quello che cerchiamo sono dei profili in linea con le esigenze e l etica della Fondazione. Viene richiesta sintonia con la cultura aziendale, competenze e professionalità. In questo iter siamo supportati dall Ufficio Risorse Umane di Allianz che si occupa di tutti gli aspetti legati alla selezione. A cavallo Progetto L Autonomia Possibile AISW Lombardia Onlus, Ass. Cornelia de Lange Come selezionate i membri dei vostri organi di governo e perchè? I Consigli di UMANA MENTE sono composti, oltre che da figure aziendali come il Presidente e il Vicepresidente, da membri scelti fra qualificati esponenti del mondo scientifico, accademico, culturale e della società civile nazionale e internazionale con il compito di fornire pareri e formulare proposte in ordine ai programmi e alle attività della Fondazione. Il Consiglio di Gestione vede la presenza di Giorgio Fiorentini, Adriano Propersi, Assunto Quadrio Aristarchi e Aurelia Rivarola e quello di indirizzo di Don Virginio Colmegna e Vincenzo Manes. 10

Quali strategie di collaborazione con gli altri enti profit e non profit a livello nazionale, internazionale e locale? Come accennavo, UMANA MENTE ha fatto della trasparenza e della collaborazione uno stile di lavoro; il finanziamento per noi diventa l occasione per costruire insieme un percorso di reciproca conoscenza, di confronto, di collaborazione che favorisce una crescita di competenza da ambo le parti nell ottica di una partnership leale e costruttiva. Indichi i cinque maggiori successi raggiunti dell'organizzazione negli ultimi anni. Cosa avete imparato? Su 100 progetti finanziati dovremmo raccontare il successo di ognuno ma diventerebbe troppo lungo, credo che la ricetta del nostro successo consista nel come è stata pensata e creata la Fondazione e nel suo modello operativo. Quindi mi rallegro nel dire che stiamo andando nella direzione giusta all interno del mondo della filantropia italiana nella speranza di poter continuare a dar risposte concrete ai bisogni incontrati. 11