martedì 18 dicembre 2007



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martedì 18 dicembre 2007 Conversazione su: Gli strumenti negoziali per lo sviluppo locale: la programmazione negoziata - I Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 1

Assi di conversazione Le modalità di intervento nazionali La politica nazionale di coesione regionale Il Fondo per le aree sottoutilizzate Programmazione negoziata Inquadramento Strumenti e obiettivi nazionali Intesa istituzionale di programma Accordi di programma quadro Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 2

Le modalità di intervento nazionali Gestione diretta, prevalentemente: Politiche fiscali Incentivi (prevalentemente automatici) Opere strategiche (orientate dalle Regioni) Gestione condivisa, prevalentemente: Politica nazionale di coesione regionale: Programmazione negoziata Fondo aree sottoutilizzate (FAS) Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 3

La Politica nazionale di coesione Riferimenti costituzionali L articolo 119, comma 5, della Costituzione prevede che: per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni. Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 4

La Politica nazionale di coesione Modalità di attuazione del principio La promozione dello sviluppo economico, della coesione e della solidarietà sociale, e la rimozione degli squilibri economici e sociali vengono perseguiti, dopo la fine, nel 1992, dell intervento straordinario nel Mezzogiorno, prevalentemente attraverso due linee di intervento: la politica comunitaria di coesione regionale (preesistente); la politica nazionale di coesione regionale. Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 5

La Politica nazionale di coesione Politica di coesione e Fondo per le aree sottoutilizzate La Politica nazionale di coesione regionale, inizialmente attuata con la legge n.208/98 e con l intervento nelle cosiddette aree depresse, è stata organizzata con la Legge Finanziaria per il 2003 (artt. 60 e 61 L. n. 289/2002) unificando tutte le risorse aggiuntive nazionali in due Fondi intercomunicanti per le aree sottoutilizzate attivi presso il MEF e presso il MAP I due Fondi, per la comune ispirazione e per la gestione unitaria che li caratterizza, possono considerarsi alla stregua di un unico Fondo per le Aree Sottoutilizzate Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 6

Il Fondo per le aree sottoutilizzate Caratteristiche Disponibilità annuale di un volume di risorse aggiuntive nazionali definito e certo, assegnato in Legge Finanziaria; Metodologia unitaria verificabile di programmazione delle risorse, secondo criteri di qualità eguali a quelli della politica di coesione comunitaria; Sistema decisionale affidato a procedure rodate di cooperazione istituzionale fra Stato e Regioni; ricorso a metodi premiali e di valutazione e verifica ex post dei risultati; progressivo ri-bilanciamento degli interventi, dagli aiuti di Stato a favore degli investimenti pubblici, materiali e immateriali, per la produzione di beni collettivi Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 7

Il Fondo per le aree sottoutilizzate Principi e regole Programmazione unitaria Regole generali: competizione per le risorse o premialità; cooperazione fra livelli di governo; monitoraggio; flessibilità e tempestività di utilizzo delle risorse Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 8

Il Fondo per le aree sottoutilizzate Principi e regole: competizione per le risorse o premialità La premialità consiste nel subordinare il conferimento alle Amministrazioni destinatarie di una parte delle risorse, al conseguimento da parte di queste ultime di risultati predeterminati. La premialità, introdotta per i Fondi comunitari, è stata successivamente estesa, ai fondi nazionali per le aree sottoutilizzate: inizialmente per i soli investimenti pubblici (art.73, L. n.208/98, Finanziaria 2002), poi estesa a tutte le diverse forme di intervento del Fondo. In particolare con la delibera Cipe n. 36/2002 è stata introdotta una riserva premiale del 10 per cento per accelerare la fase finale dell effettiva spesa delle risorse. A tale riserva possono accedere le Amministrazioni centrali e regionali che: rispettino la tempistica dei profili di spesa indicati nei cronoprogrammi presentati in occasione della programmazione; presentino una relazione sullo stato di avanzamento finanziario e procedurale dei progetti. L accesso al premio avviene in proporzione al soddisfacimento dei due criteri sopra indicati, che pesano rispettivamente l 80 per cento e il 20 per cento della quota di pertinenza di ciascuna Amministrazione. Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 9

Il Fondo per le aree sottoutilizzate Principi e regole: la cooperazione fra diversi livelli di governo In attuazione dell assetto costituzionale: ai centri nazionale ed europeo è attribuita la responsabilità degli indirizzi strategici, ai governi regionali competono gran parte delle decisioni programmatiche e di allocazione territoriale delle risorse, ai governi locali il disegno dei progetti e la ricerca delle relative alleanze territoriali. Il processo decisionale è caratterizzato dal metodo della cooperazione e dell accordo fra Stato e Regioni, salvo laddove modalità di selezione a bando o altre considerazioni specifiche suggeriscano il contrario. Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 10

Il Fondo per le aree sottoutilizzate Principi e regole: il monitoraggio Il monitoraggio delle risorse tende a verificare periodicamente la domanda di finanziamento degli strumenti di intervento gestiti e la capacità di soddisfarla. Le amministrazioni e i soggetti gestori devono comunicare il grado di attuazione delle risorse assegnate, formulare previsioni triennali degli impieghi e dar conto periodicamente del volume di spesa effettivamente realizzata, aggiornando conseguentemente le precedenti previsioni. I rapporti derivanti dal monitoraggio consentono una valutazione circa i risultati quantitativi di spesa. A essa si deve affiancare una valutazione, altrettanto rilevante, sulla efficacia dei progetti nel conseguire i loro obiettivi economico-sociali: in tale attività un ruolo crescente è stato affidato alla Rete dei Nuclei di valutazione istituiti presso tutte le Amministrazioni centrali e regionali (ex legge 144/99). Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 11

Il Fondo per le aree sottoutilizzate Principi e regole: flessibilità e tempestività di utilizzo delle risorse Il principio della flessibilità trova il suo fondamento, nella facoltà di poter diversamente allocare le risorse, trasferendole da uno strumento all altro, tenuto conto dello stato di attuazione degli strumenti finanziati o delle esigenze espresse dal mercato in relazione alle singole misure di incentivazione. L azione di orientamento delle risorse deve avvenire, oltre che sulla base dei criteri di riparto, anche secondo una strategia unitaria e secondo comuni criteri fissati dalla stessa legge finanziaria, che sono: per gli incentivi: la rapidità, l efficacia e la rispondenza ai fabbisogni; per gli investimenti pubblici: la coerenza con i principi della programmazione comunitaria, l avanzamento progettuale e la premialità. Tale facoltà viene esercitata sia all inizio dell esercizio finanziario per il riparto del complesso delle risorse assegnate, sia in corso d anno per eseguire interventi correttivi, che si rendano necessari a seguito delle indicazioni fornite dall azione di monitoraggio sulla spesa e sulla domanda rivolta ai diversi strumenti di intervento Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 12

Il Fondo per le aree sottoutilizzate Criteri generali e ambiti di applicazione 1. Garanzia di concentrazione delle risorse nelle aree del Paese dove è maggiore la sottoutilizzazione del potenziale produttivo tra le macroregioni Mezzogiorno e Centro-Nord 2. Considerazione delle risorse complessive che concorrono a determinare il potenziale produttivo del territorio all interno di ciascuna macroregione 3. Considerazione dello svantaggio competitivo accumulato e prospettico all interno di ciascuna macroregione Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 13

Il Fondo per le aree sottoutilizzate Criteri specifici e quote di riparto (1) Concentrazione risorse tra macroaree 85% alle Regioni del Mezzogiorno 15% alle Regioni del Centro-Nord Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 14

Il Fondo per le aree sottoutilizzate Criteri specifici e quote di riparto (2): composizione macroaree La macroarea del Mezzogiorno comprende: le Regioni di cui alla deroga art. 87.3.a) TCE Campania, Calabria, Puglia, Sicilia; la Regione a effetto statistico (phasing-out art. 87.3.a) TCE) Basilicata la Regione a effetto economico (phasing-in art. 87.3.c) TCE) Sardegna la regione Molise (ex phasing-out Obiettivo 1 2000-2006) le regione Abruzzo (ex phasing-out Obiettivo 1 1994-1999) La macroarea del Centro-Nord comprende: Le residue Regioni dell Ob. Competitività regionale e occupazione 2007-2013 Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 15

Il Fondo per le aree sottoutilizzate Criteri specifici e quote di riparto (3) Risorse complessive e svantaggi competitivi Fattori Difficoltà di crescita: tassi di sviluppo inferiori alla media UE Difficoltà del mercato del lavoro Bassi tassi di occupazione, specie femminile Carenze in disponibilità e uso di servizi essenziali e di qualità per cittadini e imprese Riparto risorse non in relazione agli obiettivi strategici da perseguire, ma del ritardo competitivo relativo da recuperare Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 16

Il Fondo per le aree sottoutilizzate Criteri specifici e quote di riparto (4) Uniformità tra centro-nord e mezzogiorno per il periodo 2007-2013 Indici per chiavi di riparto Dimensionale Socio-economico (di svantaggio) Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 17

Il Fondo per le aree sottoutilizzate Criteri specifici e quote di riparto (5): Indice dimensionale Media ponderata dei seguenti indicatori: Indicatore quote regionali di popolazione popolazione residente media anno 2004 chiave riparto 70, peso 70% Indicatore regionali di Superficie superficie in ettari chiave riparto 30, peso 30% Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 18

Il Fondo per le aree sottoutilizzate Criteri specifici e quote di riparto (6): Indice di svantaggio Media ponderata dei seguenti indicatori: Reciproco PIL per abitante 2002-04 base 35, peso 35% Reciproco Tasso di occupazione 2002-04 base 20, peso 20% Reciproco Tasso di occupazione femminile 2002-04 base 15, peso 15% Reciproco Accessibilità media SLL 2001 (indice Isfort) Misura la facilità di fruizione dei servizi generati dalla rete dei trasporti, tenendo conto sia della componente statica di dotazione fisica di infrastrutture di trasporto e di logistica (dimensione e capacità), sia della componente dinamica relativa alle distanze, ai tempi e ai volumi di traffico generati base 15, peso 15% Reciproco popolazione 20-24 anni con almeno istruzione secondaria 2002-04 base 15, peso 15% Per il Centro Nord l indice è calcolato al quadrato Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 19

Il Fondo per le aree sottoutilizzate Criteri specifici e quote di riparto (7): Quote di riparto Correzioni per svantaggi specifici: Esternalità di piccola dimensione, a favore di Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata e Molise Centro-nord: Valle d Aosta, Trentino A.A., Friuli VG, Liguria e Umbria Insularità, a favore di Sardegna e Sicilia Decalage e compensazioni: Decalage Abruzzo: entro 3 cicli di programmazione allineamento al centro-nord (1a riduzione pari al 60% di quella lienare) Compensazioni Basilicata e Sardegna: le risorse liberate dal decalage compensano parzialmente per il nuovo quadro di programmazione comunitario 2007-2013 rispetto a quello precedente Quote di riparto finale per macroarea: Media ponderata indici di dimensione e di svantaggio Applicazioni correzioni e decalage e compensazioni Regione Sardegna Quota di riparto pari al 12,61% delle risorse attribuite dal FAS alla Macroarea Mezzogiorno Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 20

Il Fondo per le aree sottoutilizzate Principali strumenti di sviluppo finanziati Per investimenti, tra cui: Intese istituzionali di programma e APQ Ricerca, Innovazione tecnologica, Società dell Informazione Legge obiettivo Per incentivi, tra cui: Automatici crediti d imposta per agevolare gli investimenti e per l occupazione A bando e valutazione: L. n. 488/92, imprenditoria giovanile, prestiti d onore e franchising Discrezionali o negoziali: contratti di filiera, contratti di programma, contratti d area, contratti di localizzazione, patti territoriali Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 21

Il Fondo per le aree sottoutilizzate Modalità di finanziamento Ciclo unico di programmazione 2007-2013 DPEF Legge Finanziaria nazionale Delibera CIPE Delibera Giunta regionale Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 22

LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA: inquadramento COSA E È una metodologia di programmazione che regola gli interventi di una molteplicità di soggetti pubblici e privati, in funzione della gestione unitaria e coordinata delle risorse riferite ad un unica finalità di sviluppo Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 23

LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA: inquadramento MOTIVAZIONI DI BASE Istanza federalista Concertazione con le parti istituzionali ed economiche e sociali come metodo di coinvolgimento degli attori dello sviluppo locale Ruolo assunto dalla dimensione dello sviluppo locale Rilevanza delle problematiche del lavoro Difficoltà di utilizzo dei finanziamenti UE Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 24

LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA: inquadramento FINALITA Crescita socioeconomica delle aree interessate, basate su politiche di sviluppo della competitività e dell occupazione coerenti con le prospettive di sviluppo sostenibile, da attuarsi anche attraverso una semplificazione delle modalità operative e una riqualificazione della spesa pubblica e privata Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 25

LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA: inquadramento BASI GIURIDICHE Legge n.662/1996, art.2, par.203 Delibera CIPE n.29 del 21/3/1997 Legge 298/2002, articoli 60 e 61 (Fondo MEF e MAP per le aree sottoutilizzate) Delibera CIPE n.26 del 25/7/2003 (regionalizzazione Patti territoriali e Contratti di programma) Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 26

LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA: inquadramento Ambito territoriale di applicazione Metodo esteso a tutto il territorio nazionale, ferma restando la riserva di finanziamento pubblico, iniziale, per le aree depresse Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 27

LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA: strumenti e obiettivi Programmazione strategica: Intese istituzionali di programma Accordi di Programma Quadro Programmazione operativa: Contratto di programma Contratto d area Contratti di localizzazione Patto territoriale Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 28

LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA: strumenti strategici Intesa istituzionale di programma Accordo di programma quadro Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 29

LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA: Intesa istituzionale di programma COSA E È un atto di programmazione stipulato tra il Governo e ciascuna Giunta regionale Rappresenta il momento di raccordo delle varie tipologie negoziali poste in essere nell ambito regionale Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 30

LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA: Intesa istituzionale di programma CONTENUTI Oggetto dell Intesa è la collaborazione finalizzata alla realizzazione di un piano pluriennale di interventi di interesse comune e funzionalmente collegati, da realizzarsi nel territorio della singola Regione e nel quadro della programmazione statale e regionale Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 31

LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA: Intesa istituzionale di programma CARATTERISTICHE L Intesa e gli APQ sono lo scenario di riferimento comune per Stato e Regione, sotto due profili: per la destinazione e la gestione di risorse secondo le rispettive competenze; al fine di inserire gli interventi possibili nei rispettivi programmi suscettibili di cofinanziamento dall UE Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 32

LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA: Intesa istituzionale di programma MODALITA DI ATTUAZIONE La gestione dell Intesa è garantita dalla presenza del Comitato istituzionale di gestione (CIG), composto dai rappresentanti del Governo e della Giunta della Regione interessata L IIP prevede, per ciascun settore d intervento, la stipula di un Accordo di Programma Quadro, rimandando a quest ultimo la definizione puntuale delle opere e dei finanziamenti, nonché le procedure per il monitoraggio dell attuazione degli investimenti Ciascun APQ deve coinvolgere anche enti locali, enti pubblici e ogni altro soggetto pubblico e privato interessato La possibilità di intervenire in tutti i settori consente all IIP di coprire l intero orizzonte degli investimenti pubblici che rilevano per lo sviluppo del territorio regionale. Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 33

LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA: Intesa istituzionale di programma STATO DELL ARTE NAZIONALE Tutte le Regioni italiane e le due Province autonome hanno sottoscritto l Intesa e, buona parte di esse, ha già provveduto a integrare il testo originario, individuando per lo più nuovi settori di intervento. Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 34

LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA: Intesa istituzionale di programma RAS STATO DELL ARTE REGIONALE La Giunta della Regione Autonoma della Sardegna e il Governo nazionale hanno sottoscritto l Intesa il 21 aprile 1999, individuando i seguenti settori: a) Energia b) Formazione c) Ricerca scientifica d) Promozione e sviluppo delle attività produttive e) Viabilità e trasporti interni f) Trasporti esterni e continuità territoriali g) Ambiente e sistema parchi h) Tutela del paesaggio i) Regime delle entrate fiscali j) Demanio e patrimonio k) Servitù militari Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 35

LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA: Intesa istituzionale di programma RAS STATO DELL ARTE REGIONALE L Intesa è stata successivamente aggiornata nel 2001, inserendo i seguenti ulteriori settori di intervento: l) Tariffe agevolate settore aereo e marittimo per i passeggeri m) Continuità territoriale delle merci n) Metanodotto Algeria-Sardegna-Europa o) Risorse idriche p) Accelerazione delle opere pubbliche in corso e individuazione delle nuove opere di interesse strategico nazionale (assi viari principali, collegamento bacini idrici nord-sud Sardegna, piattaforma logistica mediterranea per le autostrade del mare) q) Progettazione e realizzazione di un modello di informatizzazione della P.A. di livello nazionale e internazionale con particolare riferimento all area mediterranea r) Revisione del titolo III dello Statuto con l obiettivo di equiparare le entrate tributarie della Sardegna a quelle delle altre regioni a statuto speciale Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 36

LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA: Accordo di Programma Quadro (APQ) COSA E È lo strumento di attuazione dell Intesa istituzionale di programma nei settori di intervento previsti dalla medesima Gli Assi di intervento corrispondono a quelli previsti nel QCS Obiettivo 1 2000-2006: I. Risorse naturali, II. Risorse culturali, III. Risorse umane, IV. Sistemi locali di sviluppo, V. Città, VI. Reti e nodi di servizio Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 37

LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA: Accordo di Programma Quadro FONTI FINANZIARIE L'Apq è uno strumento che fornisce alle Amministrazioni coinvolte la possibilità di far convergere verso un unico obiettivo differenti fonti di finanziamento quali: le risorse ordinarie: previsioni di spesa in conto capitale dei bilanci statali, regionali o di altri enti pubblici; le risorse comunitarie: si tratta dei fondi strutturali europei 2000-2006 e il loro cofinanziamento nazionale; le risorse nazionali per le aree sottoutilizzate : si tratta di risorse nazionali aggiuntive, prevalentemente destinate alle Intese, stanziate ogni anno dalla legge finanziaria e assegnate successivamente con delibere CIPE; le risorse private, anche attraverso forme di cooperazione pubblicoprivato tipo project financing. L'Apq è lo strumento ordinario per programmare e spendere le risorse per interventi infrastrutturali assegnate annualmente al Fondo per le aree sottoutilizzate Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 38

LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA: Accordo di Programma Quadro L APQ indica: CONTENUTI Le attività e gli interventi da realizzare, con i tempi e le modalità di attuazione; I soggetti responsabili ed i relativi impegni; Le risorse finanziarie occorrenti, a valere sugli stanziamenti pubblici o reperite tramite finanziamenti privati; Le procedure ed i soggetti responsabili per il monitoraggio e la verifica dei risultati Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 39

LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA: Accordo di Programma Quadro MODALITA DI ATTUAZIONE L APQ è sottoscritto dai responsabili amministrativi delle strutture coinvolte e riporta le schede degli interventi con l indicazione puntuale delle caratteristiche dei progetti L accordo è vincolante per tutti i soggetti che vi partecipano Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 40

LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA: Accordi di Programma Quadro Lo stato dell arte nazionale http://www.dps.mef.gov.it/intese.asp Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 41

APQ LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA: Accordi di Programma Quadro RAS STATO DELL ARTE REGIONALE (al 31/05/2005) Data stipula Valore tot. (x.000 ) di cui FAS (x.000 ) (Impegni) Tipo di interventi Metanizzazione 21/04/1999 129.144 0 (0) Collegamento Algeria-Sardegna- Europa e reti Cultura e lingua sarda 21/04/1999 12.911 0 (0) raccolta esperienze scientifiche e didattiche e selez. delle più signific. Progetto M.A.R.T.E. 21/04/1999 41.316 13.944 (41.255) aule informatiche scuole, formazione docenti, servizi telematici Risorse idriche 26/02/2003 952.609 266.402 (738.822) opere fognario depurative Sicurezza 04/04/2003 64.991 0 (59.815) cultura, scuola, disagio soc. Viabilità statale 11/07/2003 1.083.284 181.615 (179.970) lavori e progettazioni varie S.S. Mobilità 18/03/2004 629.858 50.131 (175.878) Ferrovie, Porti, Aeroporti Difesa del suolo 31/03/2004 30.000 30.000 (0) Piano di bacino assetto idrogeol. Risorse idriche integr. 11/06/2004 118.185 50.000 (11.883) opere fognario depurative Società dell Informazione Società dell Informaz. - Integrativo 28/12/2004 55.226 51.104 13/04/2005 35.360 23.907 Aree urbane 30/03/2005 41.512 24.840 (0) Strutture e infrastrutture già prog. Sviluppo locale 29/04/2005 123.458 111.698 (0) PIT, Patti territ., infr. Aree ind., patr. cult., competit. e internazion.ne Ricerca 29/05/2005 86.404 46.800 (0) Biomedicina, biodiversità animale Totale IIP 3.363.926 850.441 (1.207.623) (0) governance e cittadino (reti), telemedicina, connettività Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 42

LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA: Accordi di Programma Quadro RAS Lo stato dell arte regionale http://progetti.regione.sardegna.it/argome nti/progetti/programmasearchform Scienze delle Finanze Politiche, metodologie, strumenti e pratiche per lo sviluppo locale MF 43