NTA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

Documenti analoghi
COMUNE DI BERGAMO. PIANO ATTUATIVO Ambito di Trasformazione AT_e/ i/s27 - UMI 2 denominato ex Luna Park in Via Borgo Palazzo - Bergamo

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

ASSEMBLEA PUBBLICA EX OSPEDALI RIUNITI LARGO BAROZZI VIA XXIV MAGGIO VIA STATUTO

Comune di Casnigo VARIANTE PGT Piano dei Servizi 20 febbraio 2018

Comune di Cenate Sotto PGT Documento di piano 6 settembre 2012 agg. (articolo 13) 24 luglio 2014

PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA DENOMINATO VIA ISONZO COMUNE DI PADOVA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

Art. 2 Volumetria, Superficie lorda di pavimento e Superficie Coperta massima realizzabile

Comune di Casnigo VARIANTE PGT Documento di Piano 20 febbraio 2018

COMUNE DI PRADALUNGA Provincia di Bergamo

UMBERTINO ZAGO ARCHITETTO

Comune di Casnigo PGT Documento di piano 12 aprile 2011

COMUNE DI PISA Piano Attuativo Campaldo - Via Pietrasantina scheda norma n R.U. in variante NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

Piano delle Regole. Norme Tecniche di Attuazione. ALLEGATO A Interventi convenzionati del centro antico

\\PC\Domus_p2\VALENZA - PIAZZA\PA_VARIENTE_APRILE_2013\DOCUMENTI\NTA.doc

BANDO PER L ALIENAZIONE DI UN AREA A DESTINAZIONE INDUSTRIALE DI PROPRIETA COMUNALE A MEZZO DI ASTA PUBBLICA (AREA VIA CASTELLAZZO CASCINA OROMBELLA)

Art. 1 Disposizioni generali pag. 1. Art. 2 Contenuti del piano attuativo pag. 1. Art. 3 Prescrizioni e indirizzi pag. 1

Piano Attuativo di Iniziativa Privata

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PIANO DI LOTTIZZAZIONE

N.T.A. COMPARTO PRODUZIONE E RICERCA SUD

n. 98 Localizzazione GRAGNOLA Dati catastali Foglio 4 map. 1082

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

2. Dimensionamento di Variante N.1 al P.I.I. 3. Determinazione delle aree a standard. 4. Realizzazione opere di urbanizzazione

1. PREMESSA. I terreni non edificati sono seminativi.

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

Norme Speciali di Attuazione

IL CONSIGLIOCOMUNALE

1 - PRESCRIZIONI GENERALI

PIANO DI RECUPERO VIA EDISON

Art Norme specifiche per Unità Territoriali Organiche Elementari

COMUNE DI SESTO S. GIOVANNI PROVINCIA DI MILANO

COMUNE DI CASNIGO. Provincia di Bergamo

2. Dimensionamento di variante al P.I.I. 3. Determinazione delle aree a standard. 4. Realizzazione opere di urbanizzazione

1. PREMESSA STRALCIO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE VIGENTI STRALCIO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE VARIANTE...

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE D ATTUAZIONE

norme di attuazione PGT Piano di Governo del Territorio

PIANO ATTUATIVO SUB COMPARTI A7 A8/1 A8/2

TITOLO I CONTENUTO DEL PIANO

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

- Comparto D2.7 A - Comparto D2.7 B - Piano Particolareggiato 4

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

PIANO ATTUATIVO AT 2.3 VIA EUROPA / VIA NANI A SONDRIO NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

ART. 9 NORME GENERALI PER GLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI E TERZIARI

TITOLO III PIANO URBANISTICO ESECUTIVO RELATIVO ALL AMBITO URBANO A2

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

COMUNE DI RIMINI CF/P.IVA

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

N.T.A. del Piano Attuativo n. 3 _ località La Palagina

ART. 17 bis - Ambito di trasformazione Accordo di Programma Alfa Romeo 2015

PIANO URBANISTICO ESECUTIVO DEL COMPARTO 5 DEL P.R.G.C. DI MOLFETTA SUB-COMPARTO B DI EDILIZIA PRIVATA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE -

Borgo Santa Caterina - SCHEDA

PIANO DI RECUPERO DELL AREA EX MATTATOIO COMUNALE Scheda 24.Ri GAVORRANO PR MATTATOIO COMUNE DI GAVORRANO PIANO DI RECUPERO DELL AREA EX MATTATOIO

NOTE: Il testo evidenziato con il colore blu è stato inserito a seguito del recepimento delle osservazioni da parte

VARIANTE prg PEEP 6 Torre del Lago via Aurelia ADOZIONE GIUGNO 2009 RELAZIONE TECNICA NORME TECNICHE ATTUAZIONE

Premesse: ART. 1 INDICI E PARAMETRI EDILIZI. Il Piano Attuativo si attua nel rispetto dei seguenti parametri edilizi ed urbanistici:

PGT Piano di Governo del Territorio

QUADRO SINOTTICO DEGLI INTERVENTI

.U.A. AMBITO DI TRASFORMAZIONE URBANA AT.4 in zona omogenea B2 NORME TECNICHE

spazi di uso pubblico dotazioni e modifiche esecutive

Il P.R.G. adottato 1995 Progetto Norma PN 10: Borgo Palazzo assonometria

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE

PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA VIA DELLA REGOLA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

Art. 1 - Finalità e campo di applicazione. Art. 2 - Riferimenti normativi. Art. 3- Elaborati costitutivi il Piano attuativo

ART. 1 - AMBITO DI APPLICAZIONE DEL PIANO DI RECUPERO

COMUNE DI LEGNANO (MI) PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO in attuazione al P.G.T. di Legnano Ambito di trasformazione n.

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

INTERVENTO UNITARIO CONVENZIONATO (IUC 8) VILLA ACQUA BONA

Superficie Lotto (vedi tavola n 1 B) mq Slp in Progetto : ( ) = mq

COMUNE DI ROCCA DI PAPA Città Metropolitana di Roma Capitale

allegato SI CHIEDE LA MODIFICA E L INTEGRAZIONE DEI COMMI 2 E 3 DELL ART. 32 NEI TERMINI DI SEGUITO INDICATI IN ROSSO, CON ELIMINAZIONE DELLE PARTI SO

ambito ASP.C.r2 - proposta FINDA PICASSO NORME TECNICHE di ATTUAZIONE-rev02

1.1. La Variante al Piano di Lottizzazione Maglia 18, è compresa e indicata nei seguenti elaborati scritto-grafici

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

P.R.U. COMPARTO PASUBIO VARIANTE P.U.A. 2004

Studio Tecnico arch. Marielena Sgroi Pag. 1

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DI VARIANTE

Estratto NTA del Piano dei Servizi. con riportate le variazioni. Previsioni di Piano. Comune di Nembro Provincia di Bergamo

COMUNE DI MODENA PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO

COMUNE di AROSIO. Provincia di Como

n. 70 Localizzazione TENERANO Dati catastali NCT Fg. 164 mpp 721

ELABORATI PER PIANI ATTUATIVI (DEL.C.C.27/2005)

Comune di Jesolo. Provincia di Venezia PIANO URBANISTICO ATTUATIVO. Lido di Jesolo. Norme Tecniche di Attuazione

Norme specifiche per i singoli interventi

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

Comune di Istruttoria n.

NOTA: Gli estratti delle tavole del RU sono fuori scala (salvo quando specificato). A fini prescrittivi e giuridici valgono le tavole di piano.


COMUNE DI TURATE. Piano dei Servizi Criteri d intervento relativi agli ambiti di trasformazione. N. Ambito

ARTICOLO VIGENTE. Art Disciplina dei Sottotetti

SCHEDE DI INDIRIZZO PER L ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI E LEGENDA

Norme tecniche di Variante Urbanistica

NTA - STATO DI FATTO NTA - STATO DI PROGETTO

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL P.DI R.

riccardo albertini architetto COMUNE DI PADOVA - PROVINCIA DI PADOVA - via corsica / via mandelli - NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

Transcript:

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE ART. 1 CONTENUTI DELLA VARIAZIONE DELL ACCORDO DI PROGRAMMA PER IL NUOVO OSPEDALE DI BERGAMO RIQUALIFICAZIONE E RICONVERSIONE FUNZIONALE DELLA SEDE SORICA DEGLI OSPEDALI RIUNITI DI BERGAMO V ATTO INTEGRATIVO ART. 2 TEMPI E MODALITA DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI RISPETTO DELLA NORMATIVA URBANISTICA ART. 3 DESTINAZIONE D USO DEGLI EDIFICI E DELLE AREE NTA ART. 4 TIPOLOGIA DI INTERVENTO EDILIZIO- URBANISTICO ART. 5 ALTEZZE, DISTANZE, SUPERFICI LORDE DI PAVIMENTO E QUOTE DI SPICCATO ART. 6 CARATTERISTICHE TIPOLOGICHE E VOLUMETRIA EDIFICABILE ART. 7 PROGETTAZIONE DEGLI EDIFICI E DELLE AREE PERTINENZIALI ART. 8 PRESTAZIONI PUBBLICHE ATTESE ART. 9 AREE E SERVIZI AD PUBBLICO, AREE DI SOSTA INTERNE AL COMPARTO ART. 10 NORME FINALI E OTTEMPERANZA AGLI STUMENTI URBANISTICI VIGENTI 3

ART. 1 - CONTENUTI DELLA VARIAZIONE DELL ACCORDO DI PROGRAMMA PER IL NUOVO OSPEDALE DI BERGAMO RIQUALIFICAZIONE E RICONVERSIONE FUNZIONALE DELLA SEDE STORICA DEGLI OSPEDALI RIUNITI DI BERGAMO V ATTO INTEGRATIVO Il progetto di Masterplan delinea i principi e le regole attraverso le quali verranno sviluppati i progetti di dettaglio delle singole Unità Minime di Intervento e indica i tempi e le modalità dei processi attuativi con particolare riferimento alle prestazioni pubbliche. Il progetto, attraverso gli elaborati grafici e gli allegati relazionali e normativi, contiene tutti gli elementi di analisi urbanistica territoriale ed edilizia, i parametri urbanistici dimensionali, nonché le indicazioni relative alle funzioni che si insedieranno. Il Masterplan individua quattro ambiti di intervento attivabili autonomamente in fasi temporali diverse, all interno dell unitarietà complessiva da esso delineata. Sono da considerarsi indispensabili, per la composizione urbana del progetto unitario d intervento, i seguenti elementi, nel rispetto dei criteri di insediabilità enunciati nel testo di Accordo: - il recupero del patrimonio edilizio esistente attraverso una ri-funzionalizzazione dei padiglioni esistenti e la demolizione dei volumi in superfetazione aggiunti nel corso degli anni all impianto originario del Marcovigi e il recupero quindi dell impianto originario, - la riduzione al minimo del consumo di suolo e l incremento della capacità drenante del comparto attraverso un incremento del verde, - il mantenimento del rapporto di complementarietà della nuova sede della Guardia di Finanza con il quartiere, - la dotazione, da parte del riuso di funzioni pubbliche in cessione e funzioni sportive con uso convenzionato quali la pista di atletica, e il centro sportivo palestra-piscina coperta, - l individuazione degli ambiti e delle relative destinazioni funzionali nel rispetto della struttura insediativa prevista dal Masterplan; - la connessione ciclopedonale dei quartiere Santa Lucia e Loreto attraverso due distinti tracciati a est e a ovest del comparto, - la connessione del sistema del verde che attraverso la pedonalizzazione della via Grataroli mette in relazione l area dell ex Campo di Marte con l area verde delle piscine Italcementi, - la riqualificazione del sistema viario e pedonale costituito da Largo Barozzi, via Statuto, area tra la via XXIV Maggio e la via IV Novembre da realizzarsi attraverso la definizione di una unitarietà tipologica di materiali e di identità riconoscibile dello spazio aperto usando una grammatica coerente; - la coerenza complessiva dei collegamenti viabilistici e le localizzazioni delle aree a parcheggi; I principi sopra enunciati trovano un approfondimento negli elaborati che accompagnano il V Atto integrativo dell Accordo di Programma di seguito elencati: ALLEGATO A Relazione illustrativa ALLEGATO B Variante urbanistica agli atti dell AdP e del PGT ALLEGATO C Norme tecniche di attuazione ALLEGATO D Identificazione del perimetro di AdP e delle proprietà catastali ALLEGATO E Progetto planivolumetrico ALLEGATO F Individuazione unità minime di intervento ALLEGATO G Prestazioni pubbliche attese ALLEGATO H1 Rapporto ambientale ALLEGATO H2 Sintesi non tecnica ALLEGATO H3 Studio preliminare ambientale ALLEGATO H3a Studio preliminare ambientale - allegati ALLEGATO H3b Studio preliminare ambientale - Integrazioni ALLEGATO I Decreto motivato finale relativo alla procedura coordinata VAS, VIC e verifica assoggettabilità a VIA ALLEGATO L Cronoprogramma ALLEGATO M Piano finanziario ALLEGATO N Schemi atti unilaterali d obbligo per attuazioni interventi convenzionati ALLEGATO O Aree in cessione ed asservimento Gli elaborati di MASTERPLAN i contenuti del V Atto Integrativo dell Accordo di Programma, le presenti Norme Tecniche di Attuazione nonché la normativa di PGT vigente costituiscono l apparato normativo attraverso il quale vengono regolamentati gli interventi. ART. 2 TEMPI E MODALITA DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI RISPETTO DELLA NORMATIVA URBANISTICA L attuazione degli interventi previsti, nonché la realizzazione delle opere di urbanizzazione, e delle opere di interesse pubblico individuate dal progetto all allegato G - Prestazioni pubbliche attese - dovrà avvenire entro i termini e con le modalità stabilite nelle presenti norme e nel cronoprogramma allegato, nel rispetto della normativa urbanistica sotto riportata nonché dei decreti della Direzione Regionale Beni Culturali della Lombardia di vincolo edifici di interesse storico e artistico prot. n 5110 del 11.04.2008 e vincolo paesaggistico sul complesso ospedaliero prot. n 5111 del 11.04.2008. In considerazione delle diverse modalità di attuazione sono previste 4 unità minime di intervento che comprendono sia gli edifici e le aree all interno del comparto della Accademia della Guardia di Finanza che le aree e i servizi pubblici e asserviti all uso pubblico esterne al comparto. Le modalità di intervento delle UMI sono di seguito specificate: UMI 1 - Permesso di costruire convenzionato, UMI 2 - Permesso di costruire convenzionato, UMI 3 - Permesso di costruire convenzionato, UMI 4 - intervento diretto, Il programma cronologico fissa temporalmente gli interventi armonizzando per fasi i tempi necessari al completamento delle opere private con il completamento delle opere pubbliche, con l obiettivo di renderle fruibili nel minore arco temporale possibile. ART. 3 DESTINAZIONE D USO DEGLI EDIFICI E DELLE AREE Le destinazioni d uso sono di norma quelle indicate nell allegato E - Progetto planivolumetrico. Relativamente alla UMI 3 le destinazioni previste sono definite nella scheda di variante AdP8. Le destinazioni d uso indicate negli elaborati di Masterplan in riferimento ala UMI 3 comparto via XXIV Maggio - sono da considerarsi presuntive; nella fase di richiesta dei provvedimenti edilizi è pertanto consentito modificare il rapporto percentuale di tali destinazioni, sia aumentandole che diminuendole, sia trasferendole da un edificio all altro, purche risulti sempre rispettata la destinazione d uso prevalente a residenza. ART. 4 TIPOLOGIA DI INTERVENTO EDILIZIO-URBANISTICO Gli interventi edilizi relativi degli edifici soggetti ristrutturazione Ri2 di tipo conservativo e Restauro dovranno tenere conto dei vincoli apposti dalla Direzione Regionale Beni Culturali della Lombardia. Per gli edifici soggetti a Restauro gli interventi consentiti sono quelli definiti all art. 27 comma 1 lettera c) della L.R. 12/2005 e s.m.i. Per gli edifici soggetti a ristrutturazione Ri1 gli interventi consentiti sono quelli definiti all art. 27 comma 1) lettera d) della L.R. 12/2005 e s.m.i. Per gli edifici soggetti a Ri2 gli interventi sui fronti esterni e sulle coperture dovranno essere di tipo conservativo per gli elementi murari e decorativi, mentre gli interni potranno essere sottoposti ristrutturazione funzionale all adeguamento distributivo e impiantistico per la nuova destinazione d uso insediata. Pertanto saranno consentiti adeguamenti strutturali anche attraverso la sostituzione di elementi portanti, anche i serramenti esterni potranno essere sostituiti modificando il materiale ma mantenendo per quanto possibile il disegno originario. Per l edificio soggetto a demolizione con ricostruzione Dr le tipologie degli interventi previsti sono quelli specificati all art. 10.1.7 delle norme del P.d.R. Per tale intervento tuttavia si specifica che la demolizione avverrà contestualmente alla sistemazione dell intera UMI 2, e nel sedime dell edificio demolito il progetto planivolumetrico che verrà attuato prevede la realizzazione di parcheggi privati. La capacità edificatoria che sviluppa l intervento di Dr e che è specificata nell allegato E - Progetto planivolumetrico - restera quindi a disposizione di eventuali futuri ampliamenti che l Accademia della Guardia di Finanza, un volta trasferita nella nuova sede, intendesse realizzare nei tempi indicati nel cronoprogramma allegato all Accordo di Programma. Per gli edifici in demolizione va specificato che riguardano sia corpi di fabbrica il cui sedime verrà attrezzato a parcheggio o a verde sia corpi di fabbrica soggetti a ricostruzione attraverso interventi di demolizione e ricostruzione DR sia interventi di nuova edificazione Ne che interventi di demolizione parziale di volumi in aderenza ritenuti non coerenti con il tessuto edilizio originario. 4

Per gli edifici di nuova edificazione Ne con s.l.p. definita la norma di riferimento è quella specificata all art. 10.1.9 delle norme del P.d.R., con la precisazione che per tali interventi non sono previste schede tecniche come indicato al predetto art. 10.1.9 comma 4, ma i parametri edificatori sono quelli indicati nell allegato E - Progetto planivolumetrico. ART. 5 ALTEZZE, DISTANZE, SUPERFICI LORDE DI PAVIMENTO E QUOTE DI SPICCATO Il computo delle superfici lorde di pavimento avviene con riferimento alle modalità fissate dalle Norme del P.d.R. vigente all atto della sottoscrizione del presente V Atto integrativo all ADP. Eventuali volumi tecnici posti anche fuori terra necessari al corretto funzionamento del comparto, nonché la tribuna coperta della pista di atletica compresi i volumi sottostanti non costituiscono S.L.P. Si applicano, in ogni caso, le disposizioni sui requisiti passivi degli edifici e sul relativo calcolo delle dimensioni di muri e solai di cui alla L.R. n. 26/1995 e s.m.i. Il volume di progetto ai fini del calcolo degli standard e dei parametri urbanistici viene calcolato moltiplicando la s.l.p. di ogni singolo piano per l altezza di ml. 3.00. Il caposaldo per il calcolo della altezza massima è definito per ogni edificio soggetto a Ri1, Dr, Ne nelle tavole di piano; tale caposaldo riportato negli elaborati di Masterplan allegati potrà variare in più o in meno di cm. 50. L altezza massima è definita per ogni edificio esistente e di progetto ed è specificata nell allegato E - Progetto planivolumetrico Il perimetro dell area di massimo inviluppo definisce anche il limite di distanza minima che i nuovi fabbricati possono raggiungere rispetto ai confini di proprietà e ai perimetri della aree pubbliche e di uso pubblico. La distanza minima tra pareti finestrate dei fabbricati all interno del perimetro di Masterplan è fissata in ml. 10.00 indipendentemente dall altezza degli edifici in ottemperanza all art 103 comma 1/ bis della Legge Legge Regionale 11.03.2005 n 12. I balconi e le logge non vengono considerati ai fini della distanza tra gli edifici, indipendentemente dalla loro profondità, essi costituiscono superficie coperta ma non vengono conteggiati nel calcolo della S.L.P. All interno del perimetro del Masterplan, la distanza minima degli edifici dai confini è fissata in ml. 5.00 indipendentemente dall altezza degli edifici in oggetto e degli edifici confinanti, fatto salvo la distanza pari a ml. 10 da pareti finestrate. ART. 6 CARATTERISTICHE TIPOLOGICHE E VOLUMETRIA EDIFICABILE Le prescrizioni e i parametri da osservare nelle nuove costruzioni o nella ristrutturazione degli edifici esistenti sono contenuti negli elaborati di Masterplan allegati e nella presente normativa di attuazione. Le indicazioni ivi riportate devono intendersi definitivamente fissate e non modificabili per quanto riguarda: superficie lorda di pavimento edificabile fuori terra complessiva, altezze massime consentite in numero di piani e altezza dei fronti cosi come individuato nelle tavole allegate, superficie minima complessiva delle aree pubbliche e di uso pubblico previste, Sono invece indicative le misure delle s.l.p. presunte riportate negli elaborati di Masterplan allegati e nei dati planivolumetrici; dette superfici saranno determinate, sia agli effetti urbanistici sia agli effetti del calcolo del contributo di costruzione, sulla base dei progetti definitivi degli edifici oggetti di intervento. Le modifiche ai sensi dell art.6 comma 9, della L.R. 14.03.2003 n 2 quali, ad esempio, la diversa conformazione planimetrica e altimetrica degli edifici all interno dei perimetri di massimo inviluppo, limitate traslazioni delle superfici per attrezzature pubbliche o di uso pubblico, le varianti esecutive delle opere di urbanizzazione, nonché in generale le modificazioni planivolumetriche che non alterino le caratteristiche tipologiche di impostazione, previste negli elaborati grafici e nelle norme di attuazione del Masterplan, possono essere introdotte in fase esecutiva e approvate con le normali procedure di richieste per il permesso di costruire e, più in generale, nel corso del procedimento di acquisizione del titolo edilizio. ART. 7 PROGETTAZIONE DEGLI EDIFICI E DELLE AREE PERTINENZIALI Nello sviluppo successivo dei progetti va perseguita la qualità architettonica degli edifici e degli spazi di relazione nell obiettivo di conseguire un risultato finale il più possibile omogeneo e unitario. Dovranno essere preferibilmente mantenuti gli allineamenti e gli orientamenti degli edifici cosi come indicato nel progetto planivolumetrico al fine di pervenire a evidenti caratteri di compatibilità paesistica e sostenibilità ambientale. Nei nuovi interventi edilizi particolare attenzione dovrà essere prestata al contenimento del consumo energetico attraverso l uso di sistemi di risparmio passivo e la previsione di isolanti ad alta capacità. Dovrà essere garantita la qualità dell aria in spazi confinati attraverso un adeguata protezione dal Radon e l aerazione corretta dei locali, preferibilmente gli alloggi dovranno essere a doppio affaccio. Dovranno essere garantiti i requisiti igrotermici attraverso la corretta impermeabilizzazione delle pareti e dei solai controterra e il corretto smaltimento delle acque meteoriche. I materiali e le tecniche di costruzione dovranno garantire un adeguata protezione acustica degli ambienti ai sensi della normativa vigente; in fase di presentazione dei progetti esecutivi verrà predisposta relazione di impatto acustico. Il Masterplan disciplina inoltre la formazione degli spazi pubblici con particolare attenzione alla uniformità delle recinzioni alle aree pavimentate e allo studio del verde. A tal riguardo è necessario adottare dei criteri di piantumazione di essenze ad alto fusto o essenze arbustive coerenti con il patrimonio botanico esistente al fine di perseguire una sistemazione a verde unitaria e coerente. Non vi sono prescrizioni per le coperture, i materiali di facciata e il taglio delle aperture, i progetti dovranno seguire le indicazioni di piano per i soli aspetti quantitativi, e verranno valutati nella loro complessità. ART. 8 PRESTAZIONI PUBBLICHE ATTESE, QUALITA DEGLI INTERVENTI Sono costituite da percorsi ciclopedonali, opere di regolamentazione del traffico veicolare e arredo urbano e a verde, sistemazione delle aree a verde attrezzato esistente, spazi per attrezzature collettive di quartiere, come meglio specificato specificate nell allegato G - Prestazioni pubbliche attese -. Riguardano ambiti di intervento posti sia all interno del perimetro dell Accordo di Programma che esterne ad esso e vengono regolamentati sia in cessione che in asservimento ad uso pubblico. Tali opere saranno frutto di una attenta progettazione esecutiva in conformità alle indicazioni del progetto di Masterplan; in tale fase verranno anche verificati i costi effettivi con l obiettivo di verificare il piano economico allegato al V Atto integrativo dell AdP. Sono altresì comprese le opere atte al ripristino della funzionalità idraulica della Roggia Curna all interno del comparto. Le opere sopra descritte costituiscono urbanizzazioni primarie e secondarie pertanto gli importi derivanti dai progetti esecutivi verranno scomputati dal pagamento del contributo di costruzione. Va precisato che all interno dell area dell ex Campo di Marte sono previste aree pavimentate atte ad collocare strutture provvissorie necessarie a manifestazioni temporanee o al presidio del parco. I percorsi ciclopedonali posti a est e ovest del comparto della Accademia della Guardia di Finanza dovranno essere progettati sulla base delle indicazioni espresse nell allegato A - Relazione illustrativa. Particolare attenzione va posta alla qualità dei materiali e degli arredi, alla permeabilità visiva tra gli spazi pubblici e l Accademia, attraverso la realizzazione di recinzione metallica con elementi verticali a disegno semplice che lascino la maggiore visibilità tra i comparti; si raccomanda inoltre la mitigazione con essenze arboree e arbustive delle murature esistenti di confine e l alta qualità dell illuminazione pubblica attraverso l uso di corpi illuminanti a basso consumo quali LED. ART. 9 AREE E SERVIZI AD USO PUBBLICO, AREE DI SOSTA INTERNE AL COMPARTO Il progetto di Masterplan individua le aree 5

pubbliche cedute o assoggettate ad uso pubblico destinate a percorsi ciclopedonali o piazze, in eccedenza delle superfici minime da reperire per standard urbanistici richiesti dalle vigenti normative. Il calcolo delle aree a standard da cedere o da assoggettare ad uso pubblico da corrispondere sono indicate nell allegato O - Aree in cessione ed asservimento -. Le destinazioni d uso dichiarate nel progetto di Masterplan e relative alla UMI 3 sono presuntive e pertanto, qualora l insieme delle destinazioni insediate (ovvero successive trasformazioni delle medesime) dovessero richiedere una dotazione di aree per standard urbanistici, calcolata secondo al normativa Regionale le disposizioni Comunali in materia vigenti all atto della sottoscrizione del V atto integrativo del ADP maggiore rispetto alle aree già reperite nel Masterplan, si procederà a monetizzare la quantità eccedente. La conformazione, sistemazione e attrezzatura degli spazi pubblici e di uso pubblico sarà quella risultante dai progetti definitivi di tali spazi, cosi come saranno approvati dal Comune di Bergamo in ottemperanza alle al V Atto Integrativo dell Accordo di Programma, precisando comunque che tali indicazioni progettuali potranno subire, in sede esecutiva adattamenti e modifiche in relazione a motivate esigenze emerse in fase esecutiva. Le aree di sosta e parcheggio all interno del perimetro della Accademia della Guardia di Finanza sono identificate nell allegato E - Progetto planivolumetrico Lo schema di progetto prevede per la UMI 1 110 posti auto posti a piano seminterrato e rialzato, con accesso dalla via Statuto, mentre per la UMI 2 sono previsti 120 posti auto interrati con accesso dalla via XIV Maggio, e 470 in superficie con accessi sia da Largo Barozzi che da via XIV Maggio. Per quanto riguarda la UMI 3 i parcheggi privati sono previsti ai piani interrati dei futuri interventi edilizi nella misura massima prevista all art. 8.2.1 comma 3 del P.d.R. vigente all atto della sottoscrizione del V atto integrativo del ADP. E inoltre prevista la realizzazione di parcheggi pubblici o assoggettati all uso pubblico da realizzarsi preferibilmente al piano interrato dell intervento residenziale nella UMI3; in alternativa in fase di PDC convenzionato potranno essere proposti parcheggi a raso localizzati anche all interno della UMI 2 in corrispondenza dell area destinata alle attrezzature sportive. ART. 10 NORME FINALI E OTTEMPERANZA AGLI STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI Per quanto non espressamente specificato nelle presenti norme tecniche di attuazione e nelle prescrizioni specifiche di Masterplan, trascendenti dagli elaborati grafici e dalla relazione tecnica, parti integranti, tutti gli edifici, le sistemazioni esterne e le opere di urbanizzazione dovranno essere conformi alle norme degli strumenti urbanistici e del Regolamento Edilizio in vigore alla data di realizzazione delle stesse. 6