Quali sono gli effetti sulla sicurezza e sugli infortuni?

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Transcript:

Quali sono gli effetti sulla sicurezza e sugli infortuni? Antonella Bena (AIE) SC a DU Servizio di Epidemiologia ASL TO3 - Torino Settore rischi e danni da lavoro A 20 anni dalla 626/ 94: quali risultati possiamo valutare? Milano 27/10/

Obiettivi Qualche esempio internazionale (sono pochi) Due esempi italiani (anche questi sono pochi) Qualche risposta alla domanda Qualche idea per il futuro

Effetti della Direttiva 92/57/EEC TASSI DI INFORTUNIO IN ALCUNI PAESI UE SETTORE COSTRUZIONI Martìnez Aires MD et al. Prevention trough design: the effect of European directives on construction workplace accidents Safety Science, n.48 pages 248-258, 2009

Cicli economici TASSI DI INFORTUNIO PERIODI DI ESPANSIONE ECONOMICA - Assunzione nuovi lavoratori con poca esperienza - Aumento del ritmo di produzione - Riduzione del tempo dedicato a formazione e manutenzione di attrezzature PERIODI DI RECESSIONE - Mantenimento dei lavoratori più esperti - Riduzione del ritmo della produzione - Riduzione dell utilizzo di macchine meno efficienti Il settore delle costruzioni è particolarmente sensibile ai cicli economici I tassi di infortunio sono legati positivamente a: PIL, numero di nuovi lavoratori, permessi per costruire, intensità del lavoro I tassi di infortunio sono legati negativamente alla disoccupazione Robinson (1989), Fabiano (1995), Davies (2009), Asfaw (2011)

Andamento degli infortuni in Italia FREQUENZA DI INFORTUNI PER MILIONE DI ORE LAVORATE 547/55 164/56 303/56 90 Fonte Inail 80 70 60 50 626/94 494/96 40 30 20 10 0 1951 1956 1961 1966 1971 1976 1981 1986 1991 1996 2001

Andamento degli infortuni in Italia 547/55 164/56 303/56 NUMERO DI INFORTUNI MORTALI 4.000 Fonte Inail 3.500 3.000 626/94 494/96 2.500 2.000 1.500 1.000 500 0 1951 1956 1961 1966 1971 1976 1981 1986 1991 1996 2001 2006

Andamento degli infortuni in Italia TASSO DI INFORTUNI INDENNIZZATI 1995-2013 50 INFORTUNI PER MILLE ADDETTI 40 30 20 10 0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

Andamento degli infortuni in Italia TASSO DI INFORTUNI GRAVI INDENNIZZATI 1995-2013 11 10 INFORTUNI GRAVI PER MILLE ADDETTI 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 tasso mortali+permanenti tasso mortali+permanenti+t40 tasso mortali+permanenti+t30

Composizione della forza lavoro PROPORZIONE DI OCCUPATI ISTAT NEI SERVIZI 1977-2014 100 PROPORZIONE DI OCCUPATI NEI SERVIZI SUL TOTALE 90 80 70 60 50 40 30 19771978197919801981 1982198319841985 19861987198819891990 19911992199319941995 19961997199819992000 2001200220032004 20052006200720082009 20102011201220132014

Sottonotifica 35 PROPORZIONE DI INFORTUNI GRAVI SUL TOTALE 30 25 20 15 10 PROPORZIONE DI INFORTUNI GRAVI 1995-2013 5 30 0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 200825 2009 2010 2011 2012 2013 proporzione (mortali+permanenti)/(totali) propozione (mortali+permanenti+t40)/(totali) proporzione (mortali+permanenti+t30)/(totali propozione (mortali+permanenti+t40)/(totali senza itinere) proporzione (mortali+permanenti+t30)/(totali senza itinere) DURATA MEDIA DELL INABILITÀ 1995-2013 DURATA MEDIA INABILITÀ TEMPORANEA (GIORNI) 20 15 10 5 0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

Effetti del DLgs 494/96 L obiettivo dello studio è valutare l impatto sui tassi di infortunio nel settore delle costruzioni dei piani di intervento legati all emanazione dei decreti 494/96 e 528/99 Farina E, Bena A, Pasqualini O et al. Occup Environ Med, 2013;70:611-616

Effetti del DLgs 494/96 Promulgazione 494/96 Teorica entrata in vigore 494 Entrata in vigore 528/99 Breakpoint tra 2 e 3 trimestre 2000 1994 2000 2005 Prima dell intervento Dopo l intervento

Effetti del DLgs 494/96 REGIONI DI INTERVENTO IMMEDIATO Regioni che hanno attivato piani di monitoraggio della legge intorno all anno 2000 35% dei dipendenti delle costruzioni nel 2005 62% dei dipendenti delle costruzioni nel 2005 REGIONI DI INTERVENTO SUCCESSIVO Regioni che hanno attivato piani di monitoraggio della legge dopo il 2005

Effetti del DLgs 494/96 TASSI GREZZI DI INFORTUNIO GRAVE INFORTUNI PER MILLE ADDETTI 7 6 5 4 3 2 1 Tassi standardizzati per età, nazionalità, dimensione della ditta 0 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Intervento immediato Intervento successivo 8 TASSI STANDARDIZZATI DI INFORTUNIO GRAVE 7 INFORTUNI PER MILLE ADDETTI 6 5 4 3 2 1 0 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Intervento immediato Intervento successivo

Effetti del DLgs 494/96 RISULTATI SERIE TEMPORALI INTERROTTE Tassi grezzi Tassi standardizzati controllati Stima IC 95% Stima IC 95% β 0 5,695 5,25; 6,14 9,131 5,80; 12,45 β 1-0,031-0,17; 0,11 0,062-0,08; 0,21 β 2 0,285-0,31; 0,88 0,261-0,48; 1,00 β 3-0,208-0,41; -0,01-0,423-0,61; -0,24 Nelle regioni di intervento immediato i tassi di infortunio diminuiscono più rapidamente dopo il 2000 rispetto al periodo precedente INFORTUNI PER MILLE ADDETT 6 5,5 5 4,5 4 Controllando per la serie dei tassi delle regioni di intervento Intervento, successivo anno 2000 si evidenzia un cambiamento nella pendenza più grande 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005

Effetti del DLgs 494/96 I piani di intervento attivati in seguito all emanazione dei decreti 494 e 528 hanno avuto un effetto di riduzione dei tassi di infortunio degli operai dipendenti nelle costruzioni, che difficilmente può essere spiegato da fattori esterni I risultati delle serie temporali indicano che c è stato un miglioramento, anche quando si depura l effetto da influenze esterne Nelle regioni di intervento c è stato un miglioramento, anche se piccolo, che sottolinea l importanza del monitoraggio dell applicazione di questo tipo di leggi

Effetti del DLgs 494/96 800 OCCUPATI DIPENDENTI 60.000 VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE MEDIA IN MIGLIAIA 700 600 500 400 300 200 100 MILIONI DI EURO CORRENT 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Il ciclo economico in crescita avrebbe dovuto portare ad un aumento dei tassi di infortunio e non può spiegare la decrescita osservata Fonte Istat

Meccanismi di compliance In letteratura ci sono evidenze che la legge da sola non è sufficiente a ridurre gli infortuni sul lavoro e che sono necessarie strategie aggiuntive, come ad esempio la vigilanza, per far sì che i datori di lavoro e i lavoratori stessi aderiscano alle norme Pochi studi valutano l efficacia della vigilanza in termini di riduzione degli eventi sanitari e la maggior parte riguardano contesti molto differenti da quelli europei

Meccanismi di compliance Obiettivo della normativa è indurre nelle aziende i comportamenti desiderati e cioè che le aziende mettano in atto azioni dirette al controllo ottimale dei rischi Il governo introduce leggi e regolamenti per assicurare la salute e la sicurezza sul lavoro La legislazione fornisce la base legale per la vigilanza Attraverso la vigilanza si possono ottenere l adesione alle norme e il cambiamento dell atteggiamento di datori di lavoro e lavoratori

Meccanismi di compliance Effectiveness of work health and safety interventions by regulators: a literature review. Safe Work Australia, 2013

Efficacia della vigilanza v Gli strumenti di vigilanza (multe, azioni giudiziarie) sono comuni a molti paesi, per cui è estremamente importante sapere quanto questi strumenti influenzano la salute e la sicurezza sul lavoro v C è molta incertezza su quale sia l approccio più efficiente e più efficace; l unica revisione precedente (Tompa 2007) non ha usato la metodologia Cochrane Valutare gli effetti degli strumenti di vigilanza di leggi/regolamenti in tema di salute e la sicurezza sul lavoro per prevenire infortuni e malattie occupazionali, usando la metodologia Cochrane Mischke C et al. Occupational safety and health enforcement tools for preventing occupational diseases and injuries. The Cochrane Library 2013, Issue 8

Efficacia della vigilanza La situazione è piuttosto complessa poiché gli studi sono molto diversi tra di loro per quanto riguarda gli interventi studiati, gli outcome, il periodo dello studio e i partecipanti La sintesi dell evidenza è resa molto complicata da questa eterogeneità tra gli studi, così come la rappresentatività dei risultati

Efficacia della vigilanza IMPLICAZIONI PRATICHE Le ispezioni, come strumento della vigilanza, hanno un effetto inconsistente nel breve termine ma portano alla diminuzione dei tassi di infortunio dopo più di 3 anni di follow-up Tipologie specifiche di ispezioni portano a tassi di conformità maggiori rispetto a quello che si ottiene in generale Le sanzioni possono portare a tassi di infortunio più bassi nel breve termine ma non nel lungo termine e nelle aziende di grandi dimensioni

Valutazione della vigilanza in Veneto In Italia, gli SPISAL sono organizzazioni indipendenti e auto-regolate per cui è difficile condurre valutazioni di efficacia in aree più grandi delle ASL I pochi studi sull argomento si concentrano tendenzialmente a livello locale o di stabilimento e si focalizzano sui settori con tassi di infortunio più elevati (costruzioni, agricoltura, ) (Bruno, 2009) Ricerca finalizzata 2009: Valutazione di efficacia degli interventi sulla sicurezza condotti dai Servizi di Prevenzione, Igiene e Sicurezza del Lavoro (SPISAL) delle ASL in tutta la regione Veneto nel periodo 2001-2007 Primo studio sul settore manifatturiero in un area geografica grande

Valutazione della vigilanza in Veneto L obiettivo generale della ricerca è trarre indicazioni utili per la pianificazione delle attività di prevenzione sia in termini di efficienza sia di impatto sugli infortuni Studiare l efficacia degli interventi di vigilanza in termini di riduzione dei tassi di infortunio utilizzando un analisi di serie temporali interrotte con gruppo di controllo Studiare la sopravvivenza al primo infortunio dopo l ispezione in relazione alle caratteristiche dell intervento, e individuare le tipologie più efficaci Farina E, Bena A, Fedeli U, Mastrangelo G, Veronese M, Agnesi R. Public injury prevention system in the Italian manufacturing sector: what types of inspection are more effective? Am J Ind Med (in press)

Valutazione della vigilanza in Veneto INFORTUNI TOTALI 0.00 0.25 0.50 0.75 1.00 Kaplan-Meier survival estimates Log-rank p=0.011 0 500 1000 1500 2000 analysis time Completezza = 0 Completezza = 1 Risultati modello di Cox per la variabile COMPLETEZZA completo vs parziale HR* p-value 10-30 addetti 0.73 0.012 >30 addetti 1.12 0.443 *Corretto per i confondenti: n sopralluoghi; n operatori; tasso di infortunio grave nel 2002; attività economica Variabile di interesse principale: COMPLETEZZA dell ispezione

Valutazione della vigilanza in Veneto INFORTUNI GRAVI 0.00 0.25 0.50 0.75 1.00 Kaplan-Meier survival estimates Log-rank p=0.007 0 500 1000 1500 2000 analysis time Completezza = 0 Completezza = 1 Risultati modello di Cox per la variabile COMPLETEZZA completo vs parziale HR* p-value 10-30 addetti 0.72 0.055 >30 addetti 0.82 0.264 * Corretto per i confondenti: n sopralluoghi; n di operatori; tasso di infortunio grave nel 2002; attività economica

Valutazione della vigilanza in Veneto L effetto protettivo si evidenzia in particolare nelle piccole aziende Nelle aziende più piccole l intervento completo potrebbe essere comunque più accurato che in quelle grandi (Haviland, 2012) L effetto non cambia tenendo conto dei diversi stili di vigilanza delle ASL (sono state suddivise in due gruppi: quelle con percentuali di sanzioni sulle aziende ispezionate superiore alla media regionale e quelle con percentuale inferiore) La probabilità di avere una violazione è quasi 5 volte più alta per le aziende oggetto di un intervento completo rispetto a parziale à l azienda è costretta ad affrontare problemi magari elusi o non identificati Anche la letteratura americana supporta questi risultati

Valutazione della vigilanza in Veneto Sarebbe utile incrementare gli interventi completi per aumentare l efficacia delle attività di vigilanza in termini di riduzione degli infortuni Primo studio italiano sul settore manifatturiero in un area geografica come una regione. I risultati concorrono a creare evidenza sull efficacia della vigilanza nel contesto specifico italiano ed europeo

Quali risultati? I piani di intervento attivati in seguito all emanazione dei decreti 494 e 528 hanno avuto un effetto di riduzione dei tassi di infortunio degli operai dipendenti nelle costruzioni, che difficilmente può essere spiegato da fattori esterni Le ispezioni, come strumento di vigilanza, portano alla diminuzione dei tassi di infortunio; tipologie specifiche di ispezioni ottengono risultati maggiori di altre È utile incrementare i sopralluoghi completi anche tra le indagini infortunio per aumentare l efficacia delle attività di vigilanza Da quando la regolamentazione è entrata in vigore, la tendenza nei paesi europei è positiva e i tassi di incidenza sono decrescenti

Piano di prevenzione Codice Obiettivo centrale Nome indicatore Definizione operativa Valore Baseline Standard Fonte dei dati indicatore Riduzione dei tassi di IF: 4,36 ogni 1000 addetti per tutti i 1. Implementare il grado di utilizzo dei sistemi e degli Produzione di report regionale annuale relativo al 100% strumenti frequenza informativi di cui agli Atti di infortunistica indirizzo del Proporzione settori di Regioni che ATECO producono (esclusa agricoltura) 7.1.1 monitoraggio dei rischi e dei danni da lavoro e dei Solo alcune Regioni Un Report all'anno in Regioni Comitato ex articolo 5/81 approvati mediante Accordo un report all'anno sistemi informativi attivati tutte le Regioni di conferenza con tra Stato particolare e Regioni riguardo Emersione del fenomeno tecnopatico misurata IF: 7,62 ogni 1000 addetti nelle agli infortuni gravi e mortali mediante l incremento delle segnalazioni e delle denunce delle malattie lavoro correlate per costruzioni comparti, o per i rischi, oggetto di intervento con + 47% nel periodo 2. Incrementare per comparti la collaborazione tra operatori o per sanitari i rischi Incremento relativo delle segnalazioni 7.2.1 particolare rifer imento a: 2009-2013 a livello +10% INAIL per favorire l emersione e il riconoscimento delle MP di malattie professionali - comparto agricolo forestale nazionale oggetto di intervento, con Agricoltura, valore assoluto: 11.417 - comparto delle costruzioni - rischio cancerogeno e chimico - rischi per apparato muscolo scheletrico infortuni gravi particolare riferimento a: 3. Sostenere il ruolo di RLS/RLST e della bilateralità - comparto agricoltura 4. Promuovere/favorire l adozione da parte delle imprese di buone prassi e percorsi di Responsabilità sociale - comparto edilizia 5. Promuovere/favorire programmi di miglioramento del benessere organizzativo nelle aziende 6. Coinvolgere l istituzione scolastica nello sviluppo delle competenze in materia di SSL nei futuri lavoratori 7.3-4-5.1 7.6.1 Indice di frequenza totale Adozione di programmazione in seno ai comitati regionali di coordinam ento ex art 7 Dlgs 81/08 di azioni di promozione per: - il sostegno al ruolo di RLS/RLST e della bilateralità - la promozione della responsabilità sociale d impresa - la prevenzione dei rischi da incongruenze organizzative Proporzione di istituti scolastici che aderiscono alla progettazione regionale specifica inserita nei programmi integrati di promozione della salute Riduzione dei tassi di frequenza infortunistica con 7. Promuovere il coordinamento dell attività di particolare riguardo agli infortuni grav i e mortali p er vigilanza e l approccio di tipo proattivo dei servizi comparti o per i rischi oggetto di intervento, con 7.7.1 pubblici degli attraverso infortuni l adozione di piani integrati con di prognosi particolare rifer imento a: prevenzione degli infortuni - comparto agricoltura - comparto edilizia maggiore di 40 giorni o con postumi permanenti superiori al 5% Inail,o mortali 8. Migliorare la qualità e l omogeneità dell attività di vigilanza anche attraverso l incremento dell utilizzo di strumenti di enforcement quali l audit 7.8.1 Adozione di atti di indirizzo nazionali e regionali finalizzati a garantire uniformità e trasparenza nell attività di vigilanza e controllo e loro monitoraggio ma Proporzione di Regioni che programmano azioni di promozione Proporzione di istituti scolastici di ogni ordine e grado che aderiscono, sulla base di un accordo stipulato tra Regione e Ufficio scolastico regionale, ai programmi di promozione della salute e di sviluppo delle competenze in materia di SSL nel contesto scolastico, con almeno l 80% delle classi target Riduzione relativa dell'indice di frequenza totale degli infortuni con prognosi maggiore di 40 gg o con postumi permanenti superiori al 5% Inail, o m ortali Proporzione di Regioni che adottano gli atti (Comma 3 lettera c) art. 5 Dlgs 81/08 e dall art. 7 dello stesso decreto legislativo) Solo alcune Regioni Ogni Regione individua il proprio IF: 4,36 ogni 1000 addetti per tutti i settori ATECO (esclusa agricoltura) IF: 7,62 ogni 1000 addetti nelle costruzioni Agricoltura, valore assoluto: 11.417 infortunigravi Solo alcune Regioni 100% Tutte le Regioni programmano azioni di promozione Ogni Regione individua il suo standard. Lo standard nazionale è: 100% delle Regioni raggiunge almeno l'80% dello standard individuato dalla Regione stessa (con un minimo del 10% di scuole coinvolte) -10% Regioni Regioni -10% INAIL 100% Tutte le Regioni adottano gli atti di indirizzo Regioni

Piano di prevenzione PIANI DI PREVENZIONE REGIONALI 10 hanno adottato indicatori e standard 3 hanno cambiato lo standard 1 ha cambiato l indicatore 2 non hanno considerato l indicatore 5 non hanno presentato il PRP Sono stati proposti indicatori calcolati su base aziendale, più adeguati dal punto di vista strutturale 1 ha proposto uno standard superiore 2 hanno proposto standard inferiori

Qualche idea che si potrebbe realizzare Qualche attività in corso che meriterebbe di essere valutata: Piano nazionale cantieri 2009-10 Piano nazionale agricoltura 2009-11 Vigilanza nelle regioni che hanno un sistema informatizzato di registrazione degli interventi Formazione dei lavoratori (impatto sulla salute ma anche metodologie più efficaci) Piani di comparto basati anche sul ruolo attivo delle parti sociali)

Qualche idea che si potrebbe realizzare Qualche sfida metodologica: Differenze geografiche (equità) Precarizzazione Atomizzazione della struttura produttiva Crisi economica Valutazione qualitativa (MacEachen E et al. Systematic review of qualitative literature on occupational health and safety legislation and regulatory enforcement planning and implementation. Scand J Work Environ Health Online-first article doi:10.5271/sjweh.3529)

Qualche idea che si potrebbe realizzare un gruppo nazionale di laboratorio/riflessione/azione

Grazie per l attenzione! Grazie a: Elena Farina Osvaldo Pasqualini Conflitti di interesse: nessuno