Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "Archimede"

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Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "Archimede" Via Sipione, 147-96019 Rosolini (SR) Te1.0931/502286- Fax: 0931/850007 e-mail:srisol1003((ii!:i1!.uzioneji-.s.ris017003((i!pec.istruzione.it CiF. 83001030895 - Cod. Mecc. SRIS017003 Codice Univoco Ufficio: UF5Cl Y www.primoistitutoarchimede.il Rosolini, 18 Ottobre 2018 AI Collegio dei Docenti All'albo istituzionale OGGETTO: ATTO D'INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTA la Legge 13 luglio 2015, n 107 "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti", in particolare il comma 14, punto 4; VISTOl'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59; VISTOil D.P.R.275/1999 "Regolamento in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche", ed in particolare gli artt. 3, come modificato dalla legge n. 107/2015, 4 e 5, comma 1; VISTOil Decreto Interministeriale 211 del 7 ottobre 2010 - Indicazioni nazionali per i Licei; VISTAlo Direttiva 5 del 16 gennaio 2012- Linee guida triennio Istituti professionali e Direttiva 65 del 28 luglio 2010- Linee guida biennio iniziale istituti professionali; il decreto legislativo 3 aprile 2017 e il regolamento dei nuovi istituti professionali approvato con DM 92 del 24 maggio 2018; VISTOil comma 7 della Legge 13 luglio 2015 n. 107, che descrive gli obiettivi formativi individuati come prioritari, le cui aree di intervento sono state ricondotte, a titolo esemplificativo, ai campi suggeriti dalla Nota del MIUR n. 30549 del 21/9/2015; VISTOil Decreto Ministeriale 22 Agosto 2007, n. 139 - Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione; TENUTIIN CONSIDERAZIONEi Piani dell'offerta formativa degli anni scolastici precedenti; CONSIDERATEle criticità rilevate e i risultati di apprendimento registrati; Visti i risultati dell'attività di monitoraggio realizzata dal nostro istituto negli anni scolastici precedenti; 1

SENTITA l'assemblea ATA e il DSGA, relativamente alle scelte di gestione e di amministrazione; VISTI gli esiti del Rapporto di Autovalutazione e considerate le priorità e i traguardi ivi individuati; VISTA la necessità, in considerazione della natura flessibile del progetto formativo, di aggiornare e integrare il Piano Triennale dell'offerta Formativa (PTOF) per il corrente anno scolastico; CONSIDERATO che la comunità professionale sarà impegnata nell'aggiornamento del Piano di Miglioramento e la conseguente incidenza che tale Piano avrà nell'implementazione dell'offerta formativa; VISTI i risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti nella nostra scuola, in rapporto alla media nazionale e regionale; CONSIDERATA la struttura dell'istituto, articolata n.3 plessi; TENUTO CONTO delle risorse professionali, strumentali e finanziarie di cui l'istituzione dispone; RICHIAMATO l'art. l, commi da 1 a 4, della Leggen. 107/2015; CONSIDERATEle Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15,2015/16 e 2016/17 (Direttiva n. 11/2014); CONSIDERATIi compiti affidati al dirigente scolastico dall'art. 25 D.lgs. 165/2001 e dalla legge n. 107/2015, ed in particolare dai c.78 e segg.; RICHIAMATEle norme a tutela della libertà di insegnamento dei docenti e quelle relative alle competenze degli OO.Cc.; RICHIAMATEle scelte di amministrazione, di gestione ed organizzazione del lavoro declinate nella direttiva impartita al DSGAper l'anno 2017/2018 e in particolare i principi di: tutela della privacy delle persone e degli altri soggetti; accoglienza, ascolto attivo e orientamento dell'utenza; chiarezza e precisione nell'informazione; potenziamento dell'informatizzazione dei servizi, anche al fine di abbreviare I tempi di lavorazione e ridurre, di conseguenza, i tempi di attesa dell'utenza; funzionale organizzazione del lavoro di tutte le unità di personale ATA; valorizzazione della professionalità di tutto il personale; costante monitoraggio dei procedimenti amministrativi. EMANA Il seguente AnO DI INDIRIZZO per l'elaborazione del Piano dell'offerta Formativa Triennale PRINCIPI GENERALI PER L'ELABORAZIONE DEL P.T.O.F Il Piano Triennale dell'offerta Formativa è costantemente orientato all'innalzamento dei livelli di istruzione e della competenze degli studenti, nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento. L'azione dell'istituzione scolastica è espressione dell'autonomia della comunità professionale e territoriale, valorizza il contributo di tutte le componenti della comunità scolastica, è orientata all'inclusione e alla valorizzazione delle differenze. Il metodo di lavoro è volto alla collaborazione e alla partecipazione, nel rispetto della libertà di insegnamento, delle competenze degli organi collegiali e delle istanze degli alunni e delle loro famiglie. Si ritiene fondamentale la chiara definizione delle priorità condivise all'interno della comunità scolastica e la definizione di momenti comunicativi atti a renderle note anche all'esterno, coinvolgendo nel progetto formativo le famiglie e il territorio. Il Collegio dei Docenti è invitato a considerare: 2

lo sviluppo di competenze di cittadinanza, in particolare il sostegno all'assunzione di responsabilità e autodeterminazione; la previsione di strategie orientate all'inclusione degli studenti con disabilità nel gruppo dei pari e per sostenere gli studenti stranieri di recente immigrazione, per il potenzia mento degli studenti con particolari attitudini disciplinari, per l'individuazione dei talenti, il potenzia mento delle eccellenze e l'adozione di iniziative educative e didattiche secondo quanto indicato dalle Linee Guida sui B.E.S (LEGGE 170/2010). Si ritiene importante prevedere progettazioni che favoriscano alleanze tra docenti curricolari, di sostegno, tutor, famiglie, enti locali, associazioni; l'organizzazione di un ambiente di apprendimento che consenta riflessione e capacità critica, partecipazione e cooperazione, creatività, in particolare attraverso: la diffusione di metodologie didattiche attive (apprendimento per problem solving, ricerca, esplorazione e scoperta), individualizzate e personalizzate che valorizzino stili e modalità affettive e cognitive individuali; la promozione di situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e fra pari, lavoro in gruppo, realizzazione di progetti e ricerche come attività ordinaria della classe) e approcci meta cognitivi (modi di apprendere individuali, autovalutazione e miglioramento, consapevolezza, autonomia di studio); la diffusione e valorizzazione delle risorse tecnologiche di cui la scuola si è dotata nel tempo e che possono rappresentare un valido supporto per la formazione degli studenti in una dimensione europea. l'attenzione allo sviluppo di un clima di apprendimento positivo anche mediante la condivisione di regole di comportamento, con l'adozione di specifiche strategie per la promozione delle competenze sociali (a solo titolo di esempio, assegnozione di ruoli e responsabilità, sviluppo del senso di legalità e di un'etica della responsabilità, collaborazione e spirito di gruppo); il raccordo tra attività di ampliamento dell'offerta formativa e il curricolo di istituto, con la chiara individuazione di obiettivi, abilità/competenze; la progettazione di segmenti del curricolo e la realizzazione di attività in continuità tra docenti di (ordini /gradi di scuola precedenti); il piano di formazione e aggiornamento dei docenti coerente con gli obiettivi di miglioramento previsti nel RAV; la previsione di attività di monitoraggio e di momenti di riflessione sullo sviluppo delle attività previste, per introdurre piste di miglioramento, ottimizzando i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio; la promozione di mobilità transnazionale degli studenti. Il Collegio risulta sempre articolato in strutture di riferimento (dipartimenti) per la progettazione didattica e la realizzazionedi programmazioni periodiche comuni per ambiti disciplinari e/o classi parallele. 3

CONTENUTI DEL PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA Il Piano Triennale dell'offerta Formativa deve contenere: Il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti e del numero degli alunni con disabilità. L'efficace programmazione della quota di autonomia del curricolo e lo sviluppo di spazio di flessibilità sono da considerarsi criteri qualitativi rilevanti nella definizione del fabbisogno di organico. Il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa. Il Collegio individua obiettivi prioritari tra quelli indicati dal comma 7, definendo i campi di potenziamento (come da CM n. 0030549 del 21/09/2015), in relazione alle azioni di miglioramento da porre in atto a seguito dell'individuazione delle criticità come emerse nel RAVe delle priorità e traguardi individuati e dei progetti attivati o da attivare. Nel fabbisogno dovrà essere compreso il semiesonero dei collaboratori del dirigente. Il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. A tal proposito, sentito il DSGA,si forniscono i seguenti indirizzi: considerata la struttura dell'istituto scolastico, si ritiene necessario garantire le attività previste dai profili professionali di riferimento nei piani di lavoro, secondo principi di qualità, di efficienza e di economicità. Il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali. Il Piano dell'offerta Formativa Triennale, per gli aspetti di progettazione didattica e formativa, deve contenere inoltre: Il Piano di miglioramento dell'istituzione scolastica, piano che costituisce, in un'ottica di flessibilità, uno dei punti di riferimento centrali per la progettazione dell'attività della nostra istituzione scolastica (art. 3 c.3 DPR275/99 come modificato dal c. 14 Legge107/2015) Le modalità di attuazione dei princìpi di pari opportunità, promuovendo ad ogni livello il rispetto della persona e delle differenze senza alcuna discriminazione (art. 1 c. 16 Legge 107/2015 e CM n. 1972 del 15/09/2015) Le azioni volte allo sviluppo di competenze digitali e alla costruzione di ambienti di apprendimento inclusivi (c.56 Legge107/2015) che, in riferimento al Piano nazionale sulla scuola digitale (PNSD),si ritengono comunque rilevanti per la progettazione delle azioni formative Le attività inerenti i percorsi di orientamento, comprese le attività funzionali all'insegnamento non aggiuntive e riguardanti l'intero corpo docente (DL 104/2013 art. 8 - Legge di conversione 8 novembre 2013, n. 128) e quelle previste in eventuali specifici progetti orientati a percorsi di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni, finalizzati alla scelta del percorso universitario successivo,orientamento al territorio e alle realtà produttive e professionali, alternanza scuola-lavoro. Le attività e i progetti di orientamento scolastico saranno sviluppati con modalità idonee a sostenere anche le eventuali difficoltà e problematiche proprie degli studenti di origine straniera (art. 1 c. 32 Legge107/2015). Tali problematiche dovranno essere adeguatamente affrontate. 4

Insegnamenti opzionali nel secondo biennio e nell'ultimo anno anche utilizzando la quota di autonomia e gli spazi di flessibilità (c. 28 della Legge 107/2015). Attività di alternanza scuola- lavoro come previsto dal c. 33 della Legge 107/2015. Saranno attuate nel corso dell'anno le attività che riguarderanno tutti gli studenti del triennio a completamento del ciclo di studi, secondo le diverse modalità previste e articolate con attività di formazione in aula in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, di comunicazione, conoscenza del mondo del lavoro, e mediante l'organizzazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro ed effettuati secondo quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. (L'obiettivo è di integrare in modo organico nell' offerta formativa esperienze di stage e inserimenti nel mondo del lavoro, anche con ricadute nella valutazione del percorso formativo degli studenti.) Iniziative di formazione rivolte agli studenti, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso. Eventuali attività extrascolastiche e in collaborazione con il territorio, attività che dovranno essere caratterizzate da coerenza e continuità con l'azione formativa svolta durante l'attività curricolare. "Si ritiene essenziale che il Collegio sia articolato in strutture di riferimento (es. dipartimenti) per la progettazione didattica e che i docenti effettuino una programmazione periodica comune per ambiti disciplinari e/o classi parallele. Si suggeriscono inoltre al Collegio alcuni principi e strategie da declinare nel P.T.O.F.: integrare funzionalmente le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali; potenziare ed integrare il ruolo dei dipartimenti e delle funzioni strumentali al P.T.O.F; migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazionee la condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti; promuovere la condivisone delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all'interno dell'istituzione; generalizzare l'uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne le competenze; migliore l'ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica); sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell'innovazione metodo logicodidattica; accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: progetti, protocolli, intese; operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo. reti, accordi, RISULTATI SCOLASTICI: Migliorare gli esiti degli studenti, soprattutto nelle discipline di indirizzo, potenziando l'italiano, la matematica, le lingue straniere e riducendo la percentuale dei giudizi sospesi. RISULTATI NElLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI: Ridurre la varianza tra le classi, in particolar modo per la matematica. I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell'organico del potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l'area disciplinare coinvolta. Si terrà conto del fatto che l'organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l'intera quota disponibile. 5

Tutti i progetti e le attività previste nel piano devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell'arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza/assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza. FORMAZIONE DEL PERSONALE Il Collegio dovrà definire le aree per la formazione professionale che siano coerenti con i bisogni emersi e che rispondano ad esigenze di miglioramento dei risultati dell'istituzione scolastica in termini di esiti di apprendimento e di sviluppo delle competenze di cittadinanza. Dovrà essere individuata la ricaduta attesa delle iniziative di formazione nell'attività ordinaria della scuola. Potranno essere previste attività di condivisione di buone pratiche e gruppi di lavoro per la produzione di materiali/strumenti, utili per la comunità professionale. Strategia formativa privilegiata sarà da ritenere la ricerca-azione. Per quanto riguarda la formazione del personale tecnico ed ausiliario si ritiene fondamentale tenere conto di quanto emerso nell'assemblea del personale ATA. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Le azioni di monitoraggio sulla realizzazione delle attività previste nel Piano dell'offerta Formativa sono ritenute essenziali per adeguare la progettazione e per introdurre eventuali interventi correttivi. La valutazione degli alunni, che deve essere trasparente e tempestiva (D. Lgs. 122/09, art. 1), ha valore sia formativo che amministrativo ed è uno strumento necessario per l'articolazione delle azioni didattiche e di supporto all'orientamento personale dell'allievo. Indirizzi orientativi per l'attività di progettazione della valutazione degli alunni: definizione di criteri comuni di valutazione per ambiti/discipline; costruzione di prove comuni per classi parallele e definizione di criteri comuni di correzione, nell'ambito dei dipartimenti; inserimento accanto alle prove tradizionali, di strumenti diversificati per la valutazione degli studenti, coerenti con la certificazione di competenza e atti alla rilevazione anche di condotte cognitive ed affettivo-motivazionali ; progettazione di interventi didattici specifici in esito alla valutazione degli studenti così da costruire una forte relazione tra le attività di programmazione e quelle di valutazione degli stessi. I risultati della valutazione degli studenti saranno utilizzati in modo sistematico per ri-orientare la programmazione e progettare interventi didattici mirati. Il piano dovrà essere predisposto dai collaboratori del dirigente scolastico affiancati dalle funzioni strumentali e da eventuali commissioni entro il 15 novembre 2018, per essere successivamente portato all'esame del collegio stesso. Il presente Atto di Indirizzo, contenente i principi generali e gli indirizzi necessari per la stesura del Piano Triennale dell'offerta Formativa, potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione. 6