OGGETTO: Adeguamento tecnologico di una porzione dello stabile adibito ad allevamento avicolo, sito in Comune di Sassocorvaro (PU), località Foglia, per conto della Società Agricola MADONNA DEL PIANO di Salvatori Ezio con sede in Sassocorvaro (PU). DESCRIZIONE DELLE OPERE EDILIZIE Si premette che la Società Agricola MADONNA DEL PIANO di Salvatori Ezio conduce direttamente un azienda agricola con terreni ricadenti nei territori dei Comuni di Lunano (PU) e Sassocorvaro (PU), di proprietà del titolare sig. SALVATORI Ezio, estesa complessivamente per una superficie di circa Ha. 32.60.96, tra terreni in proprietà e quelli in affitto. Il centro aziendale è ubicato nel Comune di Sassocorvaro (PU), in loc. Foglia, nel quale trovano ubicazione alcune infrastrutture aziendali (magazzino, capannoni avicoli, ecc.), censite nel vigente Catasto dei Fabbricati al foglio 70 con i mappali n.ri 276, 228, 223, 312 e 313. L attività produttiva dell azienda è rivolta principalmente all allevamento di galline ovaiole e secondariamente, alla produzione di cereali e foraggi. Le strutture aziendali esistenti comprendono: - una struttura adibita ad allevamento avicolo, della superficie coperta di mq. 800,00 circa, con capienza di circa n 16.700 capi; - una struttura, della superficie coperta complessiva di circa mq. 1.684,00, che comprende un locale per la raccolta e selezione delle uova, un piccolo magazzino, un locale per la lavorazione e conservazione dei prodotti agricoli ed una tettoia fotovoltaica, funzionale all attività agricola; - una struttura, della superficie coperta complessiva di circa mq. 1.081,00, che comprende un accessorio a due piani (ex fabbricato abitativo), locali per la raccolta e selezione delle uova, ufficio, deposito e locale già adibito in passato ad allevamento di galline ovaiole, attualmente utilizzato come deposito; - n 2 accessori autonomi adibiti a deposito e ripostiglio, per una superficie coperta complessiva di circa mq. 522,00. L area di intervento sul quale insiste il complesso agricolo è classificata dal vigente Piano Regolatore Generale come Zona Agricola E1 per allevamenti industriali. In tali zone sono consentite esclusivamente le opere previste dall art.3d, della Legge 13/1990 e le attrezzature, infrastrutture e accessori funzionali allo svolgimento dell attività. 2
Tanto sopra premesso, la Società Agricola MADONNA DEL PIANO di Salvatori Ezio titolare dell intervento, allo scopo di adeguarsi alla Direttiva UE 1999/74 CE, recepita dal DL 267/03 entrato in vigore il 5.10.2003, relativa alla protezione delle galline ovaiole, è venuta nella determinazione di dismettere il vecchio impianto e conseguentemente installarne uno nuovo e moderno concepito con soluzioni tecnologiche all avanguardia, soprattutto per quanto riguarda il benessere degli animali, l abbattimento dei fattori inquinanti e la salvaguardia dell ambiente. Il presente progetto pertanto non prevede la costruzione di nuovi edifici per allevamenti zootecnici di tipo industriale ( art.3d della L.R. n.13/90) ma esclusivamente l adeguamento tecnologico di un immobile esistente, facente parte del complesso aziendale della superficie coperta di circa mq. 824,00. Per tale motivo si rende necessario la realizzazione di alcune strutture accessori funzionali allo svolgimento dell attività in ampliamento dello stabile esistente. Per quanto riguarda i parametri edilizi della zona di intervento (E1 Agricola), si precisa che la stessa risulta avere una estensione pari a mq. 30.687,18 costituita interamente da terreni di proprietà del sig. Salvatori Ezio. Gli indici e le prescrizioni di cui all art.2.26 delle NTA del vigente PRG e della L.R. 13/90 vengono pienamente rispettati e l indice di fabbricabilità fondiaria, in ragione di 1mc./mq., è stato ampiamente verificato Volumetria di progetto mc. 24.252,25 < mc 30.681,18 (Vol. max consentito), come desumibile dalla verifica riportata nella TAV.01. Più propriamente, gli interventi edili previsti e necessari all adeguamento si possono così riassumere: A) Interventi di manutenzione straordinaria del capannone avicolo: B) Realizzazione di strutture accessorie per la protezione di impianti; C) Sistemazione della pertinenza esterna. ****************** A) INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA: La porzione oggetto d intervento, delle dimensioni in pianta di ml. 81,35x10,15 ed altezza interna sotto la catena di ml. 4,00, è costituito da una struttura portante in acciaio, tamponamento in laterizio, copertura a due falde, manto di copertura in pannelli sandwich coibentati di colore grigio avorio e pavimentazione interna del tipo industriale con finitura finale al quarzo. 3
Le opere edili previste sono: - tamponamento di tutte le aperture esterne sul lato Est del capannone; - apertura di un portone carrabile sulla testata del capannone delle dimensioni di cm. 315x280 e di una porta sul prospetto lato Est delle dimensioni di cm. 150x230; - inserimento di n 9 ventilatori a parete per l estrazione dell aria calda proveniente dall allevamento; - modifica delle aperture sul prospetto lato Ovest per l inserimento del Pad-Cooling; - ripristino dell intonaco interno ed esterno del capannone. B) REALIZZAZIONE ACCESSORI FUNZIONALI ALL ATTIVITA : E prevista la realizzazione di una struttura, in ampliamento dello stabile di cui sopra, delle dimensioni in pianta di ml. (45,24x12,78) + (8,67x12,78), corrispondente ad una superficie utile lorda di circa mq. 630,00 e costituita da profili metallici e manto di coperta con pannelli sandwich coibentati. La copertura è ad uno spiovente e l altezza massima della nuova tettoia non supererà la linea di gronda della struttura esistente, in maniera tale da non creare un brusco stacco visivo tra le due volumetrie. Le altezze variano da un massimo di ml.3,95 ad un minimo di ml. 3,00. L ampliamento si rende indispensabile per una doppia finalità: proteggere dagli agenti atmosferici l impianto di asciugatura della pollina, ubicato a ridosso della struttura esistente e creare un adeguato locale per lo stoccaggio della pollina asciutta. Quest ultimo verrà in parte tamponato con muratura in c.a., opportunamente intonacata e tinteggiata esternamente, come da campione colore evidenziato nell elaborato grafico Tav.05. Sono inoltre previste altre n 3 piccole tettoie aperte in struttura metallica a protezione degli impianti dell allevamento avicolo e del fotovoltaico, e più precisamente: - tettoia a due spioventi, di forma trapezoidale, della superficie utile lorda di mq. 68,01 e altezze in gronda di ml. 1,90/2,40, ubicata tra l accessorio ex-fabbricato abitativo e la zona a servizi del capannone avicolo. Il manto di copertura è previsto in pannelli sandwich coibentati, con le medesime caratteristiche tipologiche e di finitura di quello della struttura limitrofa; - tettoia a due spioventi ubicata a ridosso della zona servizi (deposito e raccolta uova) a protezione delle operazioni di carico e scarico del prodotto imballato, delle dimensioni in pianta di mt. 7,54x3,64, altezza in gronda di ml. 3,45 e superficie utile lorda di mq. 27,45. Il manto di copertura è previsto in pannelli sandwich coibentati, 4
con le medesime caratteristiche tipologiche e di finitura di quello della struttura limitrofa; - tettoia ad uno spiovente, ubicata sulla testata del capannone avicolo oggetto di intervento, a protezione dei quadri elettrici dell impianto fotovoltaico esistente, delle dimensioni in pianta di mt. 9,95x2,30, altezza massima ml.2,65 minima ml.2,40 e superficie utile lorda di mq. 24,50. Il manto di copertura è previsto in pannelli sandwich coibentati, con le medesime caratteristiche tipologiche e di finitura di quello della struttura limitrofa; C) SISTEMAZIONE PERTINENZA ESTERNA: L area pertinenziale del capannone oggetto di adeguamento tecnologico verrà in parte pavimentata con getto di calcestruzzo cementizio, rifinito con spolvero di quarzo di color grigio cemento. Relativamente allo smaltimento delle acque meteoriche provenienti dalle coperture della struttura esistente e degli ampliamenti, si precisa che esse verranno smaltite superficialmente a valle del complesso aziendale, così come avviene già per quelle provenienti dalle strutture esistenti (vedi elaborato grafico TAV.07). In merito alla sistemazione a verde dell area pertinenziale si precisa che il comparto risulta già sufficientemente piantumato e circondato da siepi sempreverdi, come del resto dichiarato nella precedente pratica edilizia n 2010/1439 Permesso di Costruire n 2010/35. INSTALLAZIONE IMPIANTI: All interno del capannone verranno posizionate le nuove gabbie che ospiteranno circa n 22.875 ovaiole sistemate lungo n 3 file di batteria a 5 piani, nel rispetto della Direttiva Europea sul benessere delle ovaiole. Verrà realizzato, ex-novo, un impianto elettrico dimensionato per soddisfare tutte le direttive di cui al DL 267/03, entrato in vigore il 5.10.2003. Al fine di mantenere all interno dell allevamento una adeguata temperatura e un giusto livello di umidità, verrà installato un impianto di climatizzazione composto da pannelli cooling alveolari, finestre a doppio effetto, motoriduttore per apertura finestre, ventilatori e unità di circolazione. Inoltre il presente intervento prevede l installazione di un impianto che permette alla pollina di essere disidratata ed essiccata in fase di allevamento, convogliandola per mezzo di nastri trasportatori su una linea di asciugatura posizionata esternamente, a fianco del capannone (vedi tav. Layout). L impianto non necessita di un sistema aggiuntivo di soffiaggio, ma sfrutta il normale apparato di ventilazione con estrattori atti 5
a ricambiare l aria in quantità adeguata al numero degli animali e alle temperature stagionali. Al fine di assicurare la funzionalità di detto impianto dovrà necessariamente essere protetta dagli agenti atmosferici da una struttura di protezione costituita da profili metallici e manto di copertura con pannelli sandwich coibentati ad uno spiovente. SMALTIMENTO DEIEZIONI Lo smaltimento delle deiezioni è un problema che occupa una notevole importanza nella zootecnia e soprattutto nel settore avicolo. Tuttavia la maggior parte degli allevamenti presenti in Italia sono costituiti da batterie a piani sfalsati con fossa sottostante per la raccolta delle deiezioni; queste, a mezzo di raschiatori, vengono portate all esterno per essere stoccate in fosse di liquami aperte o sparse nelle campagne a mezzo di carribotte. Tali deiezioni hanno, in uscita dal capannone, una umidità relativa media oscillante dal 75% al 90% a seconda dell età e dello stato di salute dell animale, della stagione e dell alimentazione; si innesca quindi automaticamente un processo di fermentazione anaerobica che tende, come ben noto, a liquefare ancora di più la pollina producendo esalazioni maleodoranti che si diffondono nell aria circostante all allevamento durante la fase di trasporto e di spandimento nella campagna. Al fine di eliminare questi inconvenienti propri degli allevamenti tradizionali, il presente intervento prevede l installazione di un impianto che permette alla pollina di essere disidratata ed essiccata in fase di allevamento, convogliandola per mezzo di nastri trasportatori su una linea di asciugatura che generalmente si installa a fianco del capannone. L impianto si classifica come un sistema passivo, in quanto sfrutta il normale apparato di ventilazione dell allevamento mediante estrattori atti a ricambiare il volume d aria in quantità adeguata al numero degli animali e alle temperature stagionali e pertanto non necessita di un sistema aggiuntivo di soffiaggio. Questo sistema consente l asciugamento della pollina con un notevole risparmio energetico in quanto sfrutta esclusivamente la ventilazione comunque necessaria per il ricambio d aria, il controllo della temperatura e dell umidità all interno del capannone. Con questo tipo di tunnel si ottiene una riduzione del grado di umidità della pollina dal 75-85% in entrata al 15-25% in uscita. Il tunnel di asciugamento è alimentato da un nastro trasportatore che preleva la pollina dal capannone di allevamento ed è attivato (o disattivato) automaticamente da una esclusiva tramoggia di pesatura che è la componente fondamentale di tutto il sistema. Una coclea di distribuzione della pollina, posta all interno della tramoggia 6
d alimentazione, provvede ad una uniforme distribuzione della stessa su tutto il nastro garantendo un alto rendimento del tunnel. La pollina, procedendo ad una velocità predeterminata, passa dai nastri in polipropilene forati dei piani superiori a quelli inferiori fino al completamento del suo processo di asciugamento. Il prodotto finale del processo di essiccazione, la pollina asciutta, risulta più facile da trasportare e può essere utilizzato come fertilizzante per la notevole riduzione del contenuto di ammoniaca presente. Lo stoccaggio finale della pollina asciutta è previsto in un apposito locale realizzato in aderenza all impianto e da cui arriva direttamente attraverso un nastro trasportatore. Per ulteriori specifiche tecniche si rimanda alla relazione tecnica, allegata alla presente, della ditta TECNO POULTRY EQUIPMENT S.r.l. con sede a Marsango di Campo San Martino (PD), quale azienda selezionata per l installazione dell impianto. Sassocorvaro, lì 22 giugno 2012 Il tecnico geom. Enrico Dominici FIRMATA DIGITALMENTE 7