LA PET THERAPY INTEGRATA caratteristiche generali e metodologie di trattamento



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LA PET THERAPY INTEGRATA caratteristiche generali e metodologie di trattamento di Marina Giuseppini, psicologa, psicoterapeuta, dicembre 2005 Premessa Il metodo della Pet Therapy Integrata, descritto di seguito, è un approccio multidisciplinare, elaborato dalla dottoressa Marina Giuseppini con il contributo di Antonella Tosetti e dell équipe dei collaboratori nell arco di oltre 10 anni di attività. In assenza di una normativa ufficiale che regoli le prestazioni di pet therapy e garantisca l utente circa la loro quaiità, è fortemente sentita, da parte sia degli utenti sia degli operatori, l esigenza di un sistema di autoregolamentazione che, in attesa di adeguarsi alle disposizioni di legge che saranno emanate, definisca la qualità dell intervento di pet therapy e rappresenti un riferimento esplicito e certo per coloro che vi si avvicinano come clienti. Obiettivo del presente documento è pertanto delineare i requisiti di base di un lavoro che si qualifichi, prima di tutto, per l alta professionalità e quindi per le peculiarità, che caratterizzano appunto la Pet Therapy Integrata, metodo sperimentato e verificato sul campo da oltre un decennio e apprezzato, per completezza ed efficacia dagli utenti e dagli operatori del settore. Il disciplinare fornisce specifiche linee guida che l équipe di Pet Therapy Integrata deve seguire nell impostazione e nello svolgimento di progetti di A.A.A. (Attività Assistite da Animali) e T.A.A. (Terapie Assistite da Animali). Esso può essere applicato da quanti, individui, istituti, enti e organizzazioni, si riconoscano in esso e accettino di adeguarsi ai metodi e ai livelli qualitativi definiti di seguito e si sottopongano a verifiche, secondo quanto verrà indicato in un apposito accordo da sottoscriversi tra le parti. Punto di riferimento essenziale, per quanto riguarda i principi fondamentali su cui deve basarsi ogni progetto di Pet Therapy Integrata, è il documento datato 21/10/05 del Comitato Nazionale per la Bioetica dal titolo: Problemi bioetici relativi all impiego di animali in attività correlate alla salute e al benessere umani. Detto documento, cui si rimanda per consultazione, costituisce il presupposto di base soprattutto per quanto riguarda la definizione di A.A.A. (Attività Assistite da Animali) e di T.A.A. (Terapie Assistite da Animali), la filosofia che ne è alla base, i principi etici e deontologici, il lavoro di équipe. Gli aspetti psicologici e psicoterapeutici dell intervento si informano all esperienza e ai principi elaborati ed esposti da Boris Levinson, che mettono in primo piano gli aspetti emotivi e relazionali dell incontro con l animale e ne sottolineano l efficacia nel favorire l evoluzione psichica. Impegni imprescindibili nella gestione di qualunque attività di Pet Therapy Integrata sono inoltre quelli che seguono. Principi generali Favorire lo sviluppo della ricerca, per valutare l efficacia del trattamento sugli esseri umani e le conseguenze sul benessere degli animali impiegati, anche in collaborazione con Università ed altri Enti Pubblici e Privati.

Verificare con cura e competenza le esigenze dei singoli clienti, compresi gli eventuali rischi sanitari, e proporre attività e terapie adeguate, per quanto riguarda sia il tipo di intervento sia la selezione degli animali più adatti. Garantire il rispetto e salvaguardare il benessere degli animali impegnati nelle attività o terapie svolte. Animali Gli animali utilizzati devono essere regolarmente sottoposti a controlli veterinari per assicurarne il buono stato di salute e monitorare eventuali segni di stress. Devono aver seguito una adeguata preparazione, educazione e/o addestramento, da parte di personale qualificato che utilizzi esclusivamente metodi non punitivi. I tempi di lavoro devono essere adeguati alle capacità degli animali impiegati e comunque non superare i 30 minuti consecutivi. Sebbene gli animali debbano essere correttamente educati, è tuttavia fondamentale promuovere, in alternativa a rigidi esercizi programmati, le interazioni giocose spontanee, sia per rispettare l individualità dell animale, sia per favorire nel paziente lo sviluppo delle proprie specifiche modalità comunicative e relazionali. Composizione dell équipe Operatori specializzati ed esperti nelle tecniche terapeutiche, riabilitative, educative o ricreative selezionate per ciascun progetto, che abbiano documentata esperienza di pet therapy o effettuino un periodo di formazione e tirocinio qualificato in materia. Istruttori/conduttori qualificati e competenti, che abbiano documentata esperienza di pet therapy o effettuino un periodo di formazione e tirocinio qualificato in materia. La supervisione delle prestazioni offerte ai clienti umani deve essere affidata a uno psicologo, psichiatra o medico, esperto nelle patologie trattate e/o nei disagi sociali o emotivo-relazionali affrontati. La supervisione del comportamento degli animali e dell attività dell istruttore/conduttore deve essere affidata a veterinari esperti nel comportamento degli animali utilizzati. La supervisione complessiva dei progetti, e quindi dell interazione uomo/animale nell insieme, deve essere affidata a uno psicologo, profondo conoscitore della materia. Formazione e tirocinio In assenza di disposizioni di legge circa i requisiti specifici di chi lavora nel campo della pet therapy, e con l impegno di adeguare la formazione dei membri dell équipe alle leggi che verranno emanate, si stabiliscono, in via transitoria, i requisiti minimi richiesti per entrare a far parte dell équipe di Pet Therapy Integrata, soprattutto per le figure professionali che intervengono nel contatto diretto con l utente, cioè gli operatori psicosociosanitari e gli istruttori o conduttori. Gli operatori psicosociosanitari devono essere in possesso dei titoli di studio necessari per lo svolgimento delle proprie funzioni (ad esempio: psicologo, counselor, educatore, fisioterapista, ecc). Devono inoltre aver effettuato un ulteriore percorso formativo che consenta di integrare o approfondire le tematiche relative alle attività e terapie con animali. In particolare: Il contatto uomo/animale nel rispetto reciproco: problemi etici e deontologici La pet therapy: teorie, metodologia e principali patologie trattate Il comportamento e l educazione degli animali domestici che collaborano alla pet therapy, criteri di selezione Raccolta di informazioni e progettazione dell intervento di pet therapy

La formazione dovrà comprendere almeno: 250 ore di lezioni cattedratiche; 250 ore di studio e ricerca; 250 ore di tirocinio. Devono essere inoltre previsti adeguati strumenti di verifica del percorso formativo tra cui, indispensabile, la discussione di una tesi. I docenti devono essere provvisti di titoli nonché di esperienza di insegnamento nelle materie trattate. Laddove, come nel campo della pet therapy, non esistano titoli riconosciuti, farà fede, oltre al diploma di laurea in materia attinente (psicologia, medicina, veterinaria, ecc.), la provata competenza, documentata anche tramite pubblicazioni, partecipazione a convegni e corsi di formazione, ecc. Oltre alle predette qualifiche, per gli operatori che assistono gli utenti durante le attività acquatiche, con o senza animali, è richiesto il brevetto di istruttore di nuoto o di salvamento. Per quanto riguarda l istruttore o conduttore, dal momento che non esistono titoli di studio legalmente riconosciuti, né percorsi formativi omogenei, la preparazione professionale deve essere documentata caso per caso e ottenere l approvazione del supervisore del progetto. Una ulteriore formazione individualizzata in base alla preparazione personale, ma sostanzialmente analoga a quella prevista per gli operatori psicosociosanitari, deve integrare o approfondire le competenze già acquisite. Requisiti dei programmi di A.A.A. Pur nel rispetto delle considerazioni e dei principi sopra esposti, data la molteplicità dei contesti in cui può svolgersi l intervento di A.A.A. (scuole, ospedali, residenze per anziani, ecc.), non si ritiene indispensabile elaborare dettagliati protocolli. Il supervisore del progetto, in collaborazione con l operatore psicosocioeducativo e l istruttore o conduttore esperto, ha ampia libertà di scelta circa gli animali da impiegare e i criteri e metodi da adottare. Sono tuttavia imprescindibili alcune ulteriori caratteristiche del programma, quali: Presenza di almeno un operatore competente, che si faccia carico dell utente, e di un istruttore o addestratore, che controlli l animale. Raccolta di informazioni di base sulle caratteristiche dell ambiente, del gruppo o dei singoli individui a cui è rivolto l intervento, per una migliore programmazione. Predisposizione di un progetto dettagliato e specifico per ogni singola iniziativa. Coordinamento dell attività di pet therapy proposta con quella degli altri professionisti che seguono il/i cliente/i cioè, a seconda dell ambito in cui si effettua l intervento, insegnanti, assistenti, medici, infermieri, ecc. Si raccomanda inoltre che, qualora le condizioni ambientali lo consentano (numero limitato di utenti, possibilità di raccolta dati e programmazione individualizzata, setting adeguato), venga adottato, anche per le A.A.A., un protocollo analogo a quello indicato di seguito per le T.A.A. Requisiti dei programmi di T.A.A. Riguardo alle T.A.A., è richiesto un serio impegno nello strutturare con la massima accuratezza obiettivi e percorsi terapeutici e riabilitativi individualizzati, con i criteri descritti più dettagliatamente nel protocollo che segue, prestando particolare attenzione a: Garantire in ogni sessione di Pet Therapy Integrata la presenza di almeno un operatore competente e fornito di titoli adeguati, che si faccia carico dell utente, e di un istruttore o addestratore, che controlli l animale. Coordinare il lavoro di pet therapy con le altre attività terapeutiche, educative e riabilitative svolte dal paziente, tramite contatti con gli operatori responsabili.

Elaborare le informazioni raccolte e le osservazioni cliniche effettuate nello svolgimento dei programmi, condividendole con i genitori/referenti. Coinvolgere i genitori/referenti e, ove ritenuto opportuno, gli altri familiari o conviventi, nelle varie fasi del trattamento tramite: partecipazione ad alcune delle attività programmate colloqui con i membri dell équipe per scambio di informazioni eventuali colloqui di consulenza e sostegno con lo specialista Seguire, attraverso le varie sessioni e attività proposte, un unico filo conduttore, definito nel programma individualizzato, avvalendosi, in modo creativo e flessibile, di tecniche terapeutiche e riabilitative convalidate: dalla psicoterapia all art therapy, da metodi educativi quali il TEACCH e il Portage alla Comunicazione Aumentativa o Facilitata, all AERC, alla Terapia di Scambio e Sviluppo, ecc. Valorizzare l elemento acqua e le capacità acquatiche del paziente quale ulteriore strumento per favorire la consapevolezza di sé e le capacità di relazione. Valorizzare le risorse comunicative pre-verbali e pre-logiche dell animale per sviluppare un dialogo non verbale, preferibilmente spontaneo, con il paziente, facilitando in quest ultimo, tramite stimoli individualizzati, l emergere di competenze interattive e relazionali. Valorizzare la consapevolezza, l iniziativa individuale e la capacità di scelta del cliente in tutte le attività e, in particolare, nell interazione con l animale utilizzando, ove necessario, anche mezzi comunicativi alternativi, come la Comunicazione Aumentativa e Alternativa o la Comunicazione Facilitata. Trasparenza amministrativa Nelle AAA e TAA l impegno economico risulta maggiore rispetto a forme di trattamento più convenzionali. Tale problema, sollevato anche nel documento sopra menzionato del Comitato Nazionale per la Bioetica, è imputabile al necessario coinvolgimento di un équipe multidisciplinare e alle spese per il mantenimento e l addestramento degli animali coinvolti. Si ritiene tuttavia, anche in base all esperienza pregressa, che le peculiarità delle AAA e TAA, dovute all intermediazione di un altro essere vivente, con la sua vitalità e spontaneità, nella relazione tra operatore e cliente, siano insostituibili, ed abbiano un altissimo valore in termini di efficacia, soprattutto nell ambito della riabilitazione e del miglioramento della qualità della vita. Si condividono le riserve del Comitato circa progetti legati esclusivamente o quasi al volontariato, caratterizzati da bassi costi ma da scarsa professionalità; Pertanto, chi si riconosce nel metodo della Pet Therapy Integrata, allo scopo di mantenere in vita la specificità di tale approccio e di permettere, attraverso opportune attività di ricerca, una corretta valutazione di costi e benefici, si impegna a contenere le tariffe applicate all utenza e a rendere massimamente trasparente il proprio tariffario che, insieme con un elenco aggiornato degli operatori autorizzati e delle loro qualifiche, deve essere pubblicato annualmente e messo a disposizione degli utenti. PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO DI PET THERAPY INTEGRATA PER LE T.A.A. A seconda delle necessità individuali e delle opportunità accessibili, i trattamenti individualizzati possono presentare differenze. Si descrivono pertanto di seguito i criteri fondamentali per la gestione di un trattamento tipo. Qualora alcuni dettagli del protocollo

non possano essere messi in pratica per giustificati motivi, il cliente ne deve essere preventivamente informato. AMMISSIONE Raccolta dati da effettuarsi prima del trattamento, a scopi informativi e selettivi, attraverso gli strumenti che seguono: Richiesta di ammissione (v. fac simile allegato) inoltrata dai genitori/referenti Schede informative (v. fac simile allegato), destinate rispettivamente ai genitori/referenti, insegnanti e specialisti che seguono il paziente, che devono compilarle e farle pervenire all équipe. Schede sull autonomia (v. fac simile allegato), da far compilare ai genitori/referenti in programmi residenziali in cui questi ultimi siano assenti Cartelle cliniche, relazioni e diagnosi redatte sul paziente negli anni recenti. Selezione e ammissione da parte del supervisore psicologico in base a quanto segue: Esame accurato delle informazioni raccolte tramite i mezzi sopraelencati e verifica della predisposizione e dell interesse del paziente per gli animali e, ove necessario, per le attività acquatiche. Compatibilità delle aspettative della famiglia con il trattamento proposto. In caso di dubbio, contatti diretti con le famiglie o i tutori e valutazione congiunta. TRATTAMENTO Le modalità di trattamento sono definite tenendo conto dei sopra-elencati Requisiti dei programmi di T.A.A. e delle premesse teoriche e metodologiche indicate nei paragrafi Premessa e Principi Generali del presente documento. Tutti i trattamenti sono individualizzati e predisposti dal supervisore psicologico, sentito il parere degli operatori, sulla base delle osservazioni e informazioni acquisite, valutando innanzitutto le competenze emergenti e di conseguenza gli obiettivi raggiungibili e le aree di intervento prioritarie. La selezione del tipo di trattamento ritenuto più opportuno - Residenziale, Continuativo o entrambi - e la frequenza delle Attività collaterali al trattamento e delle Osservazioni e valutazioni vengono comunicate, anche verbalmente, al cliente prima dell inizio del programma. Trattamenti residenziali Per trattamento residenziale si intende un periodo limitato (1-3 settimane) di trattamento intensivo, in cui siano presenti, e siano coinvolti nei modi indicati nel paragrafo Requisiti dei programmi di T.A.A., i genitori o tutori legali del paziente o quanti, come educatori o assistenti, vivono a più stretto contatto con lui Per utenti sufficientemente evoluti, in cui sia ritenuto opportuno un lavoro sull autonomia dalla famiglia e sulla socializzazione, sono previsti anche soggiorni in assenza dei genitori. In questo caso le attività che prevedono la partecipazione delle famiglie saranno concentrate in pochi giorni nel corso del programma. Durante il soggiorno si svolgono, in via non esclusiva, le seguenti attività: Sessioni di acquaticità/riabilitazione in acqua Sessioni in acqua con i cani Terranova, i delfini o altri animali acquatici Sessioni con animali a terra Sessioni senza animali a terra tra cui: Attività educative/cognitive Attività psicomotorie

Laboratori di attività agricole, manipolazione (preparazione di pane e alimenti, creazione di giochi), espressione creativa (gioco della sabbia, pittura, collage, pasta di sale o pongo), ecc. Attività varie individuali o in piccoli gruppi (in genere con la partecipazione degli accompagnatori dei pazienti e dei componenti dell équipe), tra cui: Attività ludiche/motorie a terra Attività ludiche/motorie in piscina Gite in luoghi di interesse naturalistico, culturale o sociale Trattamenti continuativi Per trattamento continuativo si intende un programma prolungato (di almeno 3 mesi), con frequenza media di una sessione settimanale, in cui i genitori/referenti siano coinvolti nei modi indicati nel paragrafo Requisiti dei programmi di T.A.A. Nel corso del trattamento si svolgono, in via non esclusiva, le seguenti attività: Attività riabilitative con animali selezionati in base al programma individualizzato, favorendo, nel corso dell interazione la consapevolezza e la scelta del paziente Eventuali sessioni di acquaticità con o senza la presenza di animali acquatici Eventuali sessioni educative, riabilitative, psicomotorie, laboratori o attività ricreative (come indicate per i soggiorni residenziali) ad integrazione e in coordinamento con i trattamenti già seguiti dal paziente. ATTIVITA COLLATERALI COMUNI A TUTTI I TIPI DI TRATTAMENTO Prima dell inizio del programma, riunione dell équipe con i genitori/referenti per la presentazione del programma. Colloqui degli operatori con i singoli genitori/referenti (v. fac simile allegato) per scambiare informazioni sui pazienti a inizio e fine trattamento, e almeno una volta ogni due mesi durante trattamenti continuativi. Predisposizione di un programma individualizzato aggiornabile in itinere. Supervisione costante sulla programmazione del trattamento e sul lavoro dei membri dell équipe. Al fine di assicurare la continuità del lavoro riabilitativo, coordinamento dei trattamenti con quelli delle altre figure professionali che eventualmente seguono il paziente (attraverso riunioni o altri contatti). Sostegno psicologico alle famiglie/referenti sia tramite colloqui diretti con lo specialista, sia tramite il coordinamento con altri operatori della relazione di aiuto che seguono il nucleo familiare. OSSERVAZIONI E VALUTAZIONI Uno dei presupposti fondamentali per l evoluzione della pet therapy, indicato anche nel citato documento del Comitato Nazionale per la Bioetica, è lo sviluppo della ricerca per convalidarne l efficacia sugli esseri umani e studiarne gli effetti sugli animali. Per questo motivo, anche in assenza di specifici progetti di ricerca, è impegno di chi svolge attività di Pet Therapy Integrata effettuare una raccolta il più possibile completa e coerente di dati clinici, osservazioni e valutazioni, secondo quanto indicato di seguito, in modo da ottenere informazioni omogenee a fini di studio e facilitare la predisposizione di progetti e di elaborazioni a livello clinico e/o statistico. Osservazione del comportamento del paziente per la definizione del programma individualizzato (tramite una o più checklist, quali ERC-A, ERCPV, ERCP, ABC, CARS, PEP-R e Protocollo I.T.A.C.A. di Valutazione delle Abilità).

Eventuale raccolta di osservazioni per rilevare comportamenti significativi a fini clinici o statistici. Nei trattamenti continuativi, e ove ritenuto opportuno, verifica del programma individualizzato a scadenze predeterminate, tramite ripetizione dei test e delle valutazioni iniziali. A fine trattamento, verifica del programma individualizzato e stesura di relazioni conclusive (v. fac simile allegato) sull attività svolta e sugli eventuali test effettuati. Si raccomanda inoltre alle équipe che adottano il metodo della Pet Therapy Integrata di coordinare le iniziative nel campo della ricerca e di uniformare gli schemi utilizzati per le summenzionate osservazioni e valutazioni. AMBIENTI Uno dei punti di forza dell intervento di Pet Therapy Integrata è il fatto di svolgersi in strutture non medicalizzate, dove l utente non si senta sottoposto a un trattamento, ma possa individuare uno spazio in cui sviluppare le proprie potenzialità. In questo modo viene amplificata la motivazione a esprimersi e a collaborare, e viene favorito il processo di evoluzione personale. Di conseguenza l ambiente in cui si svolge il trattamento ha un peso notevole nell andamento complessivo del lavoro, soprattutto quando l utente soffre di disturbi dello spettro autistico. Gli operatori si impegnano quindi a prestare la massima attenzione e, nei limiti delle possibilità oggettive, ad adeguare gli ambienti in cui avviene il trattamento, in base ai seguenti principi: Lo spazio in cui si svolgono le sessioni deve essere tranquillo e contenuto, privo di elementi disturbanti quali rumori o musiche di sottofondo, oggetti o strutture non direttamente finalizzati al trattamento. Sono da evitare gli ambienti con caratteristiche di studio medico, dove ad esempio siano presenti lettini o altre attrezzature medicali Nel caso di disturbi dello spettro autistico gli stimoli non funzionali (quadri, librerie, soprammobili ecc.) devono essere eliminati e gli oggetti con cui lavorare devono essere introdotti uno alla volta ed esclusi dalla stanza quando non necessari. Gli animali utilizzati devono saper rispettare gli spazi interpersonali, necessari all utente e definiti dall operatore, ed essere introdotti individualmente per il tempo necessario. CONCLUSIONI Nel presente documento, volutamente, non si è fatto riferimento a scuole o a specifiche metodologie e tecniche terapeutiche e/o riabilitative. L efficacia della pet therapy è legata a interazioni articolate, che non solo devono tener conto di tutta la complessità dell individuo e dell animale coinvolti nel processo, ma che si avvalgono proprio delle peculiarità di entrambi per instaurare una efficace relazione terapeutica, che spesso comporta, oltre ai benefici psicologici, anche un miglioramento dell equilibrio tra l essere umano, l animale e l ambiente. Di conseguenza, l intervento di T.A.A., per la sua stessa natura, non consente di identificare semplicisticamente il paziente con il sintomo o il disturbo diagnosticato, né di limitare l intervento a un unica tecnica, ma richiede un trattamento complesso, come complessa è la natura dell utente e dell animale che collabora al processo. L esperienza decennale dell équipe multidisciplinare che ha contribuito alla realizzazione del presente documento, ha mostrato che i diversi approcci terapeutici/riabilitativi sono complementari e che solo l individualizzazione del trattamento permette di fare scelte corrette. Con ciò si intende sia che ogni singolo individuo può ottenere risultati più

apprezzabili se viene selezionato il tipo di intervento più appropriato, sia che lo stesso individuo, in diversi momenti della sua evoluzione personale, può necessitare di diversi tipi di trattamento. Il metodo della Pet Therapy Integrata impegna pertanto operatori e supervisori a studiare ed esaminare accuratamente e obiettivamente le tecniche psicoterapeutiche, educative e riabilitative delle varie scuole, con l obiettivo di individuare e utilizzare, volta per volta, quella o quelle più adatte a favorire l evoluzione di ciascun individuo.