La ricerca delle oscillazioni di neutrini con un fascio off axis

Documenti analoghi
La misura dell angolo di mescolamento θ 13

G.Battistoni Neutrini Atmosferici

Fisica dei neutrini: Stato dell arte Modello Standard neutrini SU(2)L : parti left- handed

Passato presente futuro

I Neutrini e l'asimmetria tra la materia e l'antimateria nell'universo

Se la funzione è analiticamente invertibile, estratto q, si può ricavare x = x(q).

L'Insostenibile Velocità del Neutrino

Esercizio 1 I mesoni K + possono essere prodotti attraverso la reazione γ + p K + + Λ su protoni fermi.

Che cosa sono? Dove sono? Come si vedono? A che cosa servono? Paolo Lipari Frascati 6 ottobre 2004

1. + p! n p! + + K. 3. p + p! K e + + e! ! µ + e + 2. K +! 0 + e + + e. 3. p! n + e + e + 4.!

Misura del momento di dipolo elettrico del τ con l'esperimento BaBar

Violazione della Parità

Quarks sono fermioni di spin ½ e quindi esistono gli antiquarks. Struttura ripetuta di 3 particelle : u d s

MONDO DEI NEUTRINI. Prima tappa: Anni 30 il neutrino entra sulla scena. Seconda tappa: Neutrini masse e oscillazioni

Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare

Theory Italiano (Italy)

Fenomenologia del Modello Standard Prof. A. Andreazza. Lezione 13. La scoperta del W

Rivelatori Caratteristiche generale e concetti preliminari

Astrofisica e particelle elementari

Problema Cosmologico e Modello Standard Fernando Palombo

FAM. = 5 4 Mc2 = E C = 5 2 Mc2 1 v2. c 2. 2 M 2M) = 1 2 Mc2

Fisica delle Interazioni Fondamentali. All'inizio del '900 due grandi rivoluzioni scientifiche. Meccanica Quantistica. Relatività Ristretta

Fisica delle particelle oggi Il Modello Standard and Beyond

Fisica dei mesoni. Mesoni sono particelle con spin intero e interagisce coi barioni (nucleoni) attraverso le forze forti, elettromagnetiche e deboli

ed infine le interazioni nucleari forte e debole? dove E rappresenta l energia cinetica della particella α, e K è: K = e2 2Z

Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare II. 4 giugno 2010

MEG: μ e γ. Analisi dei dati raccolti nel 2008 per l estrazione del Branching Ratio del decadimento μ + e + γ. Fisica Nucleare e Subnucleare II

di Higgs a LHC b-tagging per la ricerca Scuola Normale Superiore e INFN, Pisa Incontri sulla Fisica delle Alte Energie Andrea Bocci

Il neutrino e la materia oscura: fra curiosità e precarietà. Gianfranca De Rosa Dip. di Scienze Fisiche & INFN

Il neutrino: una particella senza massa? Roma Tre 19/3/2002 Dott. Domizia Orestano

Fisica nucleare e subnucleare 1 appello 26 gennaio 2011

Descrizione del calorimetro LXe dell'esperimento MEG, per la ricerca della violazione del sapore leptonico

Più veloci della luce?

Oscillazione dei Neutrini

Scattering Cinematica Relativistica

Studente: Ivan Angelozzi Relatore: Prof. Cesare Bini

Verso la misura della massa del bosone W con l esperimento CMS

Fisica del neutrino: stato e prospettive

Fisica Moderna: Corso di Laurea Scienze dei Materiali Prova scritta: 16/06/2017

Fisica Quantistica III Esercizi Natale 2009

All'inizio del '900 due grandi rivoluzioni scientifiche. Relatività Ristretta. Meccanica Quantistica (più tardi anche Relatività Generale)

Pendoli Accoppiati. Oscillazioni di Neutrini. Lucio Ludovici/INFN Roma - Orientamento Studenti - 18 febbraio 2005

Introduzione agli acceleratori Parte III: Emissione di sincrotrone

L'esperimento OPERA ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso

Programma del corso di Particelle Elementari

Fisica Nucleare e Subnucleare II

Effetto Cherenkov - 1

I Bonus per lo scritto del corso di Fisica Nucleare e Subnucleare I ( A.A ) 11 Aprile 2012

Il modello a shell fallisce nella predizione dello spin totale del nucleo 6 3

Prova Scritta del Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare 2 - AA 2018/2019

Beta decay. max e ) -5 Legge di Sargent

Università degli Studi di Milano. Percorsi della laurea Magistrale in Fisica

FAM A+B C. Considera la disintegrazione di una particella A in due particelle B e C: A B +C.

Problemi per il corso di teoria delle interazioni fondamentali giugno 2005

Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare

Dispensa sulle oscillazioni di neutrino

La fisica dei mesoni K neutri Un esempio di esperimento: KLOE

Hands-on : Riconoscimento di eventi con bosoni W, Z e H nell esperimento CMS. Mario Pelliccioni

Decadimenti radiativi non leptonici:

Misura diretta al LEP del numero di famiglie di neutrini

Hands-on : Riconoscimento di eventi con bosoni carichi e neutri nell esperimento CMS. Roberto Covarelli

Fisica delle Particelle: esperimenti. Fabio Bossi (LNF INFN)

Esperimenti di fisica del neutrino (*) : risultati e prospettive

Problema dei neutrini solari Neutrini atmosferici Oscillazione dei neutrini

Introduzione alla Fisica di EEE plus

Radiazioni ionizzanti

Da Tokai a Kamioka inseguendo i neutrini

Introduzione. Elementi di Fisica delle Particelle Elementari. Diego Bettoni Anno Accademico

Introduzione alla Fisica Moderna - a.a

Introduzione all esperimento LHCb e all analisi dei dati. Lucio Anderlini Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - Firenze

la forma esplicita delle correzioni

I Laboratori Nazionali di Frascati e gli acceleratori di particelle

Introduzione del parametro ε'. Cenni alla violazione di CP nel sistema dei B0. Triangolo di Unitarietà.

Oscillazioni particella-antiparticella

Università degli Studi di Bologna. Studio del fondo dei muoni cosmici per il canale di oscillazione ν µ ν e con l esperimento OPERA al Gran Sasso

Neutrini solari. Daniele D Armiento

20 giugno La sezione d urto invariante impolarizzata per il processo (1) è

International Masterclasses 2019

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA. REGISTRO DELLE LEZIONI (di cui all art. 39 del Regio Decreto 6 aprile 1924, n. 674)

La scoperta delle particelle strane un nuovo numero quantico: la stranezza isospin e stranezza Lo zoo delle particelle SU(3)

Astrofisica e particelle elementari

sulla massa invariante Consideriamo i due processi per la produzione di antiprotoni

Bosone. Particella a spin intero, che obbedisce alla statistica di Bose-Einstein, che è opposta a quella di Fermi-Dirac.

Passato presente futuro

Asimmetria di carica nella produzione di bosoni W + /W e dσ

Meccanica quantistica (5)

Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare Prof. A. Andreazza. Lezione 8. I decadimenti γ

L Esperimento NA62 al CERN Misura del decadimento

La struttura del nucleone

Evidenza delle diverse famiglie di neutrini

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA. REGISTRO DELLE LEZIONI (di cui all art. 39 del Regio Decreto 6 aprile 1924, n. 674)

Modello Standard e oltre. D. Babusci MasterClass 2007

Concezio Bozzi INFN Ferrara 5 dicembre 2012

Sezione di Pavia. Neutrini da Nobel. Alessandro Menegolli. Dipartimento di Fisica Università degli studi di Pavia INFN, Sezione di Pavia

introduzione alla fisica subnucleare

Alberto Filipuzzi. Modello standard e verifiche sperimentali di θ W da DIS di ν

Luciano Maiani, AA Neutrini: in laboratorio e dal Sole

Lo studio dei neutrini

FISICA DEL NEUTRINO. Assunta di Vacri Laboratori Nazionali del Gran Sasso

Transcript:

La ricerca delle oscillazioni di neutrini con un fascio off axis Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare II Silvia Mariani 25 maggio 2010

ASPETTO TEORICO mixing; probabilità di oscillazione. ASPETTO SPERIMENTALE Studio transizioni νμ νe; T2K; SuperKamiokande; metodo del fascio off axis; ottimizzazione del fascio; sommario. CONCLUSIONI 1/18

ASPETTO TEORICO MIXING L IDEA 1957 Pontecorvo ipotizza un analogia tra leptoni ed adroni: ADRONI: K 0 K 0 LEPTONI:?? COS È Fenomeno quantistico: un ν creato con un determinato sapore (νe, νμ, ντ), si osserva successivamente avere un altro sapore. MASSA e MIXING dei ν possono essere misurati osservando l OSCILLAZIONE OSCILLAZIONE Autostati di sapore diversi da quelli di massa dell Hamiltoniana: ν f = ν i f = e, µ, τ i =1, 2, 3 ν f = i U fi ν i ν i base completa di autostati in cui H è diagonale U fi Matrice unitaria di mixing MNSP, analoga alla matrice di mixing dei quark (matrice CKM). 2/18

ASPETTO TEORICO U fi = MATRICE di MIXING MNSP (Maki - Nakagawa - Sakata - Pontecorvo) c ij = cos θ ij,s ij =sinθ ij ν atmosferici SK, K2K, MINOS CHOOZ ν solari Solar, KamLand θ ij δ angolo di mixing: parametrizza le 3 possibili rotazioni del ν fase che tiene conto della violazione di CP Dove: m 2 12 7.7 10 5 ev 2 θ 12 34.5 m 2 23 2.4 10 3 ev 2 θ 23 45 Misurati per ν SOLARI Misurati per ν ATMOSFERICI SCOPO ESPERIMENTI ATTUALI Determinare Determinare δ θ 13 o migliorarne le stime Per misurare θ 13 si studiano le oscillazioni (dipendenti da tale parametro) al m ν µ ν e atmosferico 3/18

ASPETTO TEORICO PROBABILITÀ DI OSCILLAZIONE ν f combinazione lineare di autostati con masse diverse: NON HANNO MASSA DEFINITA. Se si considerano solo due famiglie di ν, si ha νe ν µ = cos θ sin θ sin θ cos θ ν1 ν 2 ν e = ν 1 cos θ + ν 2 sin θ ν µ = ν 1 sin θ + ν 2 cos θ Considerando ad esempio νμ, dopo un tempo t si avrà: ν µ (t) = sin θ e ie 1 t ν 1 + cos θ e ie 2 t ν 2 La probabilità di transizione ν µ ν e è data da: P (ν µ ν e ; t) = ν e ν µ (t) 2 =sin 2 2θ sin 2 (1.27 m 2 L E ) Δm 2 : differenza del quadrato delle masse degli stati di base coinvolti nell oscillazione, in ev 2 L: distanza percorsa da νμ in km E: energia di νμ in GeV } L E dipende dalle condizioni sperimentali θ: angolo di mixing 4/18

ASPETTO TEORICO Nel caso di tre famiglie leptoniche: RISULTATI P ( ν e ν e ) sin 2 2θ 21 sin 2 21 sin 2 2θ 13 sin 2 31 sin 2 2θ 13 < 0.1 unico mixing non misurato P (ν µ ν e ) sin 2 2θ 13 sin 2 2θ 23 sin 2 31 δ sconosciuto (misurabile solo se θ13 0). con ij =1.27 m 2 ij L/E ν θ 12 34.5 θ 23 45 ASIMMETRIA di CP m 2 12 7.7 10 5 ev 2 A CP = P (ν µ ν e ) P ( ν µ ν e ) P (ν µ ν e )+P ( ν µ ν e ) m2 12 sin2 2θ 12 4E ν sin 2 θ 12 sin δ m 2 23 2.4 10 3 ev 2 m 2 31 m 2 23 5/18

ASPETTO SPERIMENTALE STUDIO TRANSIZIONI νµ νe θ 13 GRANDE INTERESSE: scoprire se θ13 0. Si può misurare agli acceleratori osservando la transizione ν µ ν e al ΔmATM. Dato un fascio di νμ, con un rivelatore a distanza L si cercano interazioni con e - nello stato finale. La frequenza delle interazioni dà la probabilità di oscillazione. P (ν µ ν e )=sin 2 2θ 13 sin 2 (1.27 m 2 13 L E ) RICHIESTE: poiché σν piccola e P (ν µ ν e ) piccola in quanto, servono: fascio di grande intensità; apparato di grande massa. 1.27 m 2 13 L Massima probabilità per. E π/2 Al massima sensibilità per. m 2 23 =2.5 10 3 ev 2 L E 4 102 θ 13 < 10.6 Km GeV ESPERIMENTI per STUDIO ν N ESPERIMENTI per le OSCILLAZIONI dei ν rivelatore in asse con il tunnel di decadimento e molto vicino ad esso per massimizzare l intensità dei ν incidenti. E ν 1 GeV, L 300 800 Km (long baseline), rivelatore off axis. 6/18

ASPETTO SPERIMENTALE ENERGIA DI ν INCIDENTI SU DETECTOR Fascio ON AXIS alta intensità del fascio; larga distribuzione. Fascio OFF AXIS minore intensità del fascio; distribuzione piccata per determinati valori di Eν. Il metodo del fascio off axis permette di massimizzare il flusso all energia a cui è supposta l oscillazione, per massimizzare la sensibilità. 7/18

ASPETTO SPERIMENTALE T2K Esempio di esperimento per misurare θ13. Tokai to Kamioka, Giappone. Esperimento a long baseline, sfrutta il metodo del fascio off axis. Intenso fascio di νμ e ricerca di νe a 295 Km; fascio: nuovo PS JPARC; rivelatori: ND monitor beam; FD SuperKamiokande (V=50 kt). 8/18

ASPETTO SPERIMENTALE CREAZIONE DEL FASCIO DI νμ θoff axis= 2.5, energia piccata a Eν= 0.7 GeV; protoni di Ep= 40 GeV colpiscono il bersaglio di C, producendo π e K (3.3 10 14 p/pulse, pulse di 5.2 μs con frequenza di 3.5 s); 3 corni magnetici focalizzano π + e K + nella direzione voluta; π + e K + decadono in μ + e νμ; i μ + vengono fermati, mentre i νμ proseguono. 95%ν µ FASCIO DI T2K: 4% ν µ 1% ν e, ν e 9/18

ASPETTO SPERIMENTALE RICERCA DI νe A DISTANZA L Se avviene l oscillazione ν µ ν e si osservano interazioni di νe nello stato finale. ν l + n p + l l - e ν l hanno lo stesso sapore. Si può avere: ν µ + n p + µ misura sparizione di μ - θ ν e + n p + e misura apparizione di e - θ 10/18 9/16

ASPETTO SPERIMENTALE SUPERKAMIOKANDE 1996 Far detector: SK III/IV. Si trova 1000 m sotto terra, nel giacimento minerario di Kamioka, Giappone. V=50 kt di H2O pura (FV=22.5 kt), rivelatore Cherenkov. SK III Rivelatore esterno: 2.6 m di spessore; 18 kt di volume; 1885 PMT. Rivelatore interno: 33.8 m di diametro; 34.2 m di altezza; 32 kt di volume; 11.146 PMT (40.4% di copertura). SK III SK IV elettronica & DAQ 10 νμ per giorno attesi in condizioni di massima potenza del fascio 11/18

ASPETTO SPERIMENTALE Le reazioni da identificare sono: ν µ N µ N ν e N e N ν τ N τ N Nʹ non osservabile non possibile: energia insufficiente per la produzione del τ EFFETTO CHERENKOV ANELLI DI LUCE CHERENKOV μ da νμ Anello sharp e da νe Anello fuzzy (shower elettromagnetica) n H2 O Emissione di luce per v part > c/n ( =1.33), rivelata dai PMT. (Energie di soglia: Ee=0.768 MeV, Eμ=158.7 MeV) 12/18

ASPETTO SPERIMENTALE OTTIMIZZAZIONE DEL FASCIO Si è già detto che al m 2 23 =2.5 10 3 ev 2 si ha massima sensibilità per. L E 4 102 L (baseline) negli esperimenti è un parametro fissato, dunque è essenziale avere la più alta intensità possibile di ν incidenti all energia voluta. Per questo il rivelatore è posizionato di qualche grado fuori dall asse dei neutrini (θoff axis). Km GeV Per T2K L=295 Km; P(νμ νe)max con Eν =0.7 GeV; Δm 2 23 =2.5 10-3 ev 2 ; Massima probabilità di interazione a Eν =0.7 GeV ottenuta con la tecnica off axis. 13/18

ASPETTO SPERIMENTALE TECNICHE DI SIMULAZIONE Tramite un Monte Carlo è possibile simulare il fascio in esame e trovare l angolo θoff axis che massimizzi la sensibilità dell'esperimento. Il MC che permette di fare ciò è molto complicato ( 10.000 righe di codice), ma è possibile riprodurne uno più semplice ed approssimato, che metta in luce il significato del fascio off axis. COS È La simulazione MC permette di realizzare copie pseudocasuali del fenomeno in esame, tenendo conto del peso probabilistico di ciascuna di esse, cercando di considerare tutti i parametri che possano influenzare il fenomeno stesso. REALIZZAZIONE Si utilizza lo spettro di energia dei π noto da altri esperimenti per generare il fascio di ν. π µ ν µ è un decadimento a due corpi di una particella a spin nullo, per cui la distribuzione angolare è uniforme e l impulso del ν nel sistema di riferimento del π è fissato dalla formula p ν = m2 π m2 µ m 2 µ = 0.03 GeV Il decadimento è simulato tramite le seguenti equazioni p x = p ν sin θ cos φ p y = p ν sin θ sin φ p z = p ν cos φ con cos θ [ 1, 1] φ [0, 2π] generazione casuale (nessuna direzione di decadimento preferita). 14/18

ASPETTO SPERIMENTALE Scegliendo il riferimento cartesiano lungo l asse z (direzione dei π e del tunnel di decadimento), tramite le trasformazioni di Lorentz si ricavano energia ed impulso del ν nel sistema di riferimento del laboratorio: E ν = γ(e ν + β p z) p x = p x p y = p y p z = γ(β Eν + p z) γ = E π m π β = p π E π RISULTATI L intensità ha un picco per θ=0, come ci si aspettava, con una altrettanto attesa diminuzione in funzione di θ; tutti gli eventi risultano contenuti nel cono di apertura il cui raggio corrisponde ad un angolo di 12. Gli eventi contenuti nel cono hanno θ=(0±12) Grafico 3D: numero di eventi vs punto di impatto su un piano xy (20 20 m 2 ) posto a 10 m dall origine ed ortogonale alla direzione del ν; 13.315 eventi. 15/18

ASPETTO SPERIMENTALE RISULTATI Lo spettro di energia di ν incidenti su un bersaglio (4 4 m 2 ) centrato in x=(0,17,34,51)m, ossia di ν che colpiscono superfici uguali ma a θ= 0,1,2 e 3, è: Osservazioni La curva si stringe al variare di θ ed il picco si sposta per valori più bassi di Eν; per oscillazioni con Eν=0.8 GeV, conviene porre il rivelatore a θ=2 : integrale totale più basso (846 eventi vs 2489 per θ=0 ), ma intensità superiore per θ=2 ; risultato della simulazione qualitativamente simile ai conti dettagliati esistenti in letteratura. Per θoff axis=2, Eν=0.7 GeV Scelta di T2K 16/18

ASPETTO SPERIMENTALE SOMMARIO T2K prevede 5 anni di data taking con 5 10 21 POT. Sono attese 10.000 interazioni in SK. m 2 1.9 3.0 10 3 ev 2 In base alle attuali stime di Δm 2, T2K dovrebbe essere sensibile ad un valore di sin 2 2θ 13 fino a 10-2, con un CL del 90%, migliorando di un fattore 10 i risultati precedenti. 17/18

CONCLUSIONI CONCLUSIONI T2K attualmente in presa dati, alla ricerca di elettroni per verificare che θ13 0; utilizzata la tecnica del fascio off axis; attualmente: sin 2 2θ13 < 0.1; per la misura di θ13 si utilizzano anche esperimenti con ν e da reattore: double-chooz (Francia); Daya Bay (Cina); è in costruzione un rivelatore simile a T2K, NOνA, al FermiLab; prossima generazione: misura di δcp se θ13 0. 18/18

Appendice APPENDICE

APPENDICE CARATTERISTICHE DEI NEUTRINI FAMIGLIE: e ν e µ ν µ τ ν τ + antiparticelle L=+1 per i leptoni NUMERO LEPTONICO: L=-1 per gli antileptoni } CONSERVATO m νe < 2 ev/c 2 MASSA: da misure indirette si ha m νµ < 2.7 10 5 ev/c 2 m ντ < 3.1 10 7 ev/c 2 INTERAZIONE: solo debole 1/7

APPENDICE APPROFONDIMENTO TEORICO i ν τ i i (τ i ) = m i c 2 ν i (τ i ) ν i (τ i ) = e m 2 ic τi ν i (0) Nel sdr di riposo di νi vale, la cui soluzione è. Ma ν1 e ν2 hanno masse diverse, quindi si propagano in modo differente. Infatti, andando a misurare lo stato a distanza L dal punto di decadimento, non si ha più uno stato puro, ma si ha una combinazione lineare di ν1 e ν2. Nel sdr del laboratorio νi ha energia Ei e impulso p, da cui percorrere L). m i c 2 τ i = E i t pcl (t: distanza che νi impiega a E i = c 2 p 2 + m 4 i c2 cp+ m2 i c4 2 cp E + m2 i c4 2 E, per cui, dopo un tempo t: ν µ (t) = sin θ e ie 1t ν 1 + cos θ e ie 2 t ν 2 La probabilità di oscillazione è data da: P (ν µ ν e )= ν e ν µ (t) 2 =sin 2 2θ sin 2 (E 2 E 1 )t. 2 Notiamo che (E 2 E 1 )t 2 = (m2 2 m2 i )c4 t 4E della probabilità nel modo seguente: = m2 c 3 L 4E =1.27 m 2 L E, per cui possiamo riscrivere l espressione P (ν µ ν e ; t) = ν e ν µ (t) 2 =sin 2 2θ sin 2 (1.27 m 2 L E ) 2/7

APPENDICE COME SI STUDIANO LE OSCILLAZIONI? Esistono due metodi: APPARIZIONE P (ν A ν B ) studio della presenza di ν di famiglia leptonica diversa da quella del fascio originario: si utilizza un rivelatore a distanza L dalla sorgente di ν di un determinato sapore; è richiesta precisione nella conoscenza della purezza del fascio di ν. SPARIZIONE P (ν A ν A ) studio della diminuzione di ν di una determinata famiglia leptonica: è richiesta precisione nella conoscenza del fascio di ν (intensità e distribuzione di Eν) che può essere rivelato con un Near Detector (ND); si calcola la frazione di ν scomparsi, noto il valore di aspettazione: P (ν A ν A )= N A asp N A oss N A asp 3/7

APPENDICE J-PARC 4/7

APPENDICE ND280 Misura il flusso di νμ e νe verso SK. Magnete di UA1; 10.000 interazione da ν per giorno; TRAKER: distingue e e μ; usa la curvatura della traccia per determinare l impulso; Pi-Zero Detector; ECAL: rivela i γ che non hanno interagito nel resto del detector; Side Muon Range Detector: misura l impulso dei μ laterali. 5/7

APPENDICE FONDO Produzione di π 0 ; ND280 contaminazione intrinseca del fascio originario. STIMA DEL FONDO Simulazione Monte Carlo; confronto con gli eventi rivelati da P0D; effetto Cherenkov; osservazione di e nel ND. 6/7

APPENDICE P0D Realizzato per ottenere misure ad alta statistica relativa agli sciami elettromagnetiche; FV=1.7 t di acqua; 17 10 3 in acqua per fasci di 10 21 protoni in un anno; ampia statistica per migliorare le simulazioni Monte Carlo. 7/7